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Autore: genxha    20/09/2020    0 recensioni
Dopo essere stata salvata dall'eroe in nero, Marinette inizia a sospettare qualcosa sulla vera identità di Chat Noir, mentre Adrien si rende conto che la ragazza coi codini sia molto più di una buona amica. E che forse non sia proprio del tutto "una ragazza normale con una vita normale". Il tutto sullo sfondo della "vita da supereroi" dei nostri due beniamini.
I due ragazzi avranno presto un altro segreto da mantenere?
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Miraculous fanfic'
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Ladybug scende sul terrazzo sopra camera sua sentendo ancora di più il freddo pungente sulle guance, dello stesso colore della maschera. Apre la botola e lascia la trasformazione nel momento in cui scende, arrivando sul letto già in pigiama e affrettandosi a chiudere la botola per non far entrare i primi fiocchi di neve
“Tikki!” esclama Marinette “Forse ho esagerato coi due baci.. ora sicuramente sospetterà qualcosa!”.
La kwami alza gli occhi al cielo “Ma no, Marinette, calmati. A parte che non è la prima volta che saluti Chat Noir così, ma non c’è niente di strano!”
“Ma sì, l’altra volta ero... cioè… “ tenta l’altra
Tikki la interrompe “Non iniziare uno dei tuoi film! Conosco quello sguardo!” vola davanti al viso dell’amica, poi continua “Hai visto, anche lui ti ha trattata come sempre, quindi sicuramente non si ricorderà del combattimento.” 
“Ma potrebbe aver parlato con Alya!” obietta la ragazza, infilandosi sotto le coperte.
“Potrebbe, certo. Ma potrebbe anche non averlo fatto o aver deciso di non dirti niente. Vuoi che vada a parlare con Plagg?” Tikki inizia vagamente a spazientirsi.
“No, no non è necessario…” Marinette fa una pausa picchiettando un dito sulle labbra “Forse hai ragione e mi preoccupo troppo” si ferma di nuovo, interrotta da uno sbadiglio.
La ragazza controlla l’ora sul display del cellulare: le due del mattino  “Ora è meglio dormire però, è davvero tardi.” commenta a mezza voce “Buonanotte, Tikki” allungando la mano per spegnere la luce.
“Buonanotte, Marinette” risponde la Kwami




Marinette sente suonare la sveglia del cellulare, borbotta, la spegne e si gira dall’altra parte, imitata da Tikki, che si infila sotto le coperte. Mezz’ora dopo, Sabine bussa alla botola “Marinette! Sei ancora a letto? C’è Nonna Gina!” 

La ragazza salta a sedere sul letto “Ah! Nonna Gina! Arrivo subito!” scendendo a due a due gli scalini del soppalco saluta Tikki “Buongiorno, dormigliona! Vado a salutare Nonna Gina, tu aspettami qui, ok?”
“Senti chi parla...” borbotta, poi in modo comprensibile “D’accordo Marinette!” risponde la creaturina, sbadigliando.

Marinette ignora le pantofole, apre la botola e scende la scala, lanciandosi ad abbracciare la nonna “Nonna! Quanto tempo! Buon Natale!”
Nonna Gina ricambia l’abbraccio, poi si allontana un po’ e osserva la nipote “Accidenti, quanto sei cresciuta! Mi chiedevo chi fosse questa signorina che mi stava abbracciando!” si volta a prendere un pacchetto natalizio e passarlo a Marinette “Buon Natale! E… e dove sono finiti i tuoi codini? Lo sai che con i capelli sciolti rischi di fare strage di cuori a scuola?”

Marinette diventa rossa “Ma Nonna! E’ che non vedevo l’ora di salutarti!” esclama, poi prende il pacchetto “Grazie del regalo!” 

Gina fa un gesto con la mano “Lo vedo, sei ancora in pigiama! È Il minimo che possa fare, non vedo mai la mia unica nipotina! Tuo padre mi ha detto che.. beh avevi una cotta per Chat Noir! E che anche lui e te siete stati colpiti da un’Akuma come è successo a me! Dimmi cara, hai avuto paura?” 

Marinette dà un’occhiataccia a Tom, poi si guarda i piedi nudi, in imbarazzo “Beh sì Nonna… è… è stato… Insomma sai, lui è un eroe, è un bel ragazzo… Ma era già innamorato di un’altra” Fa una pausa mentre pensa - Se avessi saputo chi era Chat Noir allora, papà non sarebbe stato akumizzato - poi continua “Paura? No, ero sicura che Ladybug e Chat Noir mi avrebbero salvata, come l’altra volta, e come è successo anche dopo, quando sono stata” la ragazza rabbrividisce “akumizzata io..”

“Lo sapevo che ho una nipote coraggiosa!” esclama la nonna, interrompendola con un abbraccio “Dopo mi racconterai tutto, ora vai a vestirti che rischi di prendere freddo! Intanto io ti preparerò la colazione, caffelatte con un po’ di cacao come so fare io.”

“D’accordo, faccio subito” conclude la ragazza, risalendo in camera.



“Tutto bene, Marinette? Sei tutta rossa!” chiede Tikki appena la vede salire
“Sì… papà e nonna mi hanno messo in imbarazzo ma va tutto bene” risponde lei con un sorriso, interrompendosi allo squillo del cellulare “Chi sarà la mattina di Natale?” chiede a mezza voce, poi vede l’immagine di Adrien sul display e rimane pietrificata “Oddio Tikki! Adrien! E ora che faccio?”
“Beh, rispondi!” fa la kwami, allargando le zampe pensando - e siamo alle solite -
“Ah si c-certo… rispondo” balbetta Marinette afferrando il telefono e facendolo quasi cadere, Infine, dopo un profondo respiro, riesce a toccare l’icona della risposta “P..pronto?” dice, attivando anche il video.
“Ehi ciao Marinette” dice l’immagine di Adrien in tono allegro “Ti disturbo?”
“Eh… no certo che tu non Adrien, distrub… ehm, non disturbi, Adrien!” la ragazza si impappina come al solito - Marinette, pensa che è Chat Noir e tu sei Ladybug! - dice a se stessa, mordendosi la lingua.
“Mi chiedevo se avessi già aperto il mio regalo e se ti era piaciuto” continua lui, il sorriso che si allarga “E… stai benissimo coi capelli sciolti!”
“Io? G-grazie...” balbetta lei, arrossendo di nuovo “Ehm. No, veramente no è che è arrivata mia nonna e non ho avuto tempo… Ma lo apro subito!” risponde Marinette, posando il telefono e prendendo il pacchetto rettangolare.

Lo apre con qualche lieve difficoltà, poi dimentica l’imbarazzo e spalanca gli occhi riconoscendo il contenuto “Adrien! Ma è l’edizione da collezione di Super Mecha Strike 3, quella con la modalità online! È… è bellissimo, grazie!”

“Ne ho comprata una copia anche per me, così possiamo giocare insieme! L’ha comprato anche Max!” aggiunge Adrien dal telefono “Se i tuoi ti lasciano” conclude poi.

“Ma… Penso che papà non farà problemi, dopotutto non sei uno sconosciuto, se giochiamo solo noi! Dovrò chiederglielo ma credo che ci vorrà giocare anche lui. Grazie davvero, sei stato troppo gentile!” spiega lei, tutta contenta “E tu? Hai aperto il mio?” chiede di rimando, dopo aver scambiato un’occhiata con Tikki.

“Ehm” Adrien mette una mano dietro la nuca “beh sì, l’ho aperto, sono dei guanti bellissimi, hai indovinato l’esatto filato della sciarpa che mi ha regalato mio padre, sei stata fantastica…” poi fa una pausa “come… come sempre, Marinette. Grazie davvero.”

“D-di niente, Adrien…” risponde Marinette, di nuovo in imbarazzo

“Ma… senti,” incalza lui, con aria sorniona “...perché le zampe di gatto?”

“Ehm… ecco vedi, mi sembri…” la ragazza si blocca, Tikki le fa cenno di respirare e di andare avanti “Beh… un tipo da gatti! Allora per quello non ti sono piaciuti?”

“No no, Marinette, tutt’altro! Mi piacciono un sacco!” esclama Adrien forse con un po’ troppa foga “Ero solo curioso!” taglia corto, guardando Plagg, dietro il telefono che rotea gli occhi verdi alzando lo sguardo al cielo "Dimenticavo, ti è tornato in mente qualcosa dell'attacco dell'Akuma? A me nulla." chiede lui, esitante. 

"No, niente!" risponde Marinette, improvvisamente tesa “a te è venuto in mente qualcosa?” poi inizia a dire qualcos’altro e si blocca mordendosi la lingua - Me l’ha appena detto, che accidenti di domande faccio? - riflette, mentre Tikki la guarda un po’ preoccupata.

"No, appunto, niente nemmeno a me, quindi… beh..." comincia Adrien, poi fa una pausa “Marinette, qualcosa non va?” chiede, notando la sua reazione improvvisa.

“Sì, sì, tutto bene!” si affretta a rispondere la ragazza, minimizzando

“No, perché ti sei fermata di colpo e...” insiste lui

Marinette distoglie lo sguardo dall’immagine nel telefono, poi abbassa la voce  “No, è che… scusami.” 

“Ma di che, non devi scusarti, non è niente!” risponde Adrien, a disagio, mettendo la mano dietro la nuca "E ancora buon Natale, Marinette. Ah, bel pigiama, anche se l’avevo già visto!” le fa l’occhiolino ”Ora, beh, devo andare, sai, Nathalie...” aggiunge, visibilmente nervoso.

Marinette sente le guance farsi roventi, disattiva il video e riesce a non balbettare dicendo “Ciao, Adrien! E grazie per aver chiamato!”, poi chiude definitivamente la chiamata e si fa aria con la custodia del gioco, lasciandosi cadere sul divanetto.

Guardando la Kwami, la ragazza esclama “Tikki! Mi ha fatto un regalo bellissimo e… il mio gli è piaciuto!” non riesce a trattenere un sorriso ”Forse ho esagerato con le zampe ma… gli è piaciuto! E sa che l’ho fatto io, stavolta” esclama, al settimo cielo. “Ok, non ho capito perché mi ha chiesto se mi ricordo qualcosa ma… non mi importa, sa che l’ho fatto io e gli è piaciuto il regalo!” ripete.
“Ora vestiti e apri gli altri, che sono curiosa di sapere cosa ti ha regalato Alya!” incalza la Kwami, finalmente sollevata vedendo Marinette felice.

“Giusto, e poi c’è la colazione speciale di nonna Gina!” conferma lei, posando delicatamente il gioco sulla scrivania e aprendo l’armadio per cambiarsi.




Dopo colazione Marinette torna in camera e finisce di aprire i regali degli amici: Alya le ha regalato un puntaspilli da polso a forma di coccinella, Nino una pendrive con un mix delle sue canzoni di Jagged Stone preferite, Kagami uno Yakuyoke, un portafortuna tradizionale giapponese che, secondo cosa le ha detto l’amica, servirebbe a scacciare gli spiriti maligni.
La ragazza allinea tutti i doni sulla scrivania, insieme a quello della nonna, un piccolo set per cucito e commenta “Tikki, però Luka non si è fatto sentire.”
“Beh, sarà stato impegnato, facendo il fattorino.” la Kwami cerca di minimizzare, avendo già ben chiaro dove Marinette voglia arrivare.
“Lo so ma…” inizia lei ma viene interrotta dalla voce della mamma “Marinette, tesoro, hai visite! C’è Luka!”
Marinette spalanca gli occhi “Ah, questa poi!” esclama “Arrivo subito, mamma!” risponde, sistemandosi la felpa e infilando le pantofole per scendere.
Tikki le fa l’occhiolino “Che ti avevo detto?” dice, con l’aria di chi la sa lunga.

Luka è sulla porta d’ingresso e sta parlando con Sabine “Ciao Marinette. Buon Natale!” la saluta, mentre si scambiano i due baci sulla guancia, “scusami se non sono passato ieri, ho lavorato...” 
Marinette lo osserva, riflettendo- Non abbiamo parlato molto dopo che gli ho detto che … insomma quella cosa, ma sembra che stia bene - “Ma non ti preoccupare, l’avevo pensato anche io che eri impegnato, sono contenta che sei passato oggi”
Luka mette una mano in tasca dicendo “Ti ho portato una cosina” poi porge a Marinette un pacchetto “è solo un pensiero, niente di che”.
Lei lo prende in mano e rimane un attimo immobile “Ah sì! E’ vero! Ho… un regalo anche io per te. Aspettami quì!” si volta e risale le scale a due a due, precipitandosi in camera e aprendo il cassetto della scrivania “Eccolo!” esclama, mentre Tikki la guarda stupita. Marinette chiude il cassetto di scatto e scende con in mano un CD.

Ridiscende e lo dà a Luka “Mi stavo dimenticando! E’ il primo CD di Jagged Stone, quello che fece fare in proprio quando non era ancora famoso! Autografato. Spero che ti piaccia”

Lui guarda il CD, un sorriso da un orecchio all'altro “Wow… è… è meraviglioso, Marinette! Sei… sei la migliore amica che potrei sperare di avere!” poi guarda il pacchetto che ha dato a Marinette e il sorriso si spegne “Il mio non è proprio all’altezza”.

La ragazza lo guarda “Ma no Luka! Non dire così… non è importante il regalo, ma chi lo fa!” poi apre il pacchetto, un semplice portacandela di vetro, con un bigliettino infilato all’interno.

Marinette srotola il bigliettino e lo legge, c’è scritto, in una calligrafia precisa e minuta:


“Questo per ricordare la luce che porti sempre. Ti voglio bene. Luka”

Alza gli occhi dal bigliettino, sull’orlo delle lacrime  “Beh è…. davvero bello Luka, ed è esattamente questo quello che intendevo dire.”


Luka la guarda di nuovo “Ti piace?” poco convinto

Prima che Marinette possa rispondere si intromette Gina “Ma certo, giovanotto! Mia nipote ha assolutamente ragione!” poi fa una pausa mettendo una mano sulla spalla di Marinette “E dalla faccia che ha fatto, il tuo regalo ha fatto centro.” 
Sabine e Marinette stanno per dire qualcosa, ma Gina continua 
“E comunque sono un po’ invidiosa, lo sai? Ci sono un paio di canzoni di quel disco che piacciono anche a me!”

I due ragazzi la osservano stupiti per qualche secondo, poi tutti e quattro scoppiano a ridere, Marinette pensa - Grazie Nonna per aver detto la tua -

“Beh, grazie tante degli auguri, e del regalo, Luka. L’apprezzo davvero. Uno di questi giorni ci vediamo da te, io e Juleka abbiamo una ricerca da fare per le vacanze natalizie” dice poi Marinette

“Ma di niente, anzi grazie a te. Ciao Marinette..” risponde Luka, pronto. Poi guarda le due adulte “signore...”

“Ma chiamami pure Sabine, non essere così formale, Luka!” lo interrompe la mamma di Marinette “Io sono Gina! Fai tanti auguri anche ai tuoi!” aggiunge la nonna.

“Ah allora… beh… ciao?” saluta Luka sulla porta, un po’ impacciato, poi esce.

Appena la porta si chiude, Marinette fa dietro front verso la scala per camera sua “Sì, nonna, ti racconto tutto dopo” dice, salendo e chiudendo la botola dietro di sé. Appena entrata in camera la ragazza si siede alla scrivania posando bigliettino e portacandela accanto agli altri regali con un sospiro.

Tikki si affaccia dal suo nascondiglio “Ehi, che succede?” chiede alla sua amica che, gomiti sul tavolo mento sulle mani intrecciate, osservava la fila di doni.

“Niente. Luka mi ha scritto un biglietto bellissimo e mi sento un po’ in colpa per… beh lo sai.” risponde lei, continuando a guardare gli oggetti.

“Marinette… non tormentarti così, non serve a niente. Prima o poi le cose si sistemeranno” risponde la Kwami

“Lo so, ma mi dispiace per lui, è un mio amico e non mi va di vederlo star male per colpa mia” commenta lei a bassa voce, prendendo il regalo di Nino e inserendolo nel computer “Mettiamo un po’ di musica così non ci penso” conclude poi, avviando la playlist.





La musica ha l'effetto sperato e il resto della giornata passa tranquillo, tra le chiacchiere con la nonna e il pranzo di Natale in famiglia. Sono le cinque del pomeriggio quando Marinette torna in camera, si siede sul divanetto e osserva pensierosa il nascondiglio della Miracle Box “Domani sera la nostra pattuglia sarà più lunga, Tikki. Voglio consegnare il miraculous della tartaruga a Nino” 
Tikki si avvicina a Marinette “Per me va bene” le dice, e lei annuisce.
“Questa sera spero non ci sarà bisogno di Ladybug, volevo stare con nonna Gina, di sotto. Non ti dispiace, vero?”
“Ma no, ci mancherebbe, non vi vedete mai!” risponde la Kwami.
“Grazie Tikki, allora scendo tranquilla, a dopo!” conclude Marinette, aprendo la botola per scendere.

Nota dell’autore

Altro capitolo prevalentemente “fluff” in cui non succede molto. Molto più succoso il precedente in cui abbiamo la consegna di ben due Miraculous.

Qua ci sono un po’ di cosette interessanti nascosti qua e là come i “detto e non detto” tra i nostri due protagonisti principali.

 Non manca moltissimo alla fine della nostra storia, ma devono ancora succedere un po’ di cosette.

Ma non preoccupatevi, sto preparando tutto per dare a questa storia un seguito, anche se non credo riuscirò a farlo altrettanto lungo e complesso. Spero, perché mi sto divertendo molto a scrivere e spero che a voi piaccia leggere il frutto delle mie fatiche.

Non lo faccio mai abbastanza, ma ringrazio tutti quelli che lasciano un commento e Giulia (@GiuliaClifford0 qui su Wattpad) che mi fa da beta reader. 

A presto
   
 
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