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Autore: itsbrie    19/08/2009    3 recensioni
Al futuro ci aveva pensato da bambino,quando decise di voler diventare cantante,ed ora,lui stava vivendo il suo futuro. Quel futuro che aveva sempre sognato.. da bambino.[...].. da bambino,quando voleva essere anche lui come quel Peter Pan.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Sempre bambino.

Piccola shottina scritta per quel matto Joe,(anche se in ritardo)
che anche se non è più come prima,
sa sempre come far ridere il mondo intero con il suo carisma e la sua simpatia.
Grazie Joe!
N.B Joe in questa FF deve compiere non vent'anni,ma ventitrè!
Grazie a chi leggerà e/o commenterà!
Liz.

So bene che Joe e Demi non stanno assieme,ma io adoro troppo il pairing,fateci l'abitudine :D
 

Sempre bambino.

Quando Joe si svegliò di colpo,la sveglia segnava in rosse le undici e zero due.
Stropicciò gli occhi e guardò fuori dalla finestra per rendersi conto che era notte.
Si era addormentato con Demi ed i fratelli alle due del pomeriggio,e non riusciva ad immaginare quanto avessero dormito.
Si stiracchiò e sbadigliò.
Richiuse gli occhi e sbuffò.
Provò a riaddormentarsi,ma non ci riuscì.
Voleva annullarsi completamente e svegliarsi direttamente a mezzanotte del giorno seguente.
Tra circa un'ora sarebbe stato il suo compleanno,il suo ventitreesimo compleanno.
Non che ci fossero problemi ad aver ventitrè anni,per carità,ma non amava l'idea di dovre crescere.
Al futuro ci aveva pensato da bambino,quando decise di voler diventare cantante,ed ora,lui stava vivendo il suo futuro.
Quel futuro che aveva sempre sognato.. da bambino.
Da bambino,quando giocherellava con la chitarra e cantava per la casa in mutande.
Da bambino,quando metteva la colla e la plastilina in bocca e provava a masticarla.
Da bambino,quando si faceva schizzare col tubo dell'irrigatore in giardino.
Da bambino,quando ciucciava il dito per addormentarsi.
Da bambino,quando andava alle elementarsi e mangiava la cotoletta a mensa.
Da bambino,quando le fiabe erano l'unica cosa cui credeva.
Da bambino,quando si pungeva col rose perchè non sapeva che avevano le spine.
Da bambino,quando giocava a nascondino con i suoi fratelli.
Da bambino,quando soffiava le candeline sulla torta di panna.
Da bambino,quando non doveva pensare a crescere,perchè il mondo con lui si stava comportando bene,ed il tempo,passava più lentamente.
.. da bambino,quando voleva essere anche lui come quel
Peter Pan.
Eh si..
Sempre bambino.
Ed ora come ora,voleva ritornare come allora,a vivere spensierato ogni momento della giornata.
Perchè gli adulti devono preoccuparsi di mille cose,i bambini devono pensare al massimo a star zitti a scuola.
Sentiva dentro lui,un senso crescente d'inquietudine,senza che se ne rendesse conto.
E voleva che il tempo si fermasse,rimanesse lì,dov'era.
Joe non doveva crescere.
Doveva restare sempre bambino.
Senza neanche pensarci,saltò giù dal letto e iniziò a correre verso la spiaggia.
Aveva deciso di fittare una casa a Malibu con i suoi fratelli e le rispettive fidanzate.
Corse senza fermarsi neanche un istante.
Scalzo ed in pigiama.
Correva per non doversi fermare a riflettere.
Correva per non sentire la voce che nella sua testa lo stava chiamando.
Correva per provare a fermare per qualche minuto il tempo che stava scorrendo senza che lui potesse bloccarlo.
<< Dov'è Joe..? >> chiese Demi che dopo essersi alzata,vide che Joe non c'era.
Nessuno nella stanza rispose.
<<.. al diavolo! >> rispose lei.
Posò un'occhiata all'orologio e vide che erano le undici e mezza.
Iniziò a girare per la casa,guardò ovunque,ma di Joe non c'era traccia.
Uscì fuori dal balcone al piano terra,scese le scale e si guardò davanti: c'erano solo il muretto che conduceva alla spiaggia,ed il mare.
Decise di avvicinarsi al mare e raggiunse il muretto che divideva la loro casa dal mare.
Guardò ancora una volta ovunque,quando notò una figura muoversi velocemente sulla sabbia ed improvvisamente fermarsi a riva.
Levò le ciabatte e scese sulla spiaggia per vedere meglio.
Iniziò a credere che quello non fosse Joe,dato che da come si muoveva di certo non poteva essere lui.
Si nascose dietro un masso,ed aspettò che quel qualcuno parlasse o facesse qualcosa.
Poi,sentì come un singhiozzo da pianto e la voce che diceva con occhi rivolti al cielo:
"Voglio che il tempo si fermi. Almeno per guardare indietro e vedere quello che ho lasciato."
All'ora Demi capì immediatamente che quello che era Joe.
Ogni anno,il giorno prima del suo compleanno fa qualcosa di strano.
Forse per cercare di non pensare al fatto di dover crescere,e così automanticamente invecchiare,o al fatto che ogni anno,aveva paura del quindici agosto.
Aveva paura del giorno del suo compleanno.
Avere un anno in più gli pesava.
La ragazza si alzò,se levò la sabbia dal pantalone del piagiama,e raggiunse Joe che aveva i piedi e parte del polpaccio in acqua.
Gli si avvicinò lentamente e iniziò a dire << Anche a me piaceva Peter Pan quand'ero piccola. Anche ora mi piace. Era il mio cartone preferito insieme alla Sirenetta. Ma ti dirò la verità,non ho mai desiderato di non crescere. Mai. Forse perchè mi piace sentirmi più grande. Forse perchè ho un pò l'ansia di vivere. >>
Joe si voltò e fermò le sue parole dicendo << Voglio essere come lui,perchè non deve mai pensare a nulla. >>
Demi si mise affianco a lui e rispose << Se Peter Pan non avesse pensato a nulla,tu ora non parlesti di lui. >>
<< Ma lui non è mai cresciuto. Io cresco,ogni anno il 15 agosto,divento più grande. >> controbattè il giovane imperterrito.
<< Anche io il venti agosto divento un anno più grande. Solo che mi sta bene crescere. Altrimenti non potrei mai godere a fondo la mia vita.. Se Joe.. tu non crescessi non potresti mai vivere come si deve.. insomma.. se fossi rimasto sempre bambino tu non saresti qui ora e non avresti mai il mondo ai tuoi piedi,non mi avresti con te perchè non mi conosci,non saresti famoso e allora ti rimarebbero solo i Lego ed un disegno dell'isola che non c'è. >> disse Demi fissando il mare.
C'erano due pescherecci e loro luci facevano scintillare il mare.
<< Andiamo insieme nell'isola che non c'è? >> chiese Joe voltandosi verso di lei.
<< E come? >>
<< Non lo so. Voglio andarci però.. Demi portami sull'isola che non c'è.. Non voglio crescere.. >> disse lentamente.
Demi gli si avvicinò e l'abbracciò forte,mise una mano nei suoi capelli e gli sussurrò:
<< Siamo come Peter e Wendy,tu ed io. E basta. >>
Joe la strinse ancora di più a sè,le cinse un fianco e chiuse gli occhi.
Iniziò a far dondolare Demi fra le sue braccia,accompagnati del ritmico rumore delle onde.
<< .. se tu fossi come Peter,non potresti mai provare tutto ciò.. >> continuò Demi.
<< .. ma io voglio che questo ci sia per sempre.. lo stesso.. >>  confermò di nuovo Joe.
<< .. ma se tu non cresci,non puoi avere questo. Non puoi Joe.. >>
Il ragazzo si fermò un attimo.
Alzò gli occhi al cielo.
Luna e stelle brillavano.
Improvvisamente ebbe tutta la sua vita davanti,proiettata nel mare,in quel blu profondo.
Vide sè stesso da bambino,poi da adolescente,e come è ora.
E' sempre stato felice,ha sempre avuto tutto.
A cinque anni giocava con la carta,a quindici voleva diventare famoso,a venti girava il mondo e faceva i milioni.
Ora,aveva una ragazza al suo fianco,una vita ed una carriera da portare avanti.
Peter Pan ha sempre desidaerato una mamma,vero?
Lui l'aveva.
Peter Pan voleva ascolare le fiabe la sera,vero?
Lui le sapeva tutte quelle fiabe lì.
Peter Pan era un ragazzino,e lo sarebbe stato per sempre vero?
Sì,ma non avrebbe mai vissuto completamente.
Ma Joe.. <
Joe si.
<< Mi fai gli auguri? >> fece ad un tratto il ragazzo che ormai sorrideva.
<< Tra un solo secondo,sarà mezzanotte. >> rispose Demi indicandogli l'ora sul suo orologio.
La ragazza si liberò dalle braccia di Joe,e si posizionò di fronte a lui.
<< 3..2..1.. >> fece lui con le dita contiunando a fissare l'orologio.
Poi si avvicinò a lui e lo abbracciò a tal punto da farlo cadere in acqua.
<< Auguri! >> esclamò lei ridendo.
<< Non è divertente! >> ribbattè lui.
<< Lo dici tu! >> fece lei continuando a ridere.
<< Ovvio,ma ora me la paghi.. !>> detto questo,il ragazzo si alzò.
<< NOOOO! >> urlò quella che iniziò a correre.
Ma Joe la prese in contropiede e la raggiunse subito,se la caricò in braccio e cadde in acqua con lei.
<< Scemo. >> affermò lei.
<< Esatto. Anzi,sono uno sciocco.. Wendy. >>
Lei lo guardò,poi sorrise serena.
<< Peter,tanti auguri. Oggi fai 23 anni,non sei contento? >>
<< Si,perchè sto vivendo io al posto suo.. Ma tu me lo hai fatto capire,Wendy. >>
Le si avvicinò lentamente a gattoni,poi le posò le braccia intorno al collo.
<< Peccato che Peter non può fare questo.. >> fece Demi dandogli un bacio sulla guancia.
<< O che Wendy non possa ricevere questo.. >> disse Joe baciandola dolcemente.
Un bacio che ricordò a Joe quanto fosse bello vivere,vivere e amare.
Arrivarono anche i due fratelli,Danielle ed Elizabeth che urlarono buttandosi in acqua:
<< DANGERE JOSEPH ADAM JONAS AUGURIIIII! >>
Avevano detto bene.
Lui era
Danger.
Lo sarebbe stato sempre.
E da quel momento in poi ogni 15 agosto,Joe guarda in cielo alla ricerca di quel Peter Pan  che vola alla ricerca della vita vera.
E lui la stava già vivendo.

E se alziamo gli occhi,Peter Pan,è ancora lì..
Vola ancora Peter.

   
 
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