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Autore: Gatto1967    27/09/2020    3 recensioni
Ricordate quando miss Mary Jane si recò al Santa Johanna Hospital a chiedere che una delle ex-allieve della sua scuola andasse come crocerossina in rappresentanza della Mary Jane School?
Candy voleva offrirsi ma fu bruciata sul tempo da Flanny.
Cosa sarebbe successo se Candy avesse bruciato sul tempo Flanny e fosse partita per l’Europa?
Cosa le sarebbe capitato sul fronte europeo?
Cosa avrebbe fatto Flanny a Chicago?
E Albert? Cosa ne sarebbe stato di Albert?
Terence sarebbe stato con le mani in mano ad aspettare il ritorno della sua amata?
E… la Casa di Pony? Cosa avrebbero fatto Miss Pony e Suor Maria una volta venute a sapere della partenza della loro Candy per il fronte?
Gli Andrew poi, nella persona della zia Elroy, che avrebbero detto e fatto?
Leggete e saprete…
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Flanny entrò nella stanza n. 0 con il vassoio destinato al misterioso paziente ricoverato in quella specie di tugurio che l’ospedale riservava di norma ai criminali e agli sconosciuti.

Il ragazzo biondo stava dentro al suo letto, sdraiato a fissare il muro.

-Buonasera signore. Le ho portato la cena.-

Lo sconosciuto scostò la coperta e si alzò dal letto per andarsi a sedere al rozzo tavolo della stanza e mangiare qualcosa.

-Grazie signorina Hamilton.-

-Prego signor…- si fermò come se non sapesse come continuare. In realtà non sapeva affatto come continuare.

-Già, non sai come chiamarmi.-

-La prego signore, mangi tutta la sua cena.-

-Non ho più fame signorina Hamilton.-

-Ha bisogno di mangiare, altrimenti non si riprenderà tanto facilmente.-

Lo sconosciuto della stanza n. 0 ebbe come un sussulto interiore, forse quella ragazza non era così fredda come voleva apparire, e si rimise a mangiare la sua cena.

-Dovremmo trovarti un nome.-

-Come dice signorina?-

-Dovremmo trovarti un nome. Non so come rivolgermi a te.-

-Faccia lei signorina.-

-Ti piace… John White?-

John è il nome proprio più diffuso nei paesi di lingua inglese, e White… perché le era venuto in mente il cognome di Candy?

-È un nome come come un altro, se ti fa piacere chiamami pure così.-

 

Terence era fuori di sé, non riusciva a credere a quello che aveva appena letto. Candy era partita come crocerossina per l’Europa! 

Sapeva quanto la sua Tarzan tuttalentiggini fosse testarda e determinata, ma non l’avrebbe mai creduta capace di una sciocchezza simile!

E poi, come aveva fatto Candy ad arruolarsi? Per quanto ne sapeva Terence lei era ancora minorenne, non avrebbe mai potuto partire per l’Europa senza il consenso… già il consenso di chi? Della sua famiglia? Possibile che gli Andrew avessero acconsentito?

Andò al suo armadio e afferrò qualche vestito da infilare in una borsa: doveva partire per Chicago.

 

-No! Non può essere!- Archie e gli altri erano sconvolti. -Candy non poteva arruolarsi e partire per l’Europa senza il consenso dello zio William!-

-Mio Dio, Candy…- frignò Patty.

-Com’è possibile che Candy sia riuscita a contattare lo zio William?- la domanda di Stear era la stessa che si ponevano tutti.

-Vieni Stear, dobbiamo parlare con la zia Elroy.-

-Cosa vorresti dirle Archie? Lei odia Candy e non credo che abbia molto a cuore la sua sorte.-

-No lei no, ma forse lo zio William sì. Dobbiamo contattarlo e convincerlo a far tornare indietro Candy, o perlomeno farci spiegare perché l’ha autorizzata a partire.-

-Va bene ma non dobbiamo dire alla zia Elroy il motivo per cui vogliamo incontrare lo zio William.-

-Cosa non dovete dirmi?-

La zia Elroy era apparsa all’improvviso davanti a loro.

 

Miss Pony e Suor Maria erano sconvolte: la loro piccola Candy in guerra! 

-Come ha potuto fare una cosa così stupida?- sbottò la suora.

-Candy sente di fare il suo dovere di infermiera, mettendomi nei suoi panni la capisco.-

-Ma Candy è ancora minorenne, come ha potuto arruolarsi?-

-Già, non poteva farlo senza il permesso del suo tutore, il signor William Andrew. Anche se Candy ha lasciato la famiglia Andrew, formalmente è ancora la figlia del signor William.-

-Che tipo è questo signor William?- chiese il signor Marsh.

-Ah non lo sappiamo.- rispose Miss Pony -Noi non lo abbiamo mai visto. Abbiamo conosciuto solo il suo uomo di fiducia, il signor George.-

-Non pensate che varrebbe la pena di contattarlo? Magari potreste convincerlo a farla tornare a casa.-

-Non sappiamo come contattarlo. Pare che sia un tipo eccentrico, sconosciuto agli stessi membri della sua famiglia, sempre in viaggio per affari.-

-Ma… forse potete contattare gli amici, i familiari di Candy, cercare di capire cosa è successo…-

-Potremmo scrivere al signor George!- propose Suor Maria.

 

Il sole si avviava a tramontare, e dal ponte della nave che la stava portando in Europa, Candy pensò che fra lei e quel sole rosso, c’era l’America, la sua casa, i suoi amici. Aveva già compiuto quel viaggio anche se con sentimenti e prospettive completamente diversi, allora stava andando in Inghilterra, a studiare presso un prestigioso collegio inglese, adesso era diretta in Francia, verso un futuro pieno di incognite, senza sapere nemmeno se sarebbe tornata indietro…

Ebbe un brivido, forse di freddo o forse di paura, ma subito si scosse.

-Che diavolo ti prende Candy!- si disse -Certo che tornerai indietro! Questa guerra non durerà in eterno, e poi tu non devi mica combattere!-

-Candy!- la voce era quella di Sharon, la sua compagna di cabina. -Cos’hai? Nostalgia di casa?-

-Sì.- disse lei con tristezza. -Ma non sono affatto pentita di essere qui. Sento che quello che sto facendo è giusto.-

-Certo che lo è Candy! Posso farti una domanda personale?-

-Sì certo.-

-Cosa ha detto la tua famiglia quando ti sei arruolata?-

-Io non ho famiglia, sono un’orfana.-

-Davvero?-

-Sì, sono cresciuta in un orfanotrofio nell’Indiana.-

-Anch’io sai?-

-Cosa? Anche tu sei…-

-Sì, sono stata abbandonata da piccola, e sono cresciuta in un orfanotrofio vicino Boston.-

-Abbiamo tanto in comune io e te…-

Sharon sorrise.

-Sì Candy. Credo proprio che abbiamo tanto in comune. Potremmo essere davvero amiche noi due.-

Quanto era diversa quella ragazza dalla glaciale “miss Iceberg” Flanny!

 
   
 
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