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Autore: OhayouXD    29/09/2020    1 recensioni
I personaggi di FairyTail in un contesto senza magia, forse solo una piccola magia...
Lucy odia Natsu... vediamo per quanto!
Natsu è attirato da Lucy... solo lui?
Oltre a loro, ci saranno anche altre coppie, che si svilupperanno nel corso della storia.
Dal primo capitolo:
Anche se non era una bella ragazza, anzi, con qualche chilo di troppo e un senso della moda spaventoso, volle provarci lo stesso.
Credeva che fosse una brava persona, era intelligente e anche simpatico, cose che messe insieme le avevano fatto venire una cotta per lui.
Lo conosceva da quasi due anni ormai ma, a quanto pare, non sapeva niente di lui.
Genere: Erotico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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titolo Vuole tornare a casa, non vede Magnolia da anni. Le piace la Spagna, è vero, ma il Giappone è pur sempre la sua terra.
Ora che è maggiorenne e ha finito il liceo, vuole andare a fare l'università in Giappone.
E' andata via per un buon motivo, per vendetta. Vuole vendicarsi di quello stupido che le ha rovinato la vita tempo fa.

Flashback

Anche se non era una bella ragazza, anzi, con qualche chilo di troppo e un senso della moda spaventoso, volle provarci lo stesso.
Credeva che fosse una brava persona, era intelligente e anche simpatico, cose che messe insieme le avevano fatto venire una cotta per lui.
Lo conosceva da quasi due anni ormai ma, a quanto pare, non sapeva niente di lui.
Ed ecco come era finita: lui se la stava ridendo di gusto, lei era in ginocchio a piangere, con le sue amiche che provavano, invano, a consolarla.
Della sua banda, Gerard e Gray guardavano dispiaciuti Lucy perché, in fondo, erano suoi amici. Gajeel, abbastanza amico di Lucy, guardava in modo cagnesco Natsu, che continuava a ridere.
Quel "Credi veramente che possa piacermi una strega come te?" di Natsu l'aveva distrutta.
L'ultimo giorno della seconda media era finito, e lei era stata accompagnata a casa dalle sue amiche, Erza, Levy, Mirajane e Kana.
Dopo averle congedate, si recò in camera sua e si buttò sul letto.
Preferì smettere di piangere, per dedicarsi a cose più importanti, come la vendetta, ma non aveva bisogno solo di quello, voleva cominciare una nuova vita.
Certo, potrà essere sembrata eccessiva, ma la sua vita faceva schifo, a parte per le sue amiche.
La madre era morta per malattia e il padre non la calcolava, la vedeva soltanto quando voleva sapere come andava a scuola, lei era sempre perfetta, un genio, ma il padre non si preoccupava di Lucy, ma dell'azienda, infatti voleva che la ereditasse Lucy.
Credeva che Natsu fosse un raggio di sole nella sua vita, ma si ustionò aprendo le tende.
Non ci volle molto per convincere suo padre, infatti dire:

"Vorrei andare in Spagna a studiare, in modo che possa approfondire la mia conoscenza dello spagnolo."

Bastò per fargli dire:

"Va bene. Chiederò a delle mie conoscenze se potranno ospitarti."

Così passarono due mesi, dedicati a studiare la moda, in modo da non sembrare un hippie.
Si trovò con le sue amiche, le voleva salutare.

"Lucy, ne sei sicura?"-chiese Levy.

"Sì, Levy. Parto domani."-disse Lucy, trattenendo quella lacrima che le stava per uscire.

"Ci terremo in contatto, vero?"-chiese Mira ansiosa.

"Sì, certo. Siete le uniche che non vorrei abbandonare."-disse, abbandonandosi alle lacrime. C'erano anche altri amici, ma con loro aveva legato un sacco.

"Vuoi iniziare una nuova vita, vero?"-chiese Kana.
"Hai iniziato a vestirti bene e sei anche dimagrita."

"Già. Ma non posso cancellare voi."-disse Lucy.
"E' per questo che non legherò con nessuno."-disse, anche se non voleva più aprirsi perché la sua ultima esperienza le aveva causato una specie trauma.

"Lucy, so che la tua vita non è bella, perciò io sono con te."-disse Erza.

"Anche noi."-dissero le altre all'unisono, poi si abbracciarono.

"Verrete a fare delle vacanze in Spagna, vero?"-chiese Lucy, sembrava una fontana.

"Certo."-rispose Erza, mentre le altre si limitavano ad annuire, non riuscivano a parlare.

"Ragazze, riferitelo anche a Gray, Gerard e Gajeel, per favore."-disse Lucy, con gli occhi ancora lucidi.
"Io devo andare a preparare tutto."

"Aspetta, Lucy."-la chiamò Levy fermandola per il polso.
"E... Natsu?"-chiese, in colpa per aver pronunciato quel nome davanti a lei.

Con sorpresa di tutte, Lucy non si rattristò, ma disse, con un ghigno sprezzante:

"Lasciate che se ne renda conto da solo."
"Ora vado, ci vedremo."-disse mentre tutte l'abbracciarono.

Si girò, in modo da non farsi vedere dalle amiche, quel ghigno si era trasformato in un'espressione di puro odio.
Dopo quell'estenuante viaggio in aereo, accompagnata dal padre, che le aveva dato da fare una miriade di esercizi di spagnolo, arrivò di fronte ad una villa, quella dei Loxar.
Salirono su quelle scalinate bianche, c'erano due persone ad aspettarle.
C'era una signora dai lunghi capelli blu, prosperosa e con degli occhi blu e gelidi. A qualche metro di distanza da quella donna, c'era una ragazzina, uguale alla madre, ma i suoi occhi erano diversi, facevano trasparire solo tristezza e insicurezza.
Stava per parlare con la donna, ma il padre le passò davanti e, a seconda di quello che vide, potè constatare che quell'accordo era stato accettato solo perché avrebbe chiesto qualcosa in cambio.

"Voglio che tu faccia un buon lavoro."-erano state le uniche parole del padre, che andò via subito.

La donna dai capeli blu le si avvicinò, e disse:

"Juvia ti farà vedere la tua stanza."

Poi si ritirò nel suo ufficio.

"La tua stanza è di fronte a quella di Juvia, vuoi andarci?"-le chiese Juvia, insicura, ma non più così triste.

"Sì."-rispose Lucy, pensando che avesse sbagliato a dire la frase, a causa dell'insicurezza.

La villa sembrava risalente all'epoca vittoriana, con colori che davano sul verde e sul nero.
Percorsero un corridoio con un tappeto non troppo sgargiante, c'erano due stanze alla fine.
Quella sulla sinistra era quella di Juvia, e l'altra era vuota, se non per una scrivania, un letto e un armadio.

"Vuoi che Juvia ti aiuti con la tua roba?"-chiese ancora in terza persona.

"Sì, ti ringrazio."-disse Lucy.

Dopo qualche minuto, Lucy si decise e lo chiese:

"Ma parli in terza persona?"

Juvia, dopo qualche attimo di esitazione, rispose:

"Già... Juvia parla in terza persona perché si sente sola."-con aria abbastanza imbarazzata.

"Posso chiederti perché ti senti sola?"-chiese Lucy, attenta a non essere troppo indiscreta.

"Ehm... tanto lo capiresti in poco tempo, è perché la madre di Juvia non le parla quasi mai, e secondo le altre persone porta soltanto pioggia."

In quel momento, Lucy pensò: come sarebbe stata lei se non ci fossero state le sue amiche? Semplice, come Juvia.

"Juvia... sai, mi ero ripromessa di non legare con nessuno, ma vorrei diventare tua amica."-disse Lucy.

"Davvero?!"-chiese subito euforica.
"Non è che poi fai come tutti gli altri e te ne vai dopo qualche giorno?"-chiese, ora triste e sospettosa.

"No, e poi si può anche andare al chiuso quando piove!"-disse buttandola sul comico.

A Juvia vennero gli occhi lucidi, e abbracciò Lucy.

"Grazie, Lucy!"-disse felice.
"Però... Juvia può chiedere perché?"

"Ecco..."-iniziò Lucy.
"Credo che ci assomigliamo, solo che io avevo degli amici, ma dopo circa due anni, uno di questi si rivelò non essere tale."-disse Lucy provando a sorridere.

"Anche tuo padre è come la madre di Juvia?"-chiese Juvia staccandosi dall'abbraccio.

"Già, magari potrebbero andare d'accordo!"-disse lei per scherzare.

Finirono di mettere a posto la stanza di Lucy, si era portata dietro un sacco di roba.

"Juvia, tu dove vai a scuola?"-chiese Lucy sedendosi sul letto.

"Juvia non va a scuola, studia da casa con degli insegnanti privati."-rispose lei.
"Ma va bene così! Ora che Juvia ha un'amica, le sembra tutto più bello!"-disse poi. Non voleva andare a scuola, dopo le elementari, non volle relazionarsi più con nessuno. Lucy le bastava, anzi, era molto.

"Vorrei seguire anch'io le tue lezioni, sai, oltre a te, non vorrei altri amici."-disse Lucy.

"Sì, tuo padre aveva dato ordine di non mandarti a scuola dicendo che gli amici erano solo una distrazione."-disse Juvia.
"Comunque, fino a quando resterai in Spagna?"

"Fino alla fine del liceo."-rispose Lucy.
"Andrò a fare l'università in Giappone."

"Juvia può venire con te?"-chiese Juvia, molto, molto eccitata.

"C-certo."
"Tu cosa studierai?"-chiese dopo qualche minuto.

"Juvia vuole seguire un programma scientifico, visto che vuole diventare una biologa marina."

"Davvero? Che bello!"-disse Lucy felice.

"E tu cosa vuoi studiare?"-chiese Juvia.

"Io seguirò un programma scientifico, con potenziamento in astronomia."
"Ogni tanto studio anche astrologia, non ci credo ma mi affascina."

Fu così che Juvia diventò come una sorella per Lucy, sembravano avere gli stessi genitori.
Si conobbero meglio, Lucy aveva scoperto che Juvia aveva una passione incredibile per il Giappone: adorava gli anime e i manga, il cibo giapponese, la cultura giapponese e lo parlava anche bene. Juvia, invece, rimase colpita da Lucy: era un'hacker. Ma in realtà non fu questo a sorprenderla, bensì la storia della sua vita, erano veramente molto simili. Pensò perfino di farci un manga, di tutte quelle storie che aveva pensato, forse questa era la migliore.


Fine flashback

"Luuuuucyyyy! Juvia è pronta da un pezzo! Sbrigati che sennò l'aereo parte!"

"Eccomi! Corriamo!"-dice Lucy iniziando a correre, menomale che aveva lei le chiavi dell'auto. L'avevano vinta alla lotteria appena presero la patente, Lucy comprò a Juvia un biglietto, che costava ben dieci euro, dicendo che lei non portava sfortuna, dopodichè, Juvia diede ragione a Lucy.

Salirono su quel ben di dio, che chiamano in modo dispregiativo *macchina*, e partirono.
Lucy, dopo aver depositato il ben di dio nella stiva, è andata da Juvia, seduta su un sedile della seconda classe ad aspettarla.
Juvia è gasatissima, dopo tutti quegli anni a sognare, sarebbe finalmente andata in Giappone.

"Juvia, credo che tu debba prendere una camomilla."-dice Lucy guardando Juvia divertita.

"Forse hai ragione, Lucy. Juvia è più eccitata che mai!"-dice, non riuscendo a stare ferma.

"Allora, cosa farai appena arrivata?"-chiede Lucy.

"Juvia farà un giro del quartiere, poi cercherà le tue amiche, vuole tanto conoscerle."
"Ma forse sverrà prima di riuscirci, è troppo felice!"-dice.

"Io voglio fare una sorpresa ad una certa persona..."-dice Lucy ghignando.
"Ci ritroviamo alla villa della mia famiglia, sai dov'è, giusto?"

"Sì! Juvia ha passato due giornate a studiare la mappa di Magnolia!"-dice, sapendo di essere esagerata.

Passarono svariate ore, Lucy ordinò una camomilla per Juvia, la quale poi si addormentò. Lei, invece, aveva rubato dei manga a Juvia.
Arrivò la notte, Lucy diede un'altra camomilla a Juvia e poi si mise a dormire anche lei.
La mattina dopo si svegliarono poco prima che l'aereo atterrasse, quindi Juvia era impazzita.
Tirò fuori dalla tasca alcuni oggetti: trucchi.
Poi iniziò a truccarsi come una forsennata.

"Calma, Juvia!"-dice Lucy.

"No, Lucy! Juvia sta per arrivare in Giappone!"

"Uff..."
"Ah, comunque, ho chiamato un mio amico, ti farà da guida nella città."-dice Lucy.

"Ma a Juvia non serve."-dice lei.

"Ehm... è che glielo ho detto prima di sapere che avevi già analizzato la piantina di Magnolia... ci sarebbe rimasto male, non ci vediamo da anni, e poi gli avevo parlato di te e ci teneva a conoscerti."-dice Lucy, non facendo vedere quel viso colmo di malizia.

Appena arrivate, scaricarono il ben di dio,  poi si diressero all'entrata dell'aereoporto.

"Lucy!"-dice un ragazzo dai capelli neri, abbracciandola.

"Ciao, Gray!"-dice Lucy, contraccambiando l'abbraccio.

Con le chat, lei e Gray si erano conosciuti meglio e Lucy poteva affermare di essere una sua buona amica.

Dopo essersi accertata che tutti stessero bene, Lucy iniziò a parlare:

"Non lo sa, vero?"

"No, ti ho mandato il suo indirizzo per messaggio. Ma non esagerare, per favore."-dice Gray.

"Sì, sì. Ah, lei è Juvia, una mia amica, non vedeva l'ora di visitare Magnolia, eheheh..."-dice, non facendo sentire troppo quella risatina.
"Bene, allora io vado, ci vediamo dopo."

"Piacere di conoscerti, Gray."-dice Juvia sorridendo.

"Piacere mio, Juvia. Ti piacerebbe andare all'acquario di Magnolia?"-chiede Gray.

"Sì! Juvia ne sarebbe felice."-dice, ma lui non si sorprese della terza persona.

"Andiamo, è da questa parte."-dice lui prendendola per mano.

"Gray-sama..."-sussurra lei.

"Cosa?"-chiede lui.

"Ehm... niente, andiamo!"-dice poi lei in imbarazzo.

Intanto Lucy aveva appena parcheggiato la loro bella Toyota, era davanti alla porta di quello lì.
Bussa, la porta si apre e una figura dai capelli rosa appare... senza maglia.
Definirlo adone era poco, perfetto fisicamente, come si poteva chiaramente vedere, visto che non aveva la maglia. Era anche bellissimo, certo che, da quello che aveva visto per ora, i suoi compagni di classe erano tutti molto belli. Ma lei sapeva di non essere da meno, anzi. Lo scrutò in un nano secondo, poi assunse quell'aria da presuntuosa che a volte la caratterizzava.
Natsu, anche se era un po' tardi per svegliarsi, si era appena alzato. Sembrava, oltre che assonnato, molto, molto interessato a lei, cosa che Lucy notò.

"Chi sei?"-chiese, cercando di svegliarsi.


Extra!-La chat tra Lucy e Gray:

Gray, ti devo dire una cosa. Però giura che non lo dirai a nessuno.
Sì, lo giuro, cos'è??
Sei da solo?
Sì.
Tornerò in Giappone!
Davvero? Quando?
Mi sono appena imbarcata sull'aereo.
Wow! Perché non vuoi che lo dica agli altri?
Eh, be' deve essere una sorpresa!
Ok. Ti aspetto davanti all'aereoporto.
Aspetta!!
Cosa?
Ti ricordi che ti avevo parlato di Juvia?
Sì. Perché?
Perché verrà con me! Vorrei che le facessi da guida a Magnolia, consiglio di iniziare con un acquario, anche se lei ha già studiato la piantina.
Allora perché?
Consideralo come un appuntamento...
Cosa?!
Be'? Gajeel mi ha detto che sei depresso perché Ultear ti ha lasciato!
Dopo la farò pagare a Gajeel.
Sì, sì, non prima di aver fatto fare un giro a Juvia.
E non ti preoccupare, rispetto a Ultear, Juvia è molto, molto, molto più bella di lei.
Non mi interessa (più di tanto) l'aspetto fisico.
Hahaha, sì, non ti preoccupare, ti piacerà anche il suo carattere.
Ora devo staccare, ci vediamo dopo.


Note dell'autrice:

Finito il primo capitolo! Avrete già capito come andrà a finire, ma vabbè! Ho scelto la Spagna perché Lluvia è un nome spagnolo (è il nome usato in italiano e altre lingue, io ho guardato tutto FairyTail in giapponese...). Ok, ho fatto diventare Lucy e Gray molto amici perché mi serviva un collegamento tra lui e Juvia, però ho già scritto troppo, quindi:

Recensite, seguitemi e tutte quelle cose che ci sono segnate alla fine della pagina!

OhayouXD

P.S.
Avevo detto che avrei formattato il PC, ma prima farò un altro capitolo e rivisionerò quelli delle mie altre storie. Ciaoooo!
   
 
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