Mi dispiace, non sono innamorata;
avverto un’ombra,
un’ombra, mi ha afferrata!
Sento alla caviglia un nodo stretto;
mi tira verso il fondo,
e allora strappami questo mostro dal petto!
La danza delle persone mancate;
la chiamo incubo,
se mi sveglio dopo averle incontrate.
E tutto sembra crollare, affondo ,
invano afferro il vuoto!
e non m’accorgo che sto girando in tondo.
Allungo la mia mano,
ti sto chiamando;
aspetta, sei troppo lontano!