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Autore: Alibanana97    29/09/2020    0 recensioni
Crossover scritto a quattro mani con claudd97.
Immaginate se i personaggi di Glee facessero parte del mondo magico: all'improvviso, si ritrovano a doversi trasferire per un intero anno ad Hogwarts, dove conoscono i personaggi di Harry Potter. Cosa succederà? Quali amori nasceranno?
Dal testo: "Gli studenti, a partire dal quinto anno, verranno divisi nei vari gruppi dei laboratori e saranno mandati in varie scuole da ogni parte del mondo. [...] Precisamente, voi verrete accompagnati alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Draco stava uscendo dall'aula del Glee, quando sentì la voce di Harry chiamarlo. “Draco, fermati. Non mi potrai evitare per sempre, sai benissimo che dobbiamo parlare”. Draco, sentendolo, ripensò all'accordo che aveva fatto con Blaise e al fatto che effettivamente l'altro aveva tenuto fede alla parola data e aveva parlato con Pansy, quindi ora toccava a lui. Così, dopo aver preso un respiro profondo, si girò verso Harry. “Non possiamo metterci una pietra sopra? È stato un qualcosa dettato solo dall'alcool. Ricordo a malapena quello che ho fatto quella sera...” Il Grifondoro lo guardò male. “Malfoy, non mi prendere in giro. Se non te lo ricordassi veramente, non avresti problemi a parlare con me. Inoltre, per come mi hai parlato quella sera, non mi sembravi così ubriaco” “Ok, forse me lo ricordo... Ma è stata comunque una cosa dettata dall'alcool, non l'avrei mai fatto da sobrio” rispose il biondo, cercando di difendersi. “Quindi, è una cosa che volevi, ma che non avevi il coraggio di fare?” gli chiese Harry, avvicinandosi a lui. “Non è quello che ho detto, Potter...” “Ma è quello che volevi far intendere” “Senti, andiamo al punto: sei qui solo per farmi ammettere che volevo che accadesse quello che è successo oppure vuoi parlarmi per un altro motivo?” “In realtà ho ottenuto più di quanto sperassi, volevo sapere le ragioni che ti avevano spinto a trattarmi in quel modo durante le ultime settimane e a baciarmi” “Allora cosa vuoi sentirti dire, Potter?” “Vorrei che ammettessi che quel bacio non era solo dettato dalla foga del momento, ma dal fatto che ti piaccio almeno quanto tu piaci a me”. Draco, preso alla sprovvista da quelle parole, si bloccò per un attimo. Non si aspettava una confessione del genere da parte del Grifondoro, credeva che il moro l'avrebbe solamente deriso per ciò che aveva fatto e invece aveva appena scoperto che anche l'altro ricambiava il suo interesse. Dopo averci pensato su, decise di rispondergli. “Da me certamente non riceverai dichiarazioni d'amore eterno, sai che sono fatto così. Quindi, ora che hai ottenuto le tue risposte, deciditi: prendere o lasciare?” “Mi stai proponendo di provare a uscire e vedere come va?” “Potter, sapevo che non eri una cima, ma questa cosa mi sembrava abbastanza chiara. Quindi?” “Non vedo motivo per dire di no. Perciò, ci sto. Che ne dici di approfittare della prossima uscita ad Hogsmeade?” Draco lo guardò e, dopo averci riflettuto, annuì. “Vedi di vestirti bene, non voglio fare brutta figura” gli rispose, abbandonando l'aula, lasciando Harry con tutti i suoi pensieri.

Il lunedì successivo, il professor Schuester per quella settimana del Glee propose il tema libero: ognuno avrebbe potuto cantare ciò che voleva. Il giorno dopo, durante la lezione pomeridiana del Glee, Thad approfittò del compito dato per alzarsi per primo e cantare ciò che rispecchiava la sua situazione. Così, dopo essersi messo al centro dell'aula, iniziò a cantare.

You had me hooked again from the minute you sat down
The way you bite your lip
Got my head spinnin' around
After a drink or two
I was putty in your hands
I don't know if I have the strength to stand


Thad, mentre cantava, si ricordò della sera del ballo, in cui si era lasciato “abbindolare” da Sebastian proprio dopo aver bevuto qualche drink, come recitava la canzone. Proprio per quello aveva deciso di cantare quella canzone: perché esprimeva al meglio lo stato in cui lui si trovava per colpa del Serpeverde.

Oh oh oh
Trouble troublemaker yeah
That's your middle name
Oh oh oh
I know you're no good but you're stuck in my brain
And I wanna know

Why does it feel so good but hurt so bad
Oh oh oh
My mind keeps saying
Run as fast as you can
I say I'm done but then you pull me back
Oh oh oh
I swear you're giving me a heart attack
Troublemaker



Mentre cantava, Thad si mise a fissare proprio Sebastian, il quale lo stava guardando a sua volta, a differenza degli altri che si erano messi a fare da coro per la canzone: Thad voleva che il più alto si sentisse responsabile del suo stato d'animo.

It's like you're always there in the corners of my mind
I see a silhouette every time I close my eyes
There must be poison in those fingertips of yours
Cause I keep comin' back again for more

Maybe I'm insane
Cause I keep doing the same damn thing
Thinking one day we gonna change
But you know just how to work that back
And make me forget my name
What the hell you do I won't remember
I'll be gone until November
And you'll show up again next summer



Thad era arrabbiato perché il Serpeverde non l'aveva degnato di uno sguardo dal suo ritorno di dieci giorni prima e in più credeva che l'altro l'avesse davvero “tradito” durante le vacanze di Natale e questo, nonostante loro due non stessero insieme, l'aveva ferito profondamente.

But damn boy it's like I love the trouble
And I can't even explain why

Why does it feel so good but hurt so bad
Oh oh oh
My mind keeps saying
Run as fast as you can
Troublemaker
I say I'm done but then you pull me back
Oh oh oh
I swear you're giving me a heart attack
Troublemaker


Nonostante tutto quello che era successo tra di loro, proprio come diceva la canzone, Thad non riusciva a toglierselo dalla mente, per questo, quando finì di cantare, lo fissò ancora una volta, prima di tornarsene a sedere lontano da lui, mentre i ragazzi applaudivano.

Poco più tardi, finita la lezione, i ragazzi si alzarono tutti per uscire e Sebastian, rimasto in fondo, non appena vide Thad proprio davanti a sé, non riuscì a trattenere un commento sarcastico. “Non sapevo di esserti entrato così tanto nella testa, Thaddy” gli sussurrò alle spalle. Thad sentendolo, si irrigidì. Dopo qualche secondo si girò verso il Serpeverde. “Mi prendi in giro? Dopo tutto quello che è successo, era ovvio che pensassi a te! E nonostante tu mi ignori e mi abbia causato un sacco di paranoie, continuo a farlo! E pensavo di esserci entrato almeno un po' anche io nella tua testa, visto che dalla lettera sembrava che ti fossi mancato anche io. Dannazione, con ciò che è accaduto, immaginavo ci fosse qualcosa tra noi, o per lo meno lo speravo!” gli sbraitò addosso. Sebastian lo guardò con un sopracciglio alzato. “Davvero credevi che potesse esserci qualcosa di più da parte mia? Quella lettera era soltanto una presa in giro” “Sì lo credevo, ma a quanto pare mi sono illuso che anche per te ci potesse essere qualcosa, almeno finché non hai iniziato ad ignorarmi quando sei tornato dalle vacanze” gli rispose il Tassorosso. Sebastian ridacchiò. “Non ti ho mai promesso niente, sei tu che ti sei fatto mille castelli in aria. Lo sai che ho sempre voluto una sola cosa e, da quando l'ho ottenuta, ho perso interesse per te”. Thad, a quella rivelazione, rimase paralizzato: sapeva che Sebastian era sempre stato un “playboy”, ma nei suoi confronti non si sarebbe mai aspettato delle parole così dure. Nonostante il dolore che gli avevano causato quelle parole, Thad riuscì a non mostrare ciò che provava realmente. Dopo qualche secondo, infatti, si ricompose. “Direi che non abbiamo più niente da dirci” sussurrò tenendo lo sguardo basso, per poi girarsi e andarsene via. Non appena fu fuori dalla portata degli occhi dell'altro, iniziò a correre e andò a rintanarsi nell'aula più vicina, per poi lasciare libero spazio alle emozioni e scoppiare a piangere. Sebastian rimase per un attimo sorpreso dalla reazione del Tassorosso e lo fissò mentre si allontanava finché fu alla portata dei suoi occhi, senza sentirsi così sollevato come si era aspettato di essere per non avere più legami con l'altro.

Nel frattempo, Harry, perso nei suoi pensieri su Draco, stava camminando lentamente per i corridoi del castello, quando improvvisamente sentì dei rumori provenire da un’aula e, avvicinandosi curioso, riconobbe la figura di Thad seduto su un banco che piangeva, dandogli le spalle. Sentendosi in dovere di fare qualcosa, decise di entrare nella classe e di avvicinarsi al ragazzo. “Thad, tutto bene?” gli chiese, facendo qualche passo verso di lui. Thad sobbalzò, dato che non si era accorto della presenza del Grifondoro, poi si girò verso di lui. “Oh Harry, sei tu… Non ti avevo sentito arrivare. Comunque, in realtà non proprio, ma non voglio star qui ad assillarti con i miei problemi” mormorò il Tassorosso guardandolo. “Ma no tranquillo, anche io ti ho parlato dei miei problemi a Capodanno. Se vuoi parlarne, sarebbe un modo per ricambiare il favore. A proposito, per caso riguarda il ragazzo di cui mi stavi parlando proprio quella volta?” chiese Harry, sedendosi cautamente di fianco a lui sul banco. Thad rimase in silenzio per un paio di secondi sentendo la sua domanda, poi annuì, girandosi a guardare l’amico. “Effettivamente credo di aver bisogno di parlarne con qualcuno esterno alla vicenda” mormorò. “Si tratta di Sebastian. Ho sempre saputo che voleva solo una cosa da me. Però, dopo quella scommessa, ci siamo avvicinati, infatti lui mi ha anche accompagnato alla festa prima delle vacanze. Complice anche l’alcool, quella sera siamo stati insieme, però mi è sembrato diverso dal solito Sebastian menefreghista e anche la mattina dopo prima della sua partenza si è comportato allo stesso modo. Così mi sono illuso che potesse esserci qualcosa di più di quello che era già successo, e questo me l’ha confermato scrivendomi durante le vacanze, dove mi ha esplicitamente detto che gli mancavo… Solo che quando è tornato ha ricominciato ad essere quello di prima e poco fa mi ha rivelato che mi ha solamente preso in giro e che non gli interesso minimamente” confessò il Tassorosso, sospirando amaramente. “Cavoli, che situazione… Secondo me, per quanto sia difficile superare un episodio del genere, dovresti andare avanti perché uno come lui non ti merita” rispose Harry dopo aver ascoltato l’amico. Thad accennò un sorriso. “Forse hai ragione… Grazie Harry. Spero che a te vada meglio che a me con Draco” “Grazie, ho buoni presentimenti dato che abbiamo deciso di uscire questo weekend” ammise il Grifondoro sorridendo, poi quest’ultimo accompagnò Thad al suo dormitorio, incominciando a chiacchierare come se si conoscessero da sempre.
  
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