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Autore: Jashin99    29/09/2020    0 recensioni
Terzo e ultimo capitolo della distopia di E.N.D.
La guerra tra umani e demoni è ormai iniziata, e non si fermerà fino alla vittoria di una delle due parti... e alla distruzione dell'altra.
Ormai è la fine.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: E.n.d., Lisanna, Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fairy End'
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And when I start to talk that that (That that)
Oh, you won't know how to react
I'm a picture-perfect face with that wild in my veins
You can hear it in my growl, growl, growl, growl

So keep your eyes on me now
You’ll like whatever you see
You can't reach my level
I'm sure you wanted me to face you
We got it all in our hands now
So can you handle what we're all about?
We're so tough, not scared to show you up
Can you feel the rush now?

Ain't nobody bringing us
Down, down, down, down, down, down
They could try it, but we're gonna wear the crown
You could go another round
Round, round, round, round, round, round
Wish you luck, but you're not bringing us down

We go hard (Hard), 'til we get it, get it
We go hard (Hard), we so in it, in it
We pop stars (Pop stars), only winning, winning now
Ain't nobody bringing us down, down, down, down

(Popstars-K/DA)

Territorio dei demoni
-Anf, anf, anf!-.
Le vennero tutti addosso, tutti gli anni che aveva perso a Tenrou, tutti e sette… macché, erano molti di più quelli che le erano crollati sulle spalle.
Scesa da cavallo senza sapere come, si mise a carponi, cercando con le mani il fresco della terra. Come se in quell’inferno la terra potesse essere fresca.
-Ce l’avete… anf… ce l’avete fatta? State tutti bene?- Erza si voltò e vide che non era così.
-Ahh! Ahi, accidenti!- Eve aveva il vestito strappato e, sulla spalla destra, una chiazza necrotica.
-Ragazzo mio! Dobbiamo riportarti indietro!- Disse Ichiya.
-No, no!- Eve li allontanò con la mano, barcollando: -Posso continuare.-.
-Mio intrepido discepolo, non ne saresti in grado!-.
-Già, ti riporto indietro io!- Latrò Rocker.
-No, non si può fare. Vero, Erza?-.
La rossa si sentì a disagio, tremendamente a disagio nel dover rispondere, visto che doveva dargli ragione.
-Guardate alle vostre spalle: vedete, quella roba nera è ancora lì… anf, anf… nemmeno io riuscirei ad attraversarla di nuovo.-.
-Allora uno di noi rimane qui con lui.-.
Erza scosse la testa, anche quello era impossibile, e lo sapeva anche il Pegasus.
-Non possiamo dividere così le nostre forze… urgh! Possiamo solo andare avanti.-.
-Amico, è una follia!- Protestò Hibiki, e gli altri erano visibilmente d’accordo con lui. Erza doveva intervenire.
-Basta, Eve ha ragione.-.
Tutti la guardarono allibiti.
-Non può tornare indietro, e non possiamo lasciarlo qui. So che sembra assurdo, ma è più al sicuro se prosegue con noi.-.
-Ma non può camminare in queste condizioni!-.
-Allora volerò. Nichiya-sama?-.
-Hm, sei molto coraggioso ragazzo.-.
-Erza...- Hibiki le si rivolse con aria desolata, ma lei non poteva farci niente.
-Voialtri siete… siete feriti?-.
Si guardarono l’un l’altro, sembravano essere incolumi.
-Allora… dobbiamo andare avanti… anf...-.
Il sole l’abbagliò. Era come stare in un deserto, ma colorato di rosso. L’aria era a malapena respirabile, e seccava la pelle.
-È... è quella?-.
-Sì.- Gli occhi di Erza focalizzarono il pennacchio nero che si stagliava alto nel cielo, alto come l’R-System se non di più, circondato da nove anelli.
La prigione.
-Avanti, da qui in poi proseguiamo a piedi.-.



Hargeon
Ma che bel fusto...”.
-Levy-sama, lo conosci?-.
La puffetta si sforzò di pensare.
-Sì, era… un membro di Fairy Tail, Mest… Gryder… mi pare.-.
-Ti pare? Cioè me lo puoi presentare-dechi?-.
-Ginger-sama!-.
-Che c’è? Tanto sta con noi no-dechi?-.
-Ecco… credo… di sì...-.
-Ma lo conosci o no-nya?-.
-Vi dico che… aaah, ho le idee confuse!-.
Va bene, mi arrangio io.”.
-Ehi, Mest-kun Mest-ino Mest-olino- Ginger gli si avvicinò, mentre lui rimase immobile a fissarla truce: -il mio nome è Ginger. Da dove sei sbucato e-ehi, ho un deja-vuu. Un attimo-dechi.- la Cambiata si guardò intorno momentaneamente disorientata: d’un tratto era tornata al punto di partenza, in mezzo alle altre.
-Senpai, mi sa che è chiaro che quello non ti vuole.- Le disse Millianna grattandosi un orecchio.
-Eh?-.
-Ginger-sama, ti senti bene?-.
-Eh? Che dite?-.
Yukino la fissava apprensiva: -Sono… tre volte che vai da lui.-.
-Dechi??? Ma se ci sono appena… no, un secondo, mi serve un secondo...- Si sentiva girare la testa, tipo una sbronza.
-Mmm, io… uh!-.
-
-
-
-Eh?-.
-Cosa?-.
-È appena successo qualcosa?-.
-Ohi, chi è quello lì?-.
Di fianco al cadavere di Lyon c’era un tizio che prima non c’era: un Cambiato, capelli neri, unif-
No-no-no, c’è qualcosa che non va-dechi.”.
-Miao, chi sei tu?-.
Nessuna risposta.



A Est
ZUM
CRASH
BAM
SWISH SWISH
Quei due erano su un altro livello. Ogni colpo era più potente del precedente, e ognuno superava ogni limite conosciuto di forza.
-Gravity Push!-.
-All Crush!-.
Colpitisi a vicenda, i due uomini furono sbalzati via e finirono a terra.
Devo fare qualcosa.” Jura provò a farsi leva con le braccia per rialzarsi, ma il peso su di lui aumentò bruscamente.
-Ggh! Non riesco... a respirare... i polmoni non...-.
-Stai a terra.- Bluenote era stato il primo a rialzarsi.
Gil...darts...”.
Il mago non si muoveva, le ferite che gli aveva visto addosso dovevano essersi riaperte.
-Allora, tutto qui? Proprio ora che iniziavo a vola-
PEW
Bluenote era sparito in una voragine del terreno.
-Kihihih!- Ridacchiò Gildarts, tenendosi però lo stomaco.
-Voleva volare, eh?-.
-Lo hai sconfitto?- Chiese Jura, sentendosi finalmente libero.
Gildarts guardò la buca.
-No, l'ho rallentato per qualche secondo. Farai meglio ad allontanarti da qui.-.
-Ti posso aiutare…-.
SBAM
Con un gesto brusco, Gildarts batté il pugno d'acciaio sul terreno con aria contrita.
-Si è sigillato da solo con la sua forza di gravità, ma gli basterà invertirla per tornare su. Tu va’, è inutile che stiamo entrambi qui... ed è palesemente interessato a me.- Altro pugno.
Jura normalmente non se ne sarebbe mai andato in quelle circostanze, ma l'espressione di Gildarts era quella di uno che sapeva di essere a un passo dalla vittoria, e gli dava fiducia.
D'altra parte è un membro di Fairy Tail.”.
-Va bene, Gildarts-dono, farò come dici. Ma resterò nei paraggi.-.
La terra si riempì di crepe.
-Farai meglio a muoverti!- Terzo pugno.
-Va bene. Buona fortuna.-.
Gildarts sogghignò.
-Questo auguralo a lui.-.



Hargeon, di nuovo
Mmm
Mmm
MMM!!!
-Un’anguilla, è un’anguilla!-.
-Levy-sama?-.
-Mi scivola via, mmm, un pensiero oliato, me ne sfugge l’entità! Mi snerva accipicchia!-.
-Uffa, insomma, lo conosci o no?-.
-Continuo a pensare che sia un bel fusto… ma quando ho iniziato-dechi?-.
Iniziato… iniziato, iniziato, iniziatoiniziatoiniziatoooooooooo
-Ci sono!-.
-
No cazzo...”.



Zonia
-Uhm... dove sono?-.
Minerva riaprì gli occhi, trovandosi a guardare il cielo color violetto.
Era sdraiata per strada; ancora confusa, si mise seduta.
Cosa diavolo...”.
La città attorno a lei era... era stata letteralmente dimezzata. Ogni casa, ogni edificio, era raso al suolo o tagliato in due.
Per quanto tempo sono... no, più importante, dove sono loro due?”.
La risposta le arrivò incontro... letteralmente.
BOOM
KLENGKLENGKLENG
L'altra Erza le era quasi ruzzolata addosso, con un forte fragore di armatura. Era stata scagliata a grande velocità.
-Off... wow, che colpo… Toh, sei sveglia.- Si rialzò, poi guardò verso la direzione da cui era venuta, agitò la lancia che teneva in mano e, al posto delle quattro punte, sulla cima apparve la boccuccia di un cannone. Fece fuoco tre volte.
-Quanto mi sei mancata, ragazza mia!-.
In mezzo al polverone, Minerva iniziò a scorgere la sagoma di Kyouka che camminava verso di loro con estrema tranquillità.
Quella forma... non dirmi che...” Quando emerse ne ebbe la certezza: un elmetto bianco sulla fronte, delle corna ai lati della testa, pelliccia bianca e nera su braccia e gambe.
-È nella sua forma Etherious!-.
-Ah, è così che si chiama? Preferivo “super gallina della morte”.- La punta cambiò di nuovo, diventando lunga e triangolare, e creò una tromba d'aria con cui attaccò la demoniessa; ma la frenò per non più di qualche attimo.
-Da quanto tempo è così?-.
-Non lo so, perché ti agiti tanto?-.
Minerva digrignò i denti.
-È per…-.
!!!
Kh... acci...denti...”.
La donna abbassò lo sguardo con fatica e dolore; uno degli artigli dell’arpia l’aveva trafitta poco sotto il collo.
-Kyouka.- Disse lei: -È la mia maledizione, divento più forte ogni istante che passa; per questa ragione ti ha posto quella domanda.-.
-Ohh… in effetti i tuoi colpi iniziano a farmi il solletico. Vabbeh, sei lontana anni luce dall’essere una minaccia.-.
-Non fare così.- Riuscì ad arrancare, trasformandosi in demone. Il dolore iniziò a diminuire, ma era solo un’illusione.
-Lei può… controllare...- Ma Erza non voleva starla a sentire: trasformando ancora la sua lancia, si gettò all’attacco.
Ascoltami maledizione!!!”.
Disperata, Minerva usò la sua magia e la trasportò insieme a lei nel suo spazio parallelo.
-Che cosa… che posto è questo?- La donna di Edolas si guardò intorno spaesata da tutto quel viola.
-Ti avrebbe uccisa, qui… gh! Siamo al sicuro qui.-.
-Sei stata tu?- Le chiese Erza, stupita e poi furibonda: -Riportami indietro, ora!-.
Minerva stentava a credere ai propri occhi, non aveva mai visto Erza comportarsi così.
-Perché non capisci? Senza un piano non-
-Sei tu che non capisci.- Erza estrasse dalla cintura un oggetto curvo, che l’altra riconobbe essere una pistola, e gliela puntò contro. Nemmeno quello sguardo omicida l’aveva mai visto su di Erza.
-Non sono venuta qui per aiutarti. Non me ne frega niente di te, però non lascio mai uno scontro a metà. Ti do tre secondi.-.
-Non fare…-.
-Uno.-.
-Perché non vuoi-
-Due.-.
-Va bene!-.
Agitò le mani e le fece tornare indietro. Kyouka era rimasta ferma ad aspettarle.
Erza, che le dava di spalle, si girò e premette il grilletto.
-Ancora troppo lenta.-.
Con stupore di entrambe le donne, la canna della pistola era tagliata in due. Solo allora la rossa comprese l’errore commesso. Ma era troppo tardi.



Hargeon, ancora
-Waaa! È un’idea viscida!-.
Yukino iniziava ad essere preoccupata, quello strano uomo era comparso dal nulla e Levy-sama stava dando di matto.
-Uccidila, se la uccidi si calmerà.- La voce nella sua testa si faceva di nuovo sentire… da quando c’era lui, da… da… da quanto?
Se è così per me, chissà come sarà per le altre…”.
-Nyah!- Prendendo l’iniziativa, Millianna-sama balzò addosso all’uomo, sfoderando gli artigli. Ma lui sparì nel nulla, come se fosse stato un miraggio.
-Eh? Dov’è, dov’è finito?- La ragazza si guardò intorno senza riuscire a trovarlo.
-Millianna-sama! Perché lo hai fatto? Non sappiamo se era pericoloso!-.
-Miao, ma ero tutta intorpidita, come se non mi muovessi da un po’. E poi aveva la faccia brutta.-.
-La faccia brutta?-.
-Sì, la faccia brutta.-.
-Ma aveva la faccia nascosta.-.
È un’idiota. Fulminala. Nessuno sentirà la sua mancanza...”.
Non parlare così delle mie amiche!”.
-Hai detto qualcosa?- Millianna-sama si mosse verso di lei, ma l’aria era tremolante e distorta e la sua voce muta.
È solo un’illusione… non devo prestarle attenzione!”.
-Ho le dita che mi prudono.-.
-Ti ci metti anche tu adesso?-.
-No, dico, è come se stessi preparando un incantesimo, ma non ricordo di… whaaaaa!!!-.
Le tre Cambiate si voltarono verso di lei, che aveva iniziato improvvisamente a scrivere con la sua magia come un’ossessa.
Yukino si sentì la fronte prudere.
-Ma cosa… che è questa roba??- Ginger-sama iniziò a grattarsi sopra gli occhi, Millianna-sama invece alzò prima le pupille e poi la testa per cercare di vedere cosa avesse scritto, inutilmente.
Ha una poltiglia al posto del cervello...”.
La visione tornò normale e la voce si spense.
-Levy-sama… sei stata tu?-.
-Puoi venire fuori adesso!- Ringhiò lei guardandosi intorno in cagnesco. Anche Levy-sama aveva scritto qualcosa in fronte.
Protezione”.
-Eek!-.
L’uomo era riapparso alle spalle della ragazza-gatto.
-Cosa sei, un pervertito? Ti diverti a incasinarci i ricordi?-.
-Un pervertito?- La sua voce era roca, ma dall’eco chiara; tuttavia Yukino non la sentiva bene, a causa del colletto di pelliccia che aveva attorno alla bocca.
-No, volevo solo guadagnare tempo.-.
-Ragazze, stampatevi bene in testa quello che vi sto per dire. Il suo nome è Mest Gryder, era un mago di Fairy Tail, e un ex membro del Concilio. È capace di modificare i ricordi di chi gli è vicino e di teletrasportarsi.-.
Ricordi? Ecco perché mi sento così confusa...”.
-Ghihihih! Pensavi di fregarmi, eh?- Levy-sama si tamburellò la fronte: -Anche se non lo ricordavo, scommetto che avevo già capito cosa stavi facendo.-.
-Aspetta, ha appena detto che voleva guadagnare tempo… per cosa-dechi?-.
-Per... uh... mescolarci meglio la testa. Ma adesso non può più farlo!-.
-È così?- La incalzò come per prenderla in giro: -Pensi che non abbia già fatto quello che dovevo fare?-.
-U-Un momento, Mest-sama, se eri di Fairy Tail perché stai facendo questo?-.
Mest-sama non le rispose; invece allargò le braccia, e la ragazza vide con sgomento che le sue mani erano bruciate fino all’osso.
È stato Natsu-sama a fare questo?”.
Saporito”.
-Sfida accettata!- Millianna-sama passò in forma-tigre e lo aggredì, Mest-sama sparì e riapparve al suo fianco, colpendola con un calcio alla caviglia e con una ginocchiata in viso.
-Urr!-.
-Demonio Rojo! Tsch, andato! Ehi, te stai bene?-.
-Khhevviva! La senpai si preoccupa per me!-.
-Attenzione!-.
SBAM
Yukino percepì uno spostamento d’aria alle proprie spalle. Si voltò, trovandosi davanti Levy-sama, appena atterrata dopo una potente tallonata. Era concentrata come non mai.
-Guardatevi le spalle, non mi piacciono le sue… estremità superiori.-.
Ginger-sama e Millianna-sama si misero schiena contro schiena, alzando i pugni sulla difensiva, come aveva insegnato loro la Dama.
-Io sono sempre stato dalla parte di Fairy Tail.-.
Mest-sama era di nuovo a fianco di Lyon-sama.
-Puoi ripetere?-.
-Ora End è Fairy Tail. Tornate da lui.-.
Yukino trasalì. La vista le stava venendo meno di nuovo.
Non se lo aspetta: girati e strangolala!”.
-No! Che cosa stai facendo??-.
Striscia in profondità, su su in profondità, serpente serpente serpente!”.
Stava-stava sciogliendo, tutto di nuovo, come dopo, aah, la tela del cielo, -Come fai a farlo?-, irrimediabilmente, irrimediabilmente, corrosa dall’acido.
Sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono sono
MORTA
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Morta?”.
-Ce la fai ad alzarti-dechi?-.
Gin...ger...sama...”.
-Che brave, siete riuscite a colpirmi.-.
-Cazzo hai detto? Levati quello schifo dalla bocca!-.
-Che brave, siete riuscite a colpirmi.-.
-Non fare finta di niente-dechi!-.
Levy-sama e Millianna-sama erano piegate in avanti con il fiatone. Mest-sama invece aveva un braccio livido e deformato sotto la spalla.
-Anf, anf… mentre ti concentri sulla tua magia non puoi concentrarti sul combattimento, galletto ignorante.-.
-Se ferisci una di noi ti metti contro tutte noi-nya!-.
Millianna-sama...”.
-Lodo il vostro spirito di squadra, tuttavia... uhm, vi state entusiasmando per nulla.-.
-Ora lo vedi quanto sono entusiasta! Écriture de Tombe: Onimaru! Cosa?-.
-Ah! Dov'è finito?-.
Mest non c'era più.
-Perché pensi che io fossi lì?-.
-Che diav-urgh!-.
Yukino si voltò di scatto: Mest aveva messo una mano ossuta sulla faccia della ragazza, e lei si era pietrificata.
-Smettila!- Andato di nuovo.
-Yukino...-.
-Ginger-sama!-.
La Cambiata era agonizzante, tremava e aveva la testa tra le mani.
-Non ti avvicinare...-.
-Cos
Ginger si rialzò di scatto, gli occhi accesi e trasformata nella sua forma demoniaca. Il suo volto era una maschera di rabbia.
-Devo ucciderti!-.
La colpì con un pugno che, anche se non era magico, la fece finire faccia a terra, con la guancia distrutta. La bocca si riempì di un sapore metallico, l’impatto era stato così inaspettato che il dolore doveva ancora arrivare. Perché, perché aveva fat-
L'istinto l'avvertì di rotolare di lato, evitando così un pestone infuocato.
-Gin-asp- Non la faceva neanche finire di parlare, a malapena evitava i suoi attacchi, tutti potenzialmente letali. La sua espressione si contorceva tra odio e paura.
-Yukino!!! Devo ucciderti!!!-.
-Devi ribellarti-ah!- Ogni volta che provava a rimettersi in piedi, lei per poco non la colpiva, costringendola a strisciare supina.
-Non... posso...dechi...-.
Delle corde si avvolsero attorno a Ginger-sama, che non riuscì a scrollarsi di dosso.
-Scusa senpai.-.
Finalmente Yukino riuscì a tornare in piedi.
-Millianna-sama!-.
-Tz!-.
Millianna-sama fu rapida a girarsi agitando gli artigli, un secondo in più e le dita dell'uomo avrebbero preso anche lei.
-Ne ho abbastanza di questi giochetti!- Levy-sama alzò un piede e scrisse in aria “Potenziamento”: i suoi capelli si allungarono fino a terra, le sue orecchie si appuntirono, i canini le si allungarono e le sue iridi si tinsero di viola. La sua forma Cambiata. Yukino si ricordò della prima volta che l'aveva vista così: Ginger-sama e Millianna-sama erano scoppiate a ridere, facendola diventare paonazza.
-Odio odio odio questo aspetto! Stupida Minerva, perché me lo hai fatto fare??? Gh-gh-gh!- Levy aveva stretto i denti e sembrava sull'orlo delle lacrime. La Dama si era trovata in difficoltà nello spiegare che era parte dell'addestramento per controllare i propri poteri; quando l'avevano vista in azione, comunque, le risate si erano spente.
-Anf, anf, anf!- Ginger-sama diede un'ultima scrollata e si calmò.
-Sono... sono di nuovo in me-dechi.-.
-Aspetta, ti aiuto io.- Yukino, capendo che non si sarebbe potuta liberare, allungò le mani sulle corde per fare quello che doveva.
-Guh!-.
-Yukino!!! C-Cosa hai fatto???-.
Come “cosa”, ho solamente… ho… solamente… eh?”.
La voce dell'amica la riportò alla realtà. Di fronte a lei, Ginger sputava sangue a fiotti. Allontanò la mano dal suo collo, guardando incredula la chiave di Virgo, insanguinata sulla punta.
-Io... io non...-.
-Ah!-.
-Anche voi non eravate concentrate.-.
Levy-sama e Millianna-sama si misero in ginocchio, poi a carponi. Mest-sama le oltrepassò fluttuando... no, camminando, camminando, come tutte le persone.
Se tuNO!!! Basta!!!”.
-Ahh!- Con un urlo e la sola forza delle braccia, Ginger-sama strappò le corde che la imprigionavano e guardò furibonda l’individuo.
-Ghh! Non ti attaccherò!-.
-Non ti attaccherò.-.
Le due ragazze trasalirono, avevano avuto lo stesso pensiero lampante... e perché quello?
Pazze pazze pazze pazze pazze.”.
-Vi aspettate una spiegazione? Non sono una persona logorroica.- Le sue mani si squagliavano… no, no, no, non doveva perdere la concentrazione!
-E io non sono la tua marionetta!- Ginger-sama voleva usare l'impeto per saltargli addosso, ma i suoi piedi erano-erano radici.
-Hai la gola tagliata. Dovresti stare più calma.-.
-Cosa- termine irripetibile: -hai d-guh!- chinò la testa e tossì sangue nero. Ginger-sama era ancora ferita, forse gravemente. Per colpa sua.
Yukino si rese conto di avere ancora la chiave di Virgo-sama in mano.
-Apriti, Portale della Vergine!-.
Non successe niente.
Perché non funziona? Sono ancora esausti? Forse-forse è il sangue, il sangue di Ginger-sama che, che, che cosa ho fatto???”.
Una voce le sussurrò qualcosa all’orecchio.
-Il vostro nemico è di fianco a voi.-.
Seppe cosa fare.



Gilda di Tartaros
La capsula si aprì con un sibilo.
Era pronta.
Finalmente.
Pronta.
Sayla si sentiva bene come non mai. Si guardò i palmi delle mani; i due bulbi ricambiarono per poi chiudersi. Le erano mancati.
Con la punta dell'indice si toccò i denti. Zanne. E in testa...
Bene.
Bene.
Perfetto.
Il laboratorio era distrutto. Il pavimento picchiettava sotto le unghie dei piedi nudi; ma non sentiva caldo o freddo, e non sentiva l'aria addosso alla pelle. Non aveva bisogno di quelle sensazioni.
Uscì alla luce della sala del trono. Master End le dava le spalle; di fianco a lui, ritta come una colonna e nascosta dalla penombra, c'era una Cambiata bionda. Non capiva la sua presenza lì, ma non le era richiesto di farlo.
Si mise ai suoi piedi e si inginocchiò, piegando rispettosamente il capo. Rimase in attesa. Il Master era visibilmente preoccupato da qualcosa.
-Hai usato la mia vasca.-.
-La ringrazio per avermelo permesso.-.

-Tu la vedi così?-.
Sayla non si mosse, non era sicura di avere avuto il permesso che le serviva.
-Cosa ne pensi, Lucy?-.

-Già.-.

-Dimmi, Sayla, se ora ti chiedessi di ucciderti, cosa faresti?-.
Sayla schiuse la bocca. Fu facile rispondere, come avrebbe dovuto sempre essere.
-Lo farei.-.
-Se ti chiedessi di uccidere Kyouka?-.
-Lo farei.-.
-E di restare?-.
-Lo farei.-.

End si passò una mano sulla bocca.
-Ho capito. Vai dove ritieni di dover andare.-.
-Grazie.- Sayla si rialzò, ma tenendo la fronte bassa.

-Temo che il laboratorio sia esploso.-.
-Ah, già. Ho divorato le fiamme e ho salvato la tua capsula.-.
Si sentì un CRASH in lontananza.
-...Non più.-.
...
-Addio, Sayla.-.
-Addio, Master.-.
Uscì.
Voleva andare da Kyouka, ma sapeva di non potere. Non così, non a mani vuote.
No. Doveva prima rimediare ai propri errori. Purificarsi dalle sue sconfitte. Rinascere. Già si vedeva in piedi, vittoriosa e bagnata del sangue degli umani. Sorrise. Si sentì calda. Si sentì bene.
Quella che sento è la follia?”.
Però, d'altra parte, tutti qualche volta perdiamo un po’ la testa.”.



Miao
Miao miao miao.
Nya nya nya?
Nyah! Shhhhh!
Miao miao parlare? Ah, ecco, ecco così.”.
La testa girava come uno stormo di canarini. Mmm, canarini, buoni...
Aspetta-nya! Non è il momento di pensare ai canarini! E neanche di guardare a terra!”.
Pertanto rialzò la faccia.
Eccolo quel cane pulcioso... Nyah???”.
Lui le dava le spalle, guardava qualcosa davanti a sé che però lei non riusciva a focalizzare. Beh, chi se ne fregava.
Lo farò fuori!!!” Solcò il terreno in mezzo secondo, pronta a saltargli addosso.
Millianna si fermò di scatto e gli afferrò il braccio quand’era ormai a un millimetro dalla sua fronte.
Mest la guardava truce. Lei soffiò e allungò gli artigli, che scavarono nella sua carne.
-Ora non scappi!-.
-Hai le gambe aperte.-.
Millianna vide il suo ginocchio muoversi e poi sentì un male cane lì in mezzo, tanto da farle sfarfallare gli occhi.
-Pensavi che potessi solo subirlo quel colpo?-.
-Sei un... bruto...- Si sentì mancare le forze e si inginocchiò di nuovo.
-Non amo sporcarmi le mani.- Mest le si piazzò dietro e le mise una mano in testa: -Di solito lascio lottare gli altri.-.
Millianna riacquistò la vista, e capì cosa stava guardando prima che lei lo attaccasse.
PUNCH BAM PUNCH
Ginger-senpai e Yukino stavano... stavano… no, non era possibile che... neanche credeva che Yukino potesse fare...
Lui... lui sta... lui sta... miao miao miao...” I pensieri stavano nyanyanyanya, meow... meow…
PUNCH
Il suo obbiettivo fu fulgido, marchiato a fuoco, profondo come il morso di un ratto.
Urlando a squarciagola, iniziò a scorticargli il braccio con cui la teneva. Mest arretrò, più stupito che realmente ferito. Millianna si rialzò e lo puntò con lo sguardo di una tigre. Stava incasinando la testa alle sue amiche, non avrebbe più camminato sulle sue gambe!
-Resisti? Devo aggiornare la mia lista... il vostro nemico è la ragazza.-.
Millianna percepì appena del movimento alle sue spalle, poi un pugno la superò dal lato e spaccò il naso al Cambiato. Mest si fece un bel volo.
Ginger-senpai e Yukino le si affiancarono. Avevano il suo stesso sguardo addosso. Quante sorprese gli stava rivelando Yukino!
-Urgh...-.
-Solid Script: Thunder!-.
KA-BOOM
Quel colpo fu… beh, Millianna giurò di avergli visto gli occhi uscire dalle orbite.
Levy allontanò la carcassa con un calcio, posizionandosi di fianco a loro. Erano tutte esauste e ancora terribilmente confuse. Rimasero immobili a osservarlo riprendere conoscenza.
Avanti, dobbiamo batterlo!”.
-Anf, Anf… Ehi, che ne dici di fare un gioco?-.
-Eh??? Ma hai formaggio avariato al posto del cervello???-.
Mest borbottò qualcosa.
-Che hai detto?-.
-Lei ha ragione.- E certo che aveva ragione, quando mai aveva avuto torto: -State sprecando la vostra migliore occasione.-.
-Sì, ma, sai, potresti incasinarmi ancora la testa mentre arrivo per spaccarti la faccia.-.
Altri mugugni.
-Ripeti deficiente!-.
-Cosa proponi, Levy?-.
-Ohh, ma allora ti ricordi il mio nome. Le regole del gioco sono semplici: io non so come tu abbia fatto a entrarmi in testa e tu non sai come mai ora noi ti resistiamo. Ci facciamo una domanda semplice a turno e il primo che riesce a capirlo vince. Ma niente domande troppo dirette l’una all’altro. E vedi di parlare ad alta voce! Ci stai?-.
Che idea stupida-nya!”.
-Che idea stupida-dechi!-.
-Levy-sama, sicura che sia una buona idea?-.
-E come faccio a sapere che non mi mentirai?-.
Già, ottima obiezione! Facciamolo secco e amen! Io mi prenoto le sue interiora!”.
Levy allargò le braccia, ridacchiando sotto i baffi.
-Non ci si fida più tra vecchi compagni di gilda?-.

-Va bene, accetto. Cominci tu o io?-.
Cosa??? Ma sono tutti e due scemi???”.
-Prego.-.
Mest si spolverò i pantaloni, incurante del sangue che perdeva dall'avambraccio.
-È a causa tua se ora il mio… approccio… non funziona più?-.
Ma che cretinata! Come se avesse avuto bisogno di quella seppia per restare in sé!
-E di chi altri? C'è qualcun altro con te o sei da solo?-.
-Ero con Lyon, quindi ora sono solo.-.
Beh, grazie tante, non ci voleva un granché per capirlo.
-Lo hai fatto quando eri a terra? Intendo dire, hai trovato la soluzione attuale solo quando eri a terra?-.
-Ohh, una domanda molto precisa, rischiosa. Però hai avuto fortuna. Per quanto… quarta dimensione... tempo ci hai cancellato ripetutamente i ricordi, all'inizio?-.
-Mmm... più o meno venticinque minuti.-.
Venticinque?? Come venticinque?? Neanche sapeva contare fino a venticinque! Era prima o dopo il tredici??

-Beh? Non chiedi niente?-.
-Sto pensando. Riesci a proteggere tutte e quattro insieme oppure devi fare a turni?-.
-Ohh... tutte insieme non è un problema. E per te, influenzarci tutte quante?-.
-Sono abbastanza forte. Mmm... stai usando un qualche script?-.
Gli occhi di Levy si illuminarono.
-Sì. E tu... stai solo manipolando la nostra mente?-.
-No. Stai usando qualche incantesimo su di me adesso?-.
-Ah, proprio no. E tu...-.
Millianna iniziava a spazientirsi di tutto quel bla bla bla, e soprattutto di essere ignorata.
-Ora la faccio io una domanda!-.
Levy alzò un sopracciglio.
-Ci stai almeno capendo qualcosa, palla di peli?-.
-Cos... ovvio che sì, per chi mi prendi?-.
-E allora avanti, fai la tua domanda.-.
Millianna aprì la bocca, pronta a ribattere, ma non c'era nulla su cui ribattere. Se non che quel tizio era ancora in piedi!!!
Una domanda? Vediamo, allora, ecco...”.
Poi si ricordò di una frase che aveva detto lo spaventapasseri poco prima.
-Di che lista... sì, di che lista parlavi?-.
-Mh. Ho stillato una lista in base alla vostra resistenza mentale.-.
Levy sembrò interessata.
-E cioè?-.
-Adesso è il mio turno.-.
Lei gonfiò le guance, e anche Millianna, che si sentiva derubata della scena.
-Le tue amiche hanno idea di quello che stai facendo?-.
Levy ridacchiò.
-A dirla tutta non credo. Bene, dimmi di più sulla lista!-.
Mest si concesse qualche istante per rispondere.
-In base alle vostre reazioni, ho individuato quanto siete resistenti ai miei poteri. La gatta è la più forte, poi venite tu e capelli-rosa. L'angelo è nettamente la più debole.-.
Yukino si sentì mortificata, e abbassò lo sguardo; a Millianna la cosa non piacque, beh, a nessuna delle tre a dirla tutta.
-Stai mentendo!-.
Mest incrociò le braccia: -Sarebbe contro le regole.-.
-Yukino non è debole!-.
-È un dato di fatto.-.
Levy aprì bocca per rispondere, ma fu come colta da un pensiero improvviso. E poi toccava di nuovo a lui.
-Mi rivolgo a voi tre adesso. Non ci sono problemi spero, visto che è già intervenuta la tua amica. Mentre lei era a terra, avete sentito o pensato qualcosa di particolare?-.
Ginger fece un passo avanti.
-Ti posso rispondere io coi miei cazzotti-dechi! Ho solo ricordato che eri quello da fare fuori! Anzi, ti farò pentire per quello che ci hai fatto fare!-.
Levy sussultò tutta, in quel modo che di solito precedeva un “che idea! Questo lo devo scrivere nelle mie storie!”.
-Ci hai sempre toccate sulla fronte. Era importante toccarci lì?-.
Mest socchiuse le palpebre. Beccato.
-Sì... non hai usato un incantesimo, ma una maledizione, vero?-.
-E tu la tua... che cancella i ricordi... ma non i nostri, giusto?-.

Le venne in mente una cosa, una cosa che aveva già pensato ma che ora pensava più forte. Un ordine, un obbiettivo, un mantra da seguire.
-Peccato, iniziava a divertirmi.-.
A qualunque costo, sconfiggere il maschio dei cinque.
Meow... con piacere!”.



Tully
-hhh... sconfitta... così... hhh... io... SCUSATE.... hhh.... i miei compagni...-.
-Ohh, guarda come l'hai ridotta: poverina, è là per terra che piange. Non hai nessun cuore, fratellino?-.
-Non... chiamarmi... fratellino...- Spinse forte, più forte, ma il suo pugno non bastava nemmeno a farle piegare il dito con cui lo fermava.
Il mostro nel corpo di sua sorella sorrise con disinvoltura, diede un colpettino col dito ed Elfman sentì il braccio alzarsi in aria e la spalla fare un brutto rumore.
Il sorriso sul volto di Mirajane fece posto a uno sguardo perfido.
-Vai a farti un giro.-.
Elfman si trovò proiettato addosso a un muro con la pancia trapassata, o almeno era così che la sentiva.
Era potente, persino più di sua sorella.
-Elfman!- Juvia e Bickslow accorsero ad aiutarlo. Non videro il mostro muoversi e creare due sfere di energia tra le dita. Ma lui sì.
-Spostatevi!- Li allontanò con le braccia, incassando tutti e due gli attacchi.
-Elfman-san!!!- Juvia vide l'amico sparire nel polverone, le sembrava che fosse stato colpito in pieno volto ma era successo tutto troppo in fretta. Però non lo vedeva più.
-Non dovreste distrarvi così.- Mirajane scese sul terreno, a poca distanza da loro. Oltrepassò senza guardarlo il corpo esanime di Riana, anzi, a dirla tutta salterellava e faceva piroette canticchiando come una ragazzina, in netto contrasto con il suo aspetto punk.
-A dirla tutta- Alzò una gamba in una giravolta degna di un saggio di danza: -♫non cambierebbe di molto la vostra sorte!♫-.
Agitò le braccia e batté rapidamente le dita facendo un suono di nacchere: -♫Orsù dunque fatevi soooottoooo♥♫-.
-Ah, che sciocca!- Si batté la fronte col palmo: -Non potete uccidermi con questo aspetto!-.
Juvia strinse i denti. Aveva ragione. A dirla tutta, non sapeva neanche se poteva combatterla.
-D'altro canto, io non ho questo problema.- Alzò un braccio per formare l'ennesima sfera, ma una punta di metallo uscì dal suo addome, con grande sorpresa di entrambe.
Ma non di Bickslow.
-Non te l'aspettavi, non te l'aspettavi!-.
Mirajane si voltò verso Riana: lei non si era mossa, la sua spada invece sì.
-Bickslow-san!-.
-Forse non possiamo ucciderti, bleehh, ma he diverhimento fhi fharebbe fhe non fhi provasshimo nemmeno un po’?!- I suoi cinque pupazzi si misero l'uno sopra l'altro nella Line Formation, segno che aveva deciso di fare sul serio. Come doveva fare anche Juvia, del resto.
Mirajane evitò un fascio di luce verde e tagliente, che si prese solo qualche ciocca di capelli.
-Allora la metti così??? Engarde!- Estratta la spada, la demoniessa gliela puntò contro; poi, come se fosse un giocattolo rotto, la agitò in aria e infine la buttò via sbuffando.
-Vabbè non mi serve!- Allargò le braccia e tutto il suo corpo si illuminò; la sua sagoma cambiò rapidamente, le spuntarono ali e coda, i suoi capelli si rizzarono in aria e le sue curve già prosperose si accentuarono.
Il Take Over.
-Mmm, ora mi sento a mio agio!-.
-Baryon Formation!- Le marionette iniziarono a girare vorticosamente per poi sparare un raggio accecante.
-Umpf! Dark Deflect.- Con un gesto del braccio, Mirajane dissipò l’attacco, poi dal suo palmo uscì una moltitudine di mani di energia oscura che sollevò l’incauto Bickslow in aria.
-Bickslow-san!- Rimproverandosi per non essere ancora intervenuta, Juvia si preparò ad attaccare: doveva ricordarsi assolutamente che quella non era Mirajane, ma un nemico. Un nemico molto pericoloso.
-Ah, già, tu.- L’albina scagliò via Bickslow, e la guardò con aria… confusa.
-Mi stavo giusto chiedendo, si può sapere chi diamine sei?-.



Hargeon
Non si era mai trattato di scoprire la sua maledizione. A grandi linee entrambi avevano già capito di cosa si trattava, anche se così gli ultimi dubbi si erano dissipati. Quello che entrambi avevano davvero ricavato era tempo, preziosissimo tempo per preparare la prossima mossa. Ma la partita era già finita.
-Levy-sama, hai capito qualcosa del suo potere?-.
Levy lanciò un’occhiata rapida alla compagna, trovandola pronta per l’attacco e ripresa dalla storia della lista. Era ora di renderle partecipi.
-Sì: la sua magia manipola la mente e i ricordi di chi gli sta intorno, mentre la sua maledizione annulla gli incantesimi con cui entra in contatto.-.
-Ah, ora ho capito!- Esclamò Ginger: -Ecco perché ci toccava la fronte-dechi!-.
-In realtà penso che cancelli la memoria dell’incantesimo sia dalle nostre menti che dall’anima stessa dell’incantesimo, e così lo rende inutilizzabile. Per questo il mio script di protezione non funziona più: è come se si fosse dimenticato cosa deve fare e come. Dal canto suo, Mest deve aver capito che sono l’unica a poterci proteggere e che mi serve del tempo per preparare la difesa di ciascuna di voi, per questo ho dovuto lasciare Ginger e Yukino per ultime. In ogni caso, la sua maledizione non sembra poter annullare la magia in sé, e quindi...-.
Agitò le dita e riscrisse delle rune di protezione al posto delle precedenti.
-...basta riscrivere da capo l’incantesimo! Non ho ragione, Mest-kun?-.
L’uomo non si muoveva, ma sembrava star canalizzando parecchia magia oscura e le trucidava con i suoi sguardi cupi. In una parola, rosicava. Molto.
-Però lui non mi ha toccato.- Obbiettò Yukino: -E anche la mia magia degli Spiriti non ha funzionato!-.
Levy abbassò lo sguardo, non era una cosa facile da spiegare. Ma lei capì.
-Oh. È perché sono debole.-.
-Cosa???- Ginger batté i pugni l’uno sull’altro: -Ora sono veramente nera!!!-.
-Piuttosto, Levy-Levy, riesce ad annullare anche le maledizioni-nya?-.
Levy sorrise diabolicamente.
-No. Altrimenti avrebbe vanificato il pugno di Ginger di prima, o le nostre trasformazioni. Inoltre, se non ci fosse la mia maledizione non staremmo qui a parlare.-.
Si fermò un attimo a riflettere: -Beh, a questo punto posso dirvelo, dato che non cambia più niente: ho usato il Macro su tutte noi.-.
Le espressioni delle due micie erano impassibili. “Che cazzo è il Macro?”, si stavano chiedendo. Ahh, quanta pazienza…
-Maledizione degli ordini, che ho replicato grazie all’Écriture de Tombe. Un ordine a cui non possiamo che ubbidire.-.
-“Sconfiggi il maschio dei cinque!” Ecco perché non penso ad altro!-.
-Già. Hai capito, testone?- Si rivolse a Mest: -Non importa quanto ci fai dimenticare chi siamo, sarai comunque il nostro nemico!-.
Le vene di Mest gli pulsavano in fronte, sapeva di non poterci fare nulla, come sapeva che qualunque contromossa avesse pensato durante il gioco non sarebbe servita a nulla! Che spasso vederlo così!
-Voi...- La sua voce trasudava rabbia e umiliazione, il suo cocktail di emozioni preferito. Non gli restava altro che gettare la spugna.
-…Siete nel punto in cui vi volevo.-.
Levy trasalì. Mest ora era calmo come il mare senza vento.
-Un tempo eri molto più prudente, Levy. Non ti sei chiesta cosa abbia fatto mentre Lyon combatteva e mentre eravate senza ricordi? O perché nessuno dei vostri uomini sia ancora venuto ad aiutarvi?-.
Non le piaceva come stavano volgendo le cose. Per niente.
-Di che stai parlando?-.
-Le tue deduzioni sono quasi tutte corrette. Però non è vero che la mia Maledizione cancella la memoria degli incantesimi.-.
Levy storse la testa.
-Cosa significa? Se non potessi farlo la runa sotto i tuoi piedi sarebbe già esplosa!-.
-Non ho detto che non posso annullarli.- L’uomo aprì la mano nera, che inaspettatamente si cosparse di fiamme scure.
-Il fatto è che non ho ancora usato la mia Maledizione.-.
La ragazza sgranò gli occhi.
Non ha mai usato il termine “Maledizione”! Quindi fin’ora ha usato solo la magia???”.
-Huāngdan jùyuàn.-.
Nero. Di nuovo, Levy si sentiva trascinare nell’oscurità, ma ancora più a fondo di prima. Iniziava a dimenticare persino chi fosse.
Ho… sbagliato… ragazze… mi dispia
   
 
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