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Autore: Little Firestar84    30/09/2020    1 recensioni
[Lo straordinario mondo di Zoey]
[Lo Straordinario Mondo di Zoey/Zoey's Extraordinary Playlist]
“Questo potere è del tutto sprecato con te. Quel bocconcino di cioccolato bianco è del tutto sprecato per te. Ti dice che ti vuole anima e corpo e tu cosa fai? Porti me a bere con voi! Ragazza mia sei fuori di testa!”
Max vuole Zoey, Zoey non vuole perdere Max come amico e Mo non vuole fare il terzo incomodo- e vorrebbe vedere i due bocconcini insieme, finalmente.
Perchè, neanche tanto sotto-sotto, ha sempre prferito Max, a Simon.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia partecipante alla Just stop for a minute and smile challenge di Soul_Shine, col prompt 23. "Non ti stavo ascoltando... dicevi?"   

 

Mo era abbastanza soddisfatto- stava passando una serata interessante, circondato da bei ragazzi che lo riempivano di complimenti e attenzioni, al locale c’era della musica decente con un DJ che sapeva cosa stava facendo, e beveva gratis, perché la serata era stata gentilmente offerta da Joan, che grazie a un’intuizione dell’ultimo minuto di Zoey aveva salvato in extremis il suo nuovo progetto permettendo alla compagnia di fare uscire il loro rivoluzionario smart watch in tempo per il Ringraziamento.

Oh, e Zoey si era comprata un altro vestito (che aveva messo con le Louboutin, altro regalo di Joan), il che significava che, per una volta, non era vestita come un’adolescente un po’ fuori di testa. Il che era sempre un bene.

Poi, però, sospirò, quando vide chi si stava sedendo al loro tavolo: Max, alias il migliore amico di Zoey, nonché suo ex collega, nonché il tizio che era perdutamente innamorato di lei, che le

Non era che non le piacesse Max, perché lei lo adorava- erano pure diventati amici dopo che lo aveva aiutato a reinventare il suo stile dopo la rottura con Autumn. Il suo problema era che aveva la netta impressione che Max avesse pensato che quella sarebbe stata la loro sera- e invece Zoey lo aveva trascinato in mezzo, facendogli fare da ruota di scorta.

Mo la fulminò con lo sguardo, ringhiando. Lui odiava fare la ruota di scorta- le dive non facevano il terzo incomodo, e lui era una diva in tutto e per tutto, dalla punta dei capelli rosso fuoco (della parrucca) all’unghia dei piedi smaltata dello stesso rosso, messa in bella mostra da dei sandali da urlo.

“Zoey…” Le sibilò nell’orecchio. “Si può sapere che cosa ci faccio qui? Quel poveretto sembra un cucciolo bastonato!”

Zoey fece il muso, come se stesse per piangere, sapendo bene che effetto avrebbe fatto a Mo- era un tenerone, sotto, sotto. “Lo so, ma non sono ancora pronta ad avere un vero appuntamento con Max! Lo conosco da anni, e…” Si fermò, all’improvviso, senza finire la frase, e si voltò verso Max. Le luci del locale erano divenute più soffuse, non più psichedeliche, e la musica- quella reale- era cessata. C’era solo Max, al centro della pista da ballo, con i riflettori letteralmente puntati addosso.

Singhiozzò, mentre, accanto a lei, Mo squittì, ben sapendo cosa stesse accadendo dallo sguardo di Zoey., che si voltò verso l’amico e vicino mordendosi le labbra. “Max non è al centro della pista da ballo con i riflettori puntati addosso, vero?”

“No, bimba bella, per nulla…” Mo fece un sorrisino, facendo ciao-ciao con la manina a Max, che fece cenno di sì col capo. “Lui è seduto al tavolo con noi che ti guarda in completa adorazione. Allora ha già iniziato a cantare nella tua bella testolina?”

Zoey fece per dire di no- che per adesso si trattava solo di lui che se ne stava al centro del palco, ma prima che potesse iniziare la frase, dovette correggersi, perché la sala- o meglio, la sua mente- venne invasa dalle note di Don’t cha delle Pussycat Dolls, con Max (e parecchi dei presenti nel locale) che si esibivano in un numero musicale, ballando con movenze degne di una delle migliori coreografie che lei avesse mai visto.

“Sta cantando Don’t Cha delle Pussycat Dolls.” Sospirò l’informatica, conscia che il vero Max era seduto accanto a lei a parlare, probabilmente, del più e del meno. O in silente ammirazione. Non poteva mai sapere cosa stesse accadendo davvero nella “realtà”  quando percepiva i pensieri di qualcuno in versione musical.

“Sexy. E cosa sta facendo? Sta ballando? Da solo o con altri?” Mo le chiese, battendo le mani come un bambino eccitato la mattina di Natale.

“Con altri, ma adesso si sono spostati tutti, lasciando a lui il centro della sala e…” Zoey sgranò gli occhi e ingoiò, cosa non lo sapeva, e sentì il bisogno di qualcosa di davvero, davvero forte. Arrossì, vergognandosi, e si morse la lingua. “Mo, sta facendo… credo che sia una coreografia di Magic Mike!”

Mo sospirò, con aria sognante. “Che invidia, Max deve essere un bel bocconcino senza vestiti…”

“Ecco, in realtà per adesso è solo senza camicia e…” arrossì, cercando di fissarsi le scarpe. “Credo che mi stia facendo l’equivalente di una lap-dance…”

Don't cha wish your boyfriend was hot like me?
Don't cha wish your boyfriend was a freak like me?
Don't cha? Don't cha?
Don't cha wish your boyfriend was raw like me?
Don't cha wish your boyfriend was fun like me?
Don't cha? Don't cha?

 

Mo alzò gli occhi al cielo. “Dio, questo potere è del tutto sprecato con te. Quel bocconcino di cioccolato bianco è del tutto sprecato per te. Ti dice che ti vuole anima e corpo e tu cosa fai? Porti me a bere con voi. Ragazza mia sei fuori di testa!”

La canzone finì, le luci del locale tornarono alla normalità, la musica tecno che aveva riempito l’atmosfera rimbombava di nuovo nei loro timpani, e Zoey sentì Max chiamarla per nome. Arrossì, schiarendosi la gola. “Scusa, non ho sentito, sai, la musica… dicevi?”

Max la guardò dritta negli occhi, pieno di speranza e desiderio, e coprì la mano di Zoey con la sua, accarezzandole la delicata pelle lattea. Lei si sentì svenire, la testa le girava, eppure… eppure c’era qualcosa nello sguardo di Max, una risolutezza che la accendeva di desiderio, che le diceva che lui era quello giusto, quelli che faceva per lei.

“Ti andrebbe di uscire di qui? Tu ed io, il bicchiere della staffa. Da me.”

Per oltre un anno, Zoey aveva lottato per capire cosa provasse per Max, terrorizzata all’idea di perderlo, ma adesso tutti quei dubbi erano svaniti, nel nulla. Col sorriso, si protese verso di lui, gli diede un veloce bacio sulle labbra e lo trascinò via dalla pazza folla, senza neanche prendersi il disturbo di avvertire Mo- non che non avrebbe capito o condiviso la sua scelta, anche se probabilmente avrebbe richiesto un commentario completo della nottata.

“Andiamo?” Lei gli disse non appena fuori dal locale, baciandolo di nuovo- ma questa con vero trasporto, un bacio degno di un film, con tanto di pioggia che faceva aderire i vestiti ai loro corpi, inzuppandoli, infradiciandoli, e il tempo che sembrava fermarsi- e stavolta era tutto vero, non una delle coreografie nella sua mente. “Abbiamo già perso abbastanza tempo….andiamo Richman, portami a casa tua e fammi vedere cosa sai fare….”

Lui sorrise, seduttivo, malizioso, con una promessa nello sguardo. “Ogni tuo desiderio è un ordine…”

E la baciò di nuovo.

E poi ancora, e ancora, e ancora.

   
 
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