Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Duchessa712    01/10/2020    2 recensioni
(Seguito di Spring will come again)
Rickon e Shireen si amano di un amore impossibile, un amore bambino, che è dolce come un sogno e ha i giorni contati.
Amano le storie tragiche e impossibili, quelle d'amore finito in tragedia.
Amano il Principe Drago e la sua Lady Lyanna. Amano i Leoni dell'Ovest.
Si amano per gioco e per necessità e perché lo vogliono davvero, ma quando i sogni si infrangono la realtà fa ancora più male
Genere: Hurt/Comfort, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Past and present and memory'
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Shireen ha mantenuto la promessa. Shireen mantiene sempre le promesse e quando non lo fa si sente male, le duole la testa e si sente soffocare, per questo, perché sta già abbastanza male senza che si aggiungano i rimorsi, rende la vita di Rickon un incubo.
Ogni occasione é buona per dargli contro, per ingaggiare una di quelle battaglie verbali che le piacciono tanto, per essere crudele in modo così sottile da essere impercettibile. Non urla per i corridoi e i saloni, ma i suoi sussurri infestano le stanze, taglienti come l'acciaio di Valyria.
Rickon per qualche giorno subisce, poi inizia a ribattere e visto che non ha il suo autocontrollo, che ha imparato a controllarsi ma quando è arrabbiato non c'è niente da fare, la spinge contro a un muro e la bacia e riceve uno schiaffo con occhi brillanti di fuoco. - Rifallo e io ti rovino- la minaccia con quella finta convinzione di chi sa di essere nel torto - Ne sei sicuro? - lo provoca con il sorriso crudele e i denti scoperti, il ringhio del Lupo pronto ad attaccare.
-Sono il futuro Re del Nord: ho sicuramente più potere di te-
-Tywin Lannister diceva che chiunque ha bisogno di ricordare il proprio titolo non è degno di detenere tale titolo-
-Tywin Lannister è morto ammazzato dal suo stesso figlio-.
Shireen gioca con i capelli che per la prima volta da anni sono privi di rose.
-È una minaccia? -
-Forse, mia cara-
-Io non sono tua. E tu non sei mio. Non più-.
Rickon apre e chiude la bocca senza sapere cosa dire. Quando è pronto a risponderle a tono lei é già andata via.

Violet non è sciocca. È bella, vuole essere Regina, ma ha una testa e intende usarla, e ha capito fin da subito che qualcosa, con il giovane Principe, non andava.
Rickon è bello, impetuoso, accorto e versato nell'arte del governo, ma ha bisogno di qualcuno che lo sappia temprare. Suo fratello, Benjen, è il suo opposto, calmo e serio, un maestro nel passare inosservato, nello scrutare tutto e riferire alle persone giuste.
Il vero problema è Lady Shireen. C'è qualcosa negli occhi chiari di quella ragazzina che le fa paura, la destabilizza. La guarda come se fosse il lupo e lei la sua preda, i denti scoperti e le mani strette tra di loro. Si trattiene come fa sua madre e quando lascerà libere le sue emozioni Violet ha paura che le conseguenze saranno molto serie.
-Io non piaccio a tua cugina, vero Altezza?-
-Shireen è sempre stata molto legata a me, ma non è nulla di cui tu ti debba preoccupare, mia signora-.
È bella questa farsa, questa recita di cui ha imparato a memoria le battute, pensa Rickon baciandole la mano. Un bacio casto, appena uno sfiorarsi di labbra contro pelle. È facile, Violet. È facile parlarvi, facile starvi insieme. Non è viziata e arrogante, non pretende di averlo tutto per sé. Non chiede sciocche favole su persone ancora più sciocche, non c'è la paura di essere costantemente scoperto.
È monotono. É quello che sarà la sua vita.
-Spero che potremo andare d'accordo, in futuro-. A questa frase Rickon ride. Shireen non lo permetterà mai. Ha giurato di odiarla, di odiarli, e lei le mantiene sempre le sue promesse.

-Lady Shireen-.
Già il fatto che la chiami per nome quando non sono amiche non va a suo vantaggio.
-Lady Violet- risponde cortese, la testa leggermente inclinata, il sorriso gentile e gli occhi che promettono tempesta. Si lascia prendere a braccetto e la ascolta ciarlare con quella voce melodiosa e irritante di quanto saranno felici, di quanto sia stupendo Rickon e di un milione di altre cose di cui non le importa.
-Parliamo apertamente, per favore. Che cosa, esattamente, mi devi dire? -
-Vorrei che potessimo diventare amiche. Shireen io non sono qui per rubartelo, davvero. Non vorrei tu abbia avuto l'impressione sbagliata-.
Ma lo hai già fatto, vorrebbe urlare.
Me lo hai rubato il giorno in cui sei arrivata, quando lo hai ammaliato, portandolo via da me. Quando mi hai resa tradita e traditrice, la terza incomoda in una storia che ho iniziato a scrivere io. Non lo fa, non urla, non lascia che il fuoco possa bruciare. Si concentra sul vento gelato che le carezza la pelle, che spegne e ghiaccia le fiamme della sua rabbia, e, con tutto il disdegno che è proprio delle Regine fin dalla notte dei tempi, mormora, senza emozione, senza cedimenti, quasi atona, apatica, eppure terribile e temibile, - Io, per te, sono Lady Stark-.
   
 
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