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Autore: Little Firestar84    03/10/2020    0 recensioni
“Dì un po’, perché quella sera mi hai baciata e sedotta? Insomma, ci conoscevamo da tipo dieci anni, e non avevi mai dato segno di essere attratto da me.”
"Perchè io, quella sera, mentre ervamo seduti sulle scale, mi sono innamorato." Falsh-fic partecipante alla just stop for a minute and smile challenge!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hitter & Chemist'
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Heilà! Ennesima flashfic sull'universo Leverage (ma ce ne saranno anche per Zoey's extraordianry playlist e Criminal Minds!) basata su quella meraviglia che sono i prompt di Soul Shine per la Just stop for a minute and smile challenge....qui abbiamo il prompt  26. "Il mio cervello si sveglia sempre un paio d'ore dopo il mio corpo."

Assonnata, Becks si rigirò nel letto e guardò Eliot di schiena, che si stava rimettendo una maglietta pulita per tornare a letto dopo essersi fatto una corsetta e aver bagnato le piante- a lui piaceva fare giardinaggio all’alba, a lei dormire (anche perché ci metteva sempre un po’ a carburare).

“Ti amo così tanto,” sospirò, godendosi la vista del suo fisico muscoloso e scattante.

Lui si volto, e, con i capelli ancora umidi dopo la doccia, la raggiunse nel letto, dandole un veloce bacio a fior di labbra. “Da quando in qua sei così espansiva? Specie a quest’ora del mattino. Di solito ci vogliono almeno due ore a quel tuo adorabile cervello per svegliarsi dopo il primo caffè…”

Lei, coricata supina, scrollò le spalle. “Sono sveglia da un po’. Il letto era freddo e mi sentivo sola. E così mi sono messa a pensare, e mi sono resa conto che oggi sono due anni che stiamo insieme.”

“In realtà, no.” Sorrise lui, seduttivo, mentre le massaggiava il collo. “Sono due anni che ci siamo baciati per la prima volta- e no, la volta che ci ho provato sotto morfina non conta perché non me lo ricordo. Saranno due anni che stiamo insieme tra diciassette giorni. Ovvero l’anniversario di matrimonio di tua sorella.”

Lei lo guardò, col cuore pieno d’amore. “Dì un po’, perché quella sera mi hai baciata e…e sedotta? Insomma, ci conoscevamo da tipo dieci anni, e non avevi mai dato segno di essere…” si schiarì la gola, arrossendo. “sessualmente attratto da me. Tolto appunto la volta che ci hai provato mentre eri strafatto di morfina, ma non eri esattamente in te quindi stendiamoci sopra un sottile velo pietoso.”

Eliot alzò un sopracciglio, sospirando. “Hai un tatuaggio sulla coscia, mi sorprendi nel mio locale tutta nuda, ti fai trovare senza veli a letto quando torno da un lavoro,  e mi svegli la notte con solo la mia camicia addosso. E hai paura di dire la parola sessualmente?”

Scrollò le spalle, facendo il broncio, e Eliot si lasciò ricadere sul letto, le mani incrociate sul ventre mentre guardava il soffitto. “Beh, punto primo, non ti avevo mai visto con un vestito, ed eri incredibilmente sexy con quel pezzetto striminzito di stoffa addosso. Punto secondo, tu ne capisci di motori, cosa che ti rende molto desiderabile ai miei occhi. Punto terzo, eri…tenera. Fragile. Delicata. E avevi finalmente bisogno di me.”

Gli sorrise, benché non sapesse cosa pensare. “Ma tu mi hai aiutata. Tante volte. E un paio di volte mi hai anche salvato la vita…”

“Sì, ma, ti servivo per quello. Per te io ero quello bravo a dare pugni, a farti da guardaspalle, e basta. Non sei mai venuta da me per altro. Tu eri decisa, sarcastica, sempre pronta, ma quando ti ho vista quella sera, sembravi un cucciolo bagnato.” Eliot sospirò, accarezzandole il viso. “Penso di essermi innamorato di te mentre eravamo seduti sulle scale.”

Lei lo guardò, e scoppiò a ridere, e per nascondere la cosa affogò il viso nel cuscino, cosa che fece spazientire Eliot. “Beh, che c’è?”

“No, è che Hardison ha ragione. Sei una persona molto più profonda di quello che dai a vedere. Di sicuro sei più profondo di me che mi sono presa una sbandata quando ti ho visto il fondoschiena fasciato in quei bei jeans che ti stavano tanto bene. Oh, e non parliamo di quello che ho pensato quando ti ho visto lavorare sul motore… cose del tipo, chissà cos’altro sa fare così bene con quelle belle amni ruvide e quelle dita così eleganti….”

Eliot finse di essere indignato, e le diede un veloce bacio. “Tu, donna mia, sei completamente pazza.”

Eppure, non l’avrebbe cambiata con nulla al mondo. Mai.   

   
 
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