Anime & Manga > Saiyuki
Ricorda la storia  |      
Autore: Shuichi    14/05/2005    4 recensioni
Una storia in tempi recenti del giovane Goku, adottato da Sanzo, un cuore triste e chiuso ma propenso ad aprirsi per una persona tanto importante per lui...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Son Goku
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Premessa: una delle poche storie che ho scritto che mi piace...spero piaccia anche a voi! Per l'html di cui ancora non capisco granchè l'ho scritto in frontpage dopo averlo fatto con word e poi ho fatto "visualizza html" e l'ho copiato! Quindi spero vada bene. Shuichi-chan

 

Capitolo 1 – In principio...

Sanzo e Hakkai stavano come al solito tornando dall'università quando incontrarono Gojyo.
Gojyo- Ehilà, come va, biondina e mister amo i libri?
Sanzo- Taci o giuro che ti ammazzo!
Gojyo- Vuoi fare a botte?
Sanzo- Stupido, lo sai che perderesti, non farmi sprecar tempo.
Hakkai- Su, su, per favore.
Hakkai era sempre stato il più calmo fra i tre, e si era sempre dedicato molto allo studio, aveva modi pacati e tranquilli, nessuno lo aveva mai visto perdere la pazienza, Sanzo invece era sempre stato un tipo solitario, scontroso, accettava la compagnia di Hakkai solo perchè il ragazzo era piuttosto gentile e non si impicciava mai degli affari suoi, mentre Gojyo aveva sempre preferito stare sulle belle ragazze piuttosto che sui libri, e non faceva che prendere in giro Sanzo, perchè non sopportava che Hakkai, suo migliore amico da sempre, avesse a che fare con un tipo come quello.
Gojyo- E va bene. Ma solo perchè sei tu Hakkai. Beh io vado…ci vediamo a casa.
Gojyo e Hakkai, da quando andavano all'università, avevano preso un piccolo appartamento insieme, in modo da poter dividere le spese, ma Hakkai si sentiva sempre in debito verso l'amico, che praticamente lo aveva preso dalla strada e si era preso cura di lui, che a quel tempo era un fumatore incallito che oltretutto beveva troppo. Sanzo invece aveva sempre vissuto in una casa niente male, per quanto ne sapessero i suoi amici, benché lui non li avrebbe mai definiti tali, e condivideva questa con un ragazzino che aveva conosciuto qualche anno prima, da dove sbucasse fuori, questo i suoi amici non lo sapevano, una volta che Gojyo aveva provato a chiederglielo, gli era arrivata un'eloquente occhiataccia equivalente a "fatti i fatti tuoi altrimenti ti ammazzo", e da quando gli era stato rivolto quello sguardo gelido, il ragazzo dai capelli rossi non aveva più osato toccare l'argomento.
Hakkai- Ehi, Goku non esce tra poco da scuola?
Sanzo- Sì…mi secca andarlo a prendere, ormai è grande, potrebbe anche tornare a casa da solo.
Hakkai- E gliel'hai detto?
Sanzo- Uh? Non ancora, ma ho intenzione di farlo oggi stesso.

Goku guardava ogni tanto fuori dalla finestra, stava per piovere…certamente Sanzo non sarebbe stato di buon umore…aveva sempre paura che un giorno Sanzo lo lasciasse, non venisse più a prenderlo…si sentiva così stupido, ad avere certe paure, eppure da quando era stato abbandonato, non aveva potuto fare a meno che provare paura, paura che sarebbe stato un giorno di nuovo solo.
Prof- Allora Goku, cosa c'è di tanto interessante là fuori?
Goku trasalì. Era talmente perso nei suoi pensieri che non si era accorto che il professore di matematica si era avvicinato al suo banco. Arrossì per l'imbarazzo e cercò di scusarsi...non sopportava il modo di fare di quel professore, sempre così cinico e sprezzante.
Goku- Nu…nulla.
Prof- Allora come mai eri disattento?
Goku- Mi spiace. Mi metta pure una nota se serve.
Prof- Io non so proprio…
Ma in quel mentre suonò la campanella che segnava la fine di quella giornata di scuola, e tutti si affrettarono ad alzarsi eccetto Goku, mentre il professore era rimasto immobile ad aspettare che gli altri alunni scendessero. Quando furono soli il professore riprese.
Prof- Io non so proprio che fare con te, Goku. Se solo ti impegnassi un po' di più, potresti andare molto meglio…mi piacerebbe parlare con qualcuno della tua famiglia.
Goku- “Famiglia? Io non ce l'ho…ma Sanzo si arrabbierebbe?” Vedrò che posso fare.
Goku si apprestò ad uscire, stava già piovendo, e non aveva certo intenzione di far arrabbiare Sanzo anche per essersi fatto aspettare. Per il corridoi però incontro il professore di scienze, un tipo alto, con i capelli scuri, che gli sorrideva sempre, di solito un tipo calmo, anche se ogni tanto pure la sua pazienza veniva meno. Con lui era sempre stato gentile, mai troppo invadente, e Goku si sentiva abbastanza a suo agio con lui.
Homura- Ah, Goku.
Goku- Sì, professore?
Homura- Vai a casa? Sappi che se avessi bisogno di qualcuno che ti aiuti a studiare io dò volentieri una mano agli studenti.
Goku- No, non ho bisogno di nulla, grazie comunque. Ora devo andare. “Tutti sanno che non vado troppo bene a scuola?”
Homura- Certo, ci vediamo domani allora.
Homura sospirò. Quel ragazzo lo inteneriva, ricordava come era stato lui da giovane, e si sentiva molto simile a Goku, anche se in confronto il suo alunno era molto più riservato, molto più chiuso, quasi spaventato perennemente da qualcosa, e lui sentiva il bisogno di parlargli, ma sapeva che se fosse stato troppo invadente, Goku non gli avrebbe più parlato in modo naturale, lo avrebbe allontanato, benché non gli avesse permesso di avvicinarsi troppo, piano piano lui stava cercando di far breccia nelle sue difese per poter essere partecipe in qualche modo della sua sofferenza.

Sanzo- Tsk…si può sapere perchè ci mette tanto, quel moccioso?
Hakkai lo aveva lasciato appena aveva iniziato a piovere, scusandosi e dicendogli che sarebbe stato meglio per lui tornare subito a casa, anche per sapere se Gojyo stava bene, conoscendolo…Sanzo gli aveva risposto che non doveva dargli alcuna spiegazione e che se voleva andare, non doveva certo chiederglielo. Hakkai gli aveva fatto uno dei suoi soliti sorrisi, contento della schiettezza dell'amico, anche per questo gli piaceva come persona, anche se fuori poteva sembrare antipatico, inavvicinabile o quasi di ghiaccio bastava sapere come prenderlo.
Goku- Sanzo!
Sanzo- Stupido idiota, si può sapere cosa stavi combinando? Sono cinque minuti che ti aspetto qua sotto la pioggia, e sei fortunato che avessi l'ombrello altrimenti non sarei venuto a prenderti!
Goku sentì un nodo in gola a quelle parole…chissà se Sanzo avrebbe capito quello che provava…
Goku- Mi…mi spiace. E' solo che…
Sanzo- Qualsiasi cosa sia non ho intenzione di starne a parlare qui sotto la pioggia, su andiamo a casa.
Goku era contento che piovesse, così almeno poteva stare vicino ad Sanzo, sotto l'ombrello, poteva tenere il viso basso, in questo modo Sanzo non si sarebbe accorto che i suoi occhi luccicavano…Goku si morse le labbra per scacciare le lacrime e fortunatamente ci riuscì. Da quando Sanzo lo aveva preso con sé, non aveva mai pianto, o meglio l'aveva fatto, ma mai di fronte a lui, non osava immaginare neanche lontanamente che faccia avrebbe fatto Sanzo, infatti aveva paura che lo guardasse con indifferenza, ancora adesso si chiedeva che cosa lo avesse spinto a prenderlo…in fondo era strano. Goku non aveva certo un bell'aspetto quando Sanzo lo aveva trovato, in pratica faceva una grande pena a guardarlo, ma Sanzo non era il tipo, non era il tipo di persona che si accolla il peso di un altro solo per pietà. In realtà, Goku cercava un qualsiasi motivo diverso da quello, perchè pensare che lo tenesse perchè gli faceva pena, lo faceva stare ancora peggio.

Arrivati a casa Sanzo andò dritto filato a fare un bagno rilassante, mentre Goku andò nel bagno accanto e si infilò sotto la doccia senza neanche togliersi i vestiti: ora che finalmente era solo si mise a piangere, in silenzio, le sue lacrime si mescolavano con l'acqua quasi bollente che aveva aperto…sicuramente Sanzo si sarebbe arrabbiato per i vestiti, ma non gli importava adesso, si sentiva così triste, così solo…
Sanzo intanto aveva deciso di fare un bel bagno bollente, insomma qualcosa che gli facesse dimenticare quello che stava provando…che stupido, pensò, come se dell'acqua bastasse a scacciar via i ricordi...nonostante tutto rimase immerso nel profumo del bagno più a lungo che potè, finché non si sentì stordito per via dell'acqua troppo calda. Che strano, Goku non aveva detto più nulla, certo lui era andato subito in bagno, ma in fondo avrebbe potuto fermarlo, in fondo era pur sempre un moccioso, in fondo…Sanzo si asciugò in fretta e si vestì, i suoi soliti pantaloni e la maglietta neri che usava per dormire, poi legò i capelli biondi ancora umidi in un piccolo codino e si accorse che Goku non era ancora uscito dal bagno, altrimenti la porta della sua stanza non sarebbe stata chiusa, Goku non chiudeva mai la porta. Per sicurezza aprì la porta della stanza ma come aveva immaginato Goku non c'era, accidenti che stava combinando…Sanzo decise di sedersi e aspettare che Goku uscisse dal bagno, di solito non ci metteva così tanto, poi per una semplice doccia, e quando pioveva di solito diventava triste anche lui, quasi contagiato dal malumore di Sanzo. Dopo un tempo che gli parve interminabile vide finalmente Goku che usciva con il suo pigiama color cioccolato, il viso e i capelli ancora umidi per la doccia, un'espressione molto triste sul suo volto che si tramutò in stupore quando si accorse di Sanzo sul divano.
Goku- A…Sanzo sei ancora qui? “Non stai studiando?”
Sanzo- Si può sapere perchè ci hai messo tanto? Cominciavo a pensare che ti…
Goku- Cosa? Che pensavi?
Sanzo distolse lo sguardo, non riusciva a credere a quello che stava per dire…cominciava a pensare che gli fosse successo qualcosa, cominciava a preoccuparsi! Poi cercò in tutti i modi qualcosa di cui parlare, qualsiasi cosa per far svanire quella sensazione…
Sanzo- Allora, mi vuoi dire come mai prima ci hai messo tanto a uscire da scuola?
Goku- Beh…prima il professore di matematica mi ha parlato, poi ho incontrato il professor Homura…
Sanzo- E di cosa avete parlato? “Io ho sempre odiato quei professori…va beh che li odiavo tutti, però…”
Stavolta fu Goku a evitare lo sguardo indagatore di Sanzo, si sentiva a disagio, lì, in mezzo alla stanza, mentre Sanzo se ne stava comodamente seduto, quindi decise di sedersi vicino a lui, ma non troppo, sapendo che non era proprio il caso.
Goku- Il professore di matematica mi ha detto…
Sanzo- Che ti ha detto?
Goku- Sanzo, però non ti arrabbiare!
Sanzo- Non mi arrabbio moccioso, ma tu dimmi.
Goku- Va bene. ha detto che se stessi più attento potrei andare meglio.
Sanzo- E come mai?
Goku- Te l'ho detto…p…perchè sono disattento…
Sanzo- Intendevo dire perchè sei disattento? A che cosa pensi?
Goku- “Sanzo come posso dirti questi pensieri? Ho troppa paura, ho troppa paura che tu mi guardi con freddezza, o peggio con disprezzo…che mi consideri un debole” …
Sanzo- E allora? Homura invece che ha detto?
Goku- Dice che lui dà sempre una mano agli studenti che hanno bisogno…
Sanzo- E allora? Tu non hai bisogno di aiuto…o forse ce l'hai?
Goku- Uhm...veramente io...penso di sì… “Ti ho deluso Sanzo?”
Sanzo- Tsk, guarda che anch'io ho fatto il liceo, se hai bisogno di qualcosa ti potrei aiutare benissimo io…
Goku- Ma…e l'università…?
Sanzo- Sono benissimo capace di fare queste due cose insieme, non sono certo un moccioso come te.
Goku- Ma potresti…ma lo vuoi?
Sanzo- Tsk…non ho niente di meglio da fare, quindi non discutere…
Goku- Grazie, grazie Sanzouccio!
Sanzo- “Sanzouccio?!?!” Eh? Non provare mai più a chiamarmi così stupido idiota!
Allora Sanzo prese la prima cosa che gli capitò tra le mani, ovvero un libro di scuola non troppo pesante, e prese a sventagliate Goku, che comunque era contentissimo, non gli importava che Sanzo lo colpisse, non gli importava nulla; pur di non sentirsi solo avrebbe sopportato anche questo, qualsiasi cosa pur di non essere di nuovo solo.

Capitolo 2 - Sanzo

Goku- Ehi Sanzo, cos'hai?
Sanzo- Nulla…”Già avevo deciso di dirglielo!”
Goku- Scusa…
Sanzo- Eh? Di che cosa?
Goku- So…sono tanto curioso.
Sanzo- Tsk…dimmi che vuoi sapere moccioso, ma non sperare che risponda.
Goku- Questa casa è proprio tua?
Sanzo- Tsk, che domanda, certo che è mia!
Goku- E come l'hai avuta?
Sanzo- Mi è stata lasciata.
Goku- E da chi?
Sanzo- Questi non sono fatti tuoi!
Goku- Sì, scu…scusa.
Sanzo del resto un po' lo capiva. In fondo lui si era ritrovato lì, con un tipo non proprio socievole, e non aveva mai fatto domande, anche se più volte era stato sul punto di farlo.
Goku- E…”No, no, no, non posso chiederglielo!”
Sanzo- Che c'è?
Goku- Nulla…nulla.
Sanzo- Guarda che non ti mangio mica se parli.
Goku- “In fondo me l'ha detto lui…” I tuoi genitori...?
Sanzo- Non ne ho. Sono orfano.
Goku rimase a dir poco allibito. Sanzo, il suo Sanzo…certo finora non aveva mai sentito Sanzo parlare di questo, ma aveva creduto che non lo facesse semplicemente perchè era nel suo carattere…e invece era solo…come lui…
Sanzo- Cos'è quella faccia? Ti sembra tanto strano?
Goku- N…no, scusa, scusami…
Sanzo- (Ma che mi passa per la testa a dire queste cose al moccioso?) Tsk…
Goku- (Sei arrabbiato Sanzo?) …
Sanzo- Su, è ora di andare a dormire.
Goku- Uhm…sì.
Sanzo- Ma insomma perchè ti comporti sempre come un moccioso? Lo vuoi capire che hai quasi diciassette anni ormai? Dovresti cominciare a tornare a casa da solo, non posso sempre venirti a prendere…
Goku- Eh? No, Sanzo, per favore, no, starò buono, ma tu non farmi stare solo.
Sanzo notò una leggera punta di disperazione nel suo tono…il modo in cui diceva quel termine…solo…Sanzo si alzò e andò nella sua stanza senza più guardare Goku, mise le spalle alla porta, ma presto il ragazzo poggiò le mani dall'altro lato e Sanzo lo sentì sospirare.
Goku- Sanzo, ti prego farò qualsiasi cosa, ma non lasciarmi solo, ti prego, ti prego!
Sanzo- Va bene, basta che tu stia zitto, stupido moccioso, e ora fila a dormire se non vuoi che cambi idea.
Sentì Goku andare piano nella sua stanza, poi si buttò nel letto e non pensò più a nulla finché non udì di nuovo la pioggia…e dire che il suo solo stesso nome lo faceva stare male…la pioggia, lì a ricordargli il giorno della sua morte…

******************************************Flashback di Sanzo***********************************************
Sanzo- Koryu, vieni un momento qui.
Koryu- Cosa c'è?
Sanzo non si era pentito di avergli dato quel nome, non gli dispiaceva affatto, ma aveva visto come gli altri ragazzini trattavano il suo Koryu, non sopportava che lo prendessero in giro, anche se il ragazzo non aveva mai risposto poteva ben immaginare che per lui non fosse certo piacevole sentirsi schernire ogni giorno.
Sanzo- Cosa ne dici se d'ora in poi ti chiamassi come me?
Koryu- Non dovreste preoccuparvi per questo…insomma, proprio come voi?
Sanzo- Allora, per piacere, fallo per me.
Koryu- Eh? S…sì, se insistete…

*******************************************************************************************************

Era stato felice allora, di poter avere lo stesso nome di suo padre…sì, padre, perché oltre ad averlo cresciuto, senza accorgersene gli aveva insegnato tante cose, lo aveva scelto fra tanti senza un motivo preciso…almeno così sembrava.

************************************************Passato**************************************************

Sanzo aveva sempre vissuto solo fino a quel momento, ma aveva improvvisamente sentito il bisogno di qualcuno, un qualcuno con cui condividere la sua vita, purtroppo però non amava la compagnia degli adulti, erano così finti con lui…
Appena arrivato aveva subito notato un bambino biondo, che doveva avere non più di sette anni, che se ne stava appoggiato al muro senza dire una parola, con un'espressione del tutto indifferente, che non mutò quando alzò leggermente il viso per vedere chi stesse arrivando; contemporaneamente al momento in cui gli occhi di Sanzo incontrarono le ametiste del fanciullo, si udì una voce provenire dall'interno.
Donna- Quel bambino è strano, scontroso e solitario, non l'ho mai visto ridere né tantomeno piangere, non so perchè ma riesce sempre a farmi innervosire anche se non fa nulla di male, io proprio non so che fare…
Sanzo entrò interrompendo la donna.
Sanzo- Scusate, vorrei prendere con me il ragazzino di cui parlate.
Le donne lo guardarono un istante sorprese, poi lo riconobbero, tutti conoscevano quell'uomo…
Donna- Ma, ma…siete sicuro della vostra scelta?
Intanto il fanciullo era entrato attirato da quella che per lui era una frase che non avrebbe mai pensato di sentire. Sanzo si accorse di lui e nel parlare fissò quei meravigliosi occhi viola.
Sanzo- Certo, sono sicurissimo.
Il biondino non aveva minimamente cambiato l'espressione indifferente che aveva sul viso, ma dentro era sorpreso e curioso di sapere il motivo di quella scelta.
Donna- Signore, vi prego, ripensateci…
Sanzo - Spiacente, ma io non cambio mai idea.
Donna- Come desiderate. Tu, potresti almeno mostrare un po' di riconoscenza, non credi?
Ma il fanciullo per tutta risposta uscì e tornò a poggiarsi sul muro nella stessa posizione di prima. Perchè mai un uomo come Sanzo …cosa aveva spinto un uomo come lui a quella scelta? Ci stava ancora riflettendo quando l'uomo in questione uscì dall'edificio sorridendogli per la prima volta, facendogli sentire una strana sensazione…una sorta di dolcezza, quello che finora gli era mancato.
Sanzo- Allora, vogliamo andare?
La sua voce era così dolce, tranquilla, serena...senza una parola gli si avvicinò guardandolo negli occhi senza timore.
Sanzo- Come ti chiami?
Ragazzo- Veramente io…non ho un nome.
Sanzo rimase sorpreso, non credeva che si potesse fare una cosa del genere…lasciare un bambino senza un nome con il quale sentire la propria identità, decise subito che gliene avrebbe dato uno al più presto. Intanto lo prese per mano, una mano piccola che nonostante la freddezza del ragazzino trasmetteva paura, Sanzo questo sentì attraverso quel contatto. Quando furono a casa, ebbe una strana reazione, guardava tutto con indifferenza, o meglio ci provava inutilmente, infatti lo capì guardando Sanzo che sorrideva dolcemente, in modo comprensivo, senza mai distogliere gli occhi dai suoi, allora il biondino gli si avvicinò e lo fissò.
Sanzo- Koryu…ti piace questo nome?
Ma Koryu non rispose…non avrebbe mai detto di no, era sempre più sorpreso e si sentiva anche confuso, non aveva alcuna intenzione di contraddire quell'uomo.
Piano piano Sanzo riuscì a fare breccia nell'indifferenza di Koryu, e capiva che il fanciullo gli voleva bene, questo lo sapeva, così come pure sapeva che mai avrebbe espresso a parole i suoi sentimenti. Aveva anche pensato di mandarlo a scuola, in fondo sarebbe stato normale, ma già non sopportava che gli altri ragazzi lo schernissero, e in più non voleva separarsene per nessun motivo. Perciò gli insegnò lui tutto ciò che sapeva, questo era anche un altro modo per passare del tempo insieme, Sanzo non si sentiva più solo, e neanche Koryu. Poi un giorno era arrivata la domanda che da tanto tempo attendeva, ma che fino ad allora il ragazzo non aveva osato fare.
Koryu- Padre -ormai aveva preso l'abitudine di chiamarlo così- perchè quel giorno mi avete scelto?
Sanzo sorrise e gli rispose con il suo solito tono dolce e pacato.
Sanzo- Koryu, quel giorno, quando i nostri sguardi si sono incrociati, mi è sembrato che tu stessi aspettando proprio me. Mi hai colpito, e ho capito subito che non avrei più potuto fare a meno di te.
Poi Koryu era cresciuto e Sanzo aveva pensato di cambiare il suo nome, per Koryu andava bene, era contento di avere lo stesso nome di suo padre, era stato veramente felice, ma come al solito non era riuscito ad esprimere a parole ciò che sentiva nel cuore. E alla fine, poco tempo dopo quell'evento, quando Koryu aveva appena tredici anni, suo padre se ne era andato, portandosi via con sè il suo cuore e la sua anima, lasciandogli tutti i suoi beni. Sanzo aveva desiderato andare a scuola, si era iscritto a un liceo, in questo modo credeva di riuscire a dimenticare, a distrarsi dai suoi ricordi dolorosi…ma si era sbagliato. Tutti lo guardavano da lontano, nessuno si avvicinava a lui, e per questo si sentiva ancora Koryu della corrente del fiume, come lo schernivano quand'era ancora molto piccolo. Ma poi un ragazzo gli aveva rivolto la parola in modo gentile, avevano cominciato a studiare insieme, forse erano persino diventati amici, nel frattempo Sanzo aveva trovato e preso con sè Goku. Un giorno, quando frequentava ancora il liceo, mentre tornava a casa, aveva preso una strada diversa; non sapeva dove stava andando, ma poi aveva visto quel ragazzino, tutto raggomitolato su se stesso, aveva subito pensato a lui come ad un moccioso…quando senza rendersene neanche conto gli aveva detto di seguirlo Goku lo aveva guardato con un'espressione impaurita e confusa, allora gli aveva teso una mano e allora il ragazzo non se l'era fatto ripetere ancora, gli si era aggrappato con tutta la sua forza…la forza della disperazione, non aveva detto una parola, i due erano tornati a casa mano nella mano e da allora nessuno dei due era più stato solo…

*******************************************************************************************************

Capitolo 3 – Abbandonato...

Goku chiuse la porta della sua stanza, un attimo dopo si ritrovò di nuovo a piangere, non capiva, non capiva bene perchè si sentiva così, ma sentiva solo paura che unita a una gran confusione lo faceva stare malissimo, si sentiva inutile, non sopportava se stesso. Continuava a farsi domande a cui solo Sanzo avrebbe potuto rispondere, ma naturalmente lui non aveva il coraggio di fargliele, troppo timoroso delle risposte che avrebbe potuto sentire. Si ricordava bene quando Sanzo l'aveva preso con sè, lui stava lì seduto tutto solo, era stato lasciato solo, e ormai aveva esaurito le sue forze, non piangeva neanche, poi una voce…
Sanzo- Vieni con me, seguimi.
All'inizio non ci aveva creduto, lo aveva guardato incredulo, chiedendogli silenziosamente se era un frutto della sua immaginazione o se era davvero la realtà, il biondo per risposta gli aveva teso una mano e lui l'aveva presa in silenzio, troppo incantato dal colore dei suoi capelli splendenti, un oro che splendeva come il sole in mezzo al buio di quella giornata, mentre i suoi occhi erano delle meravigliose pietre viola che coloravano la sua anima facendogli dimenticare la sua solitudine. Poi l'aveva condotto nella sua casa, un posto non troppo grande, ma ben arredato con oggetti di buona fattura. Sorpreso Goku aveva fatto di tutto per non essere maleducato, quel ragazzo lo intimoriva un po', ma poi il suo spirito allegro aveva preso il sopravvento e aveva sorriso, aveva rivolto un sorriso dolcissimo a quel bel ragazzo biondo che gli aveva subito affibbiato il suo soprannome.
Sanzo- Ehi, moccioso, come ti chiami?
Goku- Mo…moccioso io?
Sanzo- Sì, dico proprio a te moccioso.
Goku- Mi chiamo Goku.
Sanzo- Tsk, comunque sei proprio un moccio…
Ma Goku felice gli si era appiccicato ripetendo in continuazione "grazie".
Sanzo- Moccioso appiccicoso, staccati.
Goku- Sono felice, sono felicissimo!
Sanzo- E ora va' a lavarti che hai proprio bisogno di un lavaggio…quello lì è il bagno, su sbrigati se vuoi la cena.
Goku non se l'era fatto ripetere, aveva molta fame, era corso a fare la doccia e poi si era accorto che non aveva vestiti di ricambio.
Goku- (Non so neanche come si chiama, che stupido non gliel'ho chiesto!!!) Ehi!!!
Sanzo- Che c'è?
Goku- Non ho vestiti di ricambio.
Sanzo- Prendi quelli che ci sono lì.
Goku li prese, erano così strani, ma avevano un buon odore...lo stesso che aveva sentito abbracciando il biondo…poi era uscito e aveva trovato la cena, aveva veramente una gran fame…Sanzo lo aveva guardato con un'espressione del tutto indifferente al suo vorace mangiare, l'unico commento l'aveva fatto alla fine.
Sanzo- Sei proprio un moccioso.
Goku- Tu…come ti chiami?
Sanzo- Mi chiamo Sanzo.
Intanto che Goku mangiava Sanzo aveva pensato a dove farlo dormire…finora lui non aveva mai usato la stanza di suo padre, e non aveva certo intenzione di farla usare a un moccioso, perciò diede la sua stanza a Goku e andò a dormire in quella del suo tutore. Goku era felicissimo…aveva capito che quella era la stanza di Sanzo, era tutta piena del suo profumo, si chiedeva come mai gliela avesse data, ma prima di finire in ragionamenti complicati aveva sentito una grande paura di essere nuovamente abbandonato, avrebbe voluto andare da Sanzo a dirglielo, a parlargli, a fargli promettere che non lo avrebbe lasciato, ma nulla, non poteva, non poteva dare fastidio fin da allora, fin dal primo momento. Poi il giorno dopo quando Sanzo se ne stava andando era rimasto molto dispiaciuto.
Goku- Aspetta Sanzo dove vai?
Sanzo- Vado a scuola. Tu intanto leggi…sai leggere?
Goku- Sì, non sono mica un moccioso.
Sanzo- Certo che lo sei…comunque leggi uno di quei libri che ti ho preparato sul tavolo, dopo voglio che mi racconti quello che hai letto, quindi vedi di leggere seriamente, se hai fame la casa è ben rifornita, ci vediamo stasera.

Goku aveva paura ogni giorno che Sanzo non tornasse, ma sapeva che era una sciocchezza, perchè mai Sanzo non avrebbe dovuto tornare a casa sua? Goku aveva fatto del suo meglio, quando Sanzo era tornato era in compagnia di un ragazzo dagli occhi verdi, i capelli castani corti e un sorriso sul viso.
Goku- Sanzo…
Sanzo- Che c'è?
Hakkai- Ciao! Sanzo scusa ma credevo avessi visite…
Sanzo- Infatti non ne ho. Questo moccioso vive con me.
Goku- Moccioso a chi, Sanzo?
Sanzo- Stupido moccioso a te, hai capito?
E Sanzo si mise a prendere a sventagliate Goku con un libro che aveva ancora in mano, mentre il ragazzo cercava inutilmente di ripararsi la testa con le mani.
Hakkai- Su, su.
Sanzo- Tsk…”Dannazione perchè mi agito tanto? Hakkai non avrà certo nulla da dire…”
Goku- Sanzo, io ho fame!!!
Sanzo- Moccioso , tu hai sempre fame!
E si diede di nuovo da fare con il suo libro, finché Hakkai non li fermò di nuovo.
Hakkai- Come ti chiami?
Goku- Mi chiamo Goku, e tu?
Hakkai- Io sono Hakkai, lieto di conoscerti Goku.
Dopo Hakkai non aveva più conosciuto nessuno, immaginava che Sanzo non avesse altri amici a causa del suo comportamento chiuso e distante, ma in fondo se a lui stava bene così, perchè Goku si sarebbe dovuto impicciare? Ripensandoci capì che magari era stato proprio Sanzo a scegliere di vivere così, perciò non si era immischiato.

Goku sentì di doversi alzare, qualcuno lo stava chiamando, una voce al di là della porta…poi la porta si aprì di colpo ed entrò Sanzo.
Sanzo- Si può sapere che ci fai ancora a letto a quest'ora? Guarda che non ti accompagno a scuola oggi!
Goku si alzò di scatto, era stanco, perchè pensando non aveva dormito molto, in più aveva avuto un sonno inquieto e pieno di incubi…
Goku- Eccomi.
Sanzo uscì sbattendo la porta e Goku si vestì a velocità incredibile, prese i suoi libri e andò a fare colazione.
Sanzo- Io non posso fare tardi a lezione!
Goku (mangiando)- Ti prego aspettami!
Sanzo- No, sono stufo di aspettarti moccioso! ”E' ora che tu cresca!”
Sanzo uscì proprio quando Goku aveva quasi finito di mangiare, e il ragazzo fece più in fretta che potè ma quando uscì Sanzo non c'era più. Allora corse a scuola, nonostante tutto non voleva disobbedire ad Sanzo, quindi si mise a correre velocemente fino a quando si scontrò con qualcuno.
Goku- Ahi che botta!
Ragazza- Ehi, tu, mi sei venuto addosso, sta' più attento.
Goku- Scu…scusa, ma vado di fretta, sto andando a scuola.
Ragazza- Anch'io, ma non corro come una forsennata! Per caso stai andando al liceo?
Goku- Sì, non ci starai andando anche tu per caso?
Ragazza- Sì, su facciamo la strada insieme, vediamo chi arriva prima.
La ragazza si mise a correre ma Goku la riprese dopo un attimo e mentre correvano lui le chiese come si chiamava.
Ragazza- Io mi chiamo Lirin Mayfair e sono al terzo anno e tu?
Goku- Mi chiamo Goku , anch'io sono al terzo anno, molto piacere Lirin!
I due arrivarono a scuola appena in tempo, e anche nella stessa classe, il professor Homura per fortuna perdonò loro quel piccolo ritardo e attese come al solito la fine delle lezioni per parlare con Goku.
Homura- Goku .
Goku- Eh? Cosa c'è professor Homura?
Homura- Hai conosciuto Lirin ho visto, bene, mi fa piacere.
Goku- “Ma che dice?” Eh? S...sì.
Homura- Allora hai pensato a quello che ti ho detto Goku?
Goku- Ah…sì, solo che io…
Homura- Parla pure.
Goku- “Sanzo…” Ho trovato qualcun altro...
Homura- Ah, tutto qui? Non c'è niente di male, se a te sta bene così sono contento per te.
Goku- Sì, grazie, professore, buona giornata.
Goku stava andando fuori quando il professore di matematica lo chiamò.
Prof- Goku .
Goku non lo sopportava proprio. Se non altro il professor Homura era gentile con lui, invece il professore di matematica...
Prof- Allora? Ti ricordi quello che ti ho detto?
Goku- “Già, me ne ero dimenticato!” Ah...sì, mi spiace, ma ora proprio devo andare.
Prof- Allora a domani.
Goku- Buona giornata!
Finalmente era riuscito a raggiungere la porta ma Lirin si mise sulla sua strada.
Goku- Ehi, Lirin, per favore, devo andare…
Lirin- Bene, andiamo a casa insieme?
Goku- Eh? Uhm…
Lirin- Mi accompagni vero? A che pensi?
Goku- “Sanzo non è venuto…lo so già, eppure me l'aveva promesso!” Solo se mi inviti a mangiare qualcosa!
Lirin- Eh? Va bene! Senti…
Goku- Dimmi…
Goku mentre uscivano si accorse che i suoi sospetti erano fondati…Sanzo non era venuto, ma come aveva potuto continuare a sperare nonostante tutto? Si diede dello stupido ma poi Lirin gli sorrise e si sentì un po' meglio. Arrivarono a casa della ragazza, una casetta ben fatta anche se non al livello di quella di Sanzo, tenuta comunque con molta cura.
Lirin- Sono tornata, fratellino!!!
Kogaiji- Ah, ciao Lirin.
Yaone- Ciao Lirin!!!
Lirin- Kogaiji, Yaone, questo è Goku, un mio amico e compagno di scuola.
Goku- Pia…piacere…
Anche Kogaiji e Yaone si presentarono, poi Lirin si rivolse a Goku.
Lirin- Senti Goku, ti va se dopo mangiato studiamo insieme?
Goku- Eh? S…sì!
Lirin- “Che carino, è arrossito!” Ok, su vieni!
Così passarono tutto il pomeriggio insieme, Goku si divertì ma il pensiero di Sanzo non lo abbandonava mai, e aveva una tremenda paura che una volta tornato a casa non l'avrebbe fatto entrare, l'avrebbe cacciato via. Goku salutò Lirin, suo fratello e Yaone e prese la via di casa, qualche gocciolina di pioggia gli bagnò il viso, perciò cercò di affrettarsi, ma quando arrivò a casa era lo stesso zuppo da capo a piedi. Quindi suonò il campanello. Come aveva previsto Sanzo era nero dalla rabbia quando venne ad aprire, e senza dirgli di entrare gli parlò con un tono che a Goku fece gelare il sangue.
Sanzo- Si può sapere dove sei stato fino ad adesso?
Goku- Mi spiace Sanzo…io…
Sanzo- Vattene, non voglio più vederti, stupido moccioso!!!
Sanzo gli sbattè la porta in faccia e Goku si sentì sprofondare, la pioggia cominciò a diventare sempre più forte mentre il ragazzo correva, fuggiva, scappava sotto l'acqua, le lacrime si mischiavano alla pioggia, andava dritto senza una meta, poi si scontrò con qualcuno.
Persona- Ehi, sta' attento!
Goku- Ah…mi spiace, per favore, mi scusi…
Ma la persona con la quale si era scontrato non gli lasciava il braccio.
Goku- Per favore, mi lasci, per favore…
Persona- Goku !

Capitolo 4 - Non voglio essere solo

 

Stava di nuovo piovendo. Era normale che fosse di malumore in fondo, ma non riusciva ad accettare il profondo senso di vuoto che aveva cominciato a sentire quando non aveva visto Goku tornare a casa. Avrebbe voluto andare a cercarlo, ma sapeva che prima o poi sarebbe tornato e allora gliene avrebbe dette quattro, ma poi l'aveva visto, tutto bagnato, impaurito, e si era arrabbiato ancora di più, perchè non gli aveva detto niente, certo stava cercando di scusarsi, ma lui non aveva voluto sentirlo, l'aveva cacciato senza dargli neanche il tempo di spiegarsi. Quello stupido, non era altro che una scimmia, una stupida scimmia, non poteva immaginare quanto si era preoccupato...o arrabbiato perchè non era tornato a casa dopo la scuola, in realtà avrebbe voluto abbracciarlo e dirgli di non farlo mai più, dirgli di non farlo mai più preoccupare tanto...e invece ora si ritrovava solo, solo ancora una volta, ma stavolta se l'era scelta la solitudine, era lui che aveva scelto di cacciare via Goku, ma ora non sapeva che fare, se non...aspettare, e sperare che Goku tornasse ancora una volta da lui.

 

Goku aprì gli occhi. Sentiva la pioggia contro i vetri, piano piano riuscì a distinguere quello che aveva davanti...era seduto di fronte al fuoco di un caldo camino, intorno a lui c'erano due braccia che gli tenevano sopra una coperta di lana...Goku si mosse di scatto allontanandosi quando si ricordò cosa gli era successo, si voltò e guardò l'uomo che lo aveva aiutato.

Goku- Pro...professor Homura... >///<

Homura- Ti sei svegliato Son Goku. Qui c'è da mangiare se hai fame.

Dicendo queste ultime parole si era alzato dirigendosi verso il tavolo. Era una piccola stanza dall'aria molto accogliente sebbene non fosse tenuta troppo in ordine, Goku si alzò e si sedette alla sedia di fronte ad Homura, si sentiva leggermente a disagio, inoltre i suoi vestiti non erano ancora del tutto asciutti.

Homura- Non hai fame?

goku mangiò in silenzio, tenendo lo sguardo basso, sentiva gli occhi di Homura su di sè, non faceva altro che pensare a Sanzo cercando in tutti i modi di non piangere, per fortuna quando ebbe finito di mangiare Homura lo distrasse un po' da quei pensieri chiedendogli se gli era piaciuta la cena.

Goku- Sì, grazie professor Homura.

Homura- Visto che non siamo a scuola puoi chiamarmi semplicemente Homura e darmi del tu, Son Goku.

Goku- Va...va bene, Homura...>///<

Homura- (Possibile che debba essere sempre così carino?) Non vorrei essere indiscreto ma...cosa ci facevi in giro sotto la pioggia?

Goku- (Era logico che me lo avrebbe chiesto! E ora che gli dico?) ...

Homura- Se non vuoi dirmelo non fa niente. Almeno dimmi, ora devi tornare a casa?

Goku- (Sanzo mi ha cacciato...ho ancora una casa?) N...non so, io...

Homura- (Che gli sarà successo?) Se hai problemi posso ospitarti qui da me.

Goku- Ah...sì, per favore...

Homura- Purtroppo però io ho una sola stanza da letto, ti sentiresti a disagio a dormire con me Son Goku?

Goku- (Cosa?) Eh...no, va bene. >///<

Homura- Intanto vado a cambiarmi tu resta vicino al fuoco a finire di asciugarti i vestiti poi cmq te ne do alcuni miei va bene?

 

Homura si chiuse nella sua stanza e si mise velocemente i suoi caldi pantaloni bianchi e la sua maglia di lana bianca giromanica, poi cercò qualcosa di adatto al ragazzo che era nell'altra stanza, prese un maglione blu e un paio di pantaloni neri, sperando che gli andassero comodi. Quando tornò da Goku lo trovò in piedi di fronte al camino, sentendo la porta si era voltato, il viso sofferente e bagnato dalle lacrime che scendevano copiose sul suo bel volto, quello sguardo implorava, gridava aiuto e Homura nono potè fare a meno di lasciar cadere i vestiti che aveva preso e di abbracciare Goku piano.

Homura- Sfogati Son Goku, se ne hai bisogno devi piangere, non lo sai?

Goku- Homura, Homura...

Goku lo strinse forte aggrappandosi a lui, si sentiva morire, si sentiva solo e inutile, avrebbe voluto morire, non trovava più altra scelta, perchè l'idea di star lontano da Sanzo, di non vederlo più, gli faceva male al cuore e all'anima, e sfogò tutta la sua pena con Homura. Quando si quietò Homura gli parlò dolcemente.

Homura- Vai a fare un bagno rilassante, vedrai che dopo ti sentirai meglio, ecco - e prese i vestiti che aveva lasciato cadere - ti ho preparato questi vestiti, spero ti vadano bene...

Goku entrò nel bagno...era bellissimo, era meraviglioso poter fare un vero bagno, star immerso nell'acqua...Sanzo non gli aveva mai permesso di farne uno, diceva che le scimmie si lavano sotto la doccia, ma in fondo Goku era l'ospite, quindi non avrebbe certo protestato. Il calore dell'acqua lo fece stare meglio, gli sembrava che lavasse via un po' di dolore, un po' di solitudine e gli donava un po' di pace. Un po'. Le cose che Homura gli aveva dato gli andavano un po' larghe, ma tutto sommato erano comode e calde, quando uscì vidde che Homura lo stava aspettando.

Homura- Eccoti Son Goku, stai meglio?

Goku- Sì...grazie davvero Homura.

Homura sorrise. Goku era così dolce...era troppo dolce e buono, cosa, chi mai poteve permettersi di far soffrire una creatura così pura...I due si coricarono nel letto di Homura, un letto matrimoniale, infatti lui ci aveva vissuto con la sua amata Rinrei, prima che morisse, era la prima volta che aveva compagnia da quando lei l'aveva lasciato. Goku si sentiva un po' in colpa ad approfittare così dell'ospitalità di Homura, ma in fondo lui era stato gentile con lui, era stato l'unico a trattarlo come una persona degna di rispetto.

Homura- (Son Goku, come faccio a resisterti?) Se avessi bisogno anche domani...

Goku- No, per favore Homura...(Non so neanche io che fare ma se domani non sistemo le cose con Sanzo, cosa molto probabile visto che non vuole più vedermi, resterò di nuovo solo!)

Homura- Va bene, come vuoi Son Goku.

Goku- Uhm...allora buonanotte...grazie comunque...

Homura lo guardò intensamente negli occhi.

Homura- Buonanotte Son Goku...

Goku rimase sorpreso, Homura aveva avvicinato il suo volto al suo e gli aveva rubato un bacio, dopo si era girato dall'altra parte e non gli aveva più rivolto la parola.

Goku- (Non...non ci credo!!! Perchè, perchè, no...) ...>///<

 

Homura- Son Goku, Son Goku, sveglia!

Goku- Uhn...che c'è?

Homura- Non vuoi venire a scuola oggi?

Goku si ricordò tutto quello che era successo...non poteva certo stare ancora a casa di Homura, si alzò seppur di malavoglia e quando fu solo mise i suoi vestiti...i vestiti che gli aveva comprato Sanzo...trattenendo le lacrime che gli stavano salendo uscì dalla stanza e mangiò quello che Homura gli aveva offerto, senza dire una parola. Quando ebbe finito Homura gli parlò.

Homura- Allora, andiamo a scuola insieme?

Quanto aveva voluto, quanto aveva desiderato che Sanzo gli rivolgesse quella semplice frase...

Goku- Sì, va bene.

Arrivarono a scuola e Goku fu contento di rivedere Lirin, era una ragazza così allegra e solare, la invidiava un po', lei aveva una famiglia, aveva qualcuno che la amava, ma sapeva che pensare queste cose non serviva ad altro che a farlo sentire peggio, quindi scacciò quei pensieri e si sedette accanto a lei sorridendole. Le ore trascorsero lente e noiose tra la filosofia e le scienze, Goku era terribilmente nervoso, conscio che sarebbe stato di nuovo solo, l'idea lo faceva morire...poi suonò la campanella, Lirin gli chiese se voleva studiare anche oggi con lei, ma lui rifiutò tristemente dicendo che oggi non poteva. Goku pensò di dare un ultimo sguardo ai suoi professori, un ultimo sguardo ad Homura...Ma mentre pensava a questo si accorse di una figura che lo fissava, occhi viola di ghiaccio, capelli d'oro e un'espressione da far gelare il sangue, un misto di sorpresa e rabbia, Goku non poteva credere ai suoi occhi, aveva davanti a sè il suo sole! Improvvisamente si fermò, non aveva il coraggio di andargli incontro, si sentiva troppo in colpa, Sanzo quando vide che si era fermato si avvicinò a lui senza cambiare espressione.

Goku- (Non posso dirgli nulla, mi odia...io, io non voglio, non voglio!!!) ...

Sanzo- Allora? Cosa aspetti, andiamo scimmia.

Sanzo era...era deciso, il suo solito tono freddo e autoritario, Goku non potè fare a meno di seguirlo, mentre si avviavano verso l'uscita incontrarono il professor Shien.

Shien- Ah, Genjo Sanzo, cosa ti riporta qui? Come stai?

Sanzo- (E che te ne frega? Tzè...) Sto benissimo.

Goku- (Uno più acido dell'altro, qui la cosa si fa pericolosa...) Ehm...

Shien- Allora, sei amico di Son Goku?

Sanzo- (Amico? Ma sta scherzando?) Sono il suo tutore.

Goku- (Tutore, tutore...uffa, per me Sanzo è più di un tutore) ...

Shien- Ah, bene, volevo giusto parlare con qualcuno.


Sanzo e Shien entrarono a parlare, Goku rimase solo in corridoio, almeno finchè non vide Homura, che stava giusto passando di lì.

Homura- Son Goku!

Goku- (Tsk...tanto io non gli parlo!) ...

Goku fece finta di non averlo sentito anche quando si avvicinò di più a lui e parlò a bassa voce.

Homura- Non ti sarai mica offeso...ti assicuro che mi è venuto come gesto spontaneo, non avevo alcuna intenzione di mancarti di rispetto.

Sanzo intanto aveva finito di parlare con Shien e si accorse che Goku aveva l'aria imbronciata mentre il professor Homura lo guardava, uscì e si fermò ad aspettare che la sua scimmia desse segno di voler andare.

Goku- E invece sì, non m'importa!!! >///<

Homura rimase sorpreso...possibile che Goku dovesse essere così? Comunque sapeva che ora non poteva certo far nulla, Sanzo aveva preso il suo alunno per mano e lo conduceva via.

 

Goku e Sanzo arrivarono a casa, Sanzo gli disse di sedersi e lui obbedì.

Sanzo- Ora noi dobbiamo fare un bel discorso.

Capitolo
5 - Il mio sole

 

Goku- (Scusa, scusa, scusa...) .......

Sanzo- (Dannazione perchè mi devo sentire così in colpa? Non mi importa più niente, non m'importa!!!) ...mi...beh io...

Goku- (Cosa mi vuoi dire Sanzo?) ...

Sanzo- (Al diavolo tutto!) ...mi sono preoccupato stupida scimmia!

Goku- Pre...preoccupato...per me?

Sanzo- Esatto, hai capito bene, e non farmelo ripetere.

Goku- No, no, Sanzo dillo ancora, altrimenti non ci credo!

Sanzo prese a sventagliate Goku che protestava mentre gli diceva quello che voleva sentire.

Sanzo- Mi sono preoccupato va bene, stupida scimmia!!! >/<

Goku- Sì, sì, Sanzo!!! >///<

Sanzo smise di colpirlo e si calmò, ora non era più solo, come aveva fatto a non capirlo, per lui Goku era l'unica ragione di vita...come faceva a farglielo capire, lui non aveva mai espresso i suoi sentimenti a parole, ma mentre Komyou Sanzo aveva saputo capirlo, la scimmia non l'avrebbe compreso altrettanto facilmente.

Goku- Sanzo, ti posso dire una cosa?

Sanzo- Parla scimmia.

Goku- Però...potresti anche arrabbiarti...

Sanzo- Tzè...se non me lo dici non lo saprai mai!

Goku- Beh...stanotte mi ha ospitato Homura...

Sanzo- Che...che cosa?

Goku- Beh...prima di dormire...beh...insomma... >///<

Sanzo- Parla scimmia!!!

Goku- Mi ha baciato! >////////<

Sanzo- (Cosa!?!?!?!?!) ...

Goku- Sa...Sanzo...

Sanzo- (Maledetto Homura! Non l'ho mai sopportato quando andavo al liceo!!!) Taci! Tzè, cosa vuoi che mi importi?

Goku- E...mi ha fatto fare un bagno...intendo un bagno vero, come quello che fai tu...

Sanzo- (Mi...mica insieme no? Se no io lo strozzo, lo ammazzo!!!) Che vorresti dire con questo?

Goku- Beh...anche io voglio fare il bagno nella vasca!

Sanzo- (Tsk...) Stupida scimmia...e va bene ma lo faccio prima io il bagno.
Goku- No, aspetta Sanzo!!!

Sanzo- Insomma si può sapere che c'è ancora?

Goku- Io veramente volevo fare il bagno con te. >///<

Sanzo- Cosa?!?! E da quando sei diventato così sfacciato da dirmelo? >///<

Goku- Ahah, Sanzo sei arrossito ti ho visto!!!

Sanzo- Tsk, stupida scimmia...io non faccio il bagno con gli animali.

Goku- Eddai Sanzo che ti costa, poi mica ti vergognerai di me no?

Sanzo- N...no, ma cosa dici!

Goku- Allora dì di sì, ti prego Sanzo, ti prego ti prego ti prego ti prego...

Sanzo- Va bene ma smettila di fare tutto questo baccano!!!

 

Sanzo era comunque entrato per primo nell'acqua calda, intanto Goku si stava spogliando "come un moccioso" completamente senza pudore, si girò perchè non voleva guardarlo mentre si immergeva nella vasca con lui, in fondo alla fine pensandoci non riusciva a capire perchè si sentiva tanto nervoso...

Goku- Eccomi, Sanzo sono qui.

Goku era entrato, l'idea di fare il bagno con qualcuno lo faceva sentire strano, lui era stato felice a fare il bagno con il suo maestro...Komyou Sanzo, l'unico che era riuscito a fargli provare sentimenti puri e sinceri, almeno finchè non aveva incontrato Goku, ora la scimmia era stesa accanto a lui nell'acqua, fuori teneva solo la testa e aveva gli occhi chiusi tanto che dopo un po' Sanzo cominciò a chiedersi se non si fosse addormentato, ma poi Goku parlò, quasi a rispondere alla sua domanda silenziosa.

Goku- Sai...avevo paura di restare solo...
Sanzo- Tzè...stupida scimmia...

Goku- Non abbandonarmi Sanzo!

Sanzo- Uhn..non lo farò...

Goku- Promettimelo! Promettimi che non mi lascerai mai solo!

Sanzo- Ca...calmati, sta' steso e non agitarti, scimmia!

Goku- Ok, ma tu dimmelo!

Sanzo- Ti prometto che non ti lascerò mai solo...sei contento adesso?

Goku- Sì, sì, Sanzo sono felicissimo, ti voglio bene!

Goku si era gettato su Sanzo cingendogli il collo con le braccia, facendolo così scivolare che per poco non si ritrovò in acqua.

Sanzo- Stu...stupida scimmia, staccati! >//<

 

Finito il bagno Sanzo fece per andare nella sua stanza, perchè ora non aveva certo intenzione di rivestirsi di fronte a Goku. Goku però, da parte sua, lo stava seguendo in camera.

Sanzo- Che...che vuoi ancora?

Goku- Dormire con te è ovvio! >///<

Sanzo- Tzè! Io non dormo...

Goku- Sì, lo so non dormi con gli animali, ma hai detto che non mi avresti lasciato solo, e io mi sento solo in quella stanza, senza di te... >///<

Sanzo- Tzè...hai la testa dura.

Goku- Allora questo è un sì vero?

Sanzo- (Chi tace acconsente no?) ...

Sanzo mise le sue solite cose, il top e i pantaloni neri che usava sempre per dormire, Goku invece portava il pigiama di Sanzo, quello che aveva indossato la prima volta che aveva dormito da Sanzo. I due si coricarono, l'unica luce che c'era era quella della luna piena in una notte finalmente limpida e serena, Goku però non aveva alcuna voglia di dormire, proprio ora che era riuscito ad entrare nel mondo di Sanzo.

Goku- Sanzo.

Sanzo- (Non ha intenzione di farmi dormire oggi...) Che c'è?

Goku- Ti voglio tanto bene!

Sanzo- (Ma perchè dev'essere sempre così diretto?) E lo dici in questo modo?

Goku- Certo, mica mi vergogno a dirtelo!

Sanzo- >///<

Goku- Ah!!! Quanto sei carino quando arrossisci, Sanzo-chan!

Sanzo- (Carino...io?) Cosa? Ti avevo detto di non chiamarmi in quel modo...

Goku- No, dai Sanzo, calma, per favore!!!

Sanzo- Tzè...

Goku si avvicinò a Sanzo e gli diede un leggero bacio sulla guancia, un bacio "da moccioso", un bacetto dolce e innocente, Sanzo però divenne tutto rosso e non riuscì a trattenere un sorriso.

Sanzo- Tsk...beh ora dormi, buonanotte.

Goku- Ma Sanzo non mi dai il bacio della buonanotte?

Sanzo- Tsk...intendi come ha fatto Homura?

Goku- Eh...ma che hai capito Sanzo! >///<

Sanzo avvicinò il volto a quello di Goku che divenne ancora più rosso.

Sanzo- Guarda che potrei anche ingelosirmi...

Sanzo gli diede un dolcissimo bacio sulle labbra, non voleva più nascondere ciò che provava, dopo rimase per molto tempo a guardarlo in viso senza allontanarsi da quel viso da ragazzino, rapito dai suoi profondi occhi dorati.

Goku- Sei così bello Sanzo...i tuoi capelli, i tuoi occhi...Sanzo sei più bello del sole!

Sanzo- Ma cosa dici scimmiettina...sono i tuoi occhi ad essere più belli del sole...

Goku- Dici davvero...?

Sanzo- "Ho deciso io devo farlo, devo dirglielo!" Sì...io...non ti lascerò più solo, io...

Goku- Sanzo...

Sanzo- ...ti voglio bene Goku, tu sei il mio sole!

Goku- Sanzo non...

Ma Sanzo gli chiuse le labbra con un altro dolce bacio, finalmente ci era riuscito, finalmente era riuscito ad esprimere i suoi sentimenti a parole, aveva superato la sua paura, la paura di essere ferito per aver dato amore. I due rimasero a dormire abbracciati in una dolcezza infinita, addormentandosi con la certezza di non essere mai più soli.

 

Owari.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saiyuki / Vai alla pagina dell'autore: Shuichi