Aishiteru

Avevano appena finito di fare l'amore per la seconda volta da quando anche Himuro si era dichiarato, Atsushi lo stava guardando, se ne accorse subito dei suoi occhi umidi.
"muro-chin perché piangi?"
Glielo chiese mentre cercava delicatamente di uscire da lui senza fargli male, andandosi a sedere nello stesso punto in cui era.
Le gambe del ragazzo gli scivolavano leggere lungo i fianchi, e le sue piegate sotto di lui, le loro erezioni non ancora sciolte si sfioravano anche se di pochi centimetri.
"Non è nulla Atsushi, va tutto bene"
Murasakibara lo stava guardando con aria seria, si chiedeva se avesse fatto qualcosa di sbagliato.
Forse lo aveva 'aggredito' con troppa foga prima; quando era entrato in casa, forse gli aveva fatto male in qualche modo, non sempre riusciva a controllarsi.
Per la gente era difficile capire cosa passava per la testa di Atsushi, perché il suo volto cambiava di poco a seconda delle emozioni che provava, ma Himuro era abituato al suo gigante buono; sapeva leggerlo fin nel profondo, lo aveva imparato stando con lui praticamente sempre, sia durante le lezioni che gli allenamenti di basket, senza contare che al dormitorio avevano l'appartamento insieme.
"muro-chin... Quando piangi, io non so cosa fare..."
Himuro gli sorride, si alza leggermente e lo tira a sé baciandolo.
Lo ama, lo ama davvero quell'enorme uomo dai capelli viola che non fa altro che mangiare quasi ventiquattrore al giorno; gli era bastata una settimana per innamorarsene senza aver più vie di scampo ma da lui, Himuro, non sarebbe mai scappato.
Himuro non si era mai considerato un'omosessuale, né aveva mai pensato a cosa potesse piacergli da quel punto di vista; certo era popolare e aveva sempre avuto le ragazze intorno, ma a lui non erano mai interessate.
A lui non era mai interessato nessuno, che fosse uomo o donna, almeno finché non era arrivato Atsushi; con lui le cose erano cambiate davvero molto.
"non sono triste Atsushi, sono solo felice. Felice di avere te."
Il ragazzo gli fa un sorriso, uno dei migliori che ha, Atsushi lo ricambia a sua volta con una leggera curvatura della bocca.
E lui lo sa, lo sa benissimo che gli sta sorridendo, anche se a vederlo non sembra; ma Atsushi è fatto così, di piccoli cambiamenti.
Tanto è gigante il suo corpo nella sua altezza tanto è leggero il cambiamento del suo viso in base alle emozioni.
Himuro lo tira a sé e lo bacia, non smetterebbe mai di baciarlo perché adora le sue labbra, le trova perfette.
"I love you, Atsushi"
Glielo dice in inglese, gli esce naturale cosi; tutti gli anni passati in America li sente, ne sente il peso per certi versi.
È un peso strano quello che sente e non è dato dal corpo di Atsushi steso sul suo, ma è come se in America fosse stato da solo sempre, pur avendo avuto la compagnia del suo amico Kagami.
Da quando aveva conosciuto Atsushi il mondo aveva preso a scaldarsi e a colorarsi, quel gigante perennemente annoiato gli aveva cambiato completamente la vita.
"Atsu...I'ill be by your side forever"
"Eh... Are you promising me this?"
Glielo chiede in un inglese forse non perfetto, ma sa che a Muro-chin non da problemi, che lo capisce ugualmente, questa è una delle cose che ama di Himuro; spesso qando sono da soli parlano un misto tra inglese e giapponese, e spesso si rispondono nella lingua dell'altro, a loro piace fare cosi, è uno dei tanti piccoli gesti che fanno come coppia.
Lo vede sorridere, e lui per un secondo si spaventa, si spaventa perché quel 'forever' sa bene cosa significa, sa che è un sacco di tempo, ha paura che tutto finisca solo perché lo ha detto.
Murasakibara non è superstizioso, ma gli è già capitato in passato, con un altra persona, che dopo una frase simile tutto fosse finito nel giro di poco, e lui la sente di nuovo quella paura; Himuro lo guarda, vede nei suoi occhi ciò che sta pensando, glielo legge fin troppo chiaramente, sa che è spaventato; lo rassicura abbracciandolo e dandogli un altro bacio.
"È un sacco di tempo lo so, ma voglio passarlo solo con te. I want do it again, Atsushi"
Murasakibara non risponde, gli sorride e basta, ha perfettamente capito cosa intende dire e cosa vuole.
Anche se un po' goffamente si sposta girandosi sulla schiena e portandosi Himuro sopra di lui, ama il fatto di averlo su di sé come ama il fatto di addormentarsi ascoltando il suo cuore battere.
A Murasakibara non servono cose strampalate e assurde o gesti eclatanti, a lui bastano i piccoli gesti e i momenti d'intimità che hanno quando sono nel loro appartamento, il resto è inutile.
Himuro gli sorride di nuovo e lo bacia, lo bacia in maniera diversa da prima.
Ed è in quel bacio che Atsushi lo sente, sente quel sentimento provato dal suo compagno; capisce che è differente da quella volta nel suo passato, sa che sta volta è vero e che si può fidare davvero di lui e delle sue parole.
Lo ricambia alla stessa maniera, si sente tranquillo e senza usare le parole gli fa capire che per lui è la stessa cosa; lo ama dal profondo.
Questo sorprende davvero Himuro, lo sa bene che Atsushi fatica a esprimere i suoi sentimenti a parole e che preferisce i gesti, ma questa volta è davvero sorpreso di ciò che può capire e cogliere da lui.
Cambia di nuovo il suo modo di fare, era partito con la sola idea di ricambiare ciò che aveva provato prima, ma ora non era solo un voler ricambiare, era un voler far l'amore come si deve, con quel sentimento che li legherà per la vita.
Entrambi lo hanno capito e lo sanno, gli va bene così; a loro due non gli importa di avere solo diciassette anni; è ciò che vogliono perché si sono appena scelti. Questa è la miglior scelta di tutta la loro vita.

Lo capisce da come si muove e da come ansima, è vicino al limite e non perde più tempo; si alza e si sistema meglio, sta per farlo e quasi non ci crede, per certi versi è la sua prima volta e gli fa un po' spavento, ha timore di non esser bravo abbastanza e di fallire.
Ed è in quell'istante che il gigante viola si alza leggermente e lo bacia di nuovo, lo ha compreso, gli sorride e gli sussurra all'orecchio.
"non ti preoccupare muro-chin...fallo"
Rassicurato da quelle parole non ci pensa più e lo fa, lo preme e s'incastra perfettamente dentro di lui.
Quella sensazione nuova lo avvolge completamente, il calore e la sensazione di ristrettezza gli mandano in cortocircuito i pensieri fino a quando Atsushi non si muove facendolo tornare alla realtà.
All'inizio si trova impacciato nei movimenti e il Atsushi lo guida un po', finalmente prende il ritmo e smette di guidarlo.
A entrambi sta piacendo, anche se è la prima volta per ciascuno con i ruoli invertiti.
Non hanno mai badato alle cavolate dei ruoli, sono sempre stati loro stessi, e hanno sempre fatto ogni cosa come sentivano di farla.
A loro due non importava nulla dei ruoli, importava solo che l'altro fosse davvero felice e soddisfatto.
Himuro è al limite e Atsushi lo capisce subito, si muove leggermente, quel tanto che basta a cambiare di poco lo stimolo che sta ricevendo.
Non lo fa perché lui non sia bravo, ma perché vuole arrivare al piacere con lui, nello stesso istante, gli interessa solo questo ora.
"muro-chin...come..."
Atsushi non fa in tempo a finire la frase che il suo desiderio di arrivare al piacere nello stesso momento si avvera, e almeno per lui è la cosa più bella che possa esserci in quell'istante, oltre al suo compagno ovviamente.
Himuro lo guarda sorridendo mentre gli si accascia addosso visibilmente stanco e col respiro affannato, Atsushi gli prende il volto con una mano, lo accarezza e lo bacia, ora ne è davvero sicuro, è lui la sua persona, quella giusta per cui varrà sempre la pena di sacrificarsi, nel bene e nel male.
"Aishiteru muro-chin"
Glielo dice in giapponese, usa quella lingua perché al momento è quella che gli piace di più, sia come suono sia come significato.
Non vuole usare una locuzione davvero troppo complicata, lui è una persona semplice e tali sono anche le sue parole; semplici ma che arrivano dritte al cuore. Esattamente come lui e Himuro hanno fatto l'un col cuore dell'altro.
"Atsu-chan... Love You"
Himuro si stava addormentando tra le sue braccia, adorava rimanerne incastrato e amava sentirne la loro presenza e calore sul suo corpo.
"one day marry me Atsu-chan. .."
Lo aveva detto quasi biascicando le parole sul suo petto, come se volesse dirle al suo cuore.
Atsushi lo guardò sorridendo l'abbracciò davvero forte, prese la coperta e l'avvolse intorno a loro due; per la prima volta si sentiva in pace, sia con sé stesso che col mondo.
"yes, I'll do it, te lo prometto muro-chin".

Nota: ho usato nel titolo la parola giapponese aishiteru, principalmente per richiamare ciò che dice alla fine Atsushi a Muro-cin, ma anche perchè la sfumatura di aishiteru è piu ampia di un semplice "I love you".
‘Ai’ (愛) indica anche l’amore che viene dato, piuttosto che quello che si ‘riceve’. Significa amare qualcuno anche per i suoi difetti e non solo per i pregi.
Come vedete, aishiteru indica ciò che il loro rapporto sta diventando, cioè qualcosa di molto piu solido e duraturo, quasi paragonabile a renai (恋愛).
Non sono solita usare parole straniere nelle mie fic ma in questa mi parevano starci davvero bene, il fatto che loro parlano in inglese l'ho aggiunto io, mi piace pensre davvero che tra loro abbiano una sorta di linguaggio personale e intimo, come se fosse una specie di loro lingua segreta che solo loro possono sentire e capire.






Angolo Autrice:
Buongiorno o buonasera, non importa, in ogni caso ben arrivati.
Non ho molto a dire su questa fic, a parte che mi sono svegliata con essa che mi tapezzava la testa, sia di immagini sia di parole e quindi era doveroso scriverla, premetto che io sono schifosamente e fottutamente innamorata di Murasakibara Atsushi, ho il telefono che da blu scuro sta diventando violetto a forza di scaricare e tovare immagini di Atsu-chan.
Questa coppia la adoro, e la trovo davvero perfetta, anche se ametto che Murasakibara lo vedo bene sia con Kuroko che con Akashi, quindi si potrebbe uscire qualcosa anche s quete coppie; vi lascio senza farla troppo lunga, spero vi sia piaciuta, e vi sia piaciuto il mio modo di scrivere (scusate per le virgole, in ogni caso, se vi e piaciuta, lasciatemi pure un parere scitto, e vi risponderò. :)