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Autore: Gatto1967    08/10/2020    4 recensioni
Ricordate quando miss Mary Jane si recò al Santa Johanna Hospital a chiedere che una delle ex-allieve della sua scuola andasse come crocerossina in rappresentanza della Mary Jane School?
Candy voleva offrirsi ma fu bruciata sul tempo da Flanny.
Cosa sarebbe successo se Candy avesse bruciato sul tempo Flanny e fosse partita per l’Europa?
Cosa le sarebbe capitato sul fronte europeo?
Cosa avrebbe fatto Flanny a Chicago?
E Albert? Cosa ne sarebbe stato di Albert?
Terence sarebbe stato con le mani in mano ad aspettare il ritorno della sua amata?
E… la Casa di Pony? Cosa avrebbero fatto Miss Pony e Suor Maria una volta venute a sapere della partenza della loro Candy per il fronte?
Gli Andrew poi, nella persona della zia Elroy, che avrebbero detto e fatto?
Leggete e saprete…
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Candy si sedette sulla panchina e aprì la busta proveniente dall’America.

Il contenuto della busta la lasciò senza fiato: alcuni ritagli di giornale le spiegarono gli incredibili avvenimenti degli ultimi mesi.

La rivelazione dell’identità del signor William Albert Andrew.

Il tentativo goffo e maldestro di Neal e Iriza per estorcere denaro alla famiglia Andrew.

L’annuncio del matrimonio fra William Albert Andrew e Flanny Hamilton.

-Ommiodio… Albert e lo zio William… sono la stessa persona? Ma… come può essere?

E poi… Flanny che sposa Albert?

Ma che cosa è successo in America?-

Poi c’erano tre lettere dentro la busta. Nella prima Albert, o meglio lo zio William Albert le spiegava le sue vicissitudini e i motivi che avevano indotto la zia Elroy ad allontanarlo da casa e a nascondere la sua reale identità.

Nella seconda Flanny le spiegava quello che era successo fra lei e Albert e concludeva la lettera scrivendo:

 

“Cara Candy, mi dispiace di non averti mai dimostrato amicizia e affetto come tu meriti, ma non vedo l’ora che tu torni a casa sana e salva per poter rimediare ai miei sbagli.

Il medaglione che una certa sbadatella dimenticò sul suo letto il giorno della partenza per l’Europa ti aspetta.

Ti voglio bene, Flanny.”

 

-Santo cielo, questa lettera l’avrebbe scritta quell’iceberg di Flanny?-

Poi lesse la terza lettera che la lasciò senza fiato, era della zia Elroy.

 

“Carissima Candy.

 

Gli ultimi eventi mi hanno fatto capire quanto ho sbagliato nella mia vita.

Ho sempre cercato il prestigio e l’onorabilità degli Andrew, e per questo ho costretto mio nipote a condurre una vita nascosta, ho dato credito a due esseri senza scrupoli come Neal e Iriza, e ho incolpato te di ogni sventura capitata alla mia famiglia.

Ti accusavo della morte di Anthony, ma sbagliavo: la morte di Anthony fu soltanto un’orribile disgrazia.

Ti ho accusata anche della morte di Stear, ma anche lì sbagliavo. Stear ha preso una sua decisione e l’ha pagata a carissimo prezzo.

Ora io chiedo a te di non pagare lo stesso prezzo. Torna a casa Candy, la tua famiglia, i tuoi amici, la Casa di Pony. Tutti aspettiamo il tuo ritorno.

Spero che un giorno potrai perdonare a questa vecchia testarda.

 

Elroy Andrew”

 

Candy aveva già saputo della morte di Stear. Annie glie l’aveva scritto qualche settimana addietro, ma il pensiero dell’amico perduto la fece piangere.

-Ehi che ti succede Tarzan?-

-Terence!- disse lei abbracciandolo.

Terence era stato ferito ad un braccio e quindi ricoverato in ospedale. La stessa Candy aveva partecipato all’intervento per estrargli ben tre pallottole dal braccio sinistro, ma ormai era quasi completamente guarito.

Terence lesse rapidamente le lettere e i ritagli di giornale che Candy aveva ricevuto dall’America e alla fine si lasciò scappare una risata.

-Iriza e Neal in galera! Vorrei essere in America per gustarmi questa scena!-

-Non mi importa niente di quei due falliti!-

-Piangevi per Stear, vero? Sapevamo già della sua morte, ma questa lettera ti ci ha fatto ripensare.-

-Adesso passa, non preoccuparti. Non sono più la ragazzina che ha pianto la morte di Anthony per mesi interi.-

-No, non lo sei più.-

-Dimmi Terence: tu sapevi di Albert?-

-No, non lo sapevo. Avevo capito che quell’uomo nascondeva un segreto, ma non potevo immaginare quale.

Certo, era strano che un vagabondo squattrinato potesse viaggiare dall’America all’Inghilterra, o dall’Inghilterra all’Africa, quindi non poteva essere quello che pensavi tu.-

Candy assentì. Troppe stranezze nel comportamento di quell’uomo avrebbero dovuto farla riflettere. 

-Ascoltami adesso: domani mi dimettono e tornerò in trincea.-

-Terence… ma devi proprio?-

-Abbiamo già fatto questo discorso, sono un soldato Candy!- 

Candy lo abbracciò di nuovo e di nuovo si lasciò andare alle lacrime.

-Piuttosto tu… non credi che dovresti rientrare a casa per il matrimonio di… tuo zio?-

-Non posso ancora crederci: Albert è lo zio William! E Flanny che…-

-Flanny è quel pezzo di ghiaccio che mi cacciò fuori dall’ospedale a Chicago?-

-Proprio lei!- ridacchiò Candy -È stata vicina ad Albert quando lui ha perso la memoria e adesso… sono proprio impaziente di rivederla!-

-E allora cosa aspetti? Rientra a casa!-

-Non posso Terence! Non posso mollare tutto da un giorno all’altro! Qui c’è ancora tanto bisogno di me, e poi sembra che se ne parli per l’anno venturo.-

 

L’estate passò in fretta, e i primi freddi autunnali portarono la notizia della morte della matriarca degli Andrew.

Provata dalle terribili vicissitudini degli ultimi mesi, Elroy Andrew si era spenta nella sua residenza di Chicago.

Il funerale dell’arcigna donna finì su tutti i giornali dell’Illinois e la notizia arrivò presto anche a Candy che ne rimase turbata. Aveva scritto una lunga lettera all’anziana donna, ma non aveva fatto in tempo a rappacificarsi personalmente con lei, e certi malintesi del passato non sarebbero più stati chiariti. 

In quel frangente Candy maturò la decisione di tornare a casa e ritrovare i suoi affetti, la sua famiglia, la Casa di Pony. Ma c’era anche Terence… come poteva lasciarlo?

 

Passò altro tempo e arrivò l’inverno. Cadde la neve e le notizie dal vicino fronte di combattimento erano preoccupanti: si erano verificati aspri scontri.

Un giorno Candy e Sharon videro Micheal che parlava con alcuni ufficiali.

-Sì signori, partirò subito per la prima linea, ma non ho infermiere da portare, qui abbiamo le forze contate.-

Le due ragazze si diedero un’occhiata d’intesa

-Veniamo noi dottore.-

-Ragazze è fuori discussione! Voi non potete…-

Vedendo la giovane età delle ragazze l’ufficiale più anziano intuì il problema che si poneva il dottore.

-Dottore, la capisco ma in questo momento non possiamo guardare tanto per il sottile. Porti le ragazze con sé.-

   
 
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