Scritta per We Are Out Of Prompt
Prompt: Merlin: essere diverso non sempre era un dono
Antichi Sussurri
Sua Altezza Impossibile si porta un filo d’erba alle labbra, lo usa come strumento per emettere un lungo fischio, poi sospira e si distende sotto un salice. Dopo pochi minuti sta dormendo come tutti gli altri.
Non avrà bisogno di lui per un po’ e i soldati stanno facendo la guardia alla corte in fuga dall’afa estiva.
Morgana ha adagiato la testa sulle ginocchia di Gwen ed entrambe assomigliano a due splendide ninfe dormienti.
Re Uther russa leggermente e tiene un occhio aperto. Il resto delle dame, dei lord e dei servi sembrano tutti caduti in un sonno incantato.
Lui vorrebbe imitarli, ma non può. Perché il suo dono gli porta alle orecchie voci sussurranti nascoste dal canto delle cicale.
Sono spiriti naturali, creature dimenticate, divinità smarrite. Gli parlano di erba non calpestata. Di alberi non recisi di frutta non colta. Gli parlano di quando tutto era vivo e quegli esseri grezzi e violenti non avevano ancora edificato i loro castelli, distrutto la loro dimora, violato i loro luoghi segreti.
Sospirano e Merlino sospira con loro mentre il loro dolore si insinua in lui. Per una volta, solo per una volta, vorrebbe essere incapace di ascoltare. Vorrebbe essere come tutti loro.
Cieco, sordo, ignaro e addormentato.