Legoshi pensava davvero male di sé, da
qualche tempo. Non che la sua autostima fosse chissà quanto alta prima di Haru;
affatto. Ma aver compreso la natura dei suoi sentimenti per lei lo aveva fatto
sprofondare nello sconforto e nella rabbia; rabbia di non essere abbastanza e
sconforto per la sua scarsa capacità di autocontrollo.
Non riusciva proprio a vedere il mondo con
gli occhi di un innamorato: al posto di farfalle e cieli rosati, di prati
immensi e dolci canzoni c’erano atmosfere tese e pesanti. Aveva cercato di
vedere il lato positivo della faccenda; di sforzarsi, di cambiare in meglio per
lei. E, anche se percepiva l’avvicinarsi dei progressi, ne perdeva l’arrivo,
troppo concentrato sulla postura e il comportamento. Sul non alzare la voce e
sul non compiere movimenti repentini, per non spaventarla.
Viveva in punta di piedi per stare al passo
con lei. Era una favola
insolita: il grande lupo cattivo addomesticato
da una coniglietta. Il grande lupo cattivo che rincorreva uno strano
Bianconiglio, sempre un passo avanti a lui. E anche se leggeva
scetticismo e incredulità negli occhi di
animali come Gouhin, a lui piaceva così.
Continuava a pensare male di sé,
probabilmente l’avrebbe fatto per sempre. Ma Haru era il suo punto d’arrivo.
E lui l’avrebbe raggiunta.
Presto.
Angolo dell'autrice:
buonasera a tutt*! È il mio primo contributo in questa sezione,
ma spero che possa piacervi :D Ho deciso di approfittare del #writober2020 indetto da fanwriter.it
(prompt: favola) per provare a scrivere qualcosa sul rapporto
complicato che lega Legoshi e Haru, e il risultato è questa
flashfic.
Grazie a chi ha letto♥
Alla prossima!
Frix