[i][b]…le baciai il collo… Sentivo il calore del suo corpo sotto il mio, e la vedevo tremare come una foglia…[/b] Era il 26 maggio di parecchi anni fa…me lo ricordo come se fosse ieri. Era il suo 18esimo compleanno, ed era l’ultimo giorno che potessi passare insieme a lei. “troy…!grazie mille! Non dovevi fare tutto questo per me, non…” Non le diedi il tempo di finire, intrappolandola in un bacio. Le avevo preparato una sorpresa, il mio regalo per il suo compleanno. Eravamo su quella grande spiaggia al tramonto, con il solo desiderio di stare insieme. Avevo organizzato tutto per rendere quel momento unico e indimenticabile. Avevo organizzato tutto per lei…c’era un grande gazebo di vimini, con all’interno due letti bianchi e candidi. Avremo passato la notte lì, insieme. Le presi le mani tra le mie. T:“…Gab…non voglio che tu te ne vada…” G:“non lo voglio nemmeno io, lo sai…ma il lavoro del compagno di mia madre mi costringe…non ce la farò senza di te…” T:“Io non vivo senza di te…” Nel dire questo e senza accorgermene la mia voce tremò… Le scese una lacrima sulla guancia. G:“…Troy…” Si gettò tra le mie forti braccia, cominciando a piangere. Le baciai il capo, e accarezzai piano tutto il suo corpo. Mi guardò negli occhi. G:“…io…” Sospirò, e mi strinse ancora di più le mani. La baciai. Sapevo cosa voleva dire, ed era esattamente quello che volevo dirle io. G:“Troy, lasciami parlare, ti prego…” Le diedi un ultimo bacio sulla fronte. G:“…voglio passare quest’ultima sera con te. Voglio sentirti mio, voglio che tu sia il mio unico pensiero di questa notte…voglio sentire le tue mani scivolare su di me, voglio…” deglutì G:“voglio…fare l’amore con te, Troy…la prima volta e l’ultima volta…” Ricominciò a piangere silenziosamente e io la strinsi forte a me. T:“lo voglio anch’io Ella…ti amo…” Mi fissò negli occhi, e nel vedere quel suo dolce sguardo tremai. G:“…ti amo…” Mi baciò a stampo. G:“ti amo…ti amo…ti amo…” Diceva questo velocemente. Il desiderio di baciarla era più forte di me. Ci incontravamo e ci sussurravamo di amarci. Appoggiò la testa sul mio petto. T:“…Ella…promettimi una cosa…” Mi guardò. T:“…promettimi che tornerai…promettimi che questa non sarà l’ultima volta che staremo insieme…” G:“te lo prometto…te lo giuro sulla mia anima…” T:“…ti amo…” Era quella l’unica parola che descriveva tutto in quella buia notte di fine maggio. Lei era così, semplicemente perfetta…Ci sdraiammo sulla sabbia, e volgemmo lo sguardo verso il cielo. Le stelle ci guardavano dall’alto, sorridendo contente. Godevano di uno spettacolo stupendo. Ci proteggevano in quella buia notte. T:“...Non ci sono tutte in cielo questa notte le stelle…” Mi guardò. T:“ne mancano due…sono intrappolate nei tuoi occhi…e gli fanno brillare come due stelle…” G:“…Romeo a Giulietta…Shakespeare…” T:“no…Troy a Gabriella…la nostra storia…” G:“Per sempre…?” T:“per sempre…” Il vento ci fece rabbrividire, e il leggero freddo ci fece stringere ancora di più… Lei era così piccola e bisognosa di cure…bisognosa di amore…bisognosa di me…e io ero così forte, eppure a guardarla tremavo come un cucciolo indifeso. Mi faceva provare emozioni troppo profonde e troppo stupende da poter descrivere. La guardai e sorrisi. Mi baciò piano il collo. Sentii il suo dolce profumo inebriarmi la mente. Sapeva di vaniglia, quel sapore che c’era anche nei suoi stupendi baci. “…sono pronta Troy…” …le baciai il collo…le sfiorai i fianchi, con morbidezza…lei era delicata come un piccolo fiore… Mi spostai leggermente su di lei. Non sapevo esattamente cosa fare, ma il solo fatto che lei fosse con me mi tranquillizzava… Sentivo il suo piccolo corpo tremare sotto il tocco delle mie mani. “…Ella…non avere paura…” “…non ho paura Troy, so che ci sei tu con me…e niente mi spaventa…” La mia mano scese sulle sue snelle gambe, mentre la guardavo negli occhi. Era stupenda. Così piccola…così bella, così tenera, così dolce, così…semplicemente Gabriella. Mi avvicinai alle sue labbra e la baciai con delicatezza. Le nostre labbra si divisero piano. La mia mano si spostò a sollevarle il vestito bianco che indossava…glielo tolsi…cominciai ad osservare ogni parte del suo corpo…Lei mi tolse piano la camicia che portavo, e i pantaloni. Il tocco della sua leggera mano sul mio petto provocava in me un vortice di emozioni. Restammo non so quanto tempo ad osservarci, ci esplorammo a vicenda. Le baciai il seno, quel piccolo seno che ora era solo mio. Cercavo di farla sentire desiderata, amata e protetta in ogni movimento che compievo. Mi baciò il lobo dell’orecchio sinistro, e io feci lo stesso. Accarezzai in punta di dita il suo corpo, senza lasciare nulla in sospeso. Lei fece lo stesso su di me. Le lasciai una scia di baci dappertutto, facendola emozionare. La guardai. Il volto rivolto verso l’alto, il labbro inferiore stretto sotto i denti bianchi…dio quant’era bella! Quest’immagine sarà sempre nella mia memoria…le mie mani passano a sfiorarle il viso e una si inserisce piano tra i suoi capelli morbidi e neri, posizionandosi sotto la sua nuca. Sentii le sue mani stringersi sulla mia schiena, quasi aggrappandosi… “…tranquilla Ella…ti amo…” Riuscivo a sussurrarle solo questo tra un bacio e un altro. La passione aumentava sempre di più minuto dopo minuto…l’emozione coinvolgeva i nostri giovani corpi nudi… Entrai lentamente dentro di lei, sentendola sospirare. Il rumore delle onde infrante sulla sabbia batteva il tempo di quella dolcissima danza che stavamo compiendo. Le nostre labbra si univano in baci sempre più impetuosi, fino al momento in cui i nostri respiri affannati ci impedivano persino di sussurrarci di amarci. Le sue mani mi facevano provare mille brividi, mille nuove sensazioni mai provate. Sentivo il suo corpo prendere sempre più confidenza con il mio mentre i nostri respiri si fondevano diventando un’unica cosa. …Diventammo anche noi un’unica cosa quella notte...Un unico corpo, un’unica anima, un unico cuore che batteva solo per amore… Le stelle sopra di noi creavano una cornice unica e fantastica per quel momento. La luna sorrideva anch’essa alla vista di un amore così speciale… “…ti dimenticherai di me…?” “…è impossibile dimenticarsi di te…nemmeno se il sole un giorno si spegnesse, nemmeno se tutto il mondo dovesse andarmi contro…non mi dimenticherò di te, Ella…” G:“…ti amo…” T:“…urliamolo…”mi alzai in piedi, porgendole la mano. G:“…al mondo e a tutti…”appoggiò la mano sulla mia, e dicendo questo si alzò al mio fianco. La presi in vita con un braccio. Il vento le mosse i capelli mori, coprendole il viso. Gli spostai leggermente per guardarla negli occhi. Ci avvicinammo al mare, bagnando di poco i piedi. La guardai e le sorrisi. G:“…ti amo Troy!!!” La sua dolce voce risuonò sulla spiaggia vuota e deserta. T:“ti amo Gabriella!!!” La mia voce profonda risuonò nel vento, unendosi a quella di lei… T:“…giurami che ogni volta che ti sentirai sola, urlerai al mondo il mio nome, così che le nostre promesse espresse al cielo possano risuonare ancora una volta, e potranno tornare a consolarti…” G:“te lo giuro…”si strinse sul mio petto, accucciolandosi dolcemente. T:“…amore sei dolcissima…” G:“no…tu sei dolcissimo…” Mi baciò ancora una volta, prima di addormentarsi tra le mie braccia…con la flebile luce delle candele a tracciare le nostre ombre. Ci addormentammo dopo aver promesso al cielo e a tutto ciò che ci circondava di rincontrarci un giorno… [b]…Non la incontrai più…la mia piccola e dolce Ella…quel maledetto destino che ci separò per sempre, il giorno successivo della nostra prima volta…[/b][/i]