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Autore: ValeKikyo    15/10/2020    0 recensioni
Questa sarà una raccolta di fanfiction Hurt/Comfort, in generale one-shot totalmente a sé stanti, scritte per il gruppo FB "Hurt/Comfort Italia Fanfiction & Fanart", nelle challenge altre persone danno un prompt e lo scrittore deve adattarsi ad esso, quindi tratteranno tutti di temi diversi, unica cose in comune, la dinamica hurt/comfort, spero vi piacciano!
Genere: Guerra, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ubriachezza molesta scritta per la #6settingschallenge

A quanti bicchieri era arrivato?
Non ne aveva idea e non lo voleva sapere.
Inghilterra buttò giù l’ennesimo whiskey, sotto lo sguardo preoccupato della nazione iberica.
-Ehm…Arthur?-
-Coshia…ciè?-
Il biondo già parlava male, e stava facendo cenno al barista di dargli un altro bicchiere.
-So che hai litigato con America, ma non dovresti ridurti così-
-Io fashio come mi pare!-
E prima che Antonio riuscisse a fermarlo, ingurgitò anche il nuovo bicchiere, rischiando per giunta di spaccarlo nella foga di rimetterlo sul bancone.
-Inghilterra basta!-
Lo afferrò per le spalle, costringendolo a guardarlo.
-Non puoi fare così ogni volta che litighi con lui! Bevendo non risolvi niente!-
-Stai zitto!- volubile come quando era sobrio, l’albionico si alzò e cominciò ad inveirgli contro -non accetto consigli da una Nazione che ho sconfitto talmente tante volte da aver perso il conto! Il fatto che anche tu abbia perso le colonie non ti autorizza a dirmi come gestire le mie!-
Spagna sospirò, sapeva che in quello stato era inutile dargli contro.
Non che da sobrio fosse molto trattabile del resto.
-Io non l’ho cresciuto così coglione! È tutta farina del suo sacco!-
Non era la prima volta che il povero Antonio doveva sorbirsi le lamentele del rivale, e in genere finiva solo in un modo.
-Io non capisco perch…-
L’inglese si bloccò, sentendo lo stomaco ribaltarsi.
-E eccolo- sussurrò lo spagnolo.
Correndo a perdifiato, Arthur si lanciò in bagno per vomitare, immediatamente seguito dall’altro.
Antonio si avvicinò, sostenendogli la testa e scansandogli i capelli dalla fronte, mentre assisteva al pietoso spettacolo di Inghilterra che vomitava sul water.
Come poteva uno dei più grandi imperi della storia ridursi in quel modo per colpa di una Nazione che non aveva nemmeno duecento anni?
Arthur era ancora troppo concentrato sulla ex-colonia oltreoceano per accorgersi di chi gli stava intorno.
Quando ebbe finito di vomitare, gli pulì la bocca con un fazzoletto, guardandolo.
Aveva lo sguardo ancora annebbiato dall’alcol, ed era decisamente arrivato al punto di non ritorno.
-Ok, ora ti porto a casa-
-Mmm…gno…-
-Oh sì invece, e sai che non puoi ribellarti-
Se lo caricò in spalla di peso, uscendo dal bagno.
Arthur si sentiva completamente spompato, lo stomaco ancora sottosopra, aveva paura di vomitargli addosso da un momento all’altro.
Ma Spagna ormai si era abituato a quel suo lato.
Pagò il barista e si diresse con calma verso casa sua, per fortuna conosceva anche lui le strade di Londra a memoria e non ebbe problemi.
-Arthur, le chiavi-
-Mmm...tschia…deshtra…-
Rovistando un po’ finalmente le trovò, aprì la porta e lo portò in camera da letto, facendolo sdraiare sul materasso.
Il biondo mugolò, rannicchiandosi.
-Non avrai intenzione di dormire vestito così-
-Nh…lashiami in pashe…-
-Almeno le scarpe, dai-
Si sedette sul letto cominciò a togliergli le scarpe sotto il suo sguardo brillo ma stranamente vigile.
-Io dormo sul divano qui accanto ok?-
-…no…-
Lo afferrò per un braccio e con una forza straordinaria considerando il suo stato, lo trascinò con lui e affondò la testa sul suo petto.
Il che durò qualcosa come tre secondi perché dovette di nuovo precipitarsi in bagno.
Spagna scosse la testa, si tolse le scarpe a sua volta e lo raggiunse di nuovo.
-Perché…lo reggo…così male…?-
-America o l’alcol?-
-Mh…tutti e due…-
Prese un bicchiere e lo fece bere lentamente, rimanendo comunque per precauzione a portata di water.
Inghilterra si stupiva sempre della pazienza che Antonio manifestava in certe situazioni, non era la prima volta che lo aiutava e probabilmente non sarebbe stata nemmeno l’ultima.
Ma ciò che lo sorprendeva di più, era che lo spagnolo non si era mai approfittato della situazione.
Nel corso della storia e delle loro guerre, Arthur aveva abusato più volte di lui, ogni volta che vinceva, gliela faceva pagare per averlo sfidato.
Ma lui non aveva mai pensato di vendicarsi, nemmeno in momenti come quello in cui era vulnerabile e impossibilitato a difendersi.
Non una volta si era svegliato nudo accanto a lui dopo una sbronza.
-Come stai?-
L’inglese sbatté le palpebre, tornando al mondo reale.
-Sì, sto…sto bene…adesso…-
-Bene, andiamo a letto? Mi vuoi ancora con te?-
Ancora prima di rendersene conto il biondo aveva annuito.
-Bene-
Sostenendolo per le spalle uscirono dal bagno e l’inglese si abbandonò di nuovo sul materasso.
Antonio gli si sdraiò accanto ed esattamente come prima, l’inglese si strinse a lui e affondò la testa sul suo petto.
Il castano non avrebbe mai dimenticato quella nottata.

Buonasera a tutte, sono tornata anche in questa raccolta!
Esattamente come per il capitolo precedente, mi era stata fornita un'ambientazione, solo che questa volta ne ho fuse due insieme, un pub e una camera da letto.
Se siete mie lettrici abituali sapete che non shippo SpUk, ma considerando la loro longevità, è inevitabile che succedano anche cose del genere.
Spero che continuiate a seguirmi volentieri, alla prossima!
  
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