Di baci e carezze

La luce del sole faceva capolino dalle tende in maniera giocosa quella mattina, percorrendo la sagoma di una ragazza placidamente addormentata, abbandonata tra le pieghe di un sogno che non avrebbe ricordato. Un sogno bellissimo, che esprimeva uno dei desideri più forti e profondi del suo animo. Un desiderio che si era imposta di sigillare, per risparmiarsi il dolore del rifiuto.

«Natsu… Dammi un bacio.»

Era stato un sussurro, appena pronunciato, la bocca impastata. Lucy si girò di lato, rifuggendo la luce solare. Era un bisogno che andava oltre il suo raziocinio, quello di sentirsi abbracciare dolcemente da un paio di braccia forti – braccia che l’avevano stretta e sostenuta molte altre volte.

Braccia nelle quali scivolò inconsapevolmente, accoccolandosi come una bambina. Non era inusuale che Natsu dormisse con lei. O meglio, che facesse finta di dormire sul divano per poi infilarsi tra le lenzuola della bionda non appena era sicuro che lei dormisse. Il suo materasso era forse il più morbido nel quale avesse mai dormito, e il suo profumo era semplicemente il buono che avesse mai annusato. Era una verità pura e semplice, chiara come il sole.

Il ragazzo la stava osservando in silenzio, ascoltando il suo respiro regolare e quello di Happy, che ronfava spaparanzato sul divano. Non poteva dire di essere rimasto enormemente sorpreso da quello che aveva sentito; non se lo aspettava, ecco tutto. L’ultima volta che si era parlato di baci e cose simili le aveva piazzato davanti Happy, per la miseria!

La verità era che… Lui non si sarebbe tirato indietro, quella volta. Lui voleva quel bacio. Ma non ci aveva più pensato. E ora… Lei gliel’aveva chiesto. E sì, sapeva che stava dormendo, ma tecnicamente…

Natsu fece scivolare lentamente una mano sul suo viso tondo, spostandole una ciocca di capelli che le copriva gli occhi. Non avrebbe potuto baciarla sulle labbra senza svegliarla, così si accontentò di lasciarle un bacio leggero sulla fronte.

Ma la prossima volta l’avrebbe fatto come si deve.

Questo era poco ma sicuro.