-Se hai sonno puoi anche dormire, ma dopo non lamentarti se si fa giorno e riesco a trovare la strada di casa lasciandoti qui…- Ghignò il biondino.
Axel si voltò verso di lui. Gli occhini blu erano arrossati e le guance bagnate da scie delle lacrime precedenti, che si mostravano alla luce del fuoco, le gote rosee e le labbra piegate in un sorriso malefico, ed infine quelle piccole e dolci orecchie appuntite, che lo facevano sembrare ancora di più un cucciolo dal manto biondo. “Però, è incredibilmente tenero…” Pensò, guardandolo insistentemente.