Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: sallythecountess    18/10/2020    0 recensioni
Lia, Zoe e Mari sono tre ragazze nate e cresciute nel piccolo paesino di Playa del Monte. Migliori amiche storiche, hanno una cosa in comune: le estati a lavorare al bancone del Chaos. Cristallizzate in storie sbagliate e ormai morte, saranno in grado di affrontare i cambiamenti che la vita gli proporrà in dodici mesi speciali?
(Tratto dal testo)
"Sono tre anni che la aspetto, tre anni in cui non ho mai avuto nessun margine per sperare, eppure l’ho amata lo stesso. In silenzio, a distanza, contando fino a cinque ogni volta che mi concedevo di guardarla, per non sembrare il pazzo che sta ore a fissarla. Tre anni che mi tormento, analizzando ogni suo gesto e ogni parola, nella speranza che lei stia cercando di farmi capire qualcosa, ma allo stesso tempo con la paura di poter fare o dire troppo e dimostrarle il mio amore, rovinando l’affetto che ci lega. L’ho consolata quando stava male, ho sorriso quando lei era felice, anche se spesso stavo morendo dentro. Ho sopportato di vederla con un altro, ho anche sperato che tornassero insieme, solo perché volevo che lei fosse felice..."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Capitolo: la verità
Rientrati da Londra, Jin e Lia trascorsero quasi un intero mese nella serenità più totale, prima di lasciarsi. In quelle settimane successero molte cose: dovettero più volte consolare Max, che sembrava molto afflitto, ma non voleva spiegare perché, furono costretti ad intervenire in una lite tra lui e Zoe molto accesa e…Jin prese delle decisioni. Lia ormai viveva a casa sua, anche se non era ufficiale. Aveva le sue cose in giro, metà a casa di Zoe e metà da lui, e spesso si lamentava di non avere mai a portata di mano ciò che le serviva, così Jin aveva deciso cosa fare: per il suo compleanno le avrebbe regalato un viaggio a Parigi, altro luogo che lei moriva dalla voglia di vedere, e lì le avrebbe dato il sacchetto rosso che aveva nascosto sotto ai suoi vestiti, con le chiavi che aveva fatto fare per lei. Era entusiasta all’idea, e contava letteralmente i giorni che mancavano a quello splendido viaggio. Le aveva detto che sarebbero andati a Parigi, e Lia era impazzita dalla gioia, e per giorni non aveva fatto altro che leggere cosa fare nella capitale francese e parlargli di cibo e altre cose parigine fingendo un accento francese imbarazzantissimo.
 A dieci giorni da quel viaggio, un venerdì come tanti, si stavano entrambi preparando per iniziare la serata al Chaos, quando Jin ricevette l’ennesima chiamata di Rosi. Lo chiamava spessissimo in quei giorni, e il suo ex era passato al Chaos una o due volte, dove aveva apertamente minacciato Jin in mille modi possibili.
Erano entrambi in bagno quella sera, Jin si sistemava i capelli mentre Lia si metteva la matita agli occhi e ovviamente lui mise la chiamata in vivavoce. La sua amica era a pezzi, così Lia intervenne, dicendole dolcemente che l’avrebbe raggiunta Jin con una bottiglia di tequila per consolarla. Era la sua migliore amica, e per Lia era assolutamente naturale che loro avessero un legame così forte, così gli disse che ci avrebbe pensato lei al Chaos per qualche ora, e lo spinse ad andare a consolare la sua amica in lacrime, ma fu un grosso errore.
Lui non si sentiva totalmente a suo agio con quella situazione per molti motivi, tra cui che di fatto era anche colpa sua se Esteban aveva lasciato Rosi, e aveva anche provato a spiegarsi con lui, che però non aveva voluto ascoltare. L’ex di Rosi sosteneva che lei fosse perdutamente innamorata di Jin, e lui aveva provato in mille modi a fargli capire che era una bugia, ma Esteban pretendeva che non le rivolgesse mai più la parola e l’allontanasse, perché solo in quel modo “avrebbe potuto riaverla”. Per Jin era tutta una follia, ma Rosi aveva avuto effettivamente degli atteggiamenti strani da quando lui si era fidanzato con Lia, ed in quel mese post rottura con Esteban aveva un paio di volte esagerato, perciò aveva cercato di non starle troppo vicino. Più di una volta aveva accampato scuse per non vederla, ma non aveva voluto dire nulla a Lia perché reputava gli atteggiamenti di Rosi stupidi slanci dettati dall’alcol. Questa volta, però, era stata Lia a prendere l’impegno per lui e Jin non poteva esimersi, così sbuffando si avviò verso casa della sua amica, pensando solo a quanto fosse carina la sua ragazza a preoccuparsi anche della sua amica, che non era sempre così gentile con lei.
Lia nel frattempo era come sempre al Chaos, gentile e sorridente con tutti, e chiacchierava con Zoe del più e del meno quando entrò Esteban con un paio di amici. Lo salutò con molta dolcezza, ma lui le chiese a bruciapelo di Jin e lei inventò una scusa. Sapeva della gelosia folle di Esteban nei confronti del suo ragazzo, così non aveva voluto dirgli dove davvero fosse, ma lui lo capì e le disse sconvolto “…ma come puoi accettare una cosa del genere? Hai pochissima autostima o sei solo estremamente stupida?”
Lia lo fissò molto perplessa, ma gli disse solo che credeva nell’amicizia tra uomo e donna e si fidava ciecamente del suo uomo, dunque non ci vedeva nulla di male, e lui iniziò a ridere.
“Adesso ti faccio un regalo, così vediamo se continui a credere all’amicizia tra uomo e donna. Vedi, devi sapere che io e Rosi abbiamo comprato casa insieme, e dunque prima di lasciarla mi sono procurato le prove della sua infedeltà, per trascinarla in tribunale e rovinarla…”
Non aveva nessun senso quel discorso, e Lia iniziò a sentirsi davvero molto a disagio, ma quando lui le disse “…e quindi se vuoi te li faccio leggere i messaggi che provano quanto sia speciale la loro amicizia. Vanno da quelli in cui lei chiede di essere messa ancora a quattro zampe, ad altri mille in cui ti chiama “la stronza” e…oh il mio preferito: quello in cui tre mesi fa gli ha offerto apertamente di fare di lei quello che voleva, dato che tu non avevi nessuna intenzione di fare sesso con lui…”
Lia rispose stizzita “sono tutte stronzate” perché non ci poteva credere, e si rifiutò di prendere il suo cellulare, ma quando glielo mise sotto il naso, si sentì morire leggendo un messaggio estremamente spinto di Rosi.
“E’ un vecchio messaggio…” gli disse, sentendosi morire, e  Esteban disse solo “sì, quello sì, ma ce ne sono di più recenti…” e così Lia ci cadde: li sfogliò rapidamente, e si sentì morire. Jin non rispondeva ai suoi messaggi sconci, ma in molti lei parlava delle loro prestazioni della sera precedente.
“Sto morendo...” sussurrò appena, col cuore a pezzi e gli occhi pieni di lacrime e Esteban le disse piano “…meriti di saperlo. La donna che tu consideri un’amica  non fa che parlare male alle tue spalle, e ha più volte provato a portarti via il fidanzato. E ho tutto scritto…”
Esteban le inviò i messaggi, e poi uscì, offrendosi di accompagnarla ovunque lei volesse, ma Lia era letteralmente sconvolta. Disse a Zoe soltanto “devo andare…” e non rispose a nessuna delle sue domande.
Si incamminò a piedi, sul lungomare, totalmente sola e in stato si shock. Le parole di Rosi le facevano male come niente prima, e lei non riusciva a dire o fare nulla, a stento poteva dilatare i polmoni per respirare. Continuò soltanto a camminare per quasi un’ora, senza giacca al freddo, ma non sentiva assolutamente nulla, solo un dolore atroce che le stringeva come una morsa lo stomaco, il ventre e il petto. La delusione era troppa, ma lei continuava a non credere che fosse realmente successo, continuava a dirsi che Jin, l’uomo che l’amava come niente al mondo, non le avrebbe mai fatto una cosa del genere, che doveva esserci un’altra spiegazione. Così, ad un certo punto, decise di leggere tutti quei messaggi, per trovargli un alibi, perciò si sedette su una panchina e afferrò il suo cellulare. Ignorò le chiamate di Zoe e di Jin, che preoccupatissimi la cercavano da ore, e decise di rileggere attentamente quei messaggi. Così scoprì la verità: la notte di Natale dell’anno precedente, mentre lei faceva cose folli per tirargli su il morale e provare a risollevarlo dalla depressione in cui era annegato, Rosi molto semplicemente gli aveva dato il suo corpo. Era successo svariate volte tra dicembre e marzo, ma lui non aveva mai risposto ai messaggi sconci di lei, se non con una faccina strana di cui Lia non conosceva il significato. E poi, evidentemente, avevano smesso perché c’erano altri messaggi in cui lei si offriva e lui rispondeva che aveva da fare, e in uno aveva scritto solo “ne abbiamo già parlato, lo sai”. Lia si sentì letteralmente morire, pensando a quanto lei avesse fatto per lui in quel periodo, e a come lui avesse violato la sua fiducia, e pianse lacrime amarissime ignorando totalmente di trovarsi in un luogo pubblico, dove c’erano molte persone che chiacchieravano e bevevano.
Immersa nella lettura dei messaggi, non notò nulla, neanche il fatto che c’era una persona che aveva preso a fissarla con sguardo molto preoccupato. Piangendo scoprì che Rosi, Josè e Tom la chiamavano sempre e solo “la stronza” quando parlavano di lei, e la prendevano apertamente in giro con Jin, per quel suo modo di fare con lui e anche per la sua storia con Tony. E poi, improvvisamente Lia lesse gli ultimi messaggi, e le venne da vomitare. Risalivano a molti giorni dopo l’ultimo compleanno di Jin, quando loro erano già insieme, e i suoi amici la prendevano in giro, e lui questa volta la difendeva, invitandoli a farsi gli affari loro, ma Rosi continuava a fare dell’ironia amara, perché lei non era pronta a fare sesso con lui. E poi, in privato, gli aveva scritto che potevano per una volta sola rivangare il passato, così lui avrebbe potuto continuare a fare il fidanzatino vergine e lei si sarebbe divertita un po’ finalmente.
Jin le aveva solo detto di smetterla, ma Lia si sentiva comunque infinitamente tradita. Si sciolse in migliaia di lacrime su una panchina, e all’ennesima chiamata di Jin rispose solo inviandogli uno degli screen di Esteban. E mentre singhiozzava disperata, sentì improvvisamente una voce amica che disse solo “Lia? Sei tu? Stai bene?” e i suoi occhi si posarono su un bellissimo uomo dagli occhi verdi e il sorriso tenerissimo.
Nota:
Ciao a tutti, allora non so se ci siete, ma provo a chiedervelo comunque: che ne pensate di questa situazione? Voi cosa fareste al posto di Lia? Che ne pensate del comportamento di Jin e di Rosi? Fatevi sentire, se vi va!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: sallythecountess