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Autore: iced_swan    21/10/2020    7 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 18

POV ANASTASIA

 

Fissando quella lucina rossa lampeggiante, mi ritrovo risucchiata nel passato… un passato fatto di sangue e morte! Ritorno in Afghanistan… durante la mia prima missione…

 

INIZIO FLASHBACK

Sorvolo un accampamento iracheno tenendo d’occhio le dune di sabbia… cerchiamo un soldato disperso in azione da 2 giorni. Volto lo sguardo verso destra… verso sinistra, ma ancora nulla.

Sono ormai molte ore che siamo fuori, e tra non meno di mezz’ora dovrò necessariamente tornare alla base… guardo il mio copilota, il Sottotenente Marshall, trovandolo come me contrariato, dalla non riuscita della nostra missione.

“ che caldo infernale! ” nelle cuffie rimbomba il solito lamento del Luogotenente Swan, che seduto nel sedile proprio dietro di me mi fa capire, che è quasi arrivato al suo limite “ ma dove caspita si è andato a ficcare ”

Mi scambio una rapida occhiata con Marshall che fa spallucce. Respiro profondamente tornando a concentrarmi sul paesaggio sottostante. Il Luogotenente Swan è sempre stato irruente ed impulsivo… quando dobbiamo sorvolare qualche territorio per delle ricerche, scalpita come un matto per entrare in azione.

“ Swan… calmati ” lo rimette in riga il Capitano Smith, tuonando con tono duro attraverso le cuffie “ stai nuovamente facendo il piantagrane! ”

Mi scappa un sorrisino… volto gli occhi su Marshall ed anche lui, si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere. Dietro di noi, Swan inizia a bisticciare con il Capitano Smith. È davvero incredibile… certo, delle volte ti verrebbe voglia di strangolarlo per le sue uscite infelici ma, in alcune occasioni è il giullare della squadra.

Ci aiuta a rimanere allegri e su di morale… scuoto la testa, tornando con lo sguardo sul deserto sotto di noi.

“ Steele dobbiamo rientrare ” l’ordine del Capitano mi fa digrignare i denti… avrei voglia di rispondere ‘ è ancora presto ’ – ‘ non possiamo mollare così ’… ma ingoio la voce e dico semplicemente “ ricevuto Capitano Smith ”

Sto per fare quanto ordinato, quando colgo con la coda dell’occhio un bagliore sospetto.

“ Marshall, a ore tre ” alle mie parole si fanno tutti attenti. Viro con agilità e ci troviamo sopra la zona sospetta… “ cosa hai visto Tenente? ” mi domanda il Capitano sporgendosi verso di me e il Sottotenente. Io tenendo lo sguardo fisso in basso, rispondo “ ho visto qualcosa Signore ” mi abbasso di quota, quasi al limite consentito ed allora lo vedo veramente…

Sotto una macchia di vegetazione, spuntano le gambe di un uomo. Muove uno specchietto così da fare un segnale di luce “ trovato ” esclama Marshall al mio fianco. Una mano pesante, mi batte su di una spalla e la voce del Capitano Smith mi arriva attraverso le cuffie “ ottimo lavoro Tenente Steele… ottimo lavoro! ” sposta la mano e continua “ adesso portaci sulla superficie e recuperiamo il soldato ”

“ sì Signore ” ed inizio insieme a Marshall, la discesa.

 

***

 

Seduta in camerata, sto aspettando il mio turno per chiamare casa. C’è solo un Sergente davanti a me, che sta parlando con la moglie, cerco di non ascoltare ma è difficile…

Un tonfo al mio fianco mi avverte del suo arrivo… Anthony Swan si è seduto vicino a me.

Alzo gli occhi al cielo, già pronta per la sua nuova battutina “ allora… chi chiami Steele? ” ed eccolo qua! Sospiro rumorosamente “ non sono affari tuoi… Swan ” alla mia risposta scoppia a ridere, attirando l’attenzione del Sergente che stava ancora parlando al telefono.

Faccio un sorriso di scuse, a cui, mi dà risposta con un cenno del capo. Stringendo lo sguardo, mi giro verso l’uomo seduto di fianco a me che continua a divertirsi a mie spese “ puoi andare a dare fastidio a qualcun’altro Luogotenente Swan? ”

Ancora ridacchiando, scatta in piedi nel saluto militare “ si Tenente Steele ” mi fa l’occhiolino, a cui rispondo con un alzata d’occhi al cielo. Cosa che lo diverte…

Finalmente, il Sergente chiude la chiamata ed io mi alzo, avvicinandomi alla corretta… mentre sto per comporre il numero di Jack, mi si avvicina di soppiatto e mi sussurra in un orecchio “ è inutile che fai tanto la dura Tenente Steele… ” appoggia le mani sulle mie spalle tese e continua “ … tanto lo so, che sei segretamente innamorata di me ” faccio per divincolarmi dalla sua presa, quando mi scocca un bacio sulla guancia destra.

Indignata, mi giro di scatto per colpirlo ma lui, corre via ridendo ed esclama “ Io la amo Anastasia Steele ” tutti i soldati presenti in camerata, gli applaudono e fischiano ad incoraggiamento del fuggitivo… scuoto la testa esasperata ‘ incredibile ’ penso tra me e me guardandomi per un secondo intorno “ imbecilli ” mormoro sottovoce per poi girarmi nuovamente verso il telefono e fare la mia chiamata.

 

Il pomeriggio seguente sono nell’elicottero, pronta per il decollo. Il Sottotenente Marshall è al mio fianco che controlla le strumentazioni… sale a bordo il Capitano Smith insieme al Luogotenente Swan, trasportando alcune casse pesanti.

“ siamo pronti quando vuole, Capitano ” affermo con decisione, ottenendo un cenno affermativo da lui “ perfetto Tenente ” dice allacciandosi le cinture “ possiamo andare ”

Attivo i motori e le eliche iniziano a girare ad alta velocità “ decollo Marshall ” dico ricevendo subito risposta “ decollo ” ci alziamo in aria ed indirizzo l’elicottero verso sud.

 

Siamo in volo da alcune ore, dopo una lunga sosta in un piccolo centro abitato. Abbiamo consegnato le casse ( contenenti rifornimenti ) alla popolazione e ci siamo rimessi in volo. Quando sono ad un miglio dal campo base, scorgo improvvisamente una luce lampeggiante…

Cerco di sporgermi sotto i miei comandi e quello che scorgo, mi gela il sangue nelle vene. Respiro profondamente per calmarmi e poi con tono sicuro, comunico la notizia “ Capitano Smith… ho appena localizzato quello che sembra un ordigno sotto i miei comandi ”  affermo facendo calare il silenzio nell’abitacolo.

Dopo un paio di secondi di assoluto silenzio, è il Capitano a prendere parola “ ne sei proprio certa Steele? ” mi domanda serio. Guardo Marshall, che silenzioso aspetta una mia risposta “ assumi tu il controllo ” dico semplicemente facendolo annuire.

Essendo specializzata in esplosivi, non mi faccio prendere dal panino “ controllo meglio Capitano Smith ” esclamo nelle cuffie prima di calarmi leggermente per avere una visione migliore. Appena sporgo la testa, vedo chiaramente che si tratta di un ordigno.

“ Signore ho davanti ai miei occhi una bomba ” quando parlo, mi giungono nelle orecchie le imprecazioni di Swan. Le ignoro continuando ad analizzare l’esplosivo… non ha timer… lampeggia ad intermittenza ed ha una fascetta agganciata alla cloche dei comandi…

Respiro profondamente rialzandomi… “ si tratta di un ordigno con sensore di movimentato ” annuncio tetra sentendo i miei compagni imprecare simultaneamente “ trovo strano che non sia ancora esploso… solitamente, esplodono subito dopo il decollo ”

“ ehi… accidenti non portare sfiga Steele! ” esclama Anthony arrabbiato prima di continuare inferocito “ quando fai così, sei davvero l’uccello del malaugurio ”

“ dici che riusciremo ad atterrare in sicurezza, senza farla detonare? ” mi domanda il Capitano, non tenendo conto delle parole di Swan… calcolo le variabili in gioco e penso velocemente prima di rispondere “ non credo Signore… se provo ad atterrare, temo esploderà ”

“ come vuoi procedere? Cosa puoi fare in questo stato? ” mi incalza Smith “ proverò a disinnescare l’ordigno… Marshall piloterà l’elicottero ”

FINE FLASHBACK

 

Scuoto la testa per tornare al presente… ‘ calma Steele ’ mi dico da sola ‘ puoi farcela ’. Per un secondo, sono tornata su quell’elicottero. L’adrenalina che mi scorreva dentro, ha fatto in modo che non perdessi la testa! Se chiudo gli occhi, mi ritrovo lì su quell’elicottoro… con la vita dei miei compagni tra le mani.   

‘ in qualche modo c’è lo fatta quella volta ’ penso per poi, dirmi da sola ‘ almeno questa volta sono riuscita ad accorgermi in tempo di cosa c’era in gioco e non sono in aria! ’. Studio attentamente i cavi, la forma, la fascetta agganciata alla cloche dei comandi, l’assenza di un timer e la luce lampeggiante… “ oh merda ”.

Alzo lo sguardo, distogliendolo dall’ordigno… è un ordigno dotato di sensori del movimento. La bomba ha un sensore collegato ai comandi generali del jet… se provo ad aprire il portellone, esploderà, se giunge una improvvisa sollecitudine, esploderà!

Respiro profondamente ‘ non perdere la testa Steele ’ in mente mi rimbomba la voce del mio istruttore ‘ se la perdi, la tua unità è morta ’

“ aprite la porta ” è la voce decisa di Mr. Grey a riscuotermi dal torpore. Mi rialzo molto lentamente da sotto il panello e mi giro verso Beighley, che mi fissa ancora impietrita dal mio urlo di prima. Dall’esterno continuano a giungere tremendi colpi, che mi deconcentrano da quello che devo fare ‘ concentrazione Tenente Steele ’ mi impongo pensando che devo farli smettere immediatamente… se continuano così, a provocare tutte queste vibrazioni… l’ordigno esploderà!

Vedo Beighley muovere le labbra, ma non presto molta attenzione a quello che mi domanda. Adesso, sono pronta ad entrare in azione… ma vengo nuovamente distratta da un altro forte colpo alla porta, che mi fa accaponare la pelle.

Beighley quasi salta sul posto… ‘ devo avvisarli del pericolo e farli restare calmi ’ penso afferrando la cornetta di comunicazione interna. Premo la linea 2 e tempo un secondo mi risponde Hannah con tono teso < Anastasia cosa succede? >

“ Hannah ascoltami attentamente… devi far smettere qualsiasi movimento brusco. State fermi, seduti e cercate di non muovervi Hannah ” ed attacco la cornetta, non avendo tempo da perdere. Dopo pochi istinti, cessano tutti i rumori…

Mi preparo, prendendo un respiro profondo per poi dire con tono di comando “ Beighley resta calma… muoviti molto lentamente ed avvisa la Torre di Controllo che abbiamo un codice NERO ” quando finisco di parlare, il viso le diventa improvvisamente pallido “ n-er-o… vuo-l di-re boomm-baa” balbetta sbiascicando l’ultima parola.

Muovendomi con attenzione, faccio il giro della mia poltrona arrivando dietro di lei “ sì Beighley… quindi ho bisogno che avvisi la Torre di Controllo ” mi interrompo per darle il tempo di assimilare bene le mie parole “ quando avrai fatto ciò… resterai il più immobile possibile sulla poltrona ” le parlo con calma, quasi scandendo ogni sillaba che pronuncio “ e farai quello che ti dirò di fare… niente movimenti bruschi o colpi di testa ” sussulta ad ogni parola per poi annuire tremante “ o-kk ” mormora premendo il pulsante di comunicazione.

“ Tor-re di C-ontr-ollo, q-ui vo-lo 4-1-1 ” balbetta esitante per poi tacere, aspettando risposta.

Io nel frattempo mi preparo. Recupero la borsa abbandonata nel cassetto e la apro cercando qualcosa di utile. Estraggo con soddisfazione un kit da manicure… lo apro, trovando all’interno un paio di pinzette, una forbicina ed una lima… ‘ può andare ’ lo richiudo prendendo il mio cellulare.

La voce di Beighley mi fa girare verso di lei “ v-olo 41-1 ha a bor-do un co-dice Ner-o ” è giustamente nervosa ed in panico.

Vedendola in difficoltà, intervengo io prendendo in mano la situazione “ Torre di Controllo, qui volo 411… parla il Comandante Steele. Ho riscontrato personalmente un Codice Nero… ripeto, un Codice Nero ” mentre aspetto la loro risposta, guardo davvero Beighley.

È bianca cadaverica, sudata in volto e con il respiro affannoso… “ Beighley… devi respirare con calma ” le dico riavvicinandomi a lei, facendole segno di seguire il mio respiro regolare. Quando noto che è un po’ più tranquilla, continuo “ se resterai seduta e quanto più ferma possibile, andrà tutto bene ”

Annuisce esitante, continuando a respirare lentamente… le stringo una spalla con forza e proprio in quel momento mi arriva attraverso la cuffia, una voce maschile nelle orecchie “ Torre di Controllo a volo 411, evacuate immediatamente il veivolo. Una squadra di artificieri è già nei pressi della pista 5 ”

Mi giro lentamente verso destra e vedo, una macchina nera parcheggiare sgommando proprio davanti il muso del jet. Svelta mi affretto ad afferrare la cornetta delle comunicazioni interne.

< parla Taylor >

“ Taylor non fate movimenti bruschi e non aprite il portellone del jet ” comunico brevemente e allo stesso momento, con ancora la linea interna aperta, dico nell’archetto “ Torre di Controllo, qui volo 411. Non fate avvicinare nessuno al veivolo ” guardo fuori, notando gli artificieri correre verso di noi “ l’ordigno presenta un meccanismo di rilevazione di movimento… non possono esserci variazioni nell’abitacolo ” cessano tutti i rumori, sia nella cuffia che nel jet.

Volto lo sguardo a sinistra… Beighley respira nuovamente in modo affannoso. All’improvviso mi giunge alle orecchie la voce di Mr. Grey < Comandate… vuole dirmi che c’è una bomba sul mio jet? >

“ sì Signore ” alla mia risposta affermativa, avverto un ansito di sorpresa. Per non scatenare una possibile reazione avventata, mi affretto ad aggiungere “ andrà tutto bene Mr. Grey… restate quanto più fermi possibile e tutto finirà presto! ” non sento la sua risposta perché vengo chiamata da Beighley, che mi indica un punto preciso della cabina di pilotaggio.

Poggio la cornetta, lasciandola aperta e guardo quello che mi sta indicando il mio secondo pilota. Ripiegato con estrema cura, c’è un foglietto infilato in mezzo alle strumentazioni. Faccio per afferrarlo quando attraverso le cuffie, mi giunge una voce familiare “ ci rincontriamo sempre così… Tenente Steele ” 

Per un secondo ritorno in Afghanistan… mi scappa un sorriso, che fa strabuzzare gli occhi a Beighley “ si Maggiore Adam… temo sia destino ” mentre parlo, passo alla donna il mio cellulare e mi inchino sotto la mia parte dei comandi “ cosa abbiamo Tenente? ”

“ ordigno posizionato sotto la cloche, assicurato da una fascetta che lo circonda uniformemente, nessun timer, forma esagonale… ” mi fermo per avvicinarmi ancora di più… mi infilo proprio sotto i comandi, per avere una visuale migliore “ fascette in ottone, calotta estraibile e vedo chiaramente spuntare da un lato, un cavo nero e giallo intrecciati ” finisco la mia analisi ed aspetto il responso ( anche se già lo conosco ) del Maggiore.

Intanto mi porto avanti… apro il mio kit improvvisato ed inizio a tirare fuori i piccoli attrezzi. Quando sono ormai pronta all’azione, il Maggiore mi conferma quello che purtroppo, già sapevo “ hai ragione Steele… se cerchiamo di aprire il portellone, può saltare in aria ” alle mie spalle, Beighley geme terrorizzata.

Esco fuori con la testa e guardandola fisso, le dico “ andrà tutto bene Beighley ” al suo cenno esitante, torno al mio posto e mi preparo “ Maggiore, inizio ad aprire la calotta ”

“ ricevuto Tenente… dimmi cosa vedi ” annuisco, anche se consapevole che non può vedermi. Posiziono le dita ai bordi dell’ordigno, applicando una leggera pressione… c’è uno scatto improvviso che fa urlare Beighley…

“ AHH ” al suo urlo, mi giungono alle orecchie molte voci agitate…

Isolata dal mondo esterno, resto concentrata sul movimento delle mie mani. Con il sudore che mi cola sulla fronte, alzo il coperchio della bomba e poggiandolo di fianco a me esclamo “ calotta estratta ” non ascolto nessuna risposta e continuo “ l’interno è un tripudio di cavi intrecciati tra loro ” prendo con attenzione la pinzetta ed alzo con estrema cautela i fili.

“ cosa vedi? ” mi chiede il Maggiore… studio con molta calma l’interno dell’ordigno, e non facendomi prendere dalla foga del momento, inizio a scansare quelli non importanti.

“ sotto i cavi, vedo una cassetta in ottone ” rispondo posando la pinzetta e prendendo questa volta, la lima. Respiro profondamente, prima di dire con tono serio “ mi appresto ad aprire la scatola di comando Maggiore ”

“ ricevuto Tenente Steele… buona fortuna ” mi risponde con altrettanta serietà, ordinando di allontanarsi dal jet.

‘ ok ci sei Anastasia… mano ferma e mente lucida ’ penso tra me e me, pronta con la lima in mano…

“ cosa vuol dire, buona fortuna? ” sussurra Beighley, proprio mentre appoggio la punta dello strumento sulla cassetta interna dell’ordigno… mi blocco trattenendo il respiro… con tono flebile le rispondo “ Beighley… in questo momento sto per esporre i possibili cavi principali della bomba. È uno dei movimenti più pericolosi… quindi ho bisogno di assoluta concentrazione ” alla mia risposta produce un singulto e mormora “ okkkk ”

Scuoto la testa, per riacquistare la dovuta concentrazione… respiro con calma ad occhi chiusi. Resto un secondo immobile e solo quando sono di nuovo concentrata, riapro le palpebre “ ok ci sono ” e così dicendo con un gesto deciso della mano, infilo la lima in una fessura e il piccolo coperchio si alza esponendo ai miei occhi il detonatore vero e proprio.

Vedo all’istante i fili principali…

Sono tre. Rosso, nero e blu… ‘ classico ’ rimugino districandoli. Mi fermo un attimo per ragionare con lucidità “ rosso nero e blu ” sussurro sottovoce. Recupero la forbicina e chiudo gli occhi… mi tornano alla mente tutti gli ordigni che ho disinnescato. Tutti i libri con le varianti di bombe rudimentali.

Ripercorro nei ricordi, tutti i momenti cruciali in cui mi sono trovata in una situazione simile. Rialzo le palpebre e decido di agire. Mentre sto per tagliare… mi invade la mente il sorriso smagliante del mio bambino.

Oh Marco… amore della mamma!

‘ non avere dubbi Steele ’ e con decisione taglio il cavo nero e giallo. Si attiva il timer di un minuto e Beighley, alle mie spalle geme terrorizzata.

Senza perdere tempo prezioso, intreccio con le mani sudate i fili tra di loro e solo a questo punto, taglio finalmente quello rosso! Il timer si blocca a venticinque secondi, smettendo di lampeggiare…

“ oh mio Dio ” respiro rumorosamente… mi asciugo il sudore dalla fronte e mi allontano dalla bomba ormai disinnescata.

“ è andata Anastasia? ” mi chiede singhiozzando Beighley “ è finita? ”

Alzandomi, mi stiro la schiena indolenzita e le sorrido teneramente “ è finita Beighley ” non finisco neanche di parlare che mi ritrovo stretta nel suo abbraccio. Singhiazza senza controllo, lasciando uscire l’adrenalina accumulata durante questa mezz’ora. Ricambio la stretta “ va tutto bene Beighley ” le sussurro ottenendo un cenno del capo.

Lei si stringe al mio seno sussurrandomi continuamente “ Grazie Grazie Grazie ”

Alzo lo sguardo e vedo la cornetta ancora aperta… ‘ ho lasciato le comunicazioni aperte ’ penso tra me e me. Con ancora le braccia occupate, mi ricordo di avvisare tutti gli altri.

“ Maggiore, ordigno disinnescato ”

Mi districo dall’abbraccio di Beighley con un sorriso e in volto. Ci tolgo gli archetti dalle orecchie, la prendo per mano e me la trascino dietro. Una volta recuperata la nostra roba ( giacche e borse ), arrivo davanti la porta metalizzata.

“ Anastasia il tuo telefono ” mi dice Beighley porgendomi il mio cellulare. Lo afferro con un sorriso e sblocco la porta…

 

POV CHRISTIAN

 

Seduto nell’ufficio della sicurezza dell’Aereoporto, aspetto con impazienza il via libera per andare via. Sono stati minuti di panico, accompagnati da rabbia feroce… una rabbia sempre maggiore rivolta unicamente verso di lei… Elena!

È arrivata ad attentare alla mia vita… ma soprattutto, non si è fatta scrupoli a coinvolgere persone innocenti. Ha coinvolto Anastasia!

Stringo i pugni ripercorrendo quegli attimi di terrore, in cui potevo solo stare seduto ad ascoltare quello che succedeva in cabina di pilotaggio… è stata assolutamente fenomenale! Ha saputo mantenere sangue freddo e lucidità.

Quando finalmente si è aperta la porta, volevo alzarmi ed abbracciarla forte a me. Avevo l’esigenza primordiale, di reclamare quella donna e saperla al sicuro… stavo quasi per farlo, mandando all’aria tutto quello che avevo fatto sino a quel momento, quando…

Il portellone si è spalancato e nel jet non si è capito più nulla… Jason, mi ha spinto violentemente verso l’uscita e dopo di che sono stato raggiunto dalla sicurezza dell’Aereoporto. Ed eccomi qua… Anastasia è stata portata prima in una stanza, per poi essere lasciata libera di andare… è venuta verso di me ed io in quel momento, ho lottato contro me stesso per non stringerla a me. Mi sono limitato ad una occhiata colma di tutti i miei sentimenti e ad una stretta di mano, in cui ho riversato tutto. Quando mi ha lasciato andare la mano, mi ha guardato negli occhi e con un sorriso ha preso congedo. 

Se ripenso al pericolo che abbiamo corso mi si rivolta lo stomaco…

Livido di rabbia, mi giro a guardare Jason… è dietro di me, in piedi contro il muro.  

“ Taylor, metti immediatamente a lavoro Barney e Welch… ” mi fermo per respirare profondamente “ devono trovarmi Elena. Non mi interessa cosa dovranno fare, trovatela ” sentenzio funesto. Lui annuisce teso e lascia la stanza, proprio quando entra sfrecciando mia madre seguita da tutta la famiglia.

Faccio appena in tempo ad alzarmi, che Grace mi piomba tra le braccia “ oh Christian ” mi abbraccia singhiozzando disperata… “ mamma ” mormoro stringendola contro il mio petto. Restiamo immobili per qualche secondo prima di sentire altre braccia stringersi intorno a me e a mamma. In men che non si dica, mi ritrovo avvolto in un bozzolo protettivo fatto interamente da tutti i miei familiari.

Mi godo appieno questa sensazione meravigliosa per qualche minuto… che pace!

Piano piano le braccia della mia famiglia mi abbandonano… lasciandomi comunque circondato dal loro amore. A turno mi abbracciano uno alla volta… nuovamente mamma, papà, Mia ed Ethan… Elliot mi stringe per un lungo minuto, singhiozzando e quando arriva il turno di Katherine, mi abbraccia forte con il suo pancino evidente.

Poco prima di staccarsi da me, mi sussurra “ Anastasia sta bene, vero? ” resto senza fiato alla sua domanda. Mi stacco per guardarla e nel suo sguardo, colgo paura e terrore, oltre che per me anche per la sua amica.

Sorridendo, le strofino le mani sulle braccia e le rispondo semplicemente “ sta benissimo Katherine ” lei ricambia il mio sorriso e mi abbraccia nuovamente.

Mamma che era di fianco a noi, ci guarda interrogativa…

“ ma cosa è successo figliolo? ” mi domanda Carrick, venendo vicino a me. Io gli rispondo continuando a stringere mia cognata “ una bomba papà ”

Mia si porta una mano alle labbra tremanti e si avvicina “ ma chi farebbe una cosa simile Christian? ” chiede asciugandosi le lacrime. Scuoto la testa, fingendo incredulità “ non lo so sorellina… non lo so proprio! ”

Mi sento in colpa a mentire alla mia famiglia. Ma è necessario…

Ethan abbraccia la fidanzata “ l’importante è che sta bene amore. Sono sicuro che, chiunque ci sia dietro verrà preso quanto prima ”

“ hai ragione Ethan ” dice mamma “ anche se vorrei già tra le mani il colpevole, la cosa importante è che Christian sta bene ” annuiscono tutti trovatisi d’accordo con le sue parole. Dopo alcuni secondi di silenzio, è Elliot a porre una domanda “ ma come hanno fatto gli artificieri a disinnescare la bomba? ”

Mi irrigidisco attirando l’attenzione di Katherine, ancora ancorata al mio braccio.

Aspettando una risposta, la mia famiglia mi guarda attentamente. Con in mente l’impotenza di quegli attimi, guardo di sottecchi Katherine prima di rispondere “ non sono stati gli artificieri Elliot… è stato il mio pilota a disinnescare la bomba ”

Alla mia risposta Katherine sussulta portandosi le mani tremanti alla bocca “ Anastasia ” balbetta a bassa voce. La stringo nuovamente, capendo perfettamente quello che sta provando.

È Mia a parlare per prima “ dobbiamo davvero ringraziarla ”

“ sì Mia hai ragione… voglio incontrare il tuo nuovo pilota tesoro ” rincara mamma subito supportata da papà.

Annuisco non sapendo che altro fare…

Ad interrompere il momento, è il detective Clark. Entra in stanza e richiama la mia attenzione schiarendosi la gola “ Mr. Grey mi rincresce incontrarci nuovamente in una situazione simile ” dice venendomi vicino con la mano tesa.

Mi separo da mia cognata e gliela stringo immediatamente salutandolo “ Detective Clark ”

Questa volta, è papà a farsi avanti per parlare “ detective… non è possibile che sia una mera coincidenza. Nel giro di un mese, quasi tutta la mia famiglia è stata vittima di un crimine ” faccio per intervenire, non volendo far scoprire tutto ma ci pensa il detective, a scoperchiare il cosiddetto ‘ vaso di pandora ’.

Mi studia un istante prima di aprire bocca e spiattellare tutto “ Signor Grey, sono assolutamente d’accordo con lei quando afferma che non si tratta di una coincidenza, infatti devo… ”

Nella stanza cala un silenzio carico di inquietudine…

“ detective non dica altro ” esclamo facendo un passo avanti. Proprio in quell’istante succedono molte cose…

I miei familiari trattengono il respiro, capendo che sono a conoscenza di qualcosa che loro non sanno… il detective, difronte a me ghigna soddisfatto… Jason rientra con un’espressione tesa in volto ed io…

…Io capisco di essere caduto nella trappola di questo poliziotto. Lo guardo attentamente studiandolo “ me l’ha fatta detective Clark ” gli dico sospirando, ricevendo in risposta un’alzata di spalle “ Mr. Grey… ho sospettato qualcosa dall’aggressione a vostra madre. Non avevo indizi che la collegassero direttamente ma adesso… ” non termina la frase perché non c’è né bisogno. La bomba sul mio jet, è quello che gli serviva per capire che qualcuno ha preso di mira me.

“ Mr. Grey, abbiamo ritrovato questo foglietto in cabina di pilotaggio ” parlando mi mostra un foglio bianco in una bustina trasparente “ ho idea che dovremmo parlare approfonditamente adesso ”

Le parole scritte su quel pezzo di carta, sono inequivocabili…

Chi la fa l’aspetti Christian…

Distolgo con grande sforzo lo sguardo da quelle parole ed incontro brevemente quello di Jason… è teso e livido di rabbia. Lo sapeva già… gli faccio un cenno del capo ad indicargli ‘ ne parliamo dopo ’ e mi appresto ad affrontare la mia famiglia.

Mi giro lentamente… volendo ritardare il più possibile questa convenzione ma è mamma, ad anticiparmi sul tempo. Mi viene incontro e mi afferra il viso tra le mani… mi scruta con occhi pieni di lacrime per qualche secondo, poi mi lascia andare ed afferrandomi per mano mi trascina verso una sedia.

Quando sono seduto, si mette le mani sui fianchi e guardandomi fisso esclama “ ora Christian Grey, tu ci dirai tutto ” tutta la mia famiglia annuisce, aspettando pazientemente che vuoti il sacco.

 

Un paio d’ore dopo, sono finalmente nel mio studio all’Escala.

Dopo che hanno capito che nascondevo qualcosa, mi hanno tartassato di domande. Ho cercato di deviare il discorso quanto possibile, ma alla fine quando il detective Clark, ha mostrato loro il bigliettino ho dovuto ammettere che qualcuno ce l’aveva con me!

Naturalmente non ho menzionato Elena. Ma temo che presto o tardi verrà tutto a galla. Mi poggio all’indietro sulla poltrona “ che giornata ” esclamo passandomi le dita tra i capelli…

Ripensando a quanto successo, mi torna alla mente quello che ha detto Katherine… quindi sa che Anastasia lavora per me. ‘ mi stupisce, che ancora non l’abbia spifferato ai suoi complici ’ ridacchio da solo immaginandomi le loro espressioni quando lo scopriranno!

Anastasia Steele… ‘ cosa mi hai fatto! ’ penso divertito. Se qualche mese fa mi avessero detto, che mi sarei interessato davvero ad una donna, gli sarei scoppiato a ridere in faccia!

‘ me la rivedo ancora davanti agli occhi, emergere da quella cabina come un eroina… sentire quello che stava affrontando da sola, per salvare la vita di tutti noi… me l’ha fa amare ancora di più ’

Resto pietrificato, quando realizzo quello che ho appena pensato… ‘ ho seriamente pensato amore? ’ mi domando sconvolto da me stesso ‘ eh sì… ho proprio detto amore! ’

Sono esterrefatto… certo sapevo che mi interessava! Ne sono attratto sessualmente e tutto il resto, ma la parola ‘ amore ’, non mi aveva mai attraversato la mente! Quindi sono innamorato…..

“ amo Anastasia Steele ” mormoro ancora incredulo…

All’improvviso mi sento euforico “ sono davvero innamorato ” esclamo balzando in piedi con un improvviso scatto d’energia! “ SIII ” urlo al massimo della contentezza quando, un tossicchiare discreto mi fa accorgere che non sono solo….

Mi giro e trovo Jason e Barney che mi guardano. Il primo, cerca di restare impassibile come al solito, ma lo vedo compiaciuto mentre, il secondo… mi fissa ghignante. Non curandosi minimamente di camuffare il suo divertimento, mi domanda “ chi è la fortunata, capo? ”

Riacquistata la mia compostezza, lo fulmino con gli occhi dicendo solamente “ fatti gli affari tuoi Barney… e non una parola ” gli intimo, conoscendo la sua indole da vecchia pettegola. Lui mi guarda indignato “ vorrebbe insinuare, che io vado in giro a parlare dei fatti altrui? ”

Sia io che Jason, lo guardiamo con sguardo inequivocabile… lui sbruffa rumorosamente dicendo “ non siete affatto simpatici sappiatelo! ” posa il suo Pc sulla mia scrivania ed incrocia le braccia al petto “ vedrete che non ne saprà nulla nessuno… ” mi promette solenne prima di ritrovare il ghigno e dirmi “ …e comunque, non mi ha detto di chi si tratta! ”

“ BARNEY ” esasperato alzo gli occhi al cielo, facendolo divertire ancora. Sbuffo scambiandomi un’occhiata con Jason, che fa spallucce rassegnato. Mi schiarisco la gola per richiamare la sua attenzione “ Barney non sei venuto qui per questo o mi sbaglio? ”  

Alla mia domanda, riaquista la serietà “ no Mr. Grey… purtroppo no ” dice serio facendomi segno di accomodarmi alla scrivania. Quando sono seduto, fa il giro del tavolo ed accende il suo portatile. Dopo pochi secondi, ho davanti a me lo schermo del Pc di Barney che riproduce il video della sorveglianza dell’Aereoporto.

“ cosa… ” inizio a dire ma vengo interrotto da Jason “ aspetti Mr. Grey ”

Tempo qualche istante e davanti a me, ho la ripresa di due persone vestite in nero, che si avvicinano furtivamente al mio jet. Seguo con interesse tutta la scena… arrivano davanti il velivolo, aprono il portellone e sale a bordo solo una persona… l’altro rimane fermo ad aspettare il complice, che riemerge dal jet cinque minuti dopo. Nella sequenza successiva corrono via…

“ sono due quindi… ” mormoro ricevendo assensi “ si Mr. Grey ” Barney fa partire nuovamente il video e mi indica di guardare “ io credo che solo uno dei due, sia ricollegato agli altri episodi ” alle sue parole mi giro e chiedo spiegazioni.

Lui dopo aver riavviato il video mi risponde “ guardi Signore… ” e mi indica solo uno dei due soggetti “ … questo corrisponde esattamente alla persona, che era presente nei video di sorveglianza della Signorina Grey e dei vostri genitori ”

Mi avvicino per guardare meglio ma non riesco a cogliere nulla di che… solo due persone che corrono… frustrato ritorno a guardare Barney “ ne sei certo? ”

Annuisce, fissandomi convinto “ sono assolutamente certo che quello, sia direttamente collegato agli altri casi Mr. Grey. Ho passato ore ed ore a comparare le immagini, il modo di camminare, quello che ha di correre e… ” si ferma lasciandomi sospeso “ e… cosa, Barney? ”

Il diretto interessato si scambia uno sguardo torvo con Jason e alla fine… “ sono quasi certo che si tratti di una giovane ragazza ”

 

POV ELENA

 

Butto il giornale per terra “ non è possibile ” esclamo fuori di me…

Mi accingo ad accedere la Tv e appena accesa…

- SVENTATO ATTENTATO AL MILIARDARIO CHRISTIAN GREY

È recente la notizia che avrebbero sventato un attentato a Christian Grey. Nella mattinata di oggi, durante il decollo del suo jet privato, hanno riscontrato un ordigno esplosivo nella cabina dei piloti.

Ci è stato riferito che è solo merito del Comandate che…..

Spengo la Tv ancora più inferocita di prima. Che fortuna sfacciata Christian…

Ero sicura che sarebbe filato tutto liscio. Infondo prima del grande evento di oggi, avevo provato altre due volte e in tutti e due i casi, non si sono accorti di niente fino a che non è stato troppo tardi.

Mi mordicchio un unghia ragionando… ‘ non è stata solo fortuna la sua… ’ realizzo improvvisamente, che hanno parlato del primo pilota…

Ridendo alzo il telefono e compongo il numero < Dimmi tutto >

“ Dobbiamo scoprire tutto sul suo Primo Pilota… ”

‘ me la pagherai cara Christian Grey! ’

  
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