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Autore: Nenottina    22/10/2020    0 recensioni
Eccomi tornata dopo mesi di assenza con una nuova storia!
Stavolta, l'ambientazione sarà quella del fandom di Fairy Tail.
Ho voluto approfondire il background dietro al personaggio di Levy McGarden, di cui, purtroppo, noi lettori sappiamo poco nulla. Insomma, vedremo all'opera una piccola maghetta dai capelli turchini prima dell'arrivo alla famosa gilda di Fairy Tail, insieme ai suoi genitori ed amici.
Sperando che l'introduzione vi abbia interessato, vi auguro buona lettura!
Per chi volesse, sono sempre pronta ad ascoltare i vostri pareri.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levy McGarden, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando Levy non toccava libro durante l’arco della giornata, per un motivo o per un altro, le ore passavano con lentezza estenuante. Aveva provato a svagarsi proseguendo tutte quelle attività che faceva anche prima, come passeggiare per il paese, sia da sola che in compagnia di Alphonse ed Erebos. Insieme a quest’ultimo, si era allenata ulteriormente a maneggiare la spada e si era anche fatta insegnare come giocare a carte e a scacchi, ma nulla riusciva a distrarla realmente troppo a lungo. Nulla tranne un buon libro.
I giorni nel frattempo si susseguivano uno dopo l’altro, e volente o nolente anche la piccola maghetta doveva iniziare a darsi da fare se non voleva far arrabbiare il Master come le era stato raccomandato.
« Al, vieni a fare una missione con me? »
Il bambino in quel momento era intento ad osservare le lucertole che ogni giorno, alla stessa ora, quando faceva abbastanza caldo andavano regolarmente a sistemarsi sulle grosse pietre usate per creare la pavimentazione del cortile sul retro della gilda, ma nel sentire l’amica che gli chiedeva di partecipare ad una missione sollevò lo sguardo, sorpreso. Levy però non stava scherzando, di conseguenza dopo appena qualche minuto i due erano davanti alla bacheca degli incarichi, a fissare tutti quei fogli dal basso.
« Non riesco a leggere… » si lamentò la bambina, gonfiando le guance, ma valeva lo stesso per Alphonse e nei paraggi non c’era nulla che potesse fare al caso loro. Rimase dunque a pensare per diversi secondi, ricordando solo allora che avrebbero potuto chiedere una mano ad Erebos, come le aveva detto di fare sua madre.
Nel voltarsi per cercare il rosso con lo sguardo però Levy scoprì che in quel momento non era presente, o almeno quella era l’impressione dato che non lo riusciva a trovare. Una figura tuttavia catturò la sua attenzione, così fece segno all’amico di aspettarla e con una rapida corsetta raggiunse lo stesso Aslan, che era rientrato in quel momento dopo aver passato qualche giorno fuori per lavoro.
« Master Alsan! Master! » esordì, fermandosi proprio davanti a lui e portando le mani al petto in un gesto che denotava una certa dose di imbarazzo e preoccupazione « Per caso sapete dov’è Erebos? Devo chiedergli una cosa importante »
« Non ne ho idea »
Il biondo la superò senza troppi complimenti, quasi non degnandola di un’occhiata, dirigendosi invece verso la tabella con gli incarichi completati. Non sembrava intenzionato ad aiutarli, perciò la bambina preferì evitare di disturbarlo ulteriormente con le sue richieste e sospirò tra sé, improvvisamente triste, mormorando una banalissima frase per liquidare la questione « Fa niente… »
Un attimo dopo si era già voltata per tornare da Alphonse, ma il Master alla fine sembrò cambiare idea e si decise finalmente a prestarle attenzione « Levy. Di cosa hai bisogno? »
Sentendosi richiamare, in un primo momento la piccola turchina quasi non ci credette, ma alla fine sul suo volto si disegnò un sorriso e seguì l’uomo quando quest’ultimo riprese a camminare.
« Io e Alphonse vogliamo cercare un incarico dalla bacheca, ma è troppo in alto » spiegò, mentre Aslan andava a segnare l’ennesima missione andata a buon fine.
« Tutto qui? » il biondo non poté fare a meno di sogghignare, ma in fondo gli faceva piacere vedere la loro buona volontà. Posato il gesso, batté le mani tra di loro per eliminare la polvere.
« Wood-Make: Ladder »
Un attimo dopo davanti a loro si era formata una piccola scaletta di legno, abbastanza alta per permettere ai due bambini di leggere. Levy quasi non riuscì a crederci, ma ne rimase ugualmente ammirata.
L’uomo si congedò subito dopo con un rapido gesto e si mise le mani nelle tasche, di nuovo serio come sempre, e solo quando la bambina si riscosse da quel torpore momentaneo riuscì a rivolgergli nuovamente la parola per ringraziarlo.
« Grazie Master, è fantastica! »
 
Dopo aver chiamato Alphonse per aiutarla, i due spinsero la scaletta fino alla bacheca e la bambina ci salì, iniziando a guardare gli incarichi che vi erano affissi.
Si trattava, per la maggior parte dei casi, di missioni al di fuori della loro portata, ma dopo diversi minuti buoni Levy trovò qualcosa che poteva fare al caso loro.
« Trovato! Ascolta: cerco qualcuno che mi aiuti a ritrovare un libro molto importante nella libreria della mia casa »
L’indirizzo non era lontano, ed in più l’argomento del discorso aveva catturato la sua attenzione come mai prima. Non le sarebbe mai ricapitato di poter passare le ore in una sala piena di libri e ricevere una ricompensa per farlo.
Peccato che, una volta terminato di leggere, alla piccola bastò solo un momento per capire che l’altro non ne era rimasto per nulla colpito.
« Che noia! Cerca qualcos’altro, qualcosa di più avventuroso » esortò, salendo sul primo gradino della scaletta, come a volerla raggiungere per vedere quali entusiasmanti incarichi si nascondevano in mezzo a tutta quella carta.
Levy sbuffò, gonfiando le guance e stringendo il pezzo di carta tra le piccole dita « E allora ci vado da sola a fare questo » lentamente scese dalla scaletta per lasciare il posto ad Alphonse, ed una volta a terra puntò il dito verso la bacheca « Prova a cercarlo tu se sei tanto bravo »
Quest’ultimo accettò la sfida, spostò la scaletta per raggiungere l’altra metà delle richieste ed una volta salito iniziò a cercare. Come poco prima, dovettero passare diversi minuti perché il bambino riuscisse a leggere a dovere tutto quanto, essendo ancora molto piccolo, ma ad un certo punto il maghetto dai capelli verdi si illuminò e staccò uno dei foglietti.
« Ecco qui: abbiamo bisogno di due assistenti per lo spettacolo che verrà messo in scena in serata, disponibilità per tutta la settimana »
Tra pause ed alcune incertezze sulle parole, una volta finito di leggere scese dalla scaletta e consegnò l’avviso alla bambina senza nemmeno attendere un riscontro.
« Va bene per noi » continuò, con aria fiera, esortando l’amica a dirigersi verso il registro di tutte le missioni per farglielo compilare.
Nonostante la perplessità, alla fine Levy si lasciò convincere e scrisse i loro nomi sotto all’incarico scelto, ma tenne anche per sé quello relativo alla ricerca del libro, decidendo di andare il mattino seguente per evitare di arrivare tardi allo spettacolo.
« È quasi ora, Al. Dobbiamo andare » la piccola turchina non perse altro tempo, prese per mano l’amico ed un attimo dopo i due erano diretti verso l’uscita.
   
 
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