HO RAGIONE
Nebbia
avvolge
la schiuma delle onde
che sulla battigia
s’infrangono;
mi sembra di essere avvolto,
di essere tornato
nel grembo di una madre,
soffice come un abbraccio,
gelido come le prove della vita;
e adesso, qui, ora,
ora, qui, adesso,
al cospetto di queste piccole onde
di una mattina nebbiosa d’autunno,
la prima cupa, eppure così tiepida,
avrei bisogno di qualcuno che mi
dica;
hai ragione;
solo questo,
almeno una volta nella mia vita;
ho ragione, perché ora più che mai
so di averla,
sono certo di possederla,
ch’essa sia dalla mia parte,
ch’io mi senta solo ostaggio,
ma non posso fare niente per
dimostrarlo;
non vorrei essere così solo
ma allo stesso tempo sono felice
di esserlo;
non mi giovano le altre persone,
dimenticano troppo in fretta;
sulla spiaggia
d’autunno
la nebbia cade a goccioline
che imperlano le mie ciglia,
sono come lacrime
per tutto quello che si deve subire;
ora voglio solo voltare pagina
e un foglio bianco
voglio farcire di inchiostro,
inciderlo a fondo,
ferirlo come ferito fu il mio cuore,
ma ora il cuore non l’ho più
e le ferite, razionali,
segnano solo la mia mente;
intanto, mi godo quest’ultimo attimo
di libertà, prima di tornare
in società;
i fratini,
piccini,
zampettano velocissimi
mentre i gabbiani
al di là della coltre di nebbia
stridono nella loro rauca lingua;
questo è un attimo di vita,
il mio fatidico e doloroso silenzio
contrastato dal rumore della natura.
NOTA DELL’AUTORE
Ingredienti di questa poesia; una mattina d’autunno, la
nebbia fitta, l’Adriatico calmissimo, dei fantastici uccelli marini e un
notevole pizzico di sabbia. Il tutto servito su un piatto di amarezza, una
sorta di sottofondo costante per quando il sabato si è a contatto con certa
gente.
Scusate la mia assenza, ma avevo un sacco di cose da mettere
a posto nella mia vita. Non sono ancora a metà, però un passo avanti l’ho fatto
e sono felice di questo ^^
Grazie per la presenza e per la pazienza.