<< Luce fammi entrare! >> << NO! Vattene! >> Era più di una mezz'ora che Natsu la pregava di lasciarlo entrare dalla finestra, ma non questa volta, non dopo quello che ha fatto. Stavolta ha superato veramente il limite, questo è quello che si chiama "punto di rottura". Non era mai capitato che io e Natsu avessimo un litigio di questa portata, certo, spesso e volentieri discutiamo, ma alla fine sono per lo più cavolate ben presto risolte. Bastava una qualche sua battutina stupida per farmi spuntare un sorriso e farmi dimenticare l arrabbiatura. D'altronde succedeva sempre così. Ma come si faceva a tenere il broncio alla persona che si amava? Era impossibile. Eppure eccomi qui: a bloccare tutte le possibili entrate. Il rosato questa volta l aveva combinata bella grossa, e deve averlo capito data la sua insistenza nel bussare. Buon per lui, magari è la volta buona che inizi a far girare le rotelle che si trova al posto del cervello. Perché diavolo mi sono dovuta innamorare di un idiota patentato che per la testa ha solo combattimenti? Bella domanda. << eddai Lu! Parliamone! >> Ancora la sua voce. Una volta controllato che fosse tutto chiuso, ignorando sempre il mio compagno di team, decisi di farmi un bel bagno caldo per sbollire i nervi. Si, era decisamente la cosa migliore da fare. Tutto era nato nel pomeriggio mentre stavamo tornando da una missione io, lui ed Happy quando un giornalista molto famoso mi fermò per farmi qualche domanda e parlando mi disse che stava cercando delle modella per una prova costume e che sarebbe entusiasta di lavorare con me. Ero super emozionata all idea di poter fare un lavoro extra per pagarmi l affitto e proprio quando mi stava dando il suo numero su un foglietto in mano, Natsu cosa fa? Lo brucia. Letteralmente. Quella poteva essere un occasione per pagare anche un anticipo di una futura casa e lui? Lo brucia. Senza nessuna ragione apparente oserei dire. "Quell idiota" pensai mentre mi immersi totalmente nell acqua. Rimasi qualche secondo e quando fui a corto di fiato ritornai a galla. Dopo aver messo a fuoco quasi non mi venne un colpo nel trovarmi Natsu seduto sul bordo della vasca da bagno. Come ha fatto ad entrare!? << Natsu santo cielo! Te ne devi andare>> << non finché non avremmo chiarito >> rispose con sguardo fermo nei miei occhi, smeraldo contro cioccolato. Poi mi ricordai di essere completamente nuda. << NATSU VATTENE DA QUI!>> gli urlai iniziando a lanciargli addosso ogni tipo di prodotto che mi capitasse a tiro. << fermati Lu distruggerai il bagno! >> << VATTENE! >> urlai per l ennesima volta e finalmente venni ascoltata vedendo il rosato uscire dalla porta e lasciandomi sola. Ormai fare un bagno caldo era impossibile. Uscì dalla vasca arrotolandomi attorno al corpo un tele bianco stringendolo forte al seno e cercai i miei vestiti. Bene, erano in camera. Sbuffando aprì la porta del bagno e mi diressi nella mia stanza arricciando il naso nel trovare Natsu sul letto, che mi guardava. Era tremendamente sexy, e il fatto che non lo sapesse neanche rende tutto ancora più eccitante. Stupito dragon slayer. << mi vesto e parliamo >> dissi cercando il mio pigiama, ma dove diavolo lho messo? << cerchi questo? >> di scatto mi voltai e mi irrigidì nel notare nelle sue mani proprio ciò che stavo cercando, mi chiesi perché ce l'avesse lui. Natsu non ha mai subito il fascino del mio corpo, certo ci sono stati incidenti vari, ma mai si era mostrato interessato, questo lo sapevo bene. << dammelo >> << prima parliamo >> Una vena iniziò a pulsanti sulla tempia. Credeva davvero che avremmo parlato quando sono mezza nuda? << dammi il pigiama Natsu >> esordì facendo delle falcate fino a raggiungerlo sul letto restando in piedi davanti a lui. Il suo sguardo mi penetrava ogni centimetro del corpo e mi sentì ancora più a disagio. Cosa diavolo era questa sensazione? << possiamo parlare anche così >> << no invece sono mezza nuda e vorrei vestirmi >> Non rispose, o almeno, a parole, infatti si tolse subito la sua camicia smanicata da una parte lasciando scoperto il suo possente e muscoloso petto scolpito. Il mio sguardo non poteva che scendere ad ammirare come fosse la prima volta gli addominali del compagno. Mi sentivo arrossire peggio dei capelli di Erza, ma che diavolo sta succedendo, che gli è preso? << m-ma sei i-impazzito!? VESTITI>> urlai scuotendo per le spalle e quando feci per allontanarmi lui mi bloccò i polsi con le sue mani ancora sulle sue spalle. << ora almeno siamo pari, e adesso parliamo Luce o giuro che non me ne vado >> "Tanto sarebbe comunque rimasto" pensai deglutendo rumorosamente. Questa situazione non mi piaceva per niente. Il timore di scoppiare era forte, i sentimenti repressi chiamavano per uscire e dare sfogo a tutta la passione che ho sempre cercato di nascondere per tutti questi anni. Come si chiama? A si, punto di rottura. Dovevo cercare di contenermi e raffreddare gli spiriti, ma come facevo se avevo i suoi occhi a squadrarmi? Se avevo la sua pelle bollente sotto il palmo delle mani? << e va bene, parla >> cedetti poi non volendo peggiorare la situazione, era meglio così. << senti, mi dispiace di aver bruciato per biglietto ma quel tipo mi aveva dato troppo sui nervi>> Ed eccoci di nuovo qui, era successo di nuovo: Natsu era geloso, con quale diritto poi? Nessuno. Era successo un sacco di volte cose del genere ma mai come questa volta, solitamente se ne usciva con qualche battuta infelice che ho sempre cercato di ignorare per non illudermi di una qualche speranza, questa volta aveva superato ogni limite invece. << Natsu te lho già detto: non puoi fare così ogni volta che un ragazzo mi ci si avvicina, non ne hai diritto >> spiegai calma solo all appararenza. << quel tipo non mi piaceva per niente >> << Natsu non puoi essere geloso così ogni volta, soprattutto tu, non puoi! >> lo guardai con occhi furenti, questa volta doveva capire. << io non sono geloso >> replicò e una risata amara sfuggì dalle mie labbra. << certo e io sono una principessa >> << se non sei geloso allora potevi farti da parte!>> continuai stringendo la presa sulle sue spalle. << come potevo Lu!? Tu sei la mia compagna di team! >> << appunto! Sono una tua compagna, nient'altro! Quindi evita scenate Dragneel >> << sei tu quella che fa scenate! Non stai capendo niente Lucy! >> << ah! Ora sarei io a non capire! Sei davvero incredibile! >> cercai di colpirlo con uno schiaffo ma fu evitato e bloccato. << mi stavi per schiaffeggiare? >> << certo perché sei un idiota patentato che non capisce nulla! >> ribattei al limite della rabbia. Stavamo urlando da non so quanto tempo e talmente forte che mi sorpresi nel non vedere la padrona di casa lamentarsi. << ora basta! >> urlò e un attimo dopo mi ritrovai con la schiena contro il materasso e Natsu sopra di me. Arrossì violentemente. Che sta facendo!? Si rende conto che ho solo un asciugamano e lui è a petto nudo? << possibile che non capisci che sei mia!? Accidenti Luce quante altre volte devo dimostrarlo!? Ti ho detto che saremmo stati per sempre insieme e tu cosa fai? Accetti un numero di un tizio qualunque!? Stai scherzando vero!? >> mi urlò in faccia tutte quelle parole. Spalancai gli occhi, un po per le parole un po per la posizione. Il suo ginocchio completamente schiacciato sul mio pube. << ma di che parli? >> chiesi con un filo di voce. Non poteva essere veramente quello che stavo pensando, era impossibile. << noi staremo per sempre insieme Lu, quindi non puoi accettare i numeri degli sconosciuti >> spiegò con sguardo fermo stringendo lievemente sui miei polsi, senza farmi davvero male. << e perché? >> insistetti ancora. Lo farò cedere. Basta giri di parole. Basta ignorare il tutto. Basta essere soltanto amici. È il momento di parlare. << perché sei mia Lu cazzo! >> ringhiò probabilmente capendo anche lui la serietà del discorso. << Natsu >> lo chiamai piano. Gli presi il volto tra le mani e lo carezzai delicatamente, talmente tanto che sembrò rilassarsi all istante. << Natsu, io ti amo >> dissi tutto d'un fiato. L'ho detto. La bomba era stata sganciata. E non ci fu risposta migliore nel sentire la labbra calde di Natsu travolgermi in un istante, sciogliendo qualsiasi tipo di barriera. Le sue labbra erano proprio come le immaginavo: bollenti. Dopotutto, era un dragon slayer del fuoco, no? Con ancora le mie mani sul suo volto lo avvicinai di più a me e continuammo ad esplorarci gustando secondo dopo secondo di questo tanto lungo e atteso primo bacio. << anche io, anche io ti amo Luce >> rispose tra un bacio e l altro. E con il cuore in gola, un sorriso da orecchio a orecchio, continuammo a baciarci, cercando di riempire il vuoto di tutto quel tempo portando avanti una semplice amicizia. E si, quella sera ci amammo. Anima e corpo erano collegati. Da testimone? C'era solo la luna, lucente e grande ad illuminare a tratti i nostri movimenti. Talmente concentrati da non accorgersi del piccolo gatto blu che bellamente dalla finestra ghignava compiaciuto, orgoglioso dei suoi amici per poi volare via e lasciare loro un po di privacy. << loro si pppppiacciono >> ghignò volando. Alla fine, era una fortuna che quel bigliettino ora fosse solo cenere.