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Autore: Sasi02    25/10/2020    3 recensioni
[Storia interattiva - Iscrizioni Chiuse]
Katniss Everdeen è la vincitrice dei 74°Hunger Games, ma la sua vittoria non sembra voluta dalla ragazza stessa.
Ora che è ritornata sana e salva al distretto 12, dovrà rimpiazzare per la prima volta Haymitch, insegnando ai futuri tributi del distretto 12 come sopravvivere.
L'edizione della memoria è alle porte e 24 tributi verranno scelti dai distretti stessi, soltanto uno di loro potrà uscirne intatto, la domanda sorge spontanea: chi sarà?
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Hunger Games - Capitolo 15 75°Hunger Games - Terza Edizione della Memoria.
Giorno 6.
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Tributi in vita: 6




Lillia Nealson, Studentessa del Distretto 5.


-Kate...- Appena ho aperto la porta della mia camera mi sono ritrovata con Kate, la mia sorellina, distesa piangente sul letto di Darlene, bagnando con le sue lacrime malinconiche il cuscino che in questo momento sta coprendo il suo bel volto grazioso.
Prendo un respiro profondo e trattengo le lacrime che vogliono urlare ed uscire dal mio corpo, voglio apparire forte almeno per quanto riguarda Kate, dopo la giornata di ieri abbiamo appena perso definitivamente Darlene, la nostra cara sorella, la mia amata gemella... non riesco più a specchiarmi che in me rivedo lei, in ogni dettaglio, dai fluenti capelli castani al nostro sorriso simile, forse quello di Darlene molto più speranzoso dettato da una ragazza che sarebbe diventata davvero forte.
-Vai via! Voglio restare da sola!- Kate comincia a fare i capricci e ranicchiarsi ancora di più in sè stessa, ieri siamo letteralmente scoppiati tutti, in primis nostro padre, ho sentito dire che alcune persone sono stati davvero felici per la morte di Darlene solamente perché pensano ancora che nostro padre sia un assassino, una macchia che non gli appartiene. Sono stufa di questi pettegolezzi e del rispetto zero nei confronti della mia famiglia, della mia Darlene!
Mi avvicino lentamente alla piccola e mi siedo sul letto della nostra sorella caduta, ha ancora il suo profumo... amava così tanto quel bagnoschiuma alla lavanda, soltanto ad abbracciarla sembrava quasi come se qualcuno stesse annusando un bel fiore rigoglioso quale era la mia amata sorella.
-Kate...- Lo sguardo penetrante della più piccola si palesa davanti ai miei occhi: le sopracciglia raggiungono una linea dritta ed inclinata verso il basso, i denti serrati con così tanta forza che se cercasse di spostarli sulle proprie labbra, sicuramente, comincerebbero a sanguinare.
-Come fai a rimanere così impassibile!? Sei senza emozioni, Lillia, hai pianto soltanto ieri e adesso sembra quasi che non te ne freghi!- Non è così, a me importa eccome! Perché anche mia sorella comincia a dubitare di me? Mia madre mi ha detto la stessa cosa stamattina, la superiamo diversamente ed io che ho un legame davvero profondo con Darlene non concedo a nessuno di dubitare l'amore che provavo per lei.
Pensando proprio all'amore, mi chiedo Martin ed Elenoere come l'abbiano presa... non hanno neanche fatto una telefonata per darci le condoglianze.
-No Kate. So che Darlene non vuole la nostra sofferenza.- Ribadisco sicura, inizialmente volevo accarezzarla, ma Kate si sposta sempre più in lontananza dalla mia direzione, sgranando gli occhi sorpresa.
-Sei davvero una vipera!- Contrasta stupendomi in tutti i modi. Forse è meglio per me che prenda una boccata d'aria, un minuto di più dentro questa casa e potrei causare soltanto altre reazioni negative... non volevo tutto questo, perché tra tutte le famiglie infelici proprio la nostra doveva essere colpita da questa maledizione? Maledetto Snow.
Esco velocemente dalla stanza lasciando una Kate piangente che non accetta i veri fatti della realtà, supero poi velocemente la cucina dove mio padre è completamente distrutto, ho la mano poggiata sulla maniglia della porta appena riesco ad incrociare il suo volto sofferente e triste, spesso si è dato la colpa di essere lui la causa di aver mandato al macello Darlene, che se avrebbe finto seriamente di aver ucciso qualcuno, probabilmente avrebbero avuto pietà nei nostri confronti, mio caro padre, Capitol non funziona così: loro vogliono le storie migliori e Darlene, in quello stato, sarebbe stata una preda da deliziare ancor più forte.
Abbasso lo sguardo fissando la porta in legno, riflettendo sul fatto che i tributi di quest'anno fossero destinati ad esserlo fin dalla loro nascita e, quindi, che io sia stata graziata. Quando avevo sentito quest'annuncio per la prima volta non sapevo se esserne contenta oppure triste.
Lancio un'occhiata anche al monitor prima di uscire di casa e quando scorgo quel volto non fa altro che incitarmi ad andare via: il ragazzo del distretto 10 avrà le ore contate. E' stato completamente invisibile in tutta la durata dei giochi e adesso, dal nulla, è sbucato per farsi odiare. Non poteva uccidere il ragazzo del Distretto 1? Darlene era una così brava ragazza, troppo innocente per quell'arena!
Faccio fatica a camminare per le strade del distretto che i bisbigli della gente non fanno altro che aumentare ad ogni mio passo, mentre il fastidio sul mio volto è quasi sempre più notabile, forse nascosto da un velo di insicurezza. Forse oggi dovrei andare a far visita ai Filbert, tecnicamente il Distretto 5 ha perso i giochi e non abbiamo più la necessità di seguirli, anche perché entrambi i tributi non avevano alleanze esterne e l'assassino di Jack è morto subito dopo Darlene.
Per un momento un topo riesce a distrarmi e spaventarmi al tempo stesso, dalla coda quasi tagliata sembra che gli fosse successo qualcosa, ma non posso metabolizzare in tempo che il ratto fugge via dall'angoletto in cui si trovava: mi sporgo di poco con la schiena e in lontananza posso notare una piccola trappola per topi, sicuramente qualche povero cristiano bisognoso di cibo, fin troppo disperato, avrà optato per questa opzione. Sono fortunata nel vivere assieme ad una famiglia benestante... anche se mi dispiace per chi di soldi non ne ha.
Riprendo la mia camminata mattutina ignorando i monitor che in questo momento stanno riprendendo l'arena, una zona parecchio silenziosa visto che tutti i tributi attualmente stanno dormendo, a parte il killer di mia sorella, da come ne hanno parlato deve essere un contadinotto del 10. Deve lavorare così tanto se riesce a svegliarsi ogni giorno all'alba.
Ripongo nuovamente la mia attenzione davanti a me, guardando i cittadini del 5 che cercano di essere felici nonostante i giochi in corso, principalmente una ragazza bionda comincia a fissarmi come se fossi un'opera d'arte e, neanche fosse Flash o Sonic, la ragazza si lancia letteralmente contro di me, stringendomi in un caloro abbraccio mentre io rimango imbambolata da tutto quello che sta succedendo.
-Oddio, Darlene, allora sei viva!- Cosa scusa?! Questa è completamente impazzita!
Mi distacco subito dal suo abbraccio e posso subito vedere come lei ci sia rimasta male, quei grandi occhioni sono prossimi al pianto.
-Non sono Darlene.- Replico un po' fredda, incrociando le braccia ed assumere un sorrisetto imbarazzato. -Però sono sua sorella gemella.- Termino ricevendo come risultato un grande sorrisone da parte della ragazza, la quale si inchina di poco e comincia a ringraziarmi di tutto e di più, in cosa, chiaramente..?
-Sono davvero felice di aver trovato la famiglia Nealson!- Esclama d'un tratto la ragazza smuovendo un po' il mio cuore, conosce il peso delle sue parole? La mia famiglia è criticata in tutta questa zona del Distretto! Che qualcuno sia felice per noi è praticamente una barzelletta, una di quelle squallide che non fanno ridere a nessuno.
-Posso sapere chi diavolo sei?- Replico un po' stizzita, spesso ci prendono in giro, mia madre la prima a cascare negli inganni altrui, anche se ci sono famiglie come i Filbert che hanno davvero preso a cuore la nostra famiglia. Non mi dire che questa è una fan di mia sorella? Quanta cattiveria dovrà mostrarmi ancora questo mondo?
La bionda dal gigantesco seno annuisce così come il suo petto sballonzola, mi sento un po' invidiosa...
-Il mio nome è Vera, sono un'amica speciale di Jack.- Vera... bionda... tettona... forse l'ho intravista dopo la mietitura alla stanza accanto a quella di mia sorella, ma forse potrei ricordarmi male, non ce ne sono di bionde, ma comunque non ho un ricordo vivido di lei, mi dispiace.
-Ah. Capisco. Insomma...  mi dispiace.- L'altra ragazza scuote il capo mostrando un piccolo sorriso malinconico, anche lei sta cercando di prenderla nella maniera più matura? In realtà Jack sarà morto due o tre giorni fa... avrà avuto tutto il tempo per accettarlo, seppure sia poco. Deve essere davvero forte questa ragazza.
-Io volevo ringraziarvi.- Rivela la sconosciuta sorprendendomi nuovamente. -Jack non ha mai avuto dei veri e propri amici. Darlene è stata davvero dolce con lui e sono felice che abbia trovato qualcuno di cui fidarsi all'interno dell'arena. Dopo la sua dipartita, ho continuato a seguire il programma tifando per Darlene e ringraziarla di persona, ma dopo ieri le mie idee si sono infrante... vorrei darvi anche le condoglianze per questo accaduto.- Spiega gentilmente la bionda con un tono davvero formale e dolce, ho sbagliato, l'ho giudicata un po' troppo presto...
-T-Ti porgo anche le mie più sentite condoglianze.- Ribatto imbarazzata cercando di non guardare la mia interlocutrice nonostante sia difficile. -Anche noi siamo grati a Jack per averla difesa. Sai, è una ragazza come tante, se fosse rimasta da sola in arena sicuramente non avremo avuto modo di perderla ieri, ma molto più tempo prima, per cui... grazie.- Questa volta riesco ad incrociare i bei occhi della persona con cui sto parlando, la quale ha codesti che sono illuminati dalle proprie lacrime che vorrebbero esprimere un emozione positiva, quasi di gioia per essere riuscita a completare la sua "missione".
-Sono sicura che si siano ritrovati e che Jack l'abbia accolta con un grosso abbraccio.- A quel pensiero di Vera sento le mie lacrime bagnarmi le guance senza che me ne possa accorgere, un posto dove Darlene sarà felice...? Sarebbe la cosa più bella che potrei mai desiderare. Prima che Vera cerchi di venire in mio soccorso mi asciugo velocemente le lacrime, riuscendo a farle scomparire quella smorfia preoccupata.
-Tu come ti chiami, invece?- L'altra porta le mani dietro la propria schiena, mentre io mi do da sola della stupida: che scostumata!
-Lillia Nealson.- Rispondo arrossita, facendo unire subito dopo le mani della bionda.
-Lillia? E' un bel nome! Senti, Lillia, che ne dici di passare un po' di tempo insieme? Vorrei tanto conoscere Darlene.- Mi propone gentilmente la ragazza mentre un sorriso non previsto, quasi come le lacrime di prima, mi spunta sul volto.
-Certo! Anche io vorrei fare la conoscenza di Jack.- Ribatto a trentaduedenti, lasciando che Vera possa affiancarmi e cominciare a parlarmi.
Mentre gli sguardi dei passanti sembrano indicare qualcos'altro e non me, così come la voce di Vera riesce a calmare le mie preoccupazioni, un profumo di lavanda invade l'aria circostante, sentendomi calda fino all'altezza del cuore.
Sei viva dentro di me, Darlene.


Cedric Skylers, Tributo del Distretto 7


Quanto tempo è passato dalla morte di Lydia? Due giorni? Sembrano essere durati un'eternità, ma i miei occhi non mentono, per loro il tempo non è mai passato e la visione di quell'angelo imbrattato dal sangue demoniaco non smette di svanire dalla mia vista neanche per un secondo. Aveva ragione Johanna, soltanto una persona sarebbe uscita viva e vegeta da questo posto e uno tra me e Lydia doveva per forza lasciarci. Ho cercato di coglierla sotto la mia ala protettiva soltanto perché stavo cominciando subito ad affezionarmi a lei, nonostante non potesse vedere, quell'unico deficent è riuscito a scatenare dentro di me un senso di ingiustizia nei confronti del mondo, soprattutto quando l'ho vista letteralmente terrorizzata dopo i suoi saluti, con la madre che urlava a squarciagola a causa dello sparo, non dimenticherò mai quella pazza di Altaria, si starà facendo delle grosse risate a vedermi conciato in questo modo.
Tengo stretta a me il maledetto tubo di ferro che ha fatto fuori la mia piccola compagna, ho sentito un paio di colpi provocati dal cannone ed Eden, per non so quale miracolosa fortuna, è ancora vivo e sicuramente starà lottando con i denti stretti. Anche il tributo pericoloso del Distretto 1 ci ha lasciati più in fretta di quanto pensassi, pensavo, onestamente, che lui potesse essere uno dei vincitori di quest'anno, invece qualcuno è riuscito a farlo fuori prima che potesse coronare il suo sogno.
I favoriti del Distretto 4 sono ancora in giro, ma non so se sono ancora alleati o meno, spesso si separano verso la fine dei giochi per far vincere il migliore del gruppo, ma in questo caso non posso sapere se l'avversario di Hubert fosse davvero uno dei due o, al massimo, un'alleanza di copertura per uccidere il favorito d'eccellenza.
Eden è riuscito ad allenarsi in palestra e credo che con uno scontro fisico riuscirà a cavarsela benissimo, forse soltanto la mancanza di cibo ed acqua porterebbe un ostacolo al mio compagno. Vorrei ritrovarlo in fretta, sarebbe comunque un alleato in meno.
Oltre lui, sono rimasti entrambi i tributi del Distretto 10. Non so letteralmente nulla di loro, non ho incrociato nessun tributo per tutta l'edizione al di fuori del bagno di sangue, probabilmente potrebbero essersi alleati per far fuori i due favoriti del Distretto 4, potrebbe avere senso.
Devo soltanto sperare in un colpo di cannone e l'addio di qualche avversario completamente a caso, sapete, tipo quegli addii letteralmente dettati dalla malasorte, magari non di Eden, possibilmente, spaccherei il mondo se perdessi un papabile aiutante. Ci mancherebbe soltanto che il Distretto 4 e quello del 10 si alleassero momentaneamente soltanto per far fuori sia me che lui. Non lo accetterei e sarebbe anche da vigliacchi senza palle, dalla serie che dovranno mettersi in quattro contro noi due.
Tra l'altro, io ed Eden gareggiamo per le nostre famiglie, per i nostri cari, per Lydia, Killian e Sophie che ci hanno lasciati durante questo percorso, loro ci staranno appoggiando dall'aldilà, ma questa volta non commetterò lo stesso errore due volte: se ne varrà la pena, ucciderò Eden.
Un fruscio attira tutta la mia attenzione facendomi voltare velocemente verso il rumore: in lontanaza riconosco benissimo la ragazza del Distretto 10 correre via come un fulmine, istintivamente le mie gambe si muovono in automatico e tento di raggiungerla, ma appena arrivo al luogo del suo nascondiglio precedente, ovvero dietro due bei fiori grandi quanto dei bambini di dieci anni, scorgo con sorpresa che le è sfuggita una pagnotta di pane dall'aspetto caldo, nonostante esso sia già addentato.
Sospiro lievemente appena mi arrendo alla caccia alla "strega" dato che ho già perso di vista la mia avversaria. Grande Cedric, così si fa!
Un rumore ulteriore risuona nell'aria, mandandomi completamente in allerta: alzo velocemente il mio tubo di ferro come se fosse una mazza da baseball e cerco di prendere fiato, nonostante io non abbia la forze fisica necessaria per affrontare un eventuale scontro, ho dato tutto il cibo che avevo giorni fa a Lydia e adesso ne sto soffrendo un po' la fame, andando avanti con stupidi frutti o bacche che, proprio ieri, mi hanno portato ad un dolore allo stomaco che sarà durato un'oretta o due.
-Cedric!- Una voce a me familiare, proprio da quell'angolo di terra richiama la mia attenzione e da lì sbuca una persona che riesce a farmi spuntare un bel sorriso sul volto, ci voleva proprio!
La testa rossa di Eden compare da quell'angolo sospetto, per un attimo ci guardiamo negli occhi, una singola frazione di secondo, ma subito dopo ci riuniamo con una forte stretta di mano ed un sorriso sollevato sul volto.
A vederlo sembra star bene, anzi, ha anche armeggiato un bell'arco e il pugnale che Lydia gli aveva affidato è ancora tra le sue tasche, le quali, stranamente, sono vuote e non contengono le mani del mio alleato. Spesso le riportava lì quasi sempre come se fosse un vizio che difficilmente sarebbe passato. Non so perché, ma mi ricorda un po' quando feci il mio primo pircing, ci giocavo alle prime settimane, ma poi beccai un infezione ed imparai la lezione. Non voglio ricordare le ramanzine di mia madre perché temesse che sarei anche potuto morire... insomma, dopo aver affrontato un'arena adesso posso anche scivolare il dito sulla lama di un coltello.
-Stai bene?- Premuroso come suo solito, Eden mi guarda dalla testa ai piedi come se stesse cercando di intercettare un angolo del mio corpo ferito, quanto vorrei dirgli che l'unica cosa che in questo momento che è stata sgretolata sia proprio il mio animo...
-Certo. Piuttosto, ho visto la ragazza del 10 poco fa, ma credo ci sia sfuggita.- Annuisco solenne indicando poi il punto in cui il tributo moro era sparito, catturando l'attenzione di Eden, il quale ripone lo sguardo su di me, interrogatorio.
-Non si è diretta al festino?- Eden si fa una domanda tra sé e sé, prendendomi poi la mano e fissarmi volenteroso. -Dobbiamo andare, in fretta! Sicuramente ci sarà qualcosa che ci tornerà utile.- Consiglia poi con un certo tono il mio compagno, ma ci metto poco a scostare la mano e scuotere il capo con un'aria stanca, piantando per bene la mia arma sul terreno.
-Non voglio fare il gioco di Capitol. Se vorranno uccidermi dovranno prendermi.- Ribatto serio ricevendo un'occhiata di disappunto da parte sua. So che forse è l'idea sbagliata e che raggiungere il festino sia la scelta più giusta, ma sono sicuro che quello sarà il piatto per i tributi più agguerriti e se voglio ritornare a casa devo agire con furbizia, proprio come l'avversaria che ho incontrato poco fa, avrebbe il coraggio di rintanarsi nel buco dell'arena e scolarsi come una scrofa tutto il suo ben di Dio, quel pesante sembrava apparentemente pesante soltanto a guardarlo.
-Quindi mi aspetterai?- Mi domanda poi il mio compagno, mentre io non so come rispondere alla sua domanda. Certo, potrei attenderlo, ma dove? Non vorrei rimanere nel mirino di qualche tributo e la separazione è stata la causa della morte di Lydia, non voglio ripetere lo stesso errore anche con Eden, anche se...
-Ti copro le spalle.- Questa replica riesce a far spuntare un sorriso lieve, ma debole, nel volto di Eden. Era da tanto che non lo rivedevo, quest'arena da telespettatore sembra davvero piccola, vivendola è tutta un'altra questione...
Senza troppi giri di parole, entrambi cominciamo a recarci verso il centro mentre l'area floreale ci accompagna come se fosse l'ultimo ambiente che vedremo nella nostra vita, ogni volta che guardo Eden con quell'aria attenta e coraggiosa mi fa pensare a quanto questi giorni in solitudine nell'arena siano riusciti a cambiarlo in positivo, l'idea di lasciarlo correre lì nel mezzo, da solo, mi fa sentire una totale merda, ma sono ancora sicuro di essere pronto ad ucciderlo dopo l'ultima perdita. Ci ho pensato e Johanna aveva soltanto la ragione dalla sua parte, io, invece, una testa dura che vuole sempre distinguersi dalla massa.
Cominciamo a piegarci appena vediamo le prime tracce d'erba quando i fiori scompaiono, lasciando soltanto il profumo dei fiori alla brezza.
-Rimani qui, Cedric. Torno subito, ho comunque un arco con me!- Esclama convinto, mostrando anche il manico del pugnale e nasconderlo ai suoi fianchi: dopo quelle parole Eden comincia a correre come una scheggia, nonostante non sia veloce quanto il ragazzo del Distretto 5 o Killian, ricordo ancora quella corsa sfrenata per le armi.
In lontananza riesco a scorgere altri tributi nascosti che aspettano solamente di acchiappare la preda, ma Eden è più veloce e riesce ad afferrare i tuoi sacchi, quelli dei nostri distretti. Torna qui, adesso, ti prego!
Mi avvicino di più per afferrarlo appena sarà arrivato per salvarlo da qualche probabile pugnale volante od una freccia.
-Game over.- Senza che me ne rendessi conto, la lama di un pugnale mi taglia letteralmente il collo e la mia espressione scioccata riesce solamente ad inquadrare una singola persona, rimasta indifferente dal suo gesto: Daisy.


Sheena Deitis, Tributo del Distretto 4


Vorrei dire che questo risveglio possa ritenersi quasi normale, mancherebbe soltanto ad affacciarmi ad una delle finestre che abbiamo tenuto oscurate dalle tende e sperare che, negli altri edifici, possa esserci un cumulo di peresone affacciate ai loro balconi, la gente che invade le strade e il rumore delle auto accompagnato dai clackson impertinenti, dalle urla sfuriate di lavoratori in ritardo e di persone che tentano di pubblicizzare i propri negozi; l'atmosfera di semplicità e il profumo salato del mare che si fa spazio tra le mie narici, l'inizio di un giorno che avrebbe ospitato il mio domani.
Tutto questo non è possibile qui dentro, siamo rinchiusi in una boccia di vetro, in un'illusione, la sfera verrà agitata in malo modo da un bambino capriccioso e tutti noi, ad ogni scuotere di essa, cadremo uno ad uno come è sempre successo da un bel po' di tempo.
Scuotiamolo una volta: fuori cinque.
Scuotiamolo due volte: fuori due
Scuotiamolo tre volte: fuori quattro.
Ancora, ancora e ancora, questa sfera continua a scuotersi e portar via uno di noi dal proprio corpo, anche adesso ha appena terminato il suo giro, oggi cadranno numerose persone e tra tante potrei essere io parte di questo gruppo, non nego che la paura di incrociare la morte sia... spaventosa.
Non posso percepire la mia apparizione, non so chi io possa essere per il pubblico e per i miei avversari, forse una guerriera uscita dalle acque lucenti e limpide dell'oceano, forse una sirena dalla voce melodiosa armeggiante l'arma di Poseidone, non mi sono mai preoccupata dell'arma di cui vado tanto capace nell'utilizzo. Sarei cretina a pensare che possa avere il potere di evocare qualche nuvola nera e, chissà, con un bel temporale la barriera che ci circonda possa distruggersi grazie ai fulmini e i tuoni minacciosi che invaderanno l'animo della tempesta.
Odio questi giochi, odio quest'esperimento che ti lega alle persone nonostante in settantacinque anni, voci esterne, abbiano sempre commesso il contrario. Cosa ne puoi sapere tu, seduto su quel divano, caro telespettatore, che io abbia il sangue freddo di uccidere un mio amico? Un compagno che, non so grazie a quali miracoli, sia riuscito a raggiungere l'apice della vetta in mia compagnia. Ci colgono in folgorante come se fossimo personaggi immaginari, dei giocattoli che, se premuto un tasto specifico, possa ricevere il risultato sperato. Privi di espressioni e di carattere, di animo, banali. Quante avventure dovrò affrontare nel corso della mia vita? Sì, proprio la mia, è uno scherzo? Snow ha sempre cercato di ricoprire il ruolo di fabbricatore, un po' come la bugia di Babbo Natale, un fabbricatore di giocattoli che spacciando il buon animo e la gentilezza inesistente, proclama come suo lavoro tutti i giochi costruiti dagli elfi lavoratori, loro, troppo sottomessi, agiscono in silenzio con il lontano pensiero di non dover ribattere contro un loro superiore. E' così frustrante! Forse avrei dovuto agire da sola fin dall'inizio di questa gara, magari sarei diventata proprio come uno di quegli elfi, dalle movenze meccaniche che obbediscono agli ordini del proprio padrone, ma invece ho intrapreso la strada che più attirava le mie vere esigenze, il mio vero io.
Oggi, al sesto giorno dell'arena, si terrà il festino tanto atteso e devo subito escogitare un piano, vorrei andarci da sola, ma non posso separarmi da Gerald, è una scelta pessima. Sta bene, ma sono sicura che sono rimasti ancora dei residui di febbre in lui, sforzarsi il giorno dopo potrebbe portare ad una ricaduta quasi assicurata e lasciarlo nel momento del bisogno non sarebbe affatto carino, però...
-Quindi, andiamo?- Proprio costui riesce a scostarmi dai miei pensieri, l'unica cosa che posso fare e mettere lo zaino in spalla ed annuire senza protestare: come ci prepariamo ci ritroviamo a varcare la porta ed uscire da quel condominio che ci ha salvato per una giornata intera, mi chiedo come mai i tributi non si siano radunati in questo posto tranquillo e dall'alta sicurezza, che avessero pensato che potesse essere abitato? Bhe, non tolgo il dubbio che questo lo pensai anche io, agli inizi, ma ritorvandoci in sei con un alleato sono stata piuttosto tranquilla all'idea di riposare lì. Ho avuto un giorno di relax nonosotante abbia dovuto badare a Gerald..
-Stiamo attenti, potrebbero sbucare da un momento all'altro.- Ricordo al mio alleato appena ci immergiamo nella radura selvaggia, il mio tridente è pronto per la lotta e non ho nessun timore di macchiarlo del sangue di qualche nuova vittima. Non prendetemi per malvagia, ma arrivati a questo punto voglio solamente sopravvivere.
-E non toccherò nulla. Lo giuro.- Aggiunge sia serio che divertito il mio compagno, forse riguardo ai funghi che sono riusciti a provocargli un bel malanno, qualcosa da tenere seriamente in conto alla questione. Ma almeno non avrà neanche la scusa di dover mangiare qualcosa per riempire il suo stomaco, ieri abbiamo mangiato un bel po' delle nostre provviste e, stranamente, acqua e gas funzionavano benissimo, eravamo delle prede perfette e se non ci hanno attaccato significa che gli altri tributi si ritrovano in un punto fisso tutti insieme.
-Lo spero, altrimenti ti lascio qui.- Replico severa, non è assolutamente il luogo adatto per dire qualcosa del genere, né il tempo. Spero riesca a capire la gravità della situazione, stiamo andando contro un destino ancora più feroce di quello che abbiamo vissuto.
Gerald non ribatte, ma riesco a scorgere nei suoi occhi la serietà che lo contrastingueva all'inizio dei giochi, ai tempi del treno e ancora prima dell'intervista, dove ho dovuto innescare una scenata per avere degli sponsor che, ahimé, oltre all'aiuto per la mia caviglia sono serviti ben poco, ma Capitol ha accettato la nostra sincerità dopo i numerosi doni. La pagnotta della mia amata nonna... vorrei tanto abbracciarti. Soltanto uno di essi mi darebbe tutta la forza necessaria per vincere la competizione.
Uno schianto dietro di me attira la mia attenzione e per terra ritrovo un coniglio nero morente, la lancia di Gerald che gli ha trafitto la testa, il sangue sta schizzando via come se ci fosse una rottura tra i tubi d'acqua, l'idea mi fa salire solamente il vomito.
-Era necessario?- Replico un po' stizzita, insomma, non perdiamoci in queste sciocchezze!
Lui annuisce serio riportando a sé la propria arma fedele con un gesto secco, oh, quanta spavalderia.
-Quelle fauci non erano normali per un coniglietto che stava andando a caccia. Forse... stanno cercando di dimezzarci ancora di più con ibridi e trappole, quindi guardati tu alle spalle.- E detto ciò Gerald mi supera ancor prima che potessi valutare il suo tono di voce, se detto a fin di bene o male. Forse è solo l'ansia del momento o la mia pazienza che sta andando a quel paese poco a poco, oppure perché siamo ancora più vicini verso casa nostra, ma non mi è sembrato carino, dopo tutto quello che ho fatto per lui ieri. A volte non riesco a capirlo e i momenti in cui mi elogia non so se siano stati dettati da una mossa strategica o da qualche vera sincerità. In Accademia si complimentavano spesso con la mia bravura, ma lui è così... diverso.
-Comunque... ci andiamo insieme, va bene? Ci proteggeremo le spalle a vicenda.- A questa mia proposta Gerald non ha nulla da ridire, il problema è che qualcuno potrebbe avere un arco o qualche arma a distanza, Hubert è andato via, ma sicuramente, in qualche modo, qualcuno per forza è riuscito a rubare la sua scorta, no? Il suo arco deve essere qui da qualche parte in quest'arena! A pensare sia a lui che al coniglio di poco fa, mi viene improvvisamente alla mente la faccia di Caitlin. Sento di essere una vera incapace alle volte, che devo rimediare ai miei errori.
Sia io che Gerald riusciamo ad arrivare ai confini della cornucopia, proprio in questo momento un paio di sacchetti provenienti dai distretti ancora in gara colgono l'attenzione lì in mezzo, in bella vista da parte nostra.
Prima che riusciamo a muoverci di qualche centimetro, il tributo del Distretto 6 fa la sua comparsa ed accorre verso l'obbiettivo, ha con sè un arco, forse è meglio andarci quando volterà le spalle così che non possa attaccarci.
-Al mio via...- Gerald comincia a parlare e ad organizzare idee senza parlarmene, infatti, per un momento, scuoto una mano così come il capo.
-Non è il momento.- Replico osservando la situazione, ma quando il suo, di via, scatta seriamente, Gerald sbuca fuori dal nostro nascondiglio e corre veloce come un cavallo contro il nostro bottino; l'unica cosa che riesco a fare è seguirlo e cercare di stare al suo passo.
Svolgo lo sguardo alla mia sinistra e riesco ad accorgermi che il ragazzo non ci ha notati minimamente, più concentrato a ritornare ai ripari.
-Tu! Si può sapere cosa ti prende oggi!?- Appena arriviamo alla cornucopia afferro il mio bottino, ma il colpo di un cannone seguito da alcune urla strazianti maschili attira la nostra attenzione, quell'urlo umano così angosciante ci distrae letteralmente per un paio di secondi, è qualcos'altro, però, a riportarmi alla cruda realtà dei fatti.
Istintivamente la mano cede e lascio cadere il sacco mandatomi da Capitol, o dalla mia famiglia, per terra e rimango letteralmente immobile quando un sussulto di Gerald non invade l'aria: Il ragazzo del Distretto 10 era sbucato dal nulla dietro alla cornucopia, forse nascosto lì per tutto questo tempo e con dei guantoni da box affilati da grossi pungiglioni tira un potente pugno allo stomaco del mio alleato. Gerald si china a causa del dolore ed è un pugno finale in direzione della sua testa che fa scatenare il secondo colpo di cannone della giornata.
Le grida che susseguono quello del ragazzo del 6, invece, sono proprio le mie.


Angolo Autore

Rieccomi qui dopo nonsoquantotempo. Scusatemi tantissimo per l'ennesimo ritardo, ma la voglia di fare tutto mi è calata improvvisamente ed anche questa storia ne era stata colpita, ma ultimamente mi sto riprendendo e... eccoci al penultimo capitolo! Già, il prossimo sarà l'ultimo!
Questo capitolo per me è... strano. Forse perché le morti sono letteralmente dettate all'ultima frase, come da me programmato, ma non so, forse è perché siamo arrivati alla fine ed ho dovuto dire addio e Cedric e Gerald, due personaggi davvero fantastici T-T.
Ho già il vincitore di questi giochi e il prossimo capitolo credo conterrà due POV. Non so, devo pensarci: Il POV di Lillia l'ho scritto soltanto perché Darlene è letteralmente morta senza dire nulla e mi dispiaceva non "ricordarla" in qualche modo, visto che anche la ragazza del 5 mi piaceva particolarmente nella sua semplicità.
E nulla, complimenti ad Anonimo, Eyes, Cody e Pale! I vostri bambini hanno raggiunto la Top 4 ed uno di loro sarà il vincitore? Siete in ansia? Bhe, anche io.
Spero di pubblicare presto il capitolo finale, non ci credo ancora di aver portato a termine, finalmente, una storia. Ah, ovviamente i guanti da box di Nylan sono stati ovviamente sponsorizzati, solo che aveva appena avuto il POV quindi li ha ricevuti off-screen. Al prossimo capitolo aspettatevi una grandissima battaglia.
Ci sentiamo all'ultimo capitolo!
Sasi02
(Edit: sto avendo problemi con il wifi, quindi non so quando potrà uscire questo capitolo. Chiedo perdono per il disagio e vi ringrazio per la pazienza...)


Classifica:

24°David Wilson, Tributo del Distretto 9, ucciso da Konnor.

23°Sophie Clarson, Tributo del Distretto 6, uccisa da Hubert.

22°Konnor Holland, Tributo del Distretto 11, ucciso da Gerald.

21°Karma Nakemare, Tributo del Distretto 12, ucciso da Jack (2 POV).

20°Chanel Diaming, Tributo del Distretto 1, uccisa da Hubert.

19°Achille Pelide, Tributo del Distretto 2, ucciso da Sheena (3 POV).

18°Vivian Roberts, Tributo del Distretto 9, morta avvelenata.

17°Killian Verdian, Tributo del Distretto 3, ucciso da una trappola dell'arena (3 POV).

16°Caitlin Rollim, Tributo del Distretto 2, uccisa da Hubert (3 POV).

15°Rose Green, Tributo del Distretto 11, uccisa da una farfalla ibrido (4 POV).

14°Brooklyn Okafor, Tributo del Distretto 8, uccisa da una trappola dell'arena (4 POV).

13°Maya Nelson, Tributo del Distretto 12, uccisa da Oscar (4 POV).

12°Jack Swade, Tributo del Distretto 5, ucciso da Hubert (4 POV).

11°Oscar "Oz" Gray, Tributo del Distretto 8, ucciso da Nylan (4 POV).

10°Lydia Harnlod, Tributo del Distretto 7, uccisa da Cedric (4 POV).

9°Odette Walker, Tributo del Distretto 3, suicidio (5 POV).

8°Darlene Nealson, Tributo del Distretto 5, uccisa da Nylan (4 POV).

7°Hubert Diatin, Tributo del Distretto 1, ucciso da una trappola dei favoriti (5 POV).

6°Cedric Skylers, Tributo del Distretto 7, ucciso da Daisy (5 POV).

5°Gerald Tryans, Tributo del Distretto 4, ucciso da Nylan (5 POV).



MasterKiller:
Altro: 4 uccisioni.
Hubert: 4 uccisioni.
Nylan: 3 uccisioni.
Gerald: 2 uccisioni.
Sheena: 2 uccisioni.
Jack: 1 uccisione.
Konnor: 1 uccisione.
Oscar: 1 uccisione.
Cedric: 1 uccisione.
Daisy: 1 uccisione.


Tributi in vita: Sheena (Distretto 4), Eden (Distretto 6), Nylan, Daisy (Distretto 10)




   
 
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