Anime & Manga > Diabolik Lovers
Segui la storia  |       
Autore: Nephertiti    27/10/2020    1 recensioni
*SEQUEL DI GIRL OF LIFE*
Molte cose sono cambiate dalla prima volta in cui Mitsuko ha messo piede in villa Sakamaki.
E adesso può affermare di essere parte della famiglia.
Ma con il suo diciottesimo compleanno alle porte, il destino sembra avere in serbo altri piani per lei.
***
Estratto da un capitolo:
“All’improvviso, a qualche chilometro di distanza, notai una figura in mezzo alla strada e, man mano che ci avvicinavamo, realizzai si trattasse di un uomo.
Mi resi conto che non accennava a muoversi, mentre il maggiordomo, al mio fianco, sembrava ignorare la sua presenza.
Urlai a George di frenare e questo, colto di sorpresa, affondò il piede nel freno: la limousine ruotò su sé stessa, facendomi sbattere contro il finestrino.
Un’auto dietro di noi ci tamponò.
Quando sollevai lo sguardo, ancora dolorante per il colpo, dell’uomo non v’era traccia.
Tuttavia, ciò che mi era rimasto impresso, prima che quella sagoma svanisse nel nulla, erano stati i suoi lunghi capelli bianchi.
***
Per poter leggere questa storia avrete bisogno di conoscere “Girl of Light” e “Girl of Life”, quindi correte a recuperare!
La fan fiction prende alcuni spunti dal videogioco, ma la trama sarà ben diversa.
Genere: Angst, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ruki Mukami, Shuu Sakamaki, Sorpresa, Subaru Sakamaki
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 7 - Dangerous golden eyes -

 

 

 

Scesi nella cucina, piuttosto silenziosa, ma in fondo erano appena le dieci e i Sakamaki restavano chiusi nelle proprie stanze per la maggior parte della mattinata.

Decisi di mangiare latte e biscotti, mentre pensavo a cosa indossare per andare dai Mukami.

Mi tornò in mente il pub nei pressi del parco Ueno, forse avremmo potuto pranzare lì. Ricordavo che il venerdì, a pranzo, quel gruppo di jazzisti replicava lo spettacolo della sera precedente.
Così scrissi a Kou per proporgli l’idea.
Ero certa che lui avrebbe accettato di buon grado, senza aver bisogno di un preavviso, ma bisognava convincere il “capo-famiglia” ed io non ero brava nel dissuadere Ruki.

Terminai la colazione e, come previsto, ricevetti per risposta un “sembra divertente, andiamoci!”.
Gli feci notare che c’era la possibilità di ricevere un no da parte di Ruki, ma Kou mi rassicurò che lo avrebbe convinto.
Piena di entusiasmo, invitai anche le mie amiche a pranzare con noi.

Salii in camera e frugai nell’armadio, in cerca di qualche outfit interessante.
Tirai fuori un vestito nero a quadri, con un piccolo spacco sul lato sinistro.
Feci una doccia veloce, poi controllai il cellulare: sfortunatamente Yuki era già impegnata, ma Natalie aveva accettato, pur sapendo che i Mukami sarebbero stati presenti.

Un sorriso diabolico mi arricciò le labbra: prima di rientrare a scuola, lei e Kou sarebbero diventati amici. E magari qualcosa in più…

In realtà, non sapevo se fosse una buona idea assecondare la loro attrazione.
Non ero sicura che Kou fosse il ragazzo adatto a Natalie, se lei avesse mai deciso di frequentarlo.

E anche se Kou sarebbe potuto diventare un “bravo ragazzo”, cosa di cui dubitavo, sarebbe comunque rimasto un piccolo problema di fondo: lui è un vampiro.

Scacciai tutti quei pensieri, ripromettendomi che non avrei fatto nulla per avvicinarli, ma neppure per separarli.
Se Kou avesse ferito la mia amica, ci avrei pensato io a sistemarlo.
Così come mi stavo occupando della questione “Yuki/Ayato”.
Ci accordammo di trovarci al parco alle undici.

Uscii dalla camera e mi precipitai in quella di Shu: in quell’istante ricordai che sarebbe stato lui ad accompagnarmi dai Mukami e che, forse, l’idea di mangiare fuori, in un locale gremito di persone, non lo avrebbe fatto felice.

Bussai alla sua porta, in qualche modo l’avrei convinto.
Nessuna risposta.
Bussai nuovamente, in modo impaziente, non mi avrebbe sorpreso scoprire che Shu dormiva ancora.

Ma una risata femminile mi spinse ad entrare: con orrore notai Shu accovacciato contro il muro, con un braccio e la camicia sporchi di sangue, e di nuovo sentii una risata elegante: i miei occhi corsero all’angolo opposto della stanza, dove sostava una donna dai lunghi capelli biondi, raccolti in due codini.
Indossava un abito raffinato, quasi ottocentesco, di colore nero, lungo fino alle ginocchia.

Il suo sguardo incrociò il mio, le sue iridi dorate brillarono, mentre sorrideva malvagiamente.
“Mitsuko, va’ via.”, mi intimò Shu, mentre si lanciava sulla donna.
Lei scartò a sinistra, evitando il colpo, e sferrò un calcio nell’addome di Shu, spedendolo a terra.
“Mi aspettavo di più da un Sakamaki.”, commentò, mentre si preparava ad affondare le unghie affilate nel suo petto.

Razionalmente, la prima cosa da fare sarebbe stato chiamare gli altri, ma in quel momento, l’unico pensiero che riuscii a formulare fu quello di impedirle di ferire il vampiro: con un balzo mi lanciai su di lei ed entrambe finimmo sul pavimento.

Ma l’altra si riprese velocemente, mi afferrò per il collo, sollevandomi da terra come fossi una piuma.
Quando sorrise, compresi da dove proveniva la sua forza sovrannaturale: era una vampira.
Mi lanciò a qualche metro di distanza, l’impatto col pavimento fu doloroso, la schiena faceva male a tal punto che stentavo a muovermi.

Vidi la bionda avanzare verso Shu, che aveva gli occhi chiusi e non accennava a muoversi.
Qualcosa scattò dentro di me: non avrei perso un altro Sakamaki.

Sollevai una mano, desiderando con tutta me stessa di poter fare qualcosa per fermarla: fu in quel momento che un piccolo ramoscello iniziò a strisciare sul pavimento e si attorcigliò intorno alla caviglia della sconosciuta, che, colta di sorpresa, la ritrasse.

Ma la radice continuò a salire, si arrampicò su per il suo corpo, intrappolandole i polsi e poi avvolgendola interamente.
Lei emise un verso di stizza e usò la sua forza per liberarsi da quella “gabbia di legno”, riuscendo a spezzare i rami.

Osservai la scena incredula, alternando lo sguardo dalla vampira alla mia mano, quasi del tutto sicura che fossi io l’artefice di quello strano evento.

Tuttavia la sconosciuta era ormai libera, ma non rivolse la sua attenzione a Shu, bensì guardò me dritto negli occhi, e sorrise per l’ennesima volta, compiaciuta.
“Sei pronta.”, annunciò enigmatica.

Mosse alcuni passi nella mia direzione, e provai a rimettermi in piedi per fuggire, ma il dolore alla schiena mi costrinse a restare sdraiata.
Si chinò verso di me, come a volermi afferrare, ma sollevò il capo all’improvviso, gettando un’occhiata fuori dalla stanza.

“Dannazione.”, fu l’ultima cosa che disse, prima di sparire nel nulla.

***

Stare tra le braccia di Subaru mi causava sentimenti contrastanti: la sua pelle era piuttosto fredda, eppure, accoccolata al suo petto, sentivo un calore espandersi in tutto il corpo.
“Davvero Subaru, posso camminare.”
Il vampiro mi lanciò un’occhiata severa, probabilmente perché il mio precedente tentativo di rimettermi in piedi era fallito miseramente.

Venni adagiata sul divano del salotto e una smorfia mi increspò le labbra: ero ancora indolenzita per l’impatto col pavimento.

Reiji si accomodò di fronte a me.
“Ripetimi cos’è accaduto.”
“Come sta Shu?”, domandai.
L’avevo visto rimettersi in piedi, ma era ancora pieno di cicatrici e barcollante, quella psicopatica lo aveva conciato proprio male.
“Si riprenderà. –, tagliò corto il vampiro occhialuto – dunque?”

Subaru si posizionò alle mie spalle, scrutando il mio corpo, probabilmente in cerca di qualche ferita. O morso.
Ma non ne avevo alcuna. A parte la schiena a pezzi.

“Sono entrata nella stanza di Shu e l’ho trovato sanguinante, mentre quella rideva.”
Reiji si portò due dita sulla tempia e la massaggiò: “Come diavolo si è lasciato picchiare così.”
“Era molto forte. -, mi sentii in dovere di specificare – sembrava allenata per combattere.”
“E tu non hai idea di chi possa essere?”
Scossi il capo.
“Pensavo che Shu la conoscesse, magari qualche ex molto arrabbiata.”

“Nessuna ex arrabbiata.”, dichiarò uno Shu comparso dal nulla.
“Shu!”

Balzai a sedere, tuttavia la mano decisa di Subaru mi costrinse a restare stesa.

Il primogenito era ancora un po’ “ammaccato”, con qualche taglio qua e là, ma la maggior parte delle ferite era guarita e aveva cambiato la camicia sporca di sangue con una nuova.
“Come sta?”, domandò.
“Ha sbattuto sul pavimento, ma non riporta alcun livido.”, rispose Subaru.
Shu parve sorpreso.

Effettivamente, l’ultima volta che ero stata scaraventata così da Isabelle, ero coperta di lividi e mi ci era voluta una settimana per rimettermi completamente.
Mentre adesso non riportavo neanche un graffio e sentivo di poter camminare normalmente.
“Come ti ha ridotto così?”, domandò Reiji.
“Mi ha colto di sorpresa.”
Probabilmente Shu poltriva come al solito, e questo doveva essere stato uno svantaggio, fosse stato sveglio e attento, si sarebbe accorto dell’intrusione.
Reiji sospirò.

“Comunque sia, dobbiamo scoprire la sua identità e cosa voleva.”
“Potrebbe avere a che fare con nostro… con Karl Heinz.”, commentò Subaru.
Shu concordò con lui, tuttavia, sentii che mancava qualcosa.

“Sembrava più intenzionata a uccidere Shu – replicai, - non ha prestato molta attenzione a me, se non quando-”
Ripensai a quello che era accaduto: quei ramoscelli spuntati dal nulla, che l’avevano intrappolata per un breve istante.
“Quando?”, mi esortò Reiji.

Mi fidavo dei Sakamaki, ma era ancora troppo presto per annunciare qualcosa di così eclatante.
Prima avrei dovuto fare luce sulla questione per conto mio.

“Quando le ho impedito di ucciderlo.”
Ero sicura che lui fosse privo di coscienza e non avesse notato quella sorta di… magia.

Reiji annuì.
“Dobbiamo fare attenzione – annunciò infine – non mi sorprenderebbe scoprire che Karl Heinz voglia toglierci di mezzo.”

L’idea mi fece rabbrividire: era capace di tanto?
Non si era fatto scrupoli ad aizzare i Cacciatori, certo, ma mandare una specie di vampira mercenaria per far fuori i propri figli…
Mi convinsi che era opera di qualcun altro, anch’egli intenzionato a sbarazzarsi dei Sakamaki, ma conscio delle mie capacità.
D’altronde la vampira dagli occhi dorati aveva esordito con un “sei pronta”, dopo la vicenda con i rami.

Cosa mi stava succedendo?

 

 

 

 

 

 

 VAMPIRA MISTERIOSA DAI CAPELLI BIONDI

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Diabolik Lovers / Vai alla pagina dell'autore: Nephertiti