Le Armi di San Michele
Stette
Michele dal viso di trionfo,
bruciante l’esercito di spade
dal suo cospetto scagliate nel buio,
sovra l’immensa Luce elevata.
L’occhio superbo guaiva al Cielo
radioso oltr’ogne misura terrena
e dunque Lume oscurò lume
nell’ultimo giorno
alla tenzone estrema
Brillante Durlindana, la stella cadente,
duro diamante del dono divino;
Gioiosa lama dei re mortali,
cristallo di fede, l’impero dei pii;
trino acciaio dell’ammazzadragi è
Balmung e Notung e Gramr chiamato;
brucia pur Tirfing, la maledizione
nemica dei discepoli di Odisseo;
Calibur speranza benedetta dall’acqua
si leva al sole bagnata di vittoria.
Piomban sfreccianti le armi messaggere
figlie dei secoli in mano all’Eterno
sull’empia creatura di pelle immortale.
Ma l’Alto conferì un dono pauroso
al primo dei primi:
bianca daga di forma sinuosa,
radice di ferro in mano celeste,
cintasi il capo di fiamme turchine
com’era il volto del padron suo
scintilla sul Drago maligno.
Stette
Michele dal viso di trionfo,
bruciante l’esercito di spade
dal suo cospetto scagliate nel buio,
sovra l’immensa Luce elevata.
L’occhio superbo guaiva al Cielo
radioso oltr’ogne misura terrena
e dunque Lume oscurò lume
nell’ultimo giorno
alla tenzone estrema
Brillante Durlindana, la stella cadente,
duro diamante del dono divino;
Gioiosa lama dei re mortali,
cristallo di fede, l’impero dei pii;
trino acciaio dell’ammazzadragi è
Balmung e Notung e Gramr chiamato;
brucia pur Tirfing, la maledizione
nemica dei discepoli di Odisseo;
Calibur speranza benedetta dall’acqua
si leva al sole bagnata di vittoria.
Piomban sfreccianti le armi messaggere
figlie dei secoli in mano all’Eterno
sull’empia creatura di pelle immortale.
Ma l’Alto conferì un dono pauroso
al primo dei primi:
bianca daga di forma sinuosa,
radice di ferro in mano celeste,
cintasi il capo di fiamme turchine
com’era il volto del padron suo
scintilla sul Drago maligno.