In quanto ad audacia
batterei Achille,
vincerei in duello
persino l'Orlando,
ad Edmond Dantes
giocherei un tranello
ed il furbo Ulisse
trarrei in inganno.
Mi sento potente
quanto il dio Urano,
ribollo dentro
come un vulcano,
spaccherei tutto
mi basta una mano.
Il mio urlo di guerra
riecheggia lontano.
Nessuno mi ferma
se mi scateno,
non rimarrebbe
alcun luogo ameno.
Mi sento potente
quanto un titano,
sconquasso tutto
son un uragano.
Da fuori si vede
soltanto una donna,
nessuno si aspetta
da me tanta rabbia,
la serbo dentro
pronta ad usarla
quando mi serve
senza sprecarla.