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Autore: Moriko_    30/10/2020    3 recensioni
[Writober 2020 | #Changectober]
La vita di ciascuno di noi è ricca di cambiamenti di ogni genere che possono avere un impatto maggiore o minore sui passi che percorriamo ogni giorno.
"Vivere è cambiare, è questa la lezione che ci insegnano le stagioni." (Paulo Coelho)
[Un lungo percorso di brevi riflessioni e ricordi aventi come protagonista Kojiro Hyuga in uno scenario What if. Primo tentativo!]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kojiro Hyuga/Mark, Maki
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction

New beginnings.

(#Writober2020 | CHANGEctober)

 

 

30 | Casa

 

 

Se un giorno avessero raccontato a Kojiro della dimora dove risiedeva ora, non ci avrebbe mai creduto. La sua filosofia di vita aveva influenzato anche il modo di vivere che si era portato fin da bambino, semplice e senza alcuna pretesa, per cui non immaginava che un giorno sarebbe arrivato a risiedere in un’intera casa tutta per sé. Essendo abituato a condividere ogni cosa con i suoi fratelli - e in seguito con i suoi compagni di stanza - per Kojiro era piuttosto singolare l’idea di avere una dimora solo per lui, con un bagno nel quale solo lui si recava, con una cucina dove solo lui pranzava e cenava, con un soggiorno nel quale solo lui si rilassava e con una camera da letto abbastanza grande da poter ospitare altre persone per la notte - ma che alla fine solo lui utilizzava.

La prima volta che era successa una cosa del genere era stata in occasione del suo trasferimento a Reggio Emilia. In quella città gli era stata offerta la possibilità di alloggiare insieme agli altri giocatori nel cuore della città, dove si sarebbe trovato nella movida del centro e avrebbe avuto occasione per incontrare e conoscere altre persone: pranzare e cenare insieme a loro in locali sempre affollati, uscire per una passeggiata tra i giovani come lui e - perché no? - andare in una di quelle discoteche delle quali aveva sentito parlare al suo arrivo in Italia. Ma il calciatore non aveva mai preferito essere nel cuore del divertimento locale: a lui bastava un pallone e un campo da calcio, per poi correre per le vie del luogo dove viveva e infine riposarsi su una panchina ammirando il panorama circostante; non era questione di isolarsi e non voler fare amicizia ma, anzi, di avere una vita il più possibile tranquilla e priva di problemi. Le occasioni per incontrarsi con gli altri non erano mai mancate, e di tanto in tanto anche il calciatore giapponese si era riservato uno strappo alla regola, recandosi in centro per godere di una insolita ma piacevole serata insieme a loro.

Il dormitorio dei giocatori della Reggiana gli era piaciuto fin da subito. A Kojiro non era importato se ormai fosse abbandonato: era a due passi dal campo sportivo, in un quartiere dove la serenità regnava incontrastata e allo stesso tempo lontana da quella movida verso la quale lui aveva sempre provato indifferenza. Essendo da solo, Kojiro aveva iniziato ad arredare quella grande dimora come più gli piaceva: il piano terra, dove vi era una larga sala che era stata utilizzata come luogo di ritrovo e inizialmente arredata con pochi mobili quali un piccolo tavolo e un paio di divani, era diventato il luogo dove poter rafforzare e migliorare il suo corpo; nella grande e vasta cucina non aveva aggiunto nulla di particolare, ma l’angolo che più preferiva - i fornelli - era letteralmente invaso da pentole e scodelle di qualsiasi grandezza e dimensione, ma questo fino a quando aveva iniziato a mangiare al ristorante di Gozza e da lì aveva preso l’abitudine di portare a casa ciò che avanzava; come camera da letto aveva preferito una delle piccole stanze del dormitorio del piano superiore, mentre un’altra era stata sistemata come semplice soggiorno dove riposarsi dopo gli allenamenti. 

Quella grande dimora era stata per Kojiro una palestra non solo letterale, data la presenza della sua training room al piano terra, ma anche metaforica per ciò che era seguito qualche tempo dopo, quando aveva deciso di abitare insieme a Maki. Un luogo condiviso in due, in tutto e per tutto, dove Kojiro aveva riscoperto quel concetto di “casa” delle sue origini, dove ciascun punto era principio di un dialogo tra più persone legate tra loro, contenitore di scontri e di risate che si propagavano nell’aria.

Nella sua nuova casa, sebbene l’avesse sempre percepita come più piccola rispetto ai dormitori della Reggiana - e non solo per le dimensioni fisiche - il calciatore aveva iniziato di nuovo ad apprezzare quella piacevole sensazione di vivere sotto lo stesso tetto con qualcun altro, che lo riportava con la mente a quella remota memoria del passato di quando lui era bambino e si recava in ogni angolo di quella dimora con i fratelli e la madre.

Anche se fosse stato fisicamente da solo in una delle stanze della sua attuale casa, Kojiro non avrebbe mai pensato di sentirsi da solo, mai.

 

 


 

[Angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]

Vi ricordate del dormitorio (abbandonato) dei giovani giocatori della Reggiana comparso nel capitolo 78 del Road to 2002? Possiamo dire che Kojiro se ne sia innamorato a prima vista, giacché è un edificio che si trova a due passi dal campo d'allenamento della squadra... ad ogni modo, ho ipotizzato che si tratta della prima e vera "casa" nella quale Kojiro si ritrova da solo: non si tratta di un appartamento diviso tra più persone, né di una singola stanza come accade nel classico dormitorio, ma proprio un'intera abitazione da arredare e gestire completamente da solo. Nel capitolo 145 vediamo anche come il calciatore ha sistemato alcune delle stanze: il piano terra interamente adibito a palestra dove allenarsi, e la cucina che diventa... cucina, appunto (XD); per il resto possiamo ipotizzare che in uno dei piani superiori egli abbia scelto una stanza dove riposarsi, arredandola in modo semplice e senza alcuna pretesa. Quel che è certo è che la cucina avrà avuto breve durata d'utilizzo dato che in seguito Kojiro scopre il Ristorante 21 e così diventerà un cliente fisso dello chef Gozza - e qui non possiamo dargli torto dato che, oltre ad essere un bravo calciatore, il suo compagno di squadra sa cucinare molto bene! ;)

Comunque, la storia di questo dormitorio mi è servita per raccontare del "passo in avanti" che Kojiro farà con Maki, dato che anche in quel caso si tratta di una casa indipendente, ma che tornerà ad essere condivisa con un'altra persona...

A presto!

--- Moriko

 

 

   
 
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