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Autore: Eponine17    01/11/2020    0 recensioni
Prendete due persone totalmente diverse tra loro,provenienti da due mondi opposti..ovvero,Dakota:una studentessa universitaria squattrinata,a tratti immatura e, con la testa calda poi Taylor:una ragazza in carriera ricca,bella e noiosamente seria. Ecco,prendete queste due persone e,immaginate come,grazie ad una stravagante e assurda esperienza..saranno legate,indissolubilmente, l'una all'altra.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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XLIX Capitolo - Taylor
 
<< Buongiorno Samantha! Come stai? Bella giornata,vero? >> esclamo sorridendo mentre entro in ufficio. La ragazza sgrana gli occhi e fa fatica a rispondere. Apro la porta della stanza e,come ogni mattina,trovo il mio caffè nero ad aspettarmi.
<< Uhm Signora Roberts ecco,credo che il caffè si sia fatto freddo...ecco,io..non pensavo sarebbe arrivata a quest’ora >>. Afferro la tazza e faccio un sorso. Mh,si..è completamente freddo e disgustoso.
<< Bhe,non importa! Sono arrivata in ritardo,cosa mi aspettavo? Meno caffeina per me..male non mi fa >> esclamo sempre sorridendo. Samantha continua a fissarmi come se mi fosse spuntata una seconda testa. Ridacchio internamente,nessuno è abituato a vedermi di buon umore!
<< Tra un oretta gliene porto un altro...il matrimonio le fa proprio bene >> dice la ragazza sorridendo timidamente.
<< Oh no,è Dakota che mi fa bene >> le lancio un occhiolino d’intesa << E comunque,si,vada per quel caffè >> concludo sedendomi alla scrivania. Dopo che la mia segretaria è andata via,controllo distrattamente l’orario...sono in ritardo di una quarantina di minuti. Ops! Sorrido come un idiota pensando al motivo...Dakota non voleva mollarmi per nessuna ragione. Stamattina mi si è fiondata addosso,presa da chissà quale capriccio e non voleva lasciarmi andare. E come potevo dire di no a quel faccino tanto adorabile?
<< Noto con piacere che ci hai degnati della tua presenza >> la voce di mio padre risuona nel mio ufficio e fa accapponare anche la pittura sui muri.
<< Si,ho avuto un piccolo contrattempo..ma eccomi qui! >> esclamo candidamente.
<< Posso solo immaginare che tipo di contrattempo..sei la figlia del capo,Taylor. Non dimenticare che devi dare il buon esempio >>. Sbuffo internamente.
<< Credo che in questi anni..io abbia dimostrato abbondantemente la mia serietà e devozione al lavoro. Sempre la prima ad arrivare e,sempre l’ultima ad andare via. Può capitare a tutti di inciampare un attimo >>. Non ho nessuna intenzione di farmi rovinare il buon umore quindi,afferro il telefono e guardo l’uomo.
<< Ti dispiace? Devo fare una chiamata al Signor Garcia per delle informazioni sul contratto.. >>. Mio padre serra la mascella e,dopo un lieve cenno della testa,va via. Adesso posso respirare regolarmente. Dopo un paio d’ore,Samantha mi passa una telefonata da parte di Nicole.
<< Hey straniera! >>
<< Ciao TayTay! Ascolta,io e Tom stavamo pensando di trascorrere il weekend nella sua casa di montagna..non è che tu e Dakota vorreste unirvi a noi? Può venire anche Amy...ci saranno altri amici di Tom,quindi non farà la candela >> esclama la mia amica e l’idea mi piace parecchio.
<< Ne parlo con Kota ma,sicuramente,le farà piacere! Sarà divertente e poi già mi immagino Dakota pronta con una tazza di cioccolata calda davanti al fuoco >> dico entusiasta.
<< Ok...chi sei e cosa hai fatto alla mia amica acida e scorbutica? >>
<< Smettila,idiota! Sono solo contenta! >>
<< Lo so..tutto questo sesso ti fa bene >> esclama maliziosamente e,non posso fare a meno di arrossire.
<< Non è solo per il sesso...è tutto l’insieme! Non mi sono mai sentita così..leggera >>
<< Sono davvero felice per te...te lo meriti! >> Niky risponde con sincerità
<< Grazie..bhe,allora ti faccio sapere il prima possibile se veniamo o meno! Adesso torno alle mie noiose pratiche,ciao Niky >>
<< Ok,mogliettina! A più tardi >>.
Ormai è quasi ora di pranzo ed io mi trovo decisamente indietro con il lavoro...in un altra occasione,avrei dato di matto ma adesso,adesso non m’importa. L’unica cosa che mi spinge a finire tutto in fretta è il pensiero di poter tornare il prima possibile a casa,da Dakota. Vengo distratta da qualcuno che bussa alla mia porta e,dopo aver detto “avanti”,mi si illumina il viso. Kota è davanti a me e lo so,suona un pò come un clichè...ma ho come l’impressione che la stanza si sia appena illuminata grazie alla sua presenza.
<< Che ci fai qui? >>
<< Ciao anche a te,bellissima >> risponde la ragazza lasciandomi un breve bacio sulle labbra. Resto a fissarla mentre si siede sulla scrivania,accanto a me.
<< Ho pensato che potremmo pranzare insieme! Stavo impazzendo a casa..questo esame mi preoccupa e ho bisogno di distrarmi! >>.
Allungo una mano e le sposto una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
<< Allora sono la persona adatta in questo momento >>
<< Menomale...altrimenti avrei dovuto ripiegare su Amy ma,al momento,è in fase pre-ciclo...ed è insopportabile. Mi ha accusata di aver alzato la voce con lei,quando in realtà ho usato un tono di voce normale,ed è scoppiata a piangere dicendo che l’ho trattata male >> borbotta Kota scuotendo la testa. Mi lascio sfuggire una risatina e,dopo averle lasciato un tenero bacio,mi alzo e afferro la borsa.
<< Povera la mia piccola incompresa! Ti salvo io..andiamo dai >>
<< Taylor,vai da qualche parte? >> la voce di mio padre fa sussultare entrambe.
<< Andiamo a mangiare qualcosa... >>
<< Salve Signor Roberts >> esclama Dakota per poi iniziare a girovagare per la stanza.
<< Signora Myers... >> sibila l’uomo senza neanche degnarla di uno sguardo, << Taylor,ci sono ancora molte pratiche da portare a termine,non credo che sia opportuno andare a pranzare fuori! Lo hai sempre fatto qui >>. Con la coda dell’occhio,noto che Kota si è posizionata dietro mio padre ed ha appena iniziato a fargli il verso. Mi mordo il labbro cercando di non ridere mentre la vedo imitare la postura e lo sguardo dell’uomo.
<< Lo so papà,ma si tratta solo di un oretta...le pratiche non scappano mica >> borbotto infastidita per poi farmi sfuggire una risatina quando vedo Dakota portarsi una mano sul petto con indignazione e fingere un malore. L’uomo si volta in direzione della ragazza e la fulmina con lo sguardo.Dio,quanto vorrei scoppiare a ridere.
<< E poi sa..io ho la fobia degli uffici >> sbotta candidamente Kota. Mio padre alza un sopracciglio ed è palesemente arrabbiato così,decido di intervenire e,afferro la mano della ragazza e la spingo verso l’uscita.
<< Uhm,ci vediamo tra un pò! Ciao papà... >>
<< E’ vero,non è una bugia! Sono terrorizzata dagli uffici...credo si chiami “ufficiofobia” >> esclama la ragazza mentre la trascino fuori a forza tentando in tutti i modi di non ridere.
  
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