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Autore: lucraolascugli    03/11/2020    0 recensioni
Cosa succederebbe se tutti gli elementi che caratterizzano le commedie romantiche venissero applicati nella realtà?
Lavinia vuole utilizzare tutti i cliché tipici dei film adolescenziali per riuscire a far innamorare il ragazzo più bello della scuola di lei.
Un esperimento sociale in rosa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Giorno uno

La rivoluzione deve partire dalle piccole cose, soprattutto in una società come la nostra.

Stamattina, mentre ascoltavo la lezione di sociologia, mi sono soffermata a pensare che viviamo in un mondo dove lo status è più importante delle abilità personali.Potrai essere la migliore studentessa del tuo corso, ma se non hai le amicizie giuste rimarrai sempre isolata. Tutto queste ingiustizie mi portano a fare una riflessione: viste le premesse, tutto ciò che l'industria cinematografica americana ci ha inculcato fino ad adesso potrebbe trovare un reale riscontro nella realtà?Mi spiego meglio: una semplice ragazza della porta accanto, con i suoi interessi e il suo amore per lo studio potrebbe davvero far innamorare il ragazzo più ambito dell'università?Sono, per natura, una persona curiosa e per questo ho deciso di sviluppare la mia riflessione e trasformarla in un esperimento sociale. L'obiettivo? Far innamorare di me il ragazzo più bello della scuola, prendendo anche in considerazione un futuro makeover totale. In sintesi cercare di applicare nella realtà tutti gli elementi che rendono le commedie appassionanti e irresistibili. Per dimostrare che le apparenze nella società di oggi sono quello che conta di più.

Le lancette segnano l'una in punto, la lezione è finita. Mi dirigo verso l'uscita, cercando di evitare la calca degli studenti. Il sole illumina le guglie dell'antica università facendone risaltare la potenza e l'antichità, i tiepidi raggi di un novembre inoltrato mi riscaldano quanto basta per non farmi gelare: ad Oxford l'inverno non perdona. Armata di un vecchio cappotto, che stona con l'aurea elitaria di questo posto, in cui gli studenti sono vestiti come se dovessero andare a prendere il tè con la regina, mi incammino verso la caffetteria così da avviare il piano che ho elaborato questa mattina. Ordinato il mio solito caffè, mi butto su un divanetto e annoto sul block notes i punti principali da studiare ed elaborare.

I film romantici, di solito, si incentrano su una serie di cliché, cercherò di conquistare l'ipotetico ragazzo provando ognuno di questi:

Esperimento sociale 03/11/2018

Cliché:

-lo scontro 

-il makeover

-il cambio comportamentale del ragazzo

-la scena romantica in una location segreta

-la dichiarazione plateale finale

Soddisfatta, finisco di scrivere l'ultimo punto. L'idea comincia a prendere forma anche se non è ancora del tutto chiara. Il problema principale riguarda la scelta dei candidati, mi chiedo se devo prenderne in considerazione vari o semplicemente uno.

Ancora immersa nei miei pensieri, alzo lo sguardo senza focalizzarmi veramente su quello che sto osservando. Improvvisamente come se si fosse trasfigurata, vedo la mia migliore amica Georgiana che si sta sistemando la frangetta ribelle che le ricade sul volto e non riesce mai a stare al suo posto."Ciao cara" Mi apostrofa lei, con l'accento posh tipico degli aristocratici inglesi. la saluto di rimando e continuo "come sono andate le lezioni?" Georgiana sbuffa e la frangetta si scompone nuovamente "Come al solito, una noia completa. Il professore di matematica se n'è andato e stanno ancora cercando un sostituto"Georgie proviene da una delle famiglie nobiliari più importanti d'Inghilterra. I suoi genitori sono i duchi di Birmingham, ma lei non ha niente a che vedere con le ragazze della sua estrazione sociale, mi ha infatti ripetuto più volte nei suoi rari momenti di debolezza che rinuncerebbe volentieri al suo titolo e a tutto ciò che ne deriva. Non ne ho mai capito il perché, la sua vita è una passeggiata tutto ciò di cui ha bisogno è a portata di mano, non ha mai dovuto faticare per raggiungere un obiettivo nella vita. Per lei studiare in questa università è un'occasione come un'altra, il suo futuro è già scritto e assicurato. Detto questo è anche la persone più anticonformista che abbia mai conosciuto: ha protestato più volte contro leggi approvate da suo padre nella Camera dei Lord e fa parte di un gruppo che si occupa di combattere il riscaldamento globale. "Stasera che fai?" Mi chiede lei con occhi speranzosi" Studio" borbotto. Lei, con uno sguardo contrariato mi dice "Venerdì sera non si studia"poi senza neanche ascoltare la mia replica continua"Ripeti con me: stasera non studierò ma mi ubriacherò fino a non capire più niente" non riesco a trattenere un sorriso "Georgie lo sai che non bevo e soprattutto non in periodo di esami".Sono riuscita ad entrare in questa università grazie ad una borsa di studio che copre quasi tutta la retta.Non potevo e non posso permettermi ad un passo della laurea di avere una media bassa. La mia famiglia ha fatto tanti sacrifici per tenermi qui. I miei genitori sono entrambi italiani, di origini romane. Hanno scelto di farmi crescere a Londra perché pensavano che avrei avuto maggiori possibilità. Ho vissuto un'infanzia semplice in un sobborgo londinese a sud del Tamigi. Sempre gli stessi amici e gli stessi posti, troppo limitati per una persona con le mie prospettive. Da quando sono riuscita, ormai due anni fa, a trasferirmi ad Oxford ho cambiato totalmente il mio punto di vista. Il confronto è importante, soprattutto per la crescita personale e in un'ambiente internazionale come questo le possibilità sono tantissime."E poi sai benissimo che oggi pomeriggio ho il turno a lavoro" continuo io "Va bene però stasera un film non me lo puoi negare, porterò tutte le commedie americane ambientate al liceo" sorride sorniona lei. "Va bene" acconsento, ma solo perché in realtà costituiscono ottimo materiale per la mia ricerca.Guardo l'orario e noto che ho il tempo solo per un boccone veloce prima di andare al lavoro, per questo mi affretto alla caffetteria e ordino il solito panino con salmone e brie.

 Uscita dalla caffetteria mi dirigo a passo svelto verso l'angusta stradina in cui si trova "Musico", un negozio di vinili e dischi di nicchia molto rinomato nella zona, soprattutto (e direi quasi solamente) per gli intenditori di una certa tipologia di musica.Steve, il proprietario, è un uomo di mezza età che con i suoi capelli brizzolati e le camice aperte ricorda i mitici anni 70. Il lavoro è estremamente monotono: si presentano sempre gli stessi clienti e non sono molti. Osservo il soffitto con le luci stroboscopiche, che ricordano le discoteche del passato dove andavano a ballare gli adolescenti negli anni 90'. La mia mente mi trasporta in quel periodo, mi immagino di essere in mezzo alla pista da ballo con un vestito argentato simile a quello di Britney Spears nei suoi video musicali e di attirare l'attenzione di tutti i ragazzi della sala. Uno in particolare mi sta osservando e si fa largo tra la folla ma non riesco a distinguere bene il suo volto, l'unico elemento che risalta sono due magnetici occhi verdi. Sono talmente immersa nei miei pensieri che non mi accorgo del suono del campanello attaccato alla porta del negozio. Mi giro e vedo un ragazzo molto bello che mi sta osservando. Lo guardo un secondo incapace di proferire parola. Lui continua a squadrarmi, la situazione sta diventando imbarazzante. "Stai cercando qualcosa in particolare?" chiedo io "Sì, un disco" replica lui. "Certo, quale?" improvvisamente come se la mia domanda fosse una richiesta indecente si blocca, poi mi guarda e si avvicina pericolosamente al mio viso. Incapace di muovermi o di dire qualcosa aspetto una sua reazione, lui fa un respiro profondo e continua "Avete per caso il primo CD degli One direction?". Come se qualcuno mi avesse buttato addosso dell'acqua gelata torno alla triste realtà. "No mi dispiace, qui vendiamo solo vinili e dischi pubblicati prima degli anni 2000"ribatto secca "Va bene grazie" poi si gira verso la porta e si rivolge ad un ragazzo altrettanto bello "Amore mi dispiace non lo vendono nemmeno qui". Esce dal negozio e si avvia per la stradina mano nella mano con il suo probabile fidanzato. Era troppo bello per essere vero, ancora una volta posso confermare che cose del genere succedono solo nei film. Rivolgo ancora una volta la mia attenzione al soffitto e mi sento di nuovo sulla pista da ballo, ma il campanello mi svia nuovamente dai pensieri e vedo un paio di occhi verdi. 

 

 

   
 
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