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Autore: Arvistloe    10/11/2020    0 recensioni
Maze sperava di arrivare in tempo per fermare il doppelgänger di Chloe nell'attico con Lucifer. Ma Chloe dov'era?
Tutto si svolge durante la quarta serie, terza puntata dal titolo: O, Ye of Little Faith, Father.
Colonna sonora: hurt (christina aguilera)
Genere: Drammatico, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maze violo almeno una ventina di regole stradali, mentre spingeva al massimo l'auto per l'attico. Neanche mezz'ora prima aveva accompagnato al suo appartamento Dan, andando subito dopo da Chloe, per attenderla, volendo parlare con lei di quel padre Kinley.

La demone entrò nell'appartamento di Chloe, percependo qualcosa di strano. Prima di tutto, Chloe le aveva detto che Trixie era con la babysitter, ma non la trovò, neanche la bambina.

Con nella mano destra uno dei suoi coltelli demoniaci, Maze si avvicinò con cautela alla porta della camera di Trixie. Aperta la porta rimase scioccata. Sul letto di Trixie, in piedi, c'era un'ombra nera, racchiusa in una forma di bambina. L'ombra appena la vide, saltò giù dal letto, nascondendosi sotto, dicendo con la voce di Trixie
"Maze sono io, cosa fai qui"
Con rabbia, Maze buttò all'aria il letto, afferrando con la mano il collo dell'ombra, gridandogli, mentre gli puntava il coltello demoniaco
"Dove di trova Trixie? DOVE SI TROVA!"
L'ombra balbetta con voce metallica
"So...sono un doppelgänger di Trixie...evo...evocato da padre Kinley...lui sa dove si trova...Ma anche il doppelgänger di Chloe lo sa...io...Non mi uccidere"

Svelta, Maze legò il doppelgänger di Trixie, infilandolo nel bagagliaio della sua auto.

Giunta al parcheggio del Lux, aprì il bagagliaio afferrando il doppelgänger di Trixie correndo all'ascensore.
Prima di aprirsi le porte all'attico, sentì Lucifer urlate con la sua voce demoniaca
"Dove sono Chloe e Trixie?"

Maze trovò Lucifer nella sua versione demoniaca, a qualche passo dell'ascensore, con le ali da demone sfoderare. Il re dell'inferno tratteneva per il collo, in ginocchio, il doppelgänger di Chloe, una ombra racchiusa in una forma da donna. Vedendola, Lucifer le disse, con gli occhi da demone in fiamme
"Non si tratta di Chloe…"
Indicando il doppelgänger legato sotto il braccio di Maze
"...sono dei doppelgänger. Ma non vuole dirmi dove sono Chloe e Trixie"
Maze si abbassò all'altezza del doppelgänger di Chloe, dicendogli con un sorriso maligno
"Tra poco morirai, dipende da te scegliere come, se con sofferenza o in modo veloce. Quest'altra ombra ha detto che sai dove sono prigioniere Chloe e Trixie"

L'ombra, disperata, cercò di liberarsi dalla morsa della mano di Lucifer, provocando la sua ulteriore rabbia, strappandogli un braccio con l'altra mano, braccio che si dissolse nell'aria. Il doppelgänger di Chloe piagnucolo con voce metallica
"Vi giuro...padre Kinley conosce il luogo...io ricordo solo che eravamo a Roma...re dell'inferno non so altro"
Con gesto veloce, Maze pugnalo i due doppelgänger che si dissolsero nell'aria, appena in tempo per vedere Lucifer che volava dal balcone. Preoccupata Maze telefono ad Amenadiel.

Durante il volo, Lucifer risentiva nelle orecchie le parole del doppelgänger di Chloe
"Non aveva scelta padre Kinley. La tua Chloe con la figlia si rifiutavano di tradirti. Quando sono stato evocato, la tua Chloe urlava contro il prete, dicendo che un orgoglio per la Chiesa cristiana era un certo padre Frank. Per non parlare della bambina, dicendo solo cose lusinghiere su di te"
Il re dell'inferno giurò a se stesso, di portare l'inferno tra i vivi e in paradiso, se le sue umane adorate non fossero state bene. In vista della chiesa dove era padre Kinley, plano di fronte la porta.

Padre Kinley attendeva con una decina di fedeli, la telefonata del doppelgänger di Chloe, per andare all'attico, dove uccidere Lucifer. Improvvisamente il tempo attorno a lui di congelo. La porta d'entrata della chiesa scomparve in una fiammata. Lucifer entrò nella chiesa da diavolo, dicendo con rabbia al prete, mentre si avvicinava a lui con passo svelto
"Prega che Chloe e Trixie stiano bene, prega prete. Altrimenti ti porterò all'inferno per torturarti ogni secondo"
Padre Kinley era terrorizzato, salvato solo da Amenadiel che si pose davanti a Lucifer, dicendogli
"Luci calmati ti prego. Ho fatto fermare il tempo …"
Si rivolse a padre Kinley che era in ginocchio, sconvolto vedendo le ali di Amenadiel
"...per dare modo a questo prete di pentirsi. Pentirsi per aver rapito Chloe e Trixie. Pentirsi il suo complotto per ucciderti. Pentirsi vedendo un angelo del paradiso, tuo fratello. Perché quest'angelo, se non rivela dove sono Chloe e Trixie potrebbe diventare peggio del re dell'inferno"

Maze, rimasta un po' più indietro, sorrise sentendo padre Kinley, piangendo dire dove erano Chloe e Trixie. In un battito di ali, Lucifer scomparve dalla chiesa. Amenadiel voleva occuparsi del prete con i fedeli, ma Maze gli disse preoccupata
"Vai con lui. Potrebbe fare una strage se Chloe e Trixie non sono in salute. Mi occuperò io di lasciare queste persone per te al ritorno"
Amenadiel annuì di si, scomparendo.

Italia, Roma. Convento di suore di clausura fuori città.

Nell'infermeria del convento, una suora infermiera controllo la flebo al braccio di Chloe, distesa in un letto addormentata. Subito dopo, passò alla flebo, attaccata al braccio di Trixie, nel letto accanto. Il tempo si congelo. Lucifer nella sua forma umana, comparve nell'infermeria, con il cuore in gola, vedendo Chloe e Trixie incoscienti.

Amenadiel trovò suo fratello in piedi, tra il letto dove era Trixie e Chloe, non trovando il coraggio di toccarle, non volendo peggiorare le cose. Appena il re dell'inferno vide il fratello, gli disse, con gli occhi rossi
"Fai venire dal paradiso un guaritore, perché i fedeli del paradiso hanno fatto tutto questo. Amenadiel, fratello se non si risvegliano in piena salute, la mia ribellione passata sembrerà stato uno scherzo. Amenadiel, i miei demoni saranno la devastazione della Terra e del paradiso. Se loro due non ci sono, io perderò ogni umanità rimastami"
Spaventato, Amenadiel pregò con forza il paradiso, d'inviargli un guaritore. In uno scintillio, comparve un guaritore del paradiso, che subito si avvicinò a Chloe. Poco dopo la suora si sblocco, trovando i due letti vuoti.

Los Angeles. Attico di Lucifer. Mattina.

Lucifer camminava nervosamente per l'attico, guardando ogni tanto preoccupato alla sua camera da letto. Nel suo letto erano distese Chloe e Trixie, con il guaritore e Amenadiel che tentavano di svegliare le due umane. Con Lucifer c'era Linda e Maze, che due volte, sentendo lamentare Trixie, aveva dovuto di peso fermare Lucifer dall'entrata nella camera.

Il re dell'inferno era furente, restando lontano dell'alcol, dalle sigarette o dalle droghe, volendo essere senza intoppi se avrebbe iniziato una guerra tra i vivi e al paradiso.

Nella camera, Amenadiel accolse con un ampio sorriso il risveglio di Trixie, che piagnucolo
"La mamma...Dov'è la mamma?...zio Amenadiel vogliono fare del male a Lucifer"
L'angelo appoggiò un panno umido sulla fronte della bambina, indicandole la madre accanto a lei che si stava svegliando. Nel vedere la figlia, Chloe sorrise felice, ma subito fu scossa da singhiozzi di pianto. Il guaritore fece segno ad Amenadiel di volergli parlare da solo, mentre Trixie tentava di calmare la madre.

Il guaritore sussurro ad Amenadiel

"Devo dire che con la bambina, i rapitori sono stati molto lievi, solo del sonnifero. Ma con la madre si sono accaniti, dandole forti psicofarmaci. Nonostante tutto non a mai ceduto, mai tradito Lucifer, come una leonessa. Ora di certo risente di tutte quelle pressioni psicologiche. Ma trovo una costante che può aiutare nel suo recupero, la foglia e soprattutto Lucifer. Tutto questo devi spiegarglieli tu a tuo fratello, non voglio incorrere nella sua ira o vederlo ammazzare qualcuno...o cielo"

Il guaritore guardò dietro le spalle di Amenadiel, facendo voltare l'angelo. Lucifer era in piedi all'ingresso della camera. Fissava il guaritore con sguardo di fuoco, ma quando stava per dire qualcosa, una voce gli fece perdere ogni sguardo di fuoco, divenendo un Lucifer felice. Trixie saltò giù dal letto, seppur un po' con difficoltà per una lunga camicia da notte bianca che indossava, come sua madre. Con gioia la bambina fu accolta in un abbraccio da Lucifer, che le disse, mentre il guaritore e Amenadiel uscivano fuori dalla camera
"Trixie sono così felice di vederti sveglia, mi sei mancata tantissimo. Ti senti bene?"

La bambina si staccò dal suo amico quel tanto da guardarlo in faccia dicendogli con gli occhi lucidi
"Lucifer mi sento meglio. Ma quelle persone cattive che volevano farti del male?"
Lucifer trattenne tutta la rabbia che sentiva, dicendogli mentre con una mano, accarezzava i capelli di Trixie
"Non potranno più fare male a nessuno. Sono stati consegnati alla giustizia. Trixie mi dispiace che per colpa mia…"
La bambina tornò ad abbracciarlo, dicendogli con la voce rotta dal pianto
"No, no Lucifer non devi chiedere scusa. Tu sei una brava persona. La mamma, diceva a quella gente che tu sei il direttore di un carcere…"
Lucifer sorrise contento
"...ci hanno fatto vedere le foto di te, nella versione da demonio, ma non abbiamo avuto paura, anzi sei meglio di Maze. Volevamo tornare a Los Angeles dopo appena un giorno, ed ero così felice. Perché la mamma mi aveva chiesto, cosa ne pensavo di te come suo fidanzato. Io ero così contenta. Poi sono arrivate quelle persone. Dicevano tutto il peggio di te, ma noi non abbiamo creduto a niente. Non ricordo altro. Mi sono svegliata qui. Lucifer, aiuta la mamma. Pensa che tu sia morto"

Lucifer sentiva per quella bambina sempre più un affetto paterno, più che fosse sangue del suo sangue. Il re dell'inferno giurò a se stesso che avrebbe riportato alla bambina una madre guarita. Guardando Chloe, in posizione fetale che piangeva, Lucifer chiamò Maze, dandole in braccio la bambina, pregandole di chiedere a Linda di parlare con lei
"Le pagherò il quadruplo per una settimana, qui con loro due"
Maze annui di sì, uscendo dalla camera con Trixie in braccio.

Chloe sentiva il cuore spezzarsi, solo il pensiero di sua figlia le manteneva una piccola voglia di vivere. Scossa da singhiozzi di pianto, prego mentalmente Lucifer che a pochi passi da lei, poteva sentirla nella sua mente
"Lucifer ti amo, da sempre ti amo. Io spero che tu sia tornato all'inferno, così potrò raggiungerti. Non dovevo partire, andare a Roma. Ma io volevo tornare, quei maledetti mi hanno bloccato. Come sono stata stupida, dovevo dirtelo che il tuo aspetto demoniaco non mi spaventava"
Chloe sgrano gli occhi, sentendo una voce adorata dire
"Chloe, sono qui. Non mi hanno fatto niente"
Chloe con cautela si sedette nel letto, odiando quella camicia da notte di colore bianco, che le avevano fatto indossare mentre era addormentata. A pochi passi da lei, in piedi c'era Lucifer, che lei credeva un fantasma o una allucinazione.
Tremando, Chloe cercò di alzarsi dal letto, ma le gambe deboli la stavano facendo cadere a terra, raccolta in tempo dal re dell'inferno. Sorpresa, Chloe iniziò con toccare le braccia, il viso, il petto di Lucifer, dicendo scossa da nuovi singhiozzi di pianto
"Credevo...ave...Sei vivo"
Buttandogli le braccia al collo, felice.

Mezz'ora dopo. Bagno dell'attico.

Chloe e Trixie immerse nell'ampia vasca rotonda, si godevano l'idromassaggio. La bambina si guardò il livido nero sul polso, dove era l'ago della flebo di sonnifero, dicendo alla madre che ripensava, felice ai baci e le parole dette poco prima con Lucifer
"Mamma, non avrai cambiato idea su Lucifer?"
Chloe guardò la figlia scuotendo la testa, accarezzandole i capelli bagnati
"Neanche per un secondo. Trixie, spero faccia parte della nostra vita"
Sentirono un bussare alla porta con la voce di Maze che chiese
"Posso entrare?"
Fu Trixie che rispose
"Si entra Maze"
Chloe si immerse nell'acqua, mentre Maze, aiutava Trixie a indossare un morbido accappatoio bianco di cotone. La demone disse a Chloe, appoggiata al bordo della vasca
"Chloe, vuoi che aiuti a uscire dalla vasca? Così facciamo presto, perché siete sicuramente affamate"
Chloe le sorrise, sedendosi sul bordo della vasca
"Grazie ugualmente Maze, posso fare da sola. Poi sinceramente non provo molta fame"
Maze le disse, mentre Trixie si asciugava i capelli con un asciugamano
"Dovrai almeno assaggiare qualcosa, il cuoco in questione lo conosci"
Trixie saltò dalla gioia
"Siii! Lucifer cucina per noi! Voglio anche la torta!"
Maze accarezzo i capelli bagnati della bambina, dicendole, felice di riavere la sua umana preferita
"La prima cosa che ha fatto. Su usciamo. Così ti vestiamo"

Rimasta sola nel bagno, Chloe si strinse nell'accappatoio bianco, con un po' di paura per tutta quella felicità. Sospiro, uscendo dal bagno, senza la minima voglia di toccare cibo. Era certa che Lucifer avrebbe capito.

Indosso i vestiti che trovò sul letto, un paio di pantaloni grigi di una tuta con un pullover blu. Si lasciò i capelli sciolti.

Ancora indolenzita, scese con cautela i tre gradini che davano alla camera di Lucifer. Dal soggiorno, sentiva parlare e ridere nella sala da pranzo, decidendo di non andare visto che non aveva fame. Si stava sedendo nel divano, quando Lucifer entro nel soggiorno, tenendo sulle mani un vassoio di legno chiaro con sopra dei piatti e una bottiglia piccola di vino. dicendole con un ampio sorriso
"Stavo per portarti qualcosa da mangiare"
Improvvisamente Chloe ebbe molta fame.

Linda sbircio nel soggiorno, vedendo con sollievo Chloe mangiare con gusto delle polpette di carne, seduta nel divano con Lucifer che le parlava un po' di tutto.

Una settimana dopo.

Un eccezionale Barbiere di Siviglia di Rossini al War Memorial Opera House di San Francisco, terminò tra gli applausi entusiastici del pubblico. Tra gli entusiastici Chloe, che con indosso il vestito rosso regalo di Lucifer, in piedi nel palchetto privato, applaudiva felice. Una felicità che rese raggiante Lucifer.

Il re dell'inferno, accanto a Chloe, era sempre più incantato da quella umana, la sua detective che lo bacio con passione. Con riluttanza, Lucifer si allontanò dalle desiderate labbra della sua adorata, dicendole con un sorriso
"Non credere sia finito il nostro appuntamento"
Mettendole sulle spalle una mantellina nera con i bordi dorati.

Mezz'ora dopo. Villetta su una spiaggia. Un elicottero atterra vicino.

Tenendosi per mano, Chloe e Lucifer corsero verso la villetta. Giunti nell'ampio balcone, Chloe riconoscete il luogo nonostante era notte fonda
"Lucifer, dove ci siamo baciati la prima volta"
Lucifer annuì di si, dicendole, mentre stappava una bottiglia di champagne
"Volevano farne un parcheggio. Non potevo permetterlo"
Porse a Chloe un bicchiere dal gambo lungo con dello champagne.

Attico di Lucifer.

Maze entro nel balcone, trovando Trixie che guardava le stelle, domandando alla demone
"Credi che stia andando bene l'appuntamento?"
Maze le sorrise, rispondendole
"Sono certa. Ancora più certa che sarà il primo di tanti altri"

Nella villetta, dei vestiti erano buttati a caso per terra, formando una scia che portava alla camera da letto. In una camera da letto dove due anime gemelle, due corpi alla ricerca del piacere immenso, del piacere condiviso nell'amore, nel piacere di tanti momenti unici, avevano liberato nell'aria un tale attrazione, forza sessuale che in un mazzo di rose rosse in un vaso, dei boccioli germogliarono, con un te dell'inferno che disse con infinito amore
"Ti amo Chloe, ti amo mia regina"

Fine
   
 
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