Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Hitchris    11/11/2020    1 recensioni
Una ragazza entra nelle vite dei giovani giocatori di basket del liceo Seirin. Hikari entrerà con forza nelle loro vite e giocherà al loro fianco, come membro della squadra. Il suo obiettivo è solo uno: fare luce nel suo passato, riconquistare la fiducia di una persona cara e cercare di capire sé stessa.
Il percorso sarà lungo, duro e fatto di molte sorprese. Sorprese che, forse, cambieranno le carte in tavola.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daiki Aomine, Nuovo personaggio, Taiga Kagami
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Seirin High School”

 

Un nome, inciso sull'enorme targa che aveva davanti agli occhi.
Seirin High School.


Un semplice nome, un nome che le fece correre lungo la schiena un brivido d'eccitazione e timore.
La sua scuola.
La sua nuova, enorme, scuola.
Hikari se ne stava immobile di fronte alla brillante targa ramata, a contemplare quello che per alcuni era probabilmente diventato quotidianità, e che per altri voleva dire: "Un’altra giornata d'inferno in questo maledetto tugurio". L'edificio si stagliava imperioso davanti ai suoi occhi di anonima studentessa; enorme, in confronto a lei, e intrigante. Un istituto di prim'ordine, piccolo astro nascente, che aveva aperto i battenti solo da una decina d'anni e che ancora non si era fatto un nome, ma che non avrebbe sicuramente problemi a concorrere con altre scuole del paese viste le varie attività che vi erano svolte e alle strutture nuove di zecca che la caratterizzavano.
"Col tempo, la Seirin sarà considerata al pari degli altri licei", aveva detto suo padre dopo aver approvato l'idea che sua figlia frequentasse una semplice scuola di periferia. Scettico, inizialmente, il suo vecchio, tuttavia gli era bastata una veloce gita all'Istituto e la decisione era stata presa.
Ricordava l'entusiasmo con cui aveva comunicato le sue intenzioni a suo padre. Non era stata una decisione ponderata; neanche per un attimo Hikari aveva valutato, aveva preso in considerazione i "diversi fattori" ai quali il suo vecchio era ricorso - d'altronde, su poche cose si trovavano d'accordo, loro due -: il viaggio quotidiano fino all'Istituto, la fama di quest'ultimo, l'idoneità della struttura. Lei era semplicemente corsa a casa, con il volantino del liceo tra le mani, aveva spalancato la porta d’ingresso e aveva urlato:
– Ho deciso, ho deciso: voglio andare alla Seirin!
E dopo una discussione che era durata quasi una settimana, in cui lei era rimasta ferma sulle stesse decisioni che suo padre aveva messo ripetutamente in discussione, lui aveva ceduto. Forse, ora che ci rifletteva, aveva acconsentito perché portato all'esasperazione; forse aveva semplicemente capito la vera ragione di quella scelta, senza che lei dovesse parlare. E, conoscendo suo padre, c'erano alte probabilità che valesse questa seconda opzione.
Ora, imbambolata davanti all'entrata, ricordava quel giorno e si sentiva una perfetta idiota. La verità era che aveva scelto quell'istituto per una ragione precisa , che probabilmente suo padre ignorava ancora, e che non era proprio quella che lui aveva inteso. Non fino in fondo, almeno.
Ora, però, che si trovava davanti alle porte del suo futuro, che era così vicina al raggiungimento dei suoi obiettivi, pensava che forse non era stata proprio una buona idea. Effettivamente, pensandoci, le difficoltà erano molte, ardue da affrontare, e gli ostacoli che le si ponevano davanti gli parevano insormontabili, adesso.
"Non fare la stupida: entra".
Hikari scosse la testa ed entrò.
Basta lagne”, si ripetè, “ormai sei qui e devi fare quello che ti sei ripromessa di fare”.
Percorse il lungo viale circondato da frutteti. Tirava un piacevole vento fresco quella mattina e i pallidi raggi di sole illuminavano il paesaggio di fronte a lei, spazzando via il solito grigiore tipico delle giornate di settembre; Hikari si strinse comunque nel suo giacchetto, in gesto più controllato e abitudinario che sentito. Stava bene: nonostante la lieve preoccupazione che le aveva chiuso lo stomaco, si sentiva pronta per affrontare quella giornata.
Si diresse verso l'entrata, facendo prima correre lo sguardo lungo i campi da calcetto e il verde prato alla sua sinistra, dove studenti e studentesse erano riuniti in piccoli gruppi eterogenei e discorrevano del più e del meno senza prestarle particolare attenzione.
Un nuovo anno per loro, un nuovo anno per lei.
- Seirin High School... - mormorò tra sé e sé. Qualcuno avrebbe potuto sentirla e prenderla per pazza, ma a lei non importò. D’altronde, non era tipo da farsi molti problemi in generale.
 - ...a noi due.
Un sorriso beffardo, un'espressione enigmatica in volto.
Entrò nell'Istituto con lo zaino in spalla e una gran voglia di iniziare la giornata.



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Ciao ragazz*! Eccomi finalmente qui con un'altra FF.
Ho cominciato a scrivere questo testo molto tempo fa - qualche anno, a dire il vero - e ho deciso di riprenderlo in mano. La pandemia e la noia di giornate sempre uguale mi hanno spinta a riprendere in mano l'anime e da qui è ripartita la fissa. E cos'altro fare, se non alimentarla? Bene, ho continuato a scrivere e ho deciso di pubblicare i primi capitoli.
Se tutto andrà bene, pubblicherò un nuovo capitolo a settimana, così da avere il tempo di avvantaggiarmi con la stesura e mettere sempre a disposizione una nuova parte per voi!
Spero vi piaccia (a me sì, raga, c'è Aomine... che dire).

Se volete farvi una chiacchiera, vi lasciamo qui il mio instagram:
Hitchris

Buona lettura
  
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