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Autore: Lady_Whytwornian    12/11/2020    0 recensioni
Atlantide è sulla Terra. La battaglia con il superalveare è stata vinta ed ora l'IOA deve decidere il destino della città e dei suoi abitanti
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Il Super Alveare era stato distrutto. Gli abitanti della Terra non si erano nemmeno resi conto dell’enorme rischio corso; solo i pochi cui era consentito l’accesso alle informazioni del progetto Stargate avevano la piena consapevolezza del pericolo scampato.
Atlantide sonnecchiava nella baia di San Francisco. L’occultamento l’avrebbe protetta da sguardi indiscreti per un tempo sufficientemente lungo. Quello che non era chiaro a nessuno era cosa avesse mai voluto dire “tempo sufficientemente lungo”. “Lungo” per cosa? Il signor Woosley non aveva aggiunto altro al discorso che aveva tenuto il tardo pomeriggio nella sala stargate della città. Aveva fatto i complimenti a tutti per il coraggio dimostrato nella battaglia, ricordato i caduti, aveva portato i ringraziamenti del Presidente e poi si era rinchiuso nel suo ufficio. Teyla poteva vedere l’espressione del viso severa e cupa mentre le dita scorrevano veloci sulla tastiera del portatile. Immaginava che, sfruttando le sue capacità di mediazione, stesse cercando di usare tutte le sue conoscenze per evitare ciò che a molti pareva il destino finale di Atlantide: restare sulla Terra.
Sapeva che lei e Ronon sarebbero quasi certamente rientrati nella galassia di Pegaso appena le missioni fossero ripartite: per loro c’era già sicuramente un posto prenotato sulla Dedalus o sulla Apollo.
Ripensava con nostalgia agli anni passati con John e il resto della squadra. Probabilmente sarebbero rimasti solo i ricordi di tutte le missioni e i pericoli condivisi visitando i vari mondi della galassia di Pegaso ed entrando in contatto con le più svariate civiltà a volte amiche a volte no.
Sospirò.
Intanto nel complesso del monte Ceyenne stavano facendo tutte le verifiche necessarie per assicurarsi che non ci fossero strascichi degli eventi appena trascorsi.
Avevano verificato se ci fossero state delle trasmissioni dirette verso la galassia di Pegaso e pareva che nessun altro alveare fosse stato contattato.
- Probabilmente il comandante si è sentito superiore e pensava di riuscire a cavarsela da solo.
- Meglio così…
Ci fu un momento di imbarazzo: l’argomento successivo apriva un dibattito anche etico e nessuno sapeva come affrontarlo.
- Dovremo pensare anche al Wraith e decidere cosa farne…
Il signor Woosley era stupito e per il momento teneva i commenti per sé. Parlavano di cosa fare di un essere vivente come se fosse stato un oggetto inanimato. Anche se si trattava di un wraith riteneva inaccettabile un simile comportamento. - Politici – disse a mezza voce uscendo dalla stanza a fine riunione – Non vogliono prendersi nessuna responsabilità e nemmeno prendere una decisione
- Lo so… - rispose Sheppard.
Nel suo animo era indeciso: ucciderlo? Entrare nella sua cella e sparargli a sangue freddo. Non ne era sicuro che ne sarebbe stato capace.
Lasciarlo andare? Conosceva fin troppo bene l’ubicazione della Terra.
Tenerlo per sempre prigioniero? Bisognava prima o poi nutrirlo.
Utilizzarlo per essere studiato? Non voleva neanche pensarci. Metterlo in stasi. Poteva essere una soluzione che avrebbe risolto molti problemi.
- Potremmo anche provare ad usare il vaccino e trasformarlo in un essere umano – suggerì Rodney.
- No. – rispose Teyla. Lei aveva fin troppo presente cosa era successo a Michael e le devastanti conseguenze per tutti. - E non avrete dimenticato cosa è successo con il vaccino modificato da Beckett e poi portato avanti dalla dottoressa Keller. No. Troppo pericoloso
Rimasero a guardare il tramonto in silenzio.
Dovevano discutere di come e quando organizzare il rientro di Atlantide nella galassia di Pegaso; Teyla e Ronon non potevano rimanere per sempre sulla Terra, se questa fosse stata l’ultima ubicazione di Atlantide. Era stato offerto loro di imbarcarsi con una delle navi che sarebbero rientrate nella galassia di Pegaso per monitorare lo stato delle cose, adesso che la città non era più in difesa degli umani presenti. Il giorno dopo la Dedalus al comando del colonnello Carter era pronta a ripartire per la galassia di Pegasus. Teyla e Ronon salirono a bordo cercando di nascondere le ansie per il futuro. Avrebbero mai più rivisto gli umani della Terra che erano diventati per loro una seconda famiglia?
Durante i giorni successivi un susseguirsi di rapporti provenienti da Pegaso descriveva una situazione di dominio incontrastato dei Wraith anche se ancora in guerra civile tra di loro.
Pareva che nuove alleanze ben più forti fossero state strette tra alcune fazioni sotto la guida di un comandante ben voluto e rispettato che godeva di grande seguito tra gli altri comandanti. Le informazioni ricevute dall’intelligence riportavano che un numero imprecisato di alveari si era unito sotto un unico comando. Se così fosse e se questo avesse portato alla fine della guerra civile ci sarebbe stato da aspettarsi un dominio incontrastato e totale dei wraith e per gli umani della galassia questo avrebbe significato la fine.
Nessuno dei presenti era in grado di fare una proposta: molti, pur cercando di nasconderlo, pensavano che i costi da sostenere per rimandare Atlantide nella galassia di Pegaso non fossero giustificati. Dopotutto da millenni gli umani in quella parte dell’universo combattevano contro i wraith. Dovevano avere ragioni ben più convincenti per approvare il budget di spesa richiesto. Questo punto venne chiuso con un politico “vedremo quale sarà l’evolversi della situazione e poi valuteremo le azioni da mettere in campo”.
Passarono all’argomento successivo: la questione del wraith che era stato portato sulla Terra. Li aveva avvertiti del pericolo e li aveva aiutati.
- Non possiamo tenerlo qui per sempre. È un wraith. Un nemico… si nutre di esseri umani… - commentò Mr. Coolidge – dobbiamo… - si inumidì le labbra - renderlo inoffensivo. Potrebbe riuscire a mettersi in contatto con altri suoi simili e magari invece che un solo alveare arriverebbero a decine. Cosa faremo? Non è detto che saremo di nuovo fortunati. Questa volta abbiamo dovuto confrontarci con uno solo…se ne arrivassero molti di più? E se poi fossero vere le informazioni ricevute? Questo nuovo comandante wraith? Arriverebbero in massa.
Un brusio di approvazione di levò nella sala.
- Volete ucciderlo? Chi entrerà nella sua cella e gli sparerà a sangue freddo? O gli farete un’iniezione letale?
Tutti si voltarono sorpresi a guardare il signor Woosley.
- Perché mi guardate? Pensate di condannarlo a morte senza conseguenze? È un prigioniero di guerra e come tale la convenzione di Ginevra sancisce dei comportamenti da tenere nei suoi confronti.
Richard dopo quest’ultima affermazione si sistemò la cravatta con un’espressione risoluta e fiera.
- I wraith se ne fregano della convenzione di Ginevra! Quelli ci mangiano e basta! – replicò Mr. Coolidge con evidente irritazione.
Richard scosse la testa: - non approverò mai questa vostra risoluzione. Per una condanna a morte serve un voto unanime.
- Potremmo studiarlo. Le sue capacità rigenerative sono di grande interesse. Pensate a cosa si potrebbe riuscire a fare se riuscissimo a “ripararci” nello stesso modo che fanno i wraith – provò a suggerire Mrs. Shen Xiaoyi
Il signor Woosley li guardò inorridito: - Volete vivisezionarlo? Questo è troppo!
Si alzò dal tavolo ed uscì dalla stanza abbandonando la riunione.
Sheppard, che stava seguendo la riunione seduto in un angolo, lo seguì.
- Ci vuole coraggio, molto coraggio per fare ciò che ha fatto là dentro…
- John…non è questione di coraggio. Io sono e resto un avvocato. Non posso vedere calpestati i diritti di un prigioniero di guerra anche se è un wraith… Ci siamo sempre comportati così, o almeno ci abbiamo provato, anche quando sapevamo che fine facevano i nostri. E quando ci siamo spinti oltre i limiti accettabili abbiamo avuto sempre spiacevoli sorprese. Lui non è diverso…
- Cosa suggerisce?
- Alla fine, ci ha aiutati. Poteva non contattarci. Quando lo ha fatto sapeva che non lo avremmo mai lasciato andare, eppure ha scelto di informarci del super alveare.
- Questo è vero…ma lo ha fatto per il suo tornaconto…era stato tradito dai suoi… - commentò Sheppard aprendo le braccia come dire: “che possiamo farci?”
- Può essere…può essere che lo abbia fatto solo per se stesso. Ma sapeva che fine avrebbe fatto. Non lo credo così ingenuo.
- Non mi risulta che i wraith conoscano sentimenti di amicizia specie nei nostri confronti…noi siamo il loro cibo…
- Io credo che lui sia diverso…Lei no colonnello?
John non sapeva cosa rispondere. Aveva avuto modo di lavorare “insieme” a Todd in alcune situazioni. Non sapeva mai se fidarsi o meno, se mentiva o diceva il vero. Ogni volta era una sorpresa e sicuramente non gli diceva mai tutto.
Sospirò.
- Lo immaginavo – si limitò a commentare Richard.
La riunione era terminata e lentamente i vari delegati uscivano dalla sala.
- Signor Woosley – disse Mr. Coolidge – mi può raggiungere nel mio ufficio?
Richard inarcò le sopracciglia. Gli avrebbero dato il benservito? Non ne sarebbe stato sorpreso.
- Ci vediamo dopo – gli disse Sheppard.
- Lo spero – mormorò Woosley.
Rimase alquanto sorpreso di vedere che anche il generale O’Neill era presente.
- Prego, si accomodi…
- Il suo commento ha lasciato un amaro in bocca a molti dei presenti…
- Il mio codice etico mi impedisce di calpestare la legge…
- I wraith non rientrano…- iniziò il discorso Mr. Coolidge
- Non ne sono nemmeno esclusi… - ribatté prontamente Richard
- Touche… - disse O’Neill - comunque ho cose ben più allarmanti da discutere adesso. La Pegaso non dà più notizie da quando è tornata: non abbiamo più traccia. Sappiamo solo che ha ingaggiato battaglia con delle navi alveari. Ci stiamo preparando per organizzare una missione di ricerca. La Dedalus partirà per prima, appena saranno ultimate le riparazioni e credo che anche Atlantide dovrà fare rientro al più presto. I Wraith ora sono i padroni indiscussi di Pegaso…di nuovo…Dobbiamo monitorare la situazione direttamente sul posto. Non possiamo permetterci che la nostra galassia possa venire raggiunta di nuovo.
- E lei guiderà ancora la spedizione…
Woosley rivolse uno sguardo interrogativo al generale O’Neill
- Pensavo che dopo la mia esternazione…
- È proprio per la sua esternazione che la rimando indietro…
- Ah…
  
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