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Autore: Legeia    16/11/2020    0 recensioni
In un Presente alternativo, vari conflitti portano alla disgregazione delle nazioni in problemi interni ed esterni. In una si queste, un gruppo di persone di presenta come Agevolatori o Risolutori per le persone o enti su vari ambiti. Tuttavia cè qualcosa di più profondo e intricato che muove i personaggi principali sia tra loro che per i Continenti e le decisioni e scelte sono fondamentali per la questione cardine. Il futuro. P.S. storia scritta anni fa, mai ritoccata e modificata, così come era scritta.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 15
Chapter 15

Un anno e due mesi prima

"Avete visto Kianta?"

"COme?"

Gli uomini nell'anfiteatro si voltarono a guardare Jd che si avvicinava spedito, verso di loro.
Composto da 15 "gradinate" per sedersi, era una sorta di anfitratro moderno, dalla forma originale di un ferro di cavallo, tagliato però successivamente nell'estremità chiusa. Per permettere alle persone si accedervi anche da quella direzione, quindi creando un corridoio al centro, aperto da entrambi i lati. Situato al lato dell'ala destra dello Chateu, prendeva una quadratura del complesso che si affacciava sul lato libero, ma che si riversava su boschetti più lontani che dall'altra lato. Ed era visibile dalle finestre della mensa, cucina e locali collegati, tutti verso la sezione verticale laterale dell'edificio originario, l'opposto della zona dei Capitani,vicino ai boschietti del complesso stesso. Già di buoni dimensioni in totale, prendendo un'area non utilizzata se non per precedenti addestamenti all'aperto, presentava al centro uno spazio sufficiente per feste e spettacoli di vario tipo, che divennero la norma nell'ultimo anno.  Poteva contenere un massimo di 15.000 spettatori stipati per bene e stretti come sardine. In aggiunta era possibile possizionare panche e sedie per maggiorare il numero, principalmente fatto per grosse feste o per accogliere ospiti da metter ein un punto di privilegio. Le gradinate non erano in pietra ma somigliavano a quelle americane sportive e guardavano sia gli spalti di fronte, sia quello che vi era al centro. Vi erano infatti installati identici elementi, composti da due colonne rimovibili che sostenevano due Helios Fire Vessel, contenitori ispirati a quelli greci ove si accendevano fiamme per l'illuminzione. Creati però da loro,  in granito grigio-blu non levigati con un bordo inclinato lucido e liscio per contrasto, che creava giochi di luce per le fiamme danzanti sopra. la capienza massima della bowl era di 14 kili o altrettanti litri massimo di materiale infiammabile, solido o liquido.  Era aggiungibile anche una lastra piegata della esatta dimensione e forma della bowl in vetro temperato per i liquidi, sfruttando quindi sia gas naturale o gas propano che fuochi a legna o carbone o altri conbustibili solidi, ottenendo così fiamme e tipo di fuoco diverso in base a cosa si voleva ottenere e l'effetto della luce. Per aggiutna di composti naturali o chimici per giochi particolari di luci e spettacoli notturni. Posizionati a un terzo da un lato e un terzo l'altro,  della lunghezza del corridoio, mentre al centro vi era installato un dispositivo di forma quadrata creata dai tecnici dello Chateau, che creava una sorta di monitor a quattro facce proiettato, sospeso fino a un certo punto. Quindi un quadrato visibile ma vuoto al centro, tramite proiezione dalla base verso l'alto con una qualità 4k al pari di monitor di ultima generazione. Visibile maggiormente di sera o notte, era fruibile anche di giorno, ma veniva azionato un panello fisico che si innalzava, simile a quelli dei cinema bianco come base, su cui si proiettavano video e altro. La proiezione così era visibile da qualunque altezza della gradinata perchèsi fermava a metà dell'altezza delle gradinate, e sia alle due estremità, dove vi era il passaggio. Alle estremità libere a volte vi si sistemavano sedie o sedili in legno stile camping per i capitani o ospiti, messi con onore al "capotavola".  Difatti, utilizzato quasi sempre per la cena con buon o ottimo tempo degli uomini, invece di usare la sala dei pasti, ma anche epr le pause per stare insieme in un luogo tranquillo e per loro, per desinare. Vi erano volte in cui ospiti o i capitani che non si mischiavano sulle gradinate, venivano accolti e sistemati di lato delle estremità.  Avevano sedie o panche con eventuali tavoli piccoli o lunghi da abbinare alle panche stesse, per desinare o scrivere o altro. Metnre sulle gradinate era possibile avere una sorta di tavolinetto con un meccanismo che somigliava alle sedie da studio con scrittoio o vassoio da università o sala conferenza, mettendolo a comparsa o facendolo scomparire da apposite fessure che da occhio non esperto sembravano da divisorio tra una seduta e l'altra. Quindi erano nascosti in basso vicino ogni seduta, formando una sorta di base o appoggio con un lato nero per sedersi, nel caso dovessero esserci più persone. Ogni seduta aveva questo segnale nero dato dai bordi del tavolinetto per delimimitare i posti, con più persone faceva da appoggio evitando fessure scomode per più persone, una vicino l'altra.

"Avete per caso visto Kianta?... " esclamò avvicinandosi, vedendo Lubo, Gask, Brayden e Ribert, l'esperto di comunicazioni dei veterani, a scherzare e vociare con altri uomini posizionati in varie sedute delle sue ali, mentre vi era forse un film attivo nello schermo.

"Si trova in sala mensa per le pulizie settimanali di frigo e conservatori. Mezz'ora fa l'ho lasciata lì mentre puliva il pavimento della cella frigo della carne. Abbiamo finito le scorte della settimana e domani il rifornimento dalla fattoria arriva presto. Così stasera preparavano le ultime scorte non congelate e stava dando una pulita..." affermò tranquillo Lubo.

"Il comandante puliva la cella frigo?" un uomo interruppe, sorpreso.

"Non è una novità, è sempre da qualche parte a pulire e sistemare" rispose Brayden tranquillo.

"Seriamente? Lei? ma è un Comandante, la figura più alta dopo il Leader, no?"

"Sempre che nel mentre non si spazzoli tutto ciò che è rimasto nel frigo..."

Alaric pungente rise e borbottò qualcosa dopo quella sua uscita,  facendo contrariare Jd, che sbuffò e scosse la testa.

"E' inutile che fai così, ancora sono sorpreso che non sia accaduta qualcosa come per le olive o o polipi..." rimproverò Alaric a Jd

"Quello..."

"Io ancora sono sorpreso che il comandante  faccia le pulizie..." disse un altro dalla parte opposta.

"Ti è già stato detto che lo fa sempre. L'altro giorno l'ho vista che puliva tutte le selle e la ammorbidiva per la settimana. Carlos l'ha vista che sistemava i box di ogni cavallo mentre gli stallieri si occupavano di portare i cavalli dal veterinario o maniscalco o altra roba. A volte pulisce la sala dei pasti, e ancora la si vede in armeria ad oliare e pulire le armi. E altri esempi... lo fa spesso da quello che ho visto, pulisce perfino i pavimenti o le finestre!" disse un altro

"io per la punizione ero alla fattoria e l'ho vista un giorno venire su Warden e mettersi a disposizione del Vecchio, finendo per raccogliere ortaggi o frutta, o anche alla semina. Franco ha detto che per la sua volta l'ha vista lavorare per ore alla lavorazione dei pomodori."

"Io l'ho vista che impastava pane e impasti vari per il Signor della Cucina..." sfottendolo imitandolo per ridere "mentre parlavano. da quello che ha detto RIchardo, che quella volta lavava le stoviglie nella macchina, quei due parlano e passano tempo insieme cucinando o altro. "

"Davvero? Solo io non l'ho vista mai lavorare?"

"Tu non guardi neanche cosa hai nel piatto a momenti. Neanche io, ma se per questo non l'ho mai vista combattere una..."

"Signori, se non sapete nulla non parlate. E per cortesia..." urlò Jd

"Posso chiedere cosa è la storia delle olive e dei polpi?"

Jd si grattò la nuca e tentò di dire qualcosa ma Alaric al solito, cogliendo l'occasione, iniziò a narrare le cose come sapeva fare lui. Con presa in giro e cercando di denigrare gli altri.

"Allora... è successo che all'inizio, quando si iniziò nuovamente a preparare i pasti come conosciamo adesso..."

"Che significa? perchè, come si preparavano?"

"Prima non era così..." disse uno all'altro che aveva interrotto il racconto.

"Si, prima ognuno o piccoli gruppi cucinavano per se stessi, oppure si mangiavano le razioni pronte militari. Io sono entrato prima di voi e ho visto il periodo appena dopo il ritorno delle cucine e la sala dei pasti. Ormai è una cosa che si sta dimenticando, ma effettivamente è così..." rispose un altro

"Posso?!?" brontolò Alaric contro quei tre " Allora. Dicevo... avevamo all'epoca un altro cuoco, pace all'anima sua..."

"E' morto? Che gli è successo?"

"Il comandante lo ha buttato fuori dalla cucina a pedate nel culo, e ha poi trovato..."

"Sentite, sto solo cercando..." disse Jd spazientito

"QUando dici preso a calci in culo, intendi..."

"letteramente, e quello fu solo l'inizio... infatti..:"

"Mi fate parlare  o no?" pestò i piedi Alaric guardandoli tutti "Dicevo... avevamo lui che faceva il cuoco e iniziammo a rivedere la sala mensa piena e con il servizio attivo tutto il giorno. Cèra questo pranzo, con degli antipasti perchè era domenica e come sapete quel giorno cè un'impostazione diversa, ed erano già messi in apposite ciotole per ogni tavolo. Kianta ha questa fissazione che ogni cosa ha la sua ciotola e contenitore e la presentazione è importante.  Vi erano se ricordo bene peperoni in agrodolce, formaggi vari, e altra roba. E le olive... Siccome quella certa persona ama le olive condite, con il sedano e altre cose, ha avuto la geniale idea, e non si è più tolta quel vizio, di andare al tavolo dei capitani e arraffare roba prima del tempo. Cèravamo noi in attesa del cuoco per sapere se potevamo già sederci e altri... quanti erano... comunque, alcuni uomini che aspettavano dietro di noi, vicino le porte. Lei invece al solito entrava ed usciva dalla cucina e si fermò al tavolo, il nostro dei capitani, e con forchetta arraffò due olive in una volta e se le mangiò. Che cosa epica... "tutto spavaldo e ridendo "... mentre quel poveraccio usciva, lei masticò e inghiottì, fece una faccia strana, sbianco, iniziò ad annaspare come una matta come in cerca d'aria e... ecco!!! Stecchita, morta, finita a terra come un topo rigido che quasi a tutti venne un infarto.  Accorsi, lei stava con gli occhi sbarrati,  respirando malissimo, agitando le mani davanti la faccia. Jd iniziò a non sapere se chiamare Milan, il dottore o farle il massaggio cardiaco. Sembrava avesse un infarto! Di colpo lei afferrò la gamba del tavolo per tirarsi su e iniziò a imprecare... contro l'aglio! Non erano le olive che piacevano a lei e avendo un odio e incapacità di mangiare aglio e cipolla, l'effetto del primo era così forte che la mise Ko. Restò rintronata e incapace di fare qualcosa, se non ansimare per dieci minuti buoni meldicendo l'aglio, mentre io..."

"mentre tu urlavi a Jd ..." disse ridendo Lubo divertito, facendo sobbalzare il suo corpo massiccio.

"Che colpa ne ho se mangia come un lupo in qualunque momento. E il fatto dei polipi? Un altro mezzo infarto! Vede una cosa sul tavolo, mette in bocca e poi inizia a sentirsi male perchè il gusto e la consistenza dei polipi la schifano... e Milan che temette ci fosse qualcosa che non andava nel cibo. Avariato o avvelenato! E' lei che si deve rinchiudere, è un pericolo vero quella lì!!!"

"Alaric, basta..."

"No, jd, non iniziare. E' da quel giorno che dico e ripeto che è un pericolo pubblico su tante cose.  E poi..."

"Io so invece che tu fremi dalla gelosia e la rabbia per non essere chi e cosa vorresti. E lo sai. Calmati un pò. Devo cercarla perchè i ragazzi che sono in Afganistan, vicino il confine col pakistan, non rispondono da un pezzo. Milan non è in sede e non risponde, quindi devo parlarle."

"Aspetta! E' là che Konnor è andato con gli altri. Che significa che non rispondono?"

"Ah, adesso ti sei calmato! Si, non abbiamo notizie da ore e invece di scomodare l'altra squadra a duecento kilometri da lì, devo sapere cosa fare"

"Jaldak.... giusto?" chiese uno, interrompendo Alaric e Jd

"Esatto. Dovevano prendere sostituzione di una squadra statunitense per..."

"perchè dobbiamo sostituire altri reparti e squadre militari di altri paesi? Perchè dobbiamo correre quando chiamano? E in un posto che con noi non cèntriamo niente. Noi..."

"Basta, non sono cose ti riguardano. Ma ho bisogno di contattare almeno Kianta. E' necessaria l'autorizzazione per una squadra per controllare..."

"Ma perchè abbiamo davvero bisogno dell'autorizzazione di uno dei due? Io e te siamo definiti Capitani, ma sappiamo bene che la nostra posizione e grado sono maggiori..." sbraitò ALaric

"So benissimo quali sono i nostri gradi e ruoli. Alaric, la situazione è questa. Per situazioni come questa è necessario che loro sappiano, non possiamo mandare gente a caso appena pensiamo che sia giusto fare qualunque spostamento e..."

"Si, che palle. Abbiamo più esperienza di lei, qualifiche, capacità... e devo sottostare a quella pazza scatenata nonostante il mio grado ed esperienza. Che palle! In pratica se non la si trova, i ragazzi sono fottuti! E pure non la trovi!"

"Scusate, ma anche se sono il membro delle comunicazioni, se dovete contattare il Comandante, non è facile chiedere ad Helias?" disse candidamente Ribert, l'esperto di comunicazioni dei veterani.

Tutti si voltarono verso di lui, facendogli credere di aver detto una fesseria, quando Alaric rise di gusto, spezzando il momento. Ancora ridendo iniziò a sfottere Jd per aver chiamato  e poi cercato di persona, senza usare la testa.

"Anche tu, però..." disse piccato e sospirando Jd

"Fastasma cornuto... Eliasss! O Come ti chiami, vieni...."

"E smettila di sbraitare come un koala in amore. Sei fastidioso e maleducato..."

Tutti saltarono per aria quando comparve dall'altra parte Kianta, seguita da un Helias ridente. E si capiva perchè la sua testa sussultava e... sentivano il sonoro. Apparve forse venuta dall'edificio, altrimenti l'abbigliamento sarebbe stato diverso, con solo una camicia e pantaloni. La camicia era realizzata in cotone percalle, color bianco luminoso. Il colletto, basso e dritto quasi simile alla coreana ma meno rigido,  era ricamato anche ai bordi,  e sagomato in modo da lasciare delle piegature che formavano delle decorazioni in chiaro-scuro a raggiera,  plissettato. Legato tramite bottoni in color argento pendenti, chiamati ,  il tipo di chiusura non era classico ma con dei gancetti argentati, e i bottoni erano di forma deltoide tridimensionali che pendevano come ciondoli ai due lati. Tuttavia chiudendosi restava comunque una parte della pelle sotto vicibile in un rombo dato dalla plisettatura.  I polsini, con applliche in macramè larghe una mano, stringevano maniche molto ampie e gonfie, a campana. I pantaloni erano scuri, aderenti e con gamba dritta, nascosti da stivali alti quansi al ginocchio colore naturale.

"Eccola, come hai fatto a venire al momento giusto? E che bei vestiti.... oggi hai messo roba che costa quanto il debito pubblico della Namibia? Che chic!"

"non sono mica Milan..." disse lei con una faccia che mostrava disgusto e rassegnazione a cosa era Alaric "E comunque questa è stata preparata e cucita dai nostri uomini. E' una "su ghentone", bestia!" in italiano, facendolo sbiancare.
Milan indossava abiti in stile antico che però gli si addicevano, preferendo per incontri fuori dallo Chateau classico completo e cravatta. Che costavano parecchio perchè i migliori e di sartoria, su misura. Fuori dalla cittadella, in paesi famosi per l'alta sartoria.
Kianta invece indossava abiti come li voleva lei, ma confezionati dai sarti che erano militari stessi, ma avevano scelto quel mestiere perchè portati o appassionati, o trovati nella Raccolta. Ed erano di tessuti comuni ed economici, quasi mai usava materiali pregiati come Milan, e per di più un lavoro fatto nella cittadella era considerato positivamente ormai, sia per il lavoro che si dava all'interno ma perchè i prezzi erano bassi e per tutti. QUindi fruibili sia all'interno ma anche vendite al di fuori.
Di rado tutti i membri compravano roba di qualunque tipo fuori, tranne che per le visite in famiglia,  se non li producevano loro. Inoltre già prima del cambio, Milan acquistava stoffe di vario tipo in stock a pochissimo, direttamente dalle aziende, senza intermediari e sostenendole, ma anche permettendo alle botteghe interne di avere stoffe peri lavori primari, ma anche pagate dai lavoratori a poco per creare roba loro e venderla all'esterno, creando così un guadagno.
Molti sarti, ricamatori e cucitori, di entrambi i sessi, erano persone che già avevano quelle conoscenze o avevano appreso dopo,  ma che si erano rimessi in piedi prorpio per le opportunità date da Milan e Kianta. Alaric sapeva bene che Kianta pagava tutto quello che indossava di tasca sua, anche se molte volte gli uomini desideravano regalarglieli, ma lei era categorica. sapeva bene il valore del lavoro, della dignità e del corrispettivo meritato che non doveva mancare.
Se Milan spendeva tantissimo in abiti e accessori, sostenendo esperti arigiani in varie parti del mondo, Kianta permetteva all'interno di migliorarsi e prosperare.
Molti prodotti interni in esubero finivano nel mercato, con buone vendite. Anche i paesini e cittadine vicine li conosceva e acquistavano di buon grado i loro prodotti, perchè i qualità ottima e ben fatti e ne erano contenti. Vendite  e guadagni erano totalmente dei lavoratori se avevano acquistato le materie prime, o divise a metà tra lo Chateau e gli artigiani in caso contrario.
Se Alaric voleva prendere in giro Kianta sull'abbigliamento, pensando fosse di acquisti esteri a caro prezzo, si rese conto di aver deriso un lavoro dei suoi stessi fratelli d'arme, e la loro riuscita personale. NOnchè dei buoni propositi della stessa verso di loro. Una volta tanto si zittì e mostrò una faccia colpevole.

"Ti ha avvisato Helias prima, vero?" chiese Jd andandole incontro per fermate la lite

"Si, ha detto che qualcuno si stava scaldando parecchio, ma mi cercavi per una cosa estremamente importante e dovevi vedermi subito!"

"Abbiamo anche lo spione..." sputò acido Alaric sedendosi di schianto sul primo gradino della gradinata.

"Mi rammarica tale pensiero da parte sua, Signor Alaric. Mi duole e affende, aggiungo. Il mio compito è...."

"Oh, no ti prego. Non parlare così da riccone o professorone..."

"Desolato che il mio linguaggio non si addica alla sua levatura, Capitano. Scenderò con le abilità linguistiche di cui sono dotato, per il linguaggio comune... così va meglio? Ti sei incavolato perchè l'ho chiamata subito o ti rode per mio controllo su..."

"Stronzo come lei... "

"La colpa non è di  Helias se parli come un pescivendolo arabo...." sputò lei ad Alaric, incrociando le braccia.

Jd rise cercando di nasconderlo, Helias alzò la testa e, aprendo la mandibola, scoppiò a ridere fragorosamente agitando il petto, anche se era una proiezione comparsa dal dispositivo di proiezione al centro.

"Non ho capito il fatto del linguaggio..."domandò uno degli uomini dall'alto.

"A Kianta piace parlare forbito e con linguaggio aulico, per intenderci come professori universitari o dottori, o politici.."

"Grazie, Brayden,  ma tu non sei autorizzato a chiamarla per nome. O Sbaglio..."

"Scusa Jd, ma pensavo stessimo parlando in maniera informale... comunque dicevo che lei si intrattiene con persone che discutano in un certo modo, di tante cose... non ama molto gli ignoranti perchè, come dice sempre, ai tempi della Rete è incomprensibile che la gente leggendo, vedendo film e serie tv, o altro, sia ignorante da far paura. Dal conoscere la biologia di base al sapere cosè la penicillina. Si lamenta sempre che la gente non conosce le basi. Le basi, dice, e puoi tutto..."

"parli della gente che viene sempre per parlare con lei, e passano tanto tempo al settore chiamato Grand Trianon?" chiese uno.

"E secondo te..." iniziò Alaric "perchè è chiamato così? per la Signora, come la chiamano ancora alcuni, si diletta in tal luogo con ospiti di varia risma, come maria Antonietta con i suoi amichetti..." con chiaro tono sfottente.

"Alaric, basta. Sai che non è così" lo rimproverl Jd. "Ma non mi interessa adesso, e voi smettete di parlare del Comandante. E' meglio..."

"Scusate... io sarei qui!" disse lei alzando una mano all'altezza della testa, con un sorriso stirato ma nel suo modo, come di rimprovero.

"Si, hai ragione. Ti cercavo perchè non abbiamo notizie del gruppo..."

"Si, lo so bene. Helias me ne ha dato notizia. Karim Al Nadiar è il capo con cui siamo in contatto. Avete provato a contattare anche lui?"

"Nessuna risposta da nessun Node, silenzio totale. E la cosa è strana perchè è uno del Grande dodecaedro. E per quell'incontro, per cui noi dovevamo fare da Abbàsidi durante tutto il trattato..."

"Scusate cosa sono gli Abbàsidi?"

"Un tipo di guardie di protezione come vengono denominate là, in onore di un..."

"Questo ve lo raccontate dopo. Cè altro?" troncò lei, guardando Jd.

"Veramente si. A duecento chilometri il gruppo di supporto non scambia da ore nessuna notizia con, appunto, i Node concordati. Chiedono quindi istruzioni su cosa fare."

Kianta rimase a osservare in basso per riflettere, ma Helias si intromise di colpo, dopo che un suono di connessione informatica bruciò il silenzio di quel momento. Helias alzò la testa verso l'alto, poi si voltò verso di lei.

"Madre, ho una comunicazione dal gruppo di supporto. Oltre la richiesta di istruzioni, affermano di aver ricevuto via radio una comunicazione Morse, probabilmente dei nostri, ma affermano che è la frequenza utilizzata dal Generale Al Nadiar. Pertando potrebbe anche arrivare da qualcuno dei suoi. Vuole sapere se può ritrasmetterlo"

"procedi, utilizza i sistemi attuali al massimo"

Helias chinò il capo e dal sistema subwoofer e surround già presenti, fece risuonare un lungo messaggio Morse. Rimasero tutti ad ascoltare in silenzio assoluto, convertendo mentalmente i segni con le parole. Helias riprodusse varie volte il messaggio, perchè senza istruzioni non si azzardava a intromettersi nei discorsi importanti,  finchè Jd e Kianta non iniziarono a discutere.

"Ok" iniziò lei "gruppo, stop, lancio, Glanis, distrutto,caduti,..."

"Glanis... si, sono due linee e un punto. G. Un punto, linea, due punti. L. Un punto e linea. A. Linea e punto, N. Due punti, L. Tre punti..."

"Si Glanis" confermò lei. "Si tratta di quel missile chiamato come il pesce che era stato venduto dai russi come nuova arma, in dodici unità e mai ritrovati, almeno, alcuni. Da quello che sapevo non dovevano essere qui..."

"Già. Si sapeva di cinque in nostro possesso,  tre in eurpoa e due in Cina per studiarli..."

"Milan dovrebbe saperlo. Perchè ancora questi tizi, diciamo al potere, fanno questi affari e si tengono questo tipo di armi?Con l'unificazione..."

"Calmati, ricordati che è anche un controllo che fa, per erigere una verifica reale di ogni armamento ed equipaggiamento presente...."

"lo so..." disse lei di colpo, guardando tutti intorno, e Jd comprese "ad ogni modo come mai è stato utilizzato senza che ne sapessimo niente?"

"Bella domanda. Faccio rapporto a Milan?"

"Si... preparalo ma se è così, la situazione non è delle migliori. Se non  è il solo..." abbassando la testa a guarda il basso con con l'indice piegato davanti le labbra, come faceva sempre "il raggio di quel dispositivo è..." rallentando mentre parlava. Poi di colpo alzò la testa, fissò Jd con aria perplessa e incavolata "Gladis..?!?"

"Si, hanno indicato quel nome"

"Jd, sveglia. Gladis. Ricordo che ne avevamo parlato perchè ti dissi, per scherzare, che era un buon nome per qualche animale della fattoria..."

"Cazzo, vero. Ne discutevamo per l'invio al seguito del nostro "plotone di Seguito", di armamenti per ogni evenienza, visto ancora le aree da bonificare contro..."

"Si, due unità carrellate con un blister di sei SSM e due SRBM, proprio perchè dopo che due generali avevano lasciato alcune zone, quella gentaglia pseudo religiosa li aveva riconquistati, vanificando tutto. E ancora io perdo tempo dietro menti così brillanti che adorano le parate fra gente festante, che pensare al dopo. Come se il sacrificio in tutti i sensi dei loro uomini non fosse servito a niente. E il Generale doveva andare proprio..."

"Avviso Milan?"

"No... ho la vaga sensazione che quell'avviso fosse dei nostri e la specificità di quel missile mi fa pensare che qualcosa è andato storto. Ma è una cosa nostra. Devo capire..."

"Dove vai" vedendola fare dietrofront e andare via di corsa. Lei si fermò, si voltò esitante e poi tornò a fronteggiarlo.

"Chiama a raccolta tutti i Capitani e secondi. Digli di raggiungermi alla Sala delle Pianificazioni con la lista dei migliori per un recupero, con armi anti carrellati, attrezzi per climbing che dovranno usare, quindi i migliori anche in questo e..."

"Frena, frena... di cosa parli"

"ANdiamo a controllare ed effettuare il recupero, e magari a salvare le chiappe del genereale..." con tono aspro.

"Hei" urlò Alaric "Buona lì, Milan ha categoricamente vietato missioni con te come Comandante. Non sei tale sul campo, perchè non vuole che tu ci sia... al massimo andiamo..."

"Oh, Alaric. La tua impaviditià mi inorgoglisce... se lo fossi!" facendolo incazzare "E comunque, Capitano, quando tutti quanti voi avete bisogno di qualcosa, eccome se venite da me a rompere le scatole varie volte..." cambiando le frasi in un'altra lingua che in molti dei presenti non compresero.

"Sto dicendo, scema, che Milan ci manda ad acchiappare coccodrilli a mani nude se ti portiamo con noi. Tu non devi venire, sei il Capo, diciamo così, ma non sul campo"

"Io ricordavo di si, vedi le altre volte..."

"Si, le volte che sei sgattaiolata via perchè nessuno può dirti di no, per il tuo grado. Ma Milan dice NO!"

"Milan dovè?"

"Non lo so, non è qui. QUindi dicci cosa dobbiamo fare e..."

"Appunto, Milan non cè, la cosa è seria e siete tutti sotto la mia responsabilità. Anche quegli stupidi che sono sicura hanno combinato qualcosa con quel missile.... Una volta che ho ricevuto la comunicazione, è mio compito provvedere alla risoluzione. No?" voltandosi solo con la testa, ma dando le spalle a Jd e Alaric "QUindi Jd, richiama tutti e digli di preparare i propri squadroni. Tre soggetti ognuno con tutta l'attrezzatura necessaria..."

"ma mi senti? Tu devi stare qui?" iniziò a sbraitare Alaric, ma Jd lo zittì con la mano sulla faccia.

"Ok, Kianta. Ti ho sentita. Ma perchè attrezzatura da Climbing?"

"Loro si trovavano in una cittadina, nuova e piccola ancora, ma nuovo punto eretto proprio dai due Generali di quella zona come base, rispetto alla vecchia. La detonazione si espande perla taratura preimpostata,  ma è una testata particolare dalle altre, proprio per questo adatta per l'essere umano... anzi, contro. La base con la quale è progettata è per danneggiare fortemente tutto ciò che si muove nel suo raggio d'azione, non far esplodere e disintegrare..."

"Si, ricordo vagamente il suo funzionamento ma..."

"QUesto significa che, per costruzioni nuove e ben progettate come le nostre, in mattorni forti e tufo, ben diverse dalle moderne, in parte hanno un maggior impatto contro le Esplosioni. O meglio, protezione per dispositivi come appunto il Gladis, restando maggiormente in piedi ove possibile. E quindi..."

"QUindi, dalle informazioni in mio possesso e i test effettuati, le costruzioni erano in minima parte danneggiate, al massimo danneggiate al cinquanta percento. IN un paio di casi questi missili concepiti per non esplodere e devastare, giungevano cadendo nei piani più bassi degli edifici coinvolti, sfondando per il peso i vari pieni fino al più basso possibile,  scatenandosi dopo il tempo indicato per attivarsi. La parte centrale dell'edificio cadde, ma rimasero però le mura perimetrali e parti di stanze e pilastri, che ressero. Altre invece distrussero rovinarono mezzo edificio, altre solo la parte esterna. Mentre cosa contenevano quei missili si scatenò per ferire, uccidere o rendere inoffensivi ove possibili tutti i soggetti viventi nel loro raggio" si intromise Helias, poi guardò i presenti e abbasò la testa come intimorito "Tuttavia, Madre, ho da fare una precisazione. Il raggio di questi missili non è un chilometro stardard dei corti,  ma tra i cento e duecenti metri massimo. Tuttavia la dozzina di missili aveva tarature differenti, cento metri, tre ducento, tre cinquecento.... Quelli da noi recuperati prevedevano ..."

"Significa che non cè un chilometro di devastazione..." ragionò Jd "ma questi missili diversamente dagli altri agiscono..."

"Seguono la logica dei pallettoni. Munizioni da caccia per fucile di certi calibri caricate con palle multiple di grande diametro, di varie materiale. Studiate per creare una rosata ampia e con parecchi centri proprio per le sfere presenti in ogni cartuccia. L'inventore di questo tipo di missile voleva evitare danni troppo estesi per le deflagrazioni di enorme portata dei precedenti, capaci di distruggere anche edifici e costruzioni di vario tipo, sopratutto di pregio..." continuò Healis.

"Ok, quindi in pratica sono come enormi pallettoni che dopo un tot che sono caduti da qualche parte, sparano pezzi sferici per colpire chiunque sia nel suo raggio" 

"Si, Alaric. E' proprio questo il sunto..." rispose sorridendo Helias "il concetto base era creare qualcosa che danneggiasse poco il solido e ferisse malamente i soggetti viventi nel raggio di azione. In quei test avevano provato edifici in legno, mattoni, cemento e altri materiali inserendo all'interno animali di vario tipo, studiando poi il risultato. Ne è emerso che edificazioni forti in mattoni o tufo per esempio, erano in grado di assorbire i pellettoni creando solamente dei fori nel minore dei casi, arrivando come ho detto a distruggere le viscere di due edifici ma non le pareti esterne. Anche alcune camere erano in tutto o in parte fruibili, ma in pratica era come se l'esplosione del missile stesso avesse creato un pozzo luce della quasi grandezza dell'edificio, diminuendo la sua forza in certi punti e lasciando in piedi senza problemi l'esterno..."

"Ferma, quindi ci troviamo di fronte ad armamenti che potrebbero non aver fatto i danni che all'inizio pensavamo, anzi qualcuno potrebbe essere rimasto illeso per questo motivo..."

"Esatto Jd, ed è per questo che voglio che fai equipaggiare tutti con attrezzature idonee a scalare dal basso verso l'alto o viceversa edifici e ruderi, in base a cosa troveremo. Se abbiamo ricevuto quel messaggio, qualcuno è rimasto..." disse Kianta.

"Ma se cè già la squadra di supporto ad alcuni chilometri, mi spieghi perchè dobbiamo andarci noi?"

"Alaric, hai una mente brillante ma la tua ottusità la costringe peggio di una sardina nella scatoletta tra altre cinquanta. Loro sono di supporto al gruppo nuovo che abbiamo inviato, ma il loro compito principale è quello di Forza governativa a supporto dei Generali. E attualmente gli altri sono vicino a loro, li controllano e proteggono finchè girano per la gestione delle loro zone e i Trattati. NOn ho intenzione, nel caso fosse il primo di tanti, di scoprire le loro spalle richiando un collasso del Grande dodecaedro. Jd, manda un avviso dettagliato dell'accaduto senza però menzionare esattamente il nostro operato. Istruiscili sui rischi che corrono e si preparino a un Seguito più serrato"

"Capito, tu adesso dove vai?" vedendola andar via.

"Te l'ho datto, vado a prepararmi. Ci rivediamo tutti alla Sala delle Pianificazioni. Nessuno escluso, anche se ha la licenza pronta e in procinto di andar via. Se sono nella lista che stilerete, devono venire. Sbrigatevi" andandosene, seguita da Helias.

"Seriamente? Deve venire con noi?" sbraitò Alaric a Jd.

"Così pare..." poi guardando gli altri intorno "Voi tutti, tranne i capitani e membri delle comunicazioni, andate per adesso, devo discutere con loro di alcune cose"

"Andiamo noi..." sospirò Alaric anzandosi, dopo essersi seduto

"No, andate per favore" rivolto agli altri.

Pian piano tutti quelli che non erano inclusi nella discussione si allontanarono, lasciando Alaric, Lubo, Gask, Brayden e Ribert, compreso Jd, a parlare.

"Vorrei solo dirvi una cosa. Alaric ha già espresso la situazione, ma non voglio obbligarla a restare. Le altre volte..."

"Vuoi davvero confrontare lei a noi? Lei non dovrebbe neanche stare tra i veterani, pensa..."

"Alaric,sai di chi stiamo parlando, vero?"

"Certo che lo so, ne sono consapevole da quel famoso giorno. E Come da quel giorno, io mi oppongo a considerala come noi e metterla alla nostra testa come...."

"lei non è una sprovveduta, l'abbiamo addestrata noi stessi, anche tu Alaric..." si intromise Lubo, indicandolo, sulla scalinata di fronte a se dall'altra parte "e sappiamo le sue abilità. Ha caratteristiche diverse dalle nostre, perchè il suo corpo è femminile, prima del suo arrivo addestravamo e preparavamo i novellini, ma tutti maschi. Adesso che ci sono anche le donne, conosciamo possibilità e tecniche differenti e fattibili, diverse da corpi come i nostri.
E inoltre lei ha quelle cose, che noi non abbiamo. Milan non la vuole sul campo per quei motivi, ma se fa solo da Gestore non mi oppongo..."

"Non ha materialmente l'esperienza come la nostra per affrontare le cose. Avr anche ragione che la conoscenza aiuta, lo so benissimo. Alcuni miei stessi ragazzi si sono salvati la pellaccia per le sue Lezioni, ma continuo a dire che non deve venire, perchè se è capace di comandare, non deve farlo nel bel mezzo del campo. inoltre volete che accada di nuovo quella cosa? Volete che finisca in vacca come quella volta? E se non riusciamo, cosa succede?"

"Dirigerà solo le operazioni da un luogo sicuro..."

"Jd, apri gli occhi. Chi la ferma? Tu? Vuoi davvero farmi ridere? Tu saresti capace di fermarla con ogni mezzo se le viene una bella idea come le solite?"

"Pensala come vuoi, ma non l'abbiamo addestrata a tal punto per niente. Se davvero è accaduto qualcosa ai nostri armamenti, la cosa non sarà pericolosa. E inoltre lei ha capacità di gestione e può indirizzare le squadre..."

"Ma siamo già capaci. Perchè deve esserci anche lei presente?"

"Alaric... Vuoi ricordarti la lezione sulle strisce che ha tenuto tempo fa?" si intromise Lubo, serio.

"Per favore, quello è stato un teatrino ridicolo..."

"Non è vero, ogni volta il Comandante ci mostra cose importanti e necessarie a dimostrazione che è capace di essere unottima testa. E in missioni precedenti ha dato prova di esser eun ottimo militare e che i nostri insegnamenti pagano. E al nostro pari..."

"Sei serio?" urlò Alaric contro Bryden, che si trovava dietro Lubo, sul gradino superiore "Sarà anche brava a menare e far piangere la gentaglia ma... Andiamo, non può essere a capo... Cavolo! E ok, cosa dice serve, ma spiegami il nesso tra le sue capacità in mezzo a noi e cosa cè di importante e necessario, nel vedere lei che pesca due tizi a caso tra noi mentre cèra la Giostra mensile, e si mette a fare siparietti stupidi?"

"Scusate di cosa parlate?" chiese Gask innocentemente.
Jd sospirò e alla fine cedette, spiegando.

"Forse tu quel giorno non cèri, ma Kianta mise a freno e questo è vero, una sorta di diatriba sui corpi maschili e i muscoli. In pratica durante appunto la Giostra mensile, nello scontro fisico di quel momento iniziò un battibecco tra Orlando e kron, i quali si vantavano di avere forza e capacità superiore agli altri. Che potevano tutto, per stringere. E non accadeva tra loro due, ma contro Joakim e Yamir, ma poi entrò anche Ravi, per cui il loro tipo di fisico, più asciutto e snello fosse migliore, perchè meno pesante e limitante. Quando i toni iniziarono ad inasprirsi e volarono i primi pugni di dimostrazione, arrivò Kianta che li obbligò ad ascoltarla al centro dell'Arena. Prese quattro strisce di nastro per muscoli lunga quanto il suo avambraccio e li fece mettere tutti e quattro,  i principali, uno fianco all'altro. Poi alle loro spalle posizionò il nastro adesivo al centro, avendo cura di rivoltare la parte finale così che avesse una linguetta facile da tirare. Linguetta... la fece bella alta così che fosse facile prenderla. E iniziò a parlare a tutti dicendo di osservare e valutare cosa stava per mostrare. Chiese quindi ai quattro di portare un braccio o entrambi indietro per prendere la striscia da sopra attaccata o dalla linguetta in basso e mostrarla. Il risultato? I due più corpulenti, come te... anche s eloro sono peggio, perchè tu hai un fisico già di tuo così, mentre loro lo hanno pompato al massimo da sembrare dei bodybuilder, ma peggiori. Sono il doppio di te, e tu hai già una corporatura appunto ampia di spalle e strutturata poi da lavoro e allenamenti, ma addirittura ti battono. Ebbene, dicevo, loro non riuscirono neanche a sfiorare la striscia, nonostante i mille tentativi, i muscoli impedivano di fatto al braccio anche solo di sollevarsi oltre una certa. Infatti chiese loro di stringere la parte posteriore del collo nella mano, non riuscivano a far toccare col palmo il collo. Mentre gli altri due, con fisici come il mio o loro" indicando Bryden o Alaric "staccarono la striscia senza problemi, anche se avevano dei muscoli ben presenti. Eppure la cosa fu davvero sorprendente in questa dimostrazione. ma non finì qui, dopo aver fatto portare dei ferri di cavallo da uno dei presenti, Kianta li porse a  Orlando e kron, chiedendo loro di modificare la forma come volevano, come agli altri due. Risultato, Orlando e kron riuscirono a creare un cuore e l'altro a raddrizzare, come potevano a due mani, i due ferri mentre Joakim e Yamir, provarono e riprovarono ma ninete. MOrale, Kianta disse che litigare sui tipi di fisici era assurdo perchè per vari fattori alcuni di loro erano capaci di svolgere determinate cose e altri ulteriori, differenti. E questo si proiettava nel lavoro. Le Giostre inoltre, non dovevano essere luogo di odio e litigi ma di svago e divertimento mettendo alla prova , appunto, le loro abilità, come amici. Essere migliori perchè si ha un fisico pompato non prova di essere migliori, ma i risultati di quello che si può realimente fare si. I Punti delle Giostre come i punti Theet e Bee erano extra personali, non da scontri. Rivalità e confronti vanno bene ma non da portare ad attaccarsi l'un l'altro... ma se continuo a spiegarti, non la finiremo più. Te lo racconterò meglio in seguiro. Il succo è che giudicare certe cose e sentirsi come migliori degli altri, e sugli altri, è controproducente per tutti."

"Mh... e dovè la cosa stupida? per me è logico"

"Cazzo, una sclerata, un pazzo sadico... siamo messi male e io lo dico sempre..." borbottò incavolato Alaric andandosene.

"Ehi, dove vai? Dobbiamo andare alla Sala con la lista" chiese Jd guardando la sua schiena andarsene, allargando le braccia.

"Appunto, la stronzetta vuole farci sgobbare e devo pure sentire idiozie da quell'altro... Me ne vado perchè non vi reggo!"

Jd sospirò, restò a fissarlo un pò per mandare gli altri a preparare tutto per la missione. Ma chiese a Gask di restare.

"Resta un attimo, mentre scrivo la lista e gli ordini... vorrei discutere con te un attimo"

"Come vuoi, dimmi..." distendendosi fin oa toccare con la schiena il gradino superiore, poggiandovisi per allargare le braccia, mentre Jd scriveva sul suo dispositivo.

"Le ho chiesto il fatto del nome, ti ricordi? nella Dimora rossa? Ebbene, mi ha detto sorpresa che non vi aveva fatto caso, le era uscito così..."

"Alaric ha detto che cèra l'influenza di... Lia?"

Jd alzò la testa di scatto, fissandolo sbalordito, per poi mutare l'espressione in irata. Stirò le labbra per formare una linea di disapprovazione e si distense anche lui, guardando il cielo.

"Se Kianta fosse qui, direbbe che parliamo tutti troppo, ma Alaric davvero non riesce a comprendere la differenza tra dire le cose di getto e ragionare, prima di dare certe informazioni. NOn avrebbe dovuto parlartene"

"Ma chi è?"

"Oh, tu non l'hai conosciuta... e di solito i lsuo nome non viene mai pronunciato."

"perchè, era una persona nemica o che altro?"

"No, è stata la prima ad aiutare noi e Milan per lo Chateau. Ma non parliamo mai di lei perchè... è una storia ormai morta e sepolta. IN un certo senso..."

OK, ma rifaccio la domanda. E' finita perchè era una persona negativa o..."

"No, semplicemente ci salutò e se ne andò! Con il tacito accordo di Milan, diciamo. In realtà ne lui ne noi volevamo, ma lei si impuntò per andarsene e... s ene è andata. Kianta ha... come posso dire, rilevato le redini dell'inizio lasciate da Lia, portando tutto a cosa conosci. Anche Bluegrass era di Lia..."

"Q...quel Bluegrass?"

"Si, esatto. Era il dono di Milan per Lia, ma chiese che fosse dato a qualcuno di meritevole e finì per essere il primo di Kianta..."

"Cazzo" mormorò, passando una mano sui capelli per tenerli indietro

"Si puoi ben dirlo. L'amministrazione, Bluegrass, altre cose sono una sorta di testamento di Lia. Kianta sa vagamente della precedente... insomma di chi cèra prima di lei. E in un certo senso riteneva e ritiene tutt'ora un dovere morale mantenere certe cose ben salde e controllate. MIgliorarle si, ma non deviare dalle tacite basi create da Lia perchè le approva anche lei."

"Era per caso una delle donne di Milan?"

A quelle parole Jd lo fissò senza capire, poi rise lievemente per finire in una fragorosa risata, abbandonandosi totalmente contro il gradino dietro. Quando si calmò, fissò l'amico.

"per niente. Lia... era una persona particolare. Non so dirti in negativo o per eccentricità o altro. Definirla? Difficile in modo chiaro. Una cosa posso dirla. Condivideva con Kianta una cosa. Oltre la testardaggine e la sicurezza di cosa voleva, sapeva ed era. Ossia odiava la vicinanza con le persone e le relazioni con queste. peggio se intime. Se Lia era categorica sul non volere nessuno vicino, ma era lei a decidere cosa concedere come amicizia e informazioni... Kianta non saprei dirlo con sicurezza. Rispetto a Lia è più spontanea, estroversa, sorride di più ed è più espansiva... diversa dal riccio chiuso di Lia. Penso che se si iniziasse a fidare, parlerebbe  senza problemi e potrebbe anche andare oltre l'amicizia, cosa impossibile con Lia.

"Voi due non siete amici'? E con Milan?"

"Si, ma non quello che tu o altri potreste pensare. Kianta è più amica, e con più persone che Lia. Hai conosciuti i suoi amici, no?"

"Quelli che Milan odia? Quelli fuori dallo Chateau?"

"Esatto.  Lia era vicina solo con me e Milan, e basta. Kianta è più naturale. Eppure, il suo passato continua a tornare, ecco perchè  non ha nessun compagno..."

"Credevo l'avesse, per gli anelli" Jd parve perplesso per una frazione di secondo, poi comprese

"Ah, parli di quegli anelli. Quelli... hanno una storia particolare. Diciamo che li voleva da sempre ma non poteva comprarli mai. Uno è definito... aspetta, anello dell'amore gallese, qualcosa del genere. Ha una frase in gallese appunto scritto, ed è una riproduzione moderna di un antico anello veramente esistito. Kianta afferma che lo porta per qualche motivo, del tipo che ha fatto un giuramento per cui lo terrà al dito finchè non capirà che è possibile provare sentimenti e cè una persona speciale che merita fiducia. Altrimenti si fiderà solo di se stessa. Il giorno che non lo porterà più,  dimostrerà quanto inciso sull'anello. Lo so, sembra contorto o il contrario di quello che dice la frase, ma se ho capito la cosa è questa. L'altro al medio della destra, è un anello tipo fedina però con con ai bordi una fascia a torciglione per tutto il giro, quindi una sopra e una sotto, e tutta la parte centrale una serie di linee in rilievo. Ma non so cosa significa, so solo che è l'altro suo preferito. Mentre ne ha un terzo, che scambia con quello con il tirciglioni, che è una forma a mandorla con al centro una pietra all'interno di una stella, intorno un cerchio. Il tutto in entrami i lati tipo specchio una forma che sembra una S tagliata a metà che tocca in alto del cerchio e finisce nella fascia inferiore dell'anello. Il cerchio centrale inoltre ha in cima, in basso e poco  prima della S  dei segni che non so cosa significano. me li fece vedere quando gli orafi glieli diedero e ne era felice.  ma di certo non so bene il significato e  che
non cè qualcuno di importante per lei. A tal punto da definirlo come tale. Se dovesse accadere sarebbe... quello che molti chiamano miracolo. Io lo ritengo solo la prova che invece qualcosa cè per tutti. Alla fine. Anche se Lia non ci credeva per niente e Kianta non sa come prenderla. Ma non fida molto degli altri oltre l'amicizia..."

"Non ti seguo"

"Kianta non crede nell'amore, quello che tutti intendiamo con un partner, nel matrimonio, fidanzamento, e odia terribilmente il concetto di maternità. Per alcuni sarebbe pazza e fuori natura,  per altri... non so dirti. Non è l'unica qui come donna biologica che non vuole figli, ma se alcune poi alla fine potrebbero capitolare, lei mai. Lo so perchè non è davvero quel tipo di persona. Prova ribrezzo, orrore puro nella nascita come concetto, per quanto riguarda i mammiferi, e... come avviene. Lei è quel tipo di persona che prova a superare le sue paure. Vedi gli allenamenti che fa per le altezze, ad esempio. O avvicinarsi e toccare un polipo o seppia" ridendo divertito "e ha provato a guardare e capire il concetto della nascita come la conosciamo noi umani da donne partierienti che si mostrano ai medici all'università. Almeno, così ho capito. Mi è stato detto che un ginecologo che deve far nascere non è che studia sui libri e poi di colpo lo mettono a tira fuori i bambini. E lei odia vedere e pensare a questo, come avviene per noi o altri mammiferi. Ma niente, schifata e negante. Vuole solo scappare e non pensarci. Infatti non assiste mai a quello che Milan e altri della fattoria concepiscono come . Odia i bambini e i cuccioli e il fatto che sono ignoranti di tutto. Lei lo rifugge come l'altra cosa terrificante che non deve accadere mai..."

"Sarebbe?"

"Quello... dovresti chiedere a lei. Questo è meglio che sia lei a parlarne, se mai riuscirai a farle cambiare idea su di te. Ha avuto una discussione con Alaric su questo argomento, un altro motivo per cui lui la vede come fuori di testa. E' comprensibile, lui è maschio e lei è femmina. Eppure nonostante possa essere la risposta, Kianta ha un modo di pensare particolare, non da femmina.  E per questo è ancora più difficile avvicinarla. E uno di quegli anelli è legato a questo."

"... non ho ben capito, ma ok... ma quella Lia, quindi non verrò più qui?"

"No, non credo. Lei... l'ho detto, non era una persona come le altre"

"Era...quindi è morta?"

"... se ti dicessi forse, probabilmente sarebbe... troppo riduttivo per spiegare la situazione. Lei diceva sempre che era una morta vivente e Milan l'ha sempre definita una persona indefinibile dai canoni comuni. Era una persona perennemente sola a causa della società, sola ammantata di odio e rancore. Una essenza tormentata che era abituata a usare unghie e denti per non soccombere alla società e cosa il mondo voleva che fosse, divenendo negativa senza in realtà esserlo mai, anzi. Inquieta, una forza irrefrenabile che lentamente soccombeva a se stessa, perchè incapace di reggere il suo stesso essere. Kianta è lo specchio opposto, possiamo dire qualcuno che poteva essere, se avesse davvero infranto le catene che le avevano messo indosso, per essere come volevano che fosse... Eppure nonostante questo, entrambe si portano nel profondo un fardello che è stato impossibile cancellare, nonostante tutto. Una forza impossibile da sradicare..."

"...." Gask osservò Jd parlare, mentre questi sovrapesiero guardava il cielo "... quindi non tornerà per affiancare Kianta e Milan nel desiderio del mondo nuovo perchè morta. Kianta usa il suo nome anche se non la conosce e no si parla mai di lei..."

"Eh?" come riscosso "Oh, no. NOn tornerà, a meno che non accada qualcosa... ma non preoccuparti. Lia... Lia non deve tornare, perchè altrimenti sarebbe un disastro..." mostrandosi in un modo che Gask non capiva. Rattristato? Spaventato?

"OK, anche se non ho ben capito..."

"Se un giorno riuscirai a parlare a Kianta... chiedile di parlarti del Dottore e di sua figlia. Quel giorno, capirai un pò di più di Milan, il dottor David e Lia"

Jd si alzò, si spazzolò con le mani i pantaloni e si stirò.

"Resta il fatto che Kianta non è come appare, almeno non quella incazzosa e rancorosa come sembra. Come nella sua vita passata, la si definisce nei modi sbagliati per l'aspetto che trae in inganno e come si pone. Ma non è così come sembra. E' la persona che tenta di tenere le persone unite, di appacificare e sistemare le cose. Che come Milan desidera un mondo dove le persone siano loro stesse, crescano nel modo giusto, che non vi siano traumi e dolore dato da altri, con guide di vita e nel rispetto del mondo intorno. Il fatto che odi a tal punto quelli che fanno del male ad altri, o commettono orrori, da agire nelle maniere che hai scoperto... diciamo che è una cosa profonda. Non uccide, questo ormai lo sai, ma tollera poco la gente che combattiamo e cerchiamo di fermare. Se fosse per lei aiuterebbe tutti, vedi la Raccolta. E' nata per lei, anche se l'inizio lo ha dato Lia. ma le voci che sentirai dagli uomini, qualunque voce, non credere a meno che non lo chiedi a me, Lubo o ne parli con Kianta direttamente. Milan... Kianta ti direbbe di non chiedergli mai certe cose. Perchè? prova a riappacificarti con lei, allora sarà lei a dirti le cose, se sentirà che lo vuole. E..." girandosi mentre toccava con il tacco il gradino sotto, guardandolo in faccia "Non parlare mai più di Lia, con nessuno. non chiedere più di lei. perchè se Lia dovesse tornare maturando di nuovo odio, sarebbe il peggio..." scendendo e allontanandosi.














   
 
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