BIRTHDAY SURPRISE

Mike Kroeger si era alzato davvero contento quella mattina. Il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno, e lui era sempre molto felice di poter festeggiare con amici e parenti.
Si guardò intorno, notando che Chad si era già svegliato ed era uscito.
Sapeva che le prove non sarebbero iniziate prima delle 14:00, quindi si concesse un lungo bagno rilassante. Stare in tour gli piaceva, ma era abbastanza stressante. Ogni giorno una nuova città, un nuovo albergo.
Decise di andare a vedere cosa stessero facendo nell'altra camera Daniel e Ryan.
Arrivato davanti alla porta, sentì la voce di Chad. Stava per bussare, quando qualcosa lo bloccò:
- Allora, riguardo a Mike, avete capito tutto?  Ryan?
- Sì, sì... tranquillo.
-E tu, Danny?
- Certo.
- Dobbiamo farlo fuori dal gruppo... mi raccomando, non lasciatevi scappare niente.
Il bassista rimase sconcertato. Volevano cacciarlo dal gruppo? Come potevano farlo... e Chad... suo fratello... come poteva fargli questo?
Se ne tornò rattristato nella sua stanza.  Con il cuore a pezzi, si sedette sul letto, pensando a cosa fare.
Non potevano mandarlo via. I Nickelback sarebbero andati avanti senza di lui? Dove lo trovavano un nuovo bassista entro il giorno seguente? A meno che non avessero già provveduto a sostituirlo. Ma, nel bel mezzo del tour!
No, non avrebbe lasciato che accadesse. Se ne sarebbe andato prima lui.
Sospirando, prese le valigie dall'armadio e cominciò a riempirle.

Chad Kroeger uscì dalla stanza accanto alla sua felice come non mai. Era riuscito ad organizzare tutto con facilità. Mike l'avrebbe sicuramente apprezzato.
- Buongiorno! - esclamò, spalancando la porta della sua camera d'albergo
L'altro lo fulminò con lo sguardo.
- Come puoi venire qui e dirmi "Buongiorno", come se niente fosse?
Il chitarrista lo guardò con aria interrogativa.
- Che diamine stai dicendo, fratellino?
Poi notò i bagagli pronti sul letto e incominciò a preoccuparsi.
- Mike, che succede?
Venne completamente ignorato. Gli si parò davanti, deciso a non lasciarlo passare.
- Michael Douglas Henry Kroeger! Dimmi che cosa succede!
- Vuoi sapere cosa succede, "fratellino"? Succede che me ne vado!
Chad pensò di aver sentito male. Mike lasciava tutto? Non era possibile.
- Non capisco... - riuscì a dire soltanto.
- Che cosa non capisci? Il fatto che me ne sto andando? Oh, è facile. Vedi, attraverserò quella porta, prenderò il primo aereo e me ne tornerò a casa mia. Così siamo tutti contenti.
- Perchè dovremmo essere contenti se te ne vai? Ascolta, non so cosa ti spinga a farlo, ma sono sicuro che possiamo risolverla.
- Oh, certo! Risolviamo tutto! Infatti me ne vado.
- Ma perchè? Perchè ci molli così?
Mike fece una risata sarcastica.
- Io mollare voi? Semmai siete voi a voler mollare me! Ma vi risparmio il fastidio. Salutami gli altri.
Rimase interdetto.
- Cosa ti fa pensare che non ti vogliamo più?
- "Dobbiamo farlo fuori dal gruppo"... sono parole tue, Chad.
- Quindi, tu... mi hai sentito parlare con Dan e Ryan...
Non riuscì a trattenersi. Scoppiò in una risata fragorosa, che infastidì non poco il fratello.
- Oh, sono felice di vedere quanto la cosa ti rattristi. - esclamò il bassista. Detto ciò, prese le sue valigie e si diresse verso la porta.
- Aspetta, Mike! Lascia che ti spieghi! - disse, afferrandolo per un braccio.
- Spiegarmi cosa?
- Spiegarti che hai frainteso tutto! Tanto vale che te lo dica, ormai la sorpresa è rovinata. Quando ho detto "dobbiamo farlo fuori dal gruppo", non mi riferivo a te, zuccone! Stavo parlando del tuo compleanno, e intendevo dire che avremmo dovuto organizzarlo in un momento in cui non fossimo stati tutti insieme, altrimenti te ne saresti accorto. Per questo eravamo d'accordo che Ryan oggi ti avrebbe portato in giro alla ricerca di una nuova chitarra, mentre Dan e io avremmo finito di preparare il tutto. Contento adesso?
Mike si sedette sul letto, prendendosi la testa tra le mani.
- Mi sento un idiota...
 - E fai bene, fratellino! Dai, adesso svuota i bagagli, raggiungimi di là e facciamo finta che non sia successo niente. Ah, tu non sai niente della sorpresa, capito?
- Agli ordini, capo! - rispose sorridendo.
Il cantante aprì la porta, facendo per uscire.
- Chad? - Si voltò. - Scusa... e grazie...
- E di cosa, fratellino? - domandò, ammiccando. - E poi, domani, potrò chiamarti "vecchione" quanto mi pare e piace!
- Vecchione? - disse l'altro, fingendo di essere offeso. - Se ho solo due anni più di te!
- Sì... ma da domani, e fino a novembre, saranno tre... quindi l'appellativo "vecchione" ti calza a pennello! - concluse, sogghignando.
Si spostò appena in tempo, evitando i cuscini che Mike gli stava "amorevolmente" lanciando contro.