Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Ciuffettina    20/11/2020    3 recensioni
Michael era orgoglioso della missione affidatagli, lui era un bravo figlio obbediente, desideroso di compiacere suo Padre, tuttavia avrebbe preferito non avere quel mantra sempre nelle orecchie
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Gabriel, Metatron, Michael, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gli Israeliti levarono l’accampamento da Refidim e arrivarono dopo una settimana al deserto del Sinai, dove si accamparono davanti all’omonimo monte, una delle cime della catena montuosa dell’Horeb, proprio dopo tre mesi che erano scappati dall’Egitto.
Proprio sulla cima del Sinai, Dio (cioè Metatron) avrebbe consegnato a Mosè il Suo Decalogo, era un avvenimento importante perciò anche il popolo doveva essere preparato.
Michael comparve a Mosè e gli disse: «Questo annuncerai agli Israeliti: “Voi stessi avete visto ciò che Dio ha fatto all’Egitto per voi di come ha sempre provveduto ai vostri bisogni. Se vorrete ascoltare i Suoi comandamenti e custodire la Sua alleanza, Lui sarà il vostro Dio e voi sarete il Suo popolo! Camminate sempre sulla strada che Lui vi prescriverà, perché siate felici”. Va’ dal popolo e purificalo oggi e domani: lavino le loro vesti e si tengano pronti per il terzo giorno, perché il Signore scenderà sul monte Sinai alla vista di tutto il popolo. Fisserai per il popolo un limite tutt’attorno, dicendo: “Guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte. Nessuno però dovrà toccare costui: dovrà essere lapidato o ucciso con un tiro di arco. Animale o uomo che sia non dovrà sopravvivere”. Soltanto quando suonerà il corno, potranno salire sul monte».
Mosè, nel frattempo scriveva di corsa tutte quelle frasi perché, per evitare guai e fraintendimenti, voleva essere sicuro di riferire le esatte parole, ci mancava solo che qualche sconsiderato salisse sul monte, venisse fulminato e dessero la colpa a lui per non averli avvertiti in tempo.
Quando Michael partì, Mosè convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli era stato ordinato. Fece purificare il popolo ed essi lavarono le loro vesti. Poi disse al popolo: «Siate pronti in questi tre giorni» e aggiunse «non unitevi a donne» perché, almeno per tre giorni, voleva evitare di avere la solita ansia da prestazione con la moglie Zippora.
Tutto il popolo rispose: «Quanto il Signore ha detto, lo faremo!»
Mosè pensò che fosse stato più facile del previsto ma aveva fatto male i conti: era appena terminato il mese in cui erano state promesse / minacciate le quaglie perciò quando giunse la sera e non piovvero come al solito, cominciarono a lamentarsi: «Dove sono le quaglie? Quando arrivano? Vogliamo le quaglie! Vogliamo le quaglie! Vogliamo le quaglie!»
Mosè cominciò a sgolarsi, ricordando loro che era finito il mese e non ne sarebbero più piovute, tutto inutile.
«Adesso Dio potrebbe far piovere pesci, no?» «Io avrei tanta voglia di cocomeri…» «Sei matto? Ma vuoi mettere un bel pollo arrosto? Dai Mosè, chiedi a Dio di far piovere polli arrosto per un altro mese!»
Mosè si rinchiuse nella sua tenda, dandosi malato.
 
 
Al terzo giorno, sul far del mattino, si sentirono dei tuoni e un suono fortissimo di corno.
Tutto il popolo che era nell’accampamento fu scosso da terrore e si precipitò fuori dalle tende per scoprire che cosa stesse succedendo.
Il monte Sinai era tutto fumante e tremante e su di esso c’era una densa nuvola che lanciava fulmini. Il suono del corno diventava sempre più intenso ma nessuno si azzardava a salire.
Michael era perplesso: si era dato un gran da fare per ideare una scenografia degna dell’arrivo di Dio sulla terra (anche se in realtà in cima gli Israeliti avrebbero trovato soltanto il Suo Scriba, opportunamente mascherato) e si era aspettato che si sarebbero precipitati accalcandosi su per il monte nella speranza di vederLo invece niente, se ne stavano lì col naso per aria ma non si decidevano a salire, davvero strano. Comparve a Mosè e gli disse: «Non avete sentito il corno? Ora potete salire ma non accalcatevi, perché potreste farvi male, prima salirai tu e Aronne, poi i settanta anziani che hai nominato, infine il popolo in maniera ordinata».
Mosè obbiettò: «Avevi detto che il popolo non può salire al monte Sinai. Tu stesso ci hai avvertiti: “Guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte. Nessuno però dovrà”… che ho scritto? Peccarlo?? Ah sì toccarlo…»
«Ma solo finché non avrebbero sentito suonare il corno, ora possono salire» lo interruppe Michael.
Mosè ricontrollò i suoi appunti, mentre l’arcangelo sbuffava esasperato. «Credo di non aver scritto quest’ultimo pezzo… Vado a dire al popolo che ora può salire».
E, ovviamente, gli Israeliti furono molto entusiasti all’idea di salire sulla montagna per vedere Dio: «No, senti Mosè, vai tu a parlarGli, noi ti aspettiamo qui».
«Non abbiate timore» insistette Mosè. «Dio è venuto per mettervi alla prova e perché…»
«È inutile che insisti, forse hai capito di nuovo male, noi saliamo e ci rimaniamo secchi, è meglio se vai tu e senti che cos’ha da dirci».
Allora Mosè, dopo aver raccomandato ad Aronne di vegliare sugli Israeliti, salì sulla montagna, seguito soltanto dal fedele Giosuè.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Ciuffettina