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Autore: lmpaoli94    21/11/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Suor Elena Lincoln non era per niente preoccupata per le sorti che la nazione irlandese stava attraversando.
Nel sapere che il castello di Limerick bruciava sotto il volere dei ribelli, la donna si sentiva finalmente libera senza l’oppressione di Carla May Wilks.
< Buongiorno, Anastasia. Leita di vedervi. >
Anastasia nel fissare lo sguardo compiaciuto e il sorriso della donna si sentì raggelare il sangue.
< Che cosa volete da me? >
< Sono portatrice di grandi notizie stamattina molto presto. Mi dispiace avervi svegliato ma non potevo aspettare: sicuramente non sapete cosa succede al di là di queste mura. >
< No. sono vostra prigioniera da molto tempo, ormai. >
< Anastasia, non dite così. Siete la sua più importante di tutta l’Abbazia. Con voi qui al mio fianco la vita è cambiata repentinamente. >
< La vita di tutti è cambiata, compresa anche la mia… Adesso ditemi cosa volete e lasciatemi andare. La vostra presenza mi nauseabonda. >
< Addirittura vi faccio quest’effetto? Non lo credevo, altrimenti vi avrei lasciata ancora in quell’isolamento oscuro per un bel po’. Ma mi dispiaceva vedervi troppo soffrire, soprattutto tenendo conto della promessa che ho fatto a vostra madre: io dovevo proteggervi e farvi rimanere in vita perché la donna si sentiva sola e sapervi al sicuro la mandava avanti nonostante i suoi oscuri pensieri e le sue condanne… Ma adesso non sarà più così: vostra madre ha cessato di esistere dopo che i ribelli hanno appiccato il fuoco a Limerick uccidendo tutti coloro che erano là dentro. >
La notizia della madre non scosse Anastasia come Suor Elena avrebbe creduto.
< Non dite niente, Anastasia? Adesso non vivrete ami più sotto l’oppressione di vostra madre. Io e voi siamo liberi. >
< Non avevo più contatti con mia madre da molti giorni ormai. Per me era morta dopo il nostro ultimo colloquio avvenuto proprio qui a Kylemore. Di conseguenza la sua dipartita non mi scalfisce minimamente… Anche se non comprendo come voi siate certa di queste parole. >
< Ho i miei informatori, Anastasia. Una donna potente come me devo pur contare qualcosa in questo mondo, non trovate? >
< Mi dovrei forse spaventare? >
Vedendo come Anastasia la stava sfidando, Suor Elena si avvicinò verso di lei squadrandola duramente.
< State molto attenta a cosa fate, Contessina Anastasia. Presto i ribelli verranno qui a Kylemore subito dopo aver distrutto anche il Castello di Dunguaire. Vi dice qualcosa vero? >
“Oh, no. Christian.”
< State pensando al vostro amato, non è così? È lui la forza che vi permette di andare avanti e di affrontare tutte le vostre prove e paure… Ma cosa succederà quando verremo tutti a sapere che anche Dunguaire sarà un lontano ricordo quando i ribelli distruggeranno anche le terre del tuo amato? Finalmente avranno preso il potere che gli spetta e la chiesa irlandese, con me a capo, sarà più longeva e forte che mai. >
< Non riuscirete mai ad avere il loro appoggio > replicò Anastasia a denti stretti < E lo volete sapere il perché? La casata Grey non cadrà in disgrazia come la mia famiglia. Loro vivono su basi solide in cui i ribelli non potranno mai scalfire. Il vostro sogno di diventare la donna più potente d’Irlanda si sta affievolendo, Suor Elena. Mettetevi l’anima in pace. >
Ma la donna non si fidava delle parole di Anastasia, rimanendo fede al suo credo.
< Sapete cosa desidero più di qualsiasi altra cosa? tendervi una trappola che porrà fine alla vostra esistenza. John Flynn, il capo dei ribelli, si congratulerà con me per aver ucciso l’ultima seguace di casa Steele. >
< Allora dovrete farlo alla svelta e con molta discrezione > gli sussurrò Anastasia < Adesso posso andare? O volete accoltellarmi nel vostro ufficio? >
< No, Anastasia. Non sarà così divertente come penso. Andate pure in pace e pregate per la vostra anima. Sempre che riusciate a trovare qualcosa per chiedere la vostra estrema unzione. >
< Sono ancora viva, Madre. Non sfidate il mio coraggio. >
< Certo che no, Contessina. Ci rivedremo presto… per la resa dei conti. >
Uscita dal suo ufficio, Anastasia poté sfogare tutto il suo pianto per la dolorosa fine che aveva avuto la sua famiglia.
Anche se non si era mai sentita parte di quel mondo, la perdita di sua madre l’aveva ferita profondamente nell’orgoglio.
< Anastasia, perché stai piangendo? >
< Katherine, ho la netta sensazione che non rimarrò qui per molto tempo. La mia fine sta per giungere. >
 
 
Combattendo valorosamente senza esclusioni di colpi, i ribelli capitanati da John Flynn si stavano facendo largo verso le terre incontaminate dei Grey.
Per riuscire a sopravvivere e ad attardare la loro avanzata, Christian mise il gruppo più folto di soldati lungo le distese di raccolta che contribuivano alle ricchezze della sua famiglia.
< Non devono distruggerci!> gridò Christian ai suoi uomini < Dimostriamogli che non molliamo. L’Irlanda è cosa nostra e non c’è posto per i traditori! >
nel mentre quelle parole stavano facendo un buon effetto, le tre donne della famiglia erano riuscite a scappare alla volta di Bunratty, la dimora del defunto José Gonzalez.
< Dopo che il marchese è morto, questo posto è caduto in rovina > fece la Contessa Grace < Qui saremo al sicuro e nessuno ci troverà. >
Ma purtroppo le tre donne non potevano sapere che i ribelli erano ovunque.
< Oh no! stato per dare fuoco anche a questo castello! >
Le urla di Mia furono udite a tutti i piromani che si preparavano a distruggere un altro palazzo del potere.
Ma Steve Paton, uno dei guerrieri più pericolosi dell’armata di Joh Flynn, desiderava combattere contro i nobili in prima linea.
< Non appiccate il fuoco senza prima il mio ordine. >
< Ma Steve, dobbiamo raggiungere subito Dunguaire. La battaglia sta imperversando. >
< Non ci metterò molto. >
Entrando nel castello, Steve non avrebbe mai creduto che una sciocca ragazzina si sarebbe frapposta con irruenza cercando di difendersi.
< Voi chi siete? >
< Ciao, piccolina. Sei tutta sola in questo grande castello, non è così? Ti spiace se ti faccio un po’ di compagnia? >
< Non osare avvicinarti o mi metto a gridare!>
< Fai pure. Qui ci sono solo i miei uomini. Nessuno riuscirà a salvarti.
Ma il giovane uomo non aveva fatto i conti con Gia Matteo che riuscì a ferirlo gravemente alla spalla.
< Maledetta! E tu da dove vieni? >
< Lascia stare la mia ragazza o pagherai con la vita. >
< Due povere puttanelle cercando di fermare il fuoco che presto distruggerà i ricordi di una nobiltà irlandese che ormai non c’è più. Noi siamo una decina e voi solo due… Come credete di riuscire a fermarci? >
< Sarai tu che lo farai per noi? > lo interruppe la Contessa Grace minacciandolo di morte con un coltello alla gola.
< Voi dovreste essere la Contessa Grey. Sarà un vero piacere potervi uccidere. >
< La mia ora non giungerà adesso. Dì ai tuoi uomini di fermare tutto questo. >
< Non mi daranno mai ascolto. Loro hanno ordini più precisi da qualcuno più in alto di me. >
< Ehi Steve, hai finito? >
Mentre il compagno dell’uomo vide che era in pericolo di vita, riuscì a dare l’allarme prima di venire colpito a morte da Mia.
< Oh, cielo. Non ho mai ucciso nessuno prima d’ora. >
< Ma chi diavolo sono quelle donne?! >
< Che te ne frega? Dobbiamo bruciare il castello! Adesso! >
Ma la forza volontà tempestiva di Gia Matteo riuscì a fermare i piromani uccidendoli tutti con le sue abilità di spadaccina che aveva tenuto nascosta fino a quel giorno.
< Ce l’abbiamo fatta, Mia. Siamo salve > mormorò la donna tirando un sospiro di sollievo.
< Gia, non credevo che tu fossi brava… sei stata davvero incredibile. >
< Ci sono molte cose che non sai di me, Mia. Ma avrai tutto il tempo per scoprirlo.
Mentre la Contessa race teneva l’uomo ancora immobile e in procinto di accoltellarlo, le sue parole intimidatorie cercavano di destare altre preoccupazioni per le tre donne.
< Uccidetemi pure, se volete. Ma se John Flynn non avrà ricevuto che la missione è stata completata, manderà qualcuno qui oltre a me a finire il lavoro sporco e questo castello sarà la vostra tomba. >
< John Flynn sarà impegnato molto più di quello che credi, dannato piromane. La vostra missione è definitivamente fallita. >
< Allora cosa vuoi farmi stupida che non sei altro? Tenermi come ostaggio? >
< No… In guerra non si fanno prigionieri. >
Sotto lo sguardo attonito di sua figlia Mia e di Gia, Grace Travelyan Grey uccise a sangue freddo il loro nemico mentre il suo sangue schizzò sui suoi vestiti.
< Madre… >
< Mi dispiace, ma non riuscivo a sopportare la sua voce. Mi stava dando sui nervi. >
< Come state? Siete ferita? > gli domandò Gia.
< Sto bene. Adesso il peggio è passato… Ma non so se rimanere qui sarà una buona idea. Ho paura che quell’uomo potesse dire la verità. >
< Quindi cosa facciamo? >
< Rechiamoci verso il Castello di Cahir. Lì saremo più al sicuro. >
   
 
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