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Autore: Churros25    23/11/2020    2 recensioni
Chicago.
Castiel ha disperatamente bisogno di una casa. Dean ha disperatamente bisogno di un coinquilino.
Il primo studia teologia ed è soffocato dal futuro che il padre ha in serbo per lui. Il secondo lavora al bar del campus e non sa cosa farsene della sua vita.
La loro storia inizia nell'appartamento 401 in Lazarus Street, il tutto condito da una buona dose di capelli rossi, un miliardario sarcastico e uno spilungone.
< “Ragazzi e Charlie, questo è Castiel.” Sam si fece di lato, lasciando che il moro dagli occhi blu entrasse.
“Ciao” disse e le lampadine del salotto si fulminarono, lasciandoli al buio.
“Non è un buon inizio” constatò Dean. >
(Passo tratto dalla storia)
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Castiel, Charlie Bradbury, Crowley, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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NEW BOY
Era appena stato sbattuto fuori di casa. Letteralmente. Era tornato a casa dopo una lezione di etica religiosa e aveva trovato le sue valigie sul pianerottolo. Motivazione (scritta ovviamente su un post-it giallo lasciato sul manico della valigia): sembra che tu abbia un palo su per il culo. Che classe. E boom, così come aveva trovato una camera, seppur piccola e senza finestre, allo stesso modo, in un attimo e per caso, l'aveva persa. Giustizia divina, gli avrebbe detto suo fratello. In effetti non era stato il coinquilino ideale: cucinava solo per sé, non scambiava mai quattro chiacchiere con gli altri, se non per ricordare loro di buttare la spazzatura, e si lamentava di continuo del rumore. Non proprio un coinquilino accomodante. Forse un po' se lo meritava. Forse era suo padre che dall'alto del suo castello nello Yorkshire gli ricordava che aveva un solo compito: conseguire una laurea in teologia, prendere i voti e, perché no, trovarsi una buona moglie. Castiel non vedeva l'ora.
 
"Dean, non dirmi che lo hai cacciato di casa!" Il fratello lo guardò, fiero, mentre cuoceva degli Hamburger sulla piastra del bar dove lavorava.
"Mi ha chiesto chi fossero i Led Zeppelin. I LED ZEPPELIN, SAMMY!" Sam sbuffò, alzandosi dallo sgabello della Roadhouse.
"Sarai tu a dare la notizia agli altri. Io vado a lezione."
"Metti in giro la voce che cerchiamo un coinquilino e che conosca almeno le band che hanno fatto la storia della musica." Trovare un nuovo inquilino era un imperativo; quello stronzo di Chuck aveva alzato il prezzo dell'affitto quando aveva scoperto che nell'appartamento ci vivevano in 5 e non in 3 come gli avevano fatto credere per pagare di meno. Beh, ora in 4. Ma non per molto ancora. E Dean non aveva intenzione di fare un altro lavoro; lavorare al bar del campus e aiutare Bobby ad aggiustare le auto occupava già tutto il suo tempo. O quasi. Se ne riservava un po' per rimorchiare qualche ragazza. Aveva pur sempre una reputazione da difendere.
Prese il cellulare per dare la "lieta" notizia agli altri:
Gruppo "Team Free Will"
Dean: ho cacciato di casa quel coglione di Josh. Buona giornata.
 
Lesse il messaggio. Ci risiamo. Era la terza volta quel mese. Neanche le ragazze con cui usciva cambiavano così velocemente come "il quinto" della casa. Uno era riuscito a incendiare il bidone dei rifiuti per risparmiare sui caloriferi ("sai, l'ambiente"), un altro si alzava nel bel mezzo della notte e cantava a squarciagola "All by myself" fino a che Dean non lo chiudeva nel ripostiglio e l'ultimo, beh, l'ignoranza musicale è un tasto dolente in casa.
Gruppo "Team Free Will"
Charlie: è la volta buona che prendiamo una ragazza come coinquilina?
Sam: Charlie, tu sei una ragazza
Charlie: sapete cosa intendo
Dean: non avrò una ragazza che gira mezza nuda per casa quando io voglio solo scolarmi una birra sul divano
Sam: stai descrivendo esattamente quello che succede ogni lunedì sera
Dean: ma io non mi porterei mai a letto Charlie
Charlie: voglio solo poter aver qualcuna con cui parlare di cose da ragazze
Dean: mi sento offeso
Charlie: dai Dean, non posso parlarti proprio di tutto
Dean: perché no?
Sam: chiudiamola qui. Ho già trovato un sostituto
Dean: sa chi sono i Led Zeppelin?
Sam: ciao
 
Ovviamente non aveva letto i messaggi. Si era limitato ad aprire la chat e a chiuderla, giusto per non avere la notifica di "non letto". Dopo ormai 2 anni, ancora si chiedeva come fosse finito ad abitare con quei buzzurri americani. Avrebbe dovuto specificare "coinquilini inglesi" mentre cercava casa in quel di Chicago.
"Meg, un the."
"Caldo o freddo?"
"Ti sembra una domanda da porre a un inglese?" La segretaria si volatizzò e lui ritornò al suo nuovo progetto: l'apertura di uno strip club.
Da Charlie:
Non fare tardi questa sera, C. Sam ha trovato un nuovo coinquilino. Dobbiamo fare bella impressione.
Visualizza, e non risponde. Crowley aveva di meglio a cui pensare.
 
L’appartamento 401 in Lazarus Street era in fermento.
“Quale ha detto che è il suo nome?”
“Castiel.”
“Ma che razza di nome è?”
“Non è molto meglio del tuo, Dean.”
“Crowley, non credo tu sia nella posizione di poter dire qualcosa” intervenne Charlie. La casa era modesta: una cucina spaziosa affacciata sul salotto, 5 camere da letto, due bagni e un grosso terrazzo. L’aveva scovata Charlie per caso e quello stesso giorno aveva conosciuto Dean, al bar del campus. Casualmente entrambi cercavano una casa e puff, dopo tre anni, eccoli lì insieme al fratello di lui e a un inglese miliardario che non aveva niente di meglio da fare che occupare una stanza in un appartamento all’ottavo piano in un quartiere discutibile quando lui avrebbe potuto permettersi il quartiere stesso. Ora toccava al “quinto” palesarsi. Ma la ricerca fino a quel momento era stata fallimentare.
“Mi ispira fiducia questo Castiel.”
“Sembra il nome di un ammorbidente.”
“Non sapevo che sapessi cosa fosse!”
“Crowley, per quanto ancora ci onorerai della tua presenza?”
“Fino a che non ti avrò condotto in manicomio, caro scoiattolo.”
“Piantala di chiamarmi così, mi fai venire i brividi.” La serratura di casa si aprì. Entrò un Sam tutto sorridente, con lo zaino in spalla.
“Ragazzi e Charlie, questo è Castiel.” Sam si fece di lato, lasciando che il moro dagli occhi blu entrasse.
“Ciao” disse e le lampadine del salotto si fulminarono, lasciandoli al buio.
“Non è un buon inizio” constatò Dean.

Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti. Se siete arrivati fin qui, GRAZIE! New Boy è un po' un piccolo esperimento che spero di portare avanti in maniera costante e divertente, prendendo spunto anche dai vostri consigli e scene che vorreste vedere tra i vari personaggi. Sono aperta a qualsiasi consiglio, critica e opinione; quindi non esitate a farvi sentire e a farmi sapere cosa ne pensate.
Saluti!
   
 
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