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Autore: PGV 2    26/11/2020    0 recensioni
Salve a tutti!!
Sono qui per portare alla vostra attenzione tre One Shot dedicate a tre personaggi specifici della prima serie animata di "Yu-Gi-Oh", ossia Dartz, Seto Kaiba e Pegasus.
Si tratta di brevi racconti della vita di questi personaggi dal loro punto di vista, volti soprattutto ad omaggiare ciò che sono stati e rendere loro tributo narrando quelli che sono stati i punti salienti della loro storia all'interno della serie animata, quindi non il manga in questo caso.
Spero che le tre One Shot siano di vostro gradimento!!
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dartz, Maximilian Pegasus, Seto Kaiba
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!!! :)
Sono qui per andare avanti con le One Shot interamente dedicate ai personaggi della prima serie animata di “Yu-Gi-Oh”, dopo aver pubblicato lunedì quella dedicata a Dartz.
Stavolta toccherà ad un personaggio conosciutissimo del franchise, direi il secondo subito dopo Yugi Muto, ossia il suo più grande rivale Seto Kaiba!!
Il motivo per cui ho deciso di scrivere una One Shot dedicata a questo personaggio è per la sua complessità e il suo essere l’antieroe per eccellenza degli anime-manga. Fin dal primo episodio mi colpì parecchio come pg, ma man mano che andavano avanti gli episodi si scopriva sempre più qualcosa di lui, e finiva per affascinarmi sempre di più, fino al Mondo Virtuale dove mi conquistò completamente *_*.
Quindi, da fan del personaggio, ho deciso di dedicargli una One Shot :).
Anche questa sarà un riassunto della vita del pg dal suo punto di vista, di conseguenza non aspettatevi chissà che cosa e neppure una One Shot pretenziosa, essa vuole solamente essere un tributo al pg che è Seto Kaiba e basta ;).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


YUGI, TE LO RIPETO…
ONE SHOT SU SETO KAIBA




Yugi, te lo ripeto…

Ho vissuto tutta la mia vita all’ombra di qualcun altro.
Anche quando ero convinto di essere io a comandare, anche quando ero sicuro di avere finalmente in mano il mio destino… il conto si presentava di nuovo davanti a me. Salato come sempre.
Non ho passato l’infanzia migliore di tutte, e neanche l’adolescenza più bella che si possa immaginare. Quello che volevo era soprattutto vivere una vita normale insieme a mio fratello, e non abbandonarlo mai.
Poi col tempo, le mie ambizioni cambiarono drasticamente e finii per diventare un importante imprenditore. Alla mia giovane età ero riuscito a diventare Presidente della più grande società di giochi del mondo.
Era incredibile quello che avevo fatto. Tutti dicevano che ero una sorta di bambino prodigio e che avrei fatto grandi cose in futuro.
Ed allora perché mi sento così oppresso?
Perché sento che, nonostante tutti i miei successi nella vita, sono ancora schiavo delle mie paure e del mio destino?
Forse perché, proprio in questo momento, sto per perdere un duello. Un duello contro di lui, il mio acerrimo rivale che ho provato a sconfiggere in qualunque modo.
Yugi Muto.

Yugi, te lo ripeto…

È stato lui ad influenzare l’ultimo corso della mia vita, ma non è stato neppure l’unico a fare una cosa del genere a me.
Tutto è cominciato quando io e Mokuba, mio fratello, eravamo molto piccoli. I nostri genitori morirono e noi due finimmo in un orfanotrofio, ad attendere che qualcuno ci adottasse.
Io possedevo grandi capacità già allora, per questo molte famiglie volevano prendermi. Ma rifiutavo sempre. Non intendevo andarmene ed abbandonare mio fratello.
Avevamo vissuto tutta la vita insieme, ed intendevo fare in modo che questa condizione andasse avanti. Avrei trovato il modo per farmi adottare con Mokuba, o nel caso saremmo cresciuti insieme nell’orfanotrofio.
Lui era tutto ciò che era rimasto della mia famiglia, e non intendevo abbandonarlo.
Poi un giorno, la fortuna bussò alla nostra porta.
Un magnante, Gozaburo Kaiba, venne al nostro orfanotrofio per una donazione, ed io decisi di cogliere la palla al balzo. Quella era la mia unica occasione di andarmene di lì insieme a mio fratello, ed intendevo coglierla!
Lo sfidai ad una partita a scacchi, e se avessi vinto avrebbe dovuto adottarci entrambi. Inutile dire che avevo studiato ogni sua singola strategia vedendo le sue partite a scacchi in televisione, e grazie a questo riuscii a vincere.
Quell’uomo fu di parola e, dopo la sconfitta, ci adottò entrambi. La nostra vita stava per cambiare per sempre, se in bene o in meglio l’avrei scoperto solo una volta nella mia nuova casa.
Sfortunatamente, per me fu in peggio.

Yugi, te lo ripeto…

Il nostro patrigno cominciò a darmi un’educazione molto severa. Se dovevo ereditare il suo impero dovevo quantomeno essere istruito a dovere, questo era ciò che diceva.
Il problema fu che i suoi metodi erano a dir poco brutali. Non mi lasciava neanche un momento per rilassarmi, neanche un attimo per giocare. Dovevo stare tutto il giorno in casa a studiare, poi a dormire e la mattina dopo si ricominciava.
Continuai così per molti anni, e la situazione stava diventando davvero straziante. Solamente le piccole sorprese che mi riservava il mio fratellino Mokuba mi spingevano ad andare avanti. Sapevo che tutto quello che facevo era per dare a lui un futuro migliore.
Era una vita davvero dura, ma cercavo di resistere come potevo. A quel tempo pensavo unicamente a mio fratello ed ammetto che forse la vita era anche migliore, ma poi un giorno il nostro patrigno cambiò tutto in un colpo.
Mi propose una sfida. Una sfida che ero obbligato ad accettare.
Mi donò un’immensa somma di denaro a patto che entro un tempo prestabilito gli restituissi il triplo della somma. Se non ci fossi riuscito, mi avrebbe rispedito in quell’orfanotrofio per sempre.
Era la mia occasione per brillare e mostrargli di che pasta ero fatto, e sapevo esattamente ciò che dovevo fare. Lasciai che Lecter, l’uomo che Gozaburo mi aveva assegnato come assistente per quell’operazione, investisse la somma in un’azienda che trattava bene i suoi dipendenti.
Una volta fatto, li obbligati a restituirmi il triplo della somma. In caso contrario, avrei licenziato in tronco tutti quanti, dal primo all’ultimo impiegato. Naturalmente furono obbligati ad accettare, ed in questo modo vinsi la scommessa del mio patrigno.
Ma arrivati a quel punto non intendevo fermarmi.
Quell’esperienza mi aveva insegnato che nel mondo degli affari bisognava essere spietati, altrimenti si sarebbe crollati nel giro di poco tempo.
Visto che ero riuscito ad ottenere la fiducia del mio patrigno, era arrivato il momento di toglierlo di mezzo!

Yugi, te lo ripeto…

Sapevo che dovevo ottenere il 51% della Kaiba Corporation per potermi dichiarare nuovo Presidente, e per questi agii immediatamente.
Misi in giro la voce che c’era una spia che stava spifferando i segreti dell’azienda alle società rivali, ed incolpai mio fratello di essere la spia. Fu un’azione che mi spezzò il cuore, ma era necessaria per garantirgli un futuro migliore.
Lui era l’unico di cui potevo fidarmi, e stavo calpestando quella sua fiducia nel giro di un attimo. So di essermi comportato in maniera spregevole con lui, ma sarebbe stata l’unica volta in cui l’avrei fatto. Lo giurai sulla mia vita.
Dopodiché, il passo successivo fu di garantirmi l’assistenza dei Big Five, i cinque uomini più potenti della Kaiba Corporation dopo Gozaburo. Arrivati a quel punto, mancava solamente il tassello finale per completare il puzzle.
Mokuba andò a farsi consolare dal nostro patrigno, e lui si convinse di poter contare sul suo 2% per impedirmi di arrivare al 51%. Ma aveva fatto male i suoi calcoli, non aveva considerato che mio fratello non mi avrebbe mai abbandonato, qualunque cosa fosse successa.
Mio fratello si schierò comunque dalla mia parte. In questo modo ottenni il 51% necessario per diventare il nuovo Presidente della Kaiba Corporation. Ce l’avevo fatta, finalmente gli sforzi di una vita avevano dato i loro frutti.
Come nuovo Presidente, cambiai drasticamente tutta la società.
Prima produceva armamenti, da quel momento avrebbe prodotto unicamente giochi. Era un campo ben più ampio e prolifico delle armi, era la strategia vincente per portare la società più in alto di quanto Gozaburo avrebbe mai potuto fare.
Le mie previsioni si realizzarono.
Ero un genio del marketing grazie all’istruzione che mi aveva riservato il mio patrigno, e grazie ad essa riuscii a trasformare la Kaiba Corporation nella più grande azienda di giochi del mondo. C’ero riuscito, avevo garantito un futuro a me ed a mio fratello!
Per quanto riguardava Gozaburo, allora seppi che si era suicidato dopo aver perso tutto. E sinceramente la notizia non mi toccò minimamente. Non avevo alcun interesse verso quell’uomo dopo quello che mi aveva fatto, di conseguenza bene se era morto.
O almeno, così credevo…

Yugi, te lo ripeto…

Una volta portata al successo la Kaiba Corporation nell’ambito dei giochi, il passo successivo fu molto semplice.
Maximillion Pegasus aveva creato un nuovo gioco di carte, il Duel Monsters. Era un gioco di carte che si basava sull’azzerare i punti dell’avversario adoperando dei mostri e servendosi di magie e trappole come supporto.
L’unica cosa di cui necessitava Pegasus era di una tecnologia abbastanza avanzata da consentire di rendere reali le mosse del gioco. Fu uno scherzo per me costruire quella tecnologia, e ben presto strinsi un accordo con l’Industrial Illusion, la sua società.
Ampliando gli affari della mia azienda, avrei potuto garantirgli dei profitti ben maggiori rispetto a quelli che avrebbe potuto avere prima.
Confesso anche che finii per appassionarmi a Duel Monsters, e nel giro di poco tempo diventare un duellante professionista. Grazie alle tre carte del Drago Bianco Occhi Blu, i mostri più potenti del gioco, sbaragliai i miei avversari e divenni il numero uno a livello nazionale.
In ogni ambito in cui mi inserivo, riuscivo sempre ad essere il numero uno.
Per questo mi avevano definito un prodigio. Ed avevano ragione, non avevo motivo di temere nulla, primeggiavo ovunque e nessuno mi fermava. Ero invincibile!
Questo era quello che pensavo. Fino a quando, alla ricerca della quarta ed ultima carta del Drago Bianco Occhi Blu per distruggerla ed impedire che venisse usata contro di me, non mi imbattei in quel ragazzino che cambiò la mia vita per sempre.
Yugi Muto.
Sempre lui.

Yugi, te lo ripeto…

L’ultima carta del Drago Bianco Occhi Blu ce l’aveva suo nonno, e frequentando la stessa scuola e la stessa classe li seguii a casa, scoprendo in questo modo tutto.
Davanti all’insistenza del vecchio nel non cederla, dovetti sfidarlo e sconfiggerlo a duello per potermene impossessare e distruggere. E fu allora che Yugi si fece avanti per battersi contro di me al posto del nonno.
Allora ero convinto fosse un patetico ragazzino. Non lo presi sul serio e sbaragliai i suoi mostri in poco tempo. Non era tanto diverso dagli altri duelli che avevo dovuto affrontare nella mia vita. Dominavo il gioco ed ero pronto all’ultimo attacco.
Ma poi… non so ancora come, Yugi pescò la carta che gli donò la vittoria!
Ancora ora non riesco a crederci. Stavo vincendo, avevo la situazione in mano ed avevo trionfato. Eppure, alla fine Yugi era riuscito a vincere. Come… come diavolo c’era riuscito?! Era impossibile!!
Tra l’altro non so neppure perché, ma da quel giorno la mia mente era come aperta. Come se si fosse liberata di un peso enorme e si sentisse più leggera. Non riesco a comprendere bene come mai, ma mi aiutò molto a riflettere.
A riflettere sulla mia carriera da duellante e su quello che dovevo fare.
Purtroppo, questi miei pensieri dovevano attendere. Pegasus ed i Big Five avevano approfittato della mia sconfitta contro Yugi per provare a spodestarmi e prendere il controllo della Kaiba Corporation.
Quei luridi infami mi avevano tradito. Ed avevano anche rapito mio fratello per riuscire nell’impresa. Come se non bastasse, se Pegasus avesse sconfitto Yugi, che aveva infangato il mio nome sconfiggendomi, non avrei potuto fare nulla per fermarli.
Mi misi in moto e raggiunsi l’Isola dei Duellanti, dove si stava svolgendo il Torneo di Duel Monsters organizzato da quell’infame di Pegasus. Ed una volta lì trovai mio fratello prigioniero. Era legato come un cane, maledetti…
Pegasus allora si presentò da me e mi offrì un accordo. Se avessi sconfitto Yugi, avrei potuto duellare contro di lui e riprendermi mio fratello.
Fu un’occasione che non mi feci scappare. Avrei potuto prendermi la mia rivincita contro Yugi, ed al tempo stesso avrei potuto battermi contro Pegasus e liberare Mokuba.
Accettai la sua offerta, e mi scontrai di nuovo contro Yugi. Stavolta ero sicuro di vincere, perché avrei combinato le tre carte dei Draghi Bianchi Occhi Blu per creare la creatura più forte di tutto Duel Monsters.
Il Drago Finale Occhi Blu!
Eppure, nonostante questo, Yugi stava per battermi di nuovo. Con una combinazione delle sue carte, era riuscito ad indebolire il mio mostro ed a farlo diventare vulnerabile ai suoi attacchi. Ancora una volta si era dimostrato superiore a me.
Però stavolta la posta in gioco era troppo alta per permettergli di fare quello che voleva. Una mia sconfitta avrebbe significato perdere per sempre Mokuba, e questo non potevo assolutamente permetterlo.
Per questo presi una decisione drastica. Minacciai Yugi di suicidarmi se mi avesse sconfitto, e questo fu sufficiente a fermare il suo attacco ed a permettermi di vincere il duello.
Era stata una mossa scorretta ed ero il primo a dirlo. Ma davanti alla salvezza di mio fratello non guardavo in faccia nessuno ed ero pronto ad imbrogliare pur di vincere.
Inoltre, avevo sconfitto Yugi, ma non mi sentivo per nulla appagato. Avevo dovuto imbrogliare per riuscire a sconfiggerlo, e questo non mi dava soddisfazione per nulla. Sarebbe arrivato il giorno in cui l’avrei battuto lealmente, era una promessa!
In quel momento però dovevo concentrarmi su qualcosa di più importante. L’unica cosa che avrebbe consentito a me ed a mio fratello di salvarci a vicenda e di impedire che la Kaiba Corporation finisse nelle mani sbagliate.
Il duello contro Pegasus.

Yugi, te lo ripeto…

Purtroppo, venni sconfitto.
Credevo di potercela fare, che avrei avuto una possibilità di vittoria. Ed invece Pegasus riuscì a prevedere le mie mosse, non so ancora come ce la fece. Ma ci riuscì, ed io provai inutilmente a contrastarlo non vedendo le carte che giocavo, ma fu tutto inutile.
Ammetto di non ricordarmi cos’è successo dopo la sconfitta. So solo che mi risvegliai all’interno di una cella, e Mokuba e tutti gli altri si comportavano come se fosse tutto finito… ed effettivamente era proprio così.
Yugi era riuscito a sconfiggere Pegasus, ed in questo modo aveva salvato indirettamente la mia azienda. Non avrei mai pensato che sarei stato in debito con lui…
Due volte. Per giunta.
Dopo aver sconfitto Pegasus, affrontai i Big Five che mi isolarono nel nuovo gioco digitale che avevo creato. Mokuba, Yugi ed i suoi amici vennero in mio aiuto ed insieme riuscimmo a sconfiggere il loro drago e ad isolare la loro mente nel mondo digitale.
Con la loro sconfitta, i nemici della Kaiba Corporation erano stati annientati ed io potevo tornare agli affari della mia azienda. Tutto ciò era stato possibile solo grazie a Yugi, paradossale. Cercai però di andare lo stesso avanti.
Quanto accaduto sull’Isola dei Duellanti aveva rallentato i miei affari, e dovevo recuperare terreno visto che avevo in programma di lanciare una serie di parchi a tema dedicati al Duel Monsters. Li avevo chiamati Kaibaland.
Era il sogno mio e di mio fratello quando eravamo bambini, ed ora che avevamo i mezzi per poterlo realizzare non volevamo fermarci. Ci sarebbe voluto del tempo per riuscirci, ma l’avremmo realizzato. Costi quel che costi.
Non avrei mai pensato che, ancora una volta, i miei piani sarebbero stati scombussolati.
Stavolta da una pazza che sostiene che tutto quanto accaduto faccia parte di un fato già scritto e che io faccia parte del destino che salverà l’umanità.
Una psicopatica chiamata Ishizu Ishtar.

Yugi, te lo ripeto…

Mi chiese un incontro in un’ala del museo dedicata all’Antico Egitto.
Lì mi mostrò una tavola che, secondo lei, raffigurava me e Yugi combattere cinquemila anni fa. Che ridicolaggini. E per provare a rafforzare la sua visione mi mostrò pure il Drago Bianco Occhi Blu ed il Mago Nero che erano raffigurati in quella tavola.
Naturalmente non credetti ad una sola delle sue parole, ma quanto mi disse dopo sì che mi interessò. Mi raccontò delle carte delle Divinità Egizie, le più potenti della storia di Duel Monsters, e mi regalò una di esse.
Obelisco del Tiranno.
Una carta di assoluta potenza, che mi era stata donata così, senza chiedere nulla in cambio. Anzi no, lei disse che gliel’avrei restituita, ed ora so a che cosa si riferisse. Un vero peccato che nulla sia andato come voleva lei, eheheheheheheh.
Mi suggerì anche di organizzare un Torneo di Duel Monsters in modo da recuperare le Divinità Egizie mancanti. Io non mi feci perdere l’occasione e non me lo feci ripetere due volte.
Avevo l’occasione di ottenere il deck più potente mai esistito, ed al tempo stesso di vendicarmi di Yugi definitivamente. Non intendevo sprecare quest’occasione, e dopo aver creato il Duel Disk detti finalmente inizio al Torneo della Città dei Duelli.
Le regole erano semplici.
Bisognava ottenere in tutto sei carte di localizzazione, che unendole avrebbero indicato il luogo dove si sarebbero svolte le finali del Torneo. Ci sarebbe stato posto solo per otto duellanti, e tutti sarebbero partiti con un’unica carta di localizzazione.
Per vincere le altre si sarebbe dovuto battere gli altri duellanti mettendo in palio un numero di carte di localizzazione e la propria carta più forte. Il vincitore si sarebbe preso tutto.
Era la mia occasione per riscattarmi.
Questo Torneo sarebbe stata anche un’immensa pubblicità per la mia azienda e per i futuri parchi che avrei creato. Non c’era occasione migliore per affinare le mie abilità da duellante ed al tempo stesso sponsorizzare la Kaiba Corporation.
Niente e nessuno mi avrebbe fermato!

Yugi, te lo ripeto…

Il primo turno lo superai con molta facilità.
Un paio di duelli li feci in coppia con Yugi, e dovetti anche aiutare quest’ultimo a sconfiggere un duellante che possedeva Slyfer Drago del Cielo, un’altra delle Divinità Egizie. Naturalmente sconfiggendolo Yugi ottenne quella carta, ma sarebbe stata sua ancora per poco.
Una volta radunati tutti gli otto duellanti, detti inizio ai Quarti di Finale del Torneo.
Dal canto mio, dovetti scontrarmi con Ishizu Ishtar. Già, quella pazza si iscrisse al mio Torneo sperando di avere una possibilità di vittoria. Peccato solamente che dovette scontrarsi con me, e fu un immenso piacere darle una bella lezione.
Ammetto che c’è stato un momento in cui ho temuto seriamente di perdere, ma alla fine ho trionfato. Non ho ancora capito che razza di visione abbia avuto quando stavo per far attaccare Obelisco del Tiranno, ma alla fine ho vinto ed è questo l’importante.
Gli altri duellanti che hanno avuto accesso alle Semifinali sono stati Yugi, Marik e Wheeler. Marik possedeva il Drago Alato di Rah, l’altra carta delle Divinità Egizie a cui ambivo, nonché la più forte e l’ultima che avevo visto.
Wheeler invece ancora mi domando come sia arrivato così in alto. È un patetico duellante, e lo rimarrà per sempre.
Le ultime fasi si sarebbero svolte sull’isola della Kaiba Corporation. Il luogo dove era stato visto l’ultima volta il mio patrigno e dove si ergeva il suo impero prima che lo facessi crollare.
Sarebbe stato simbolico vincere e diventare il più grande duellante del mondo proprio lì. Avrebbe significato chiudere con il passato una volta per tutte.
Non avrei mai pensato che il passato sarebbe tornato a tormentati… sotto forma di Gozaburo Kaiba in persona!
Sì, quel vecchio era ancora vivo.
Ed era tornato a perseguitarmi!

Yugi, te lo ripeto…

Pare che avesse un figlio naturale.
Un ragazzino chiamato Noah, e che inizialmente mi avesse adottato per spronare lui, ma quando subì un incidente che uccise il suo corpo fu obbligato a digitalizzare la sua mente. A causa di ciò, io divenni l’erede, ed il resto sapete com’è andata.
Noah però voleva vendetta, e ci intrappolò tutti all’interno del suo mondo digitale sguinzagliandoci contro i Big Five, desiderosi di vendetta nei nostri confronti. Ci sbarazzammo di quei cinque uomini con estrema facilità, se avessero pensato di essere una minaccia per noi si sarebbero sbagliati.
Dopo dovetti combattere contro Noah. Quel vigliacco usò mio fratello come scudo, non ho idea di quale trucco abbia usato, ma allora riuscì ad assoggettare la sua mente al suo volere, e mise Mokuba contro di me.
Fu qualcosa che mi distrusse completamente, ma riuscì a farlo rinsavire giocando la carta del Drago Bianco Occhi Blu. Alla fine, non servì a nulla, e riuscì comunque a battermi.
Inutile dire che ancora una volta Yugi ci salvò. Sconfisse Noah e ci liberò tutti quanti, permettendomi in questo modo di chiudere i conti con il mio patrigno una volta per tutte.
Volle persino la rivincita della partita a scacchi che facemmo all’epoca, ma stavolta tramite un duello a Duel Monsters. Accettai la sua sfida con somma gioia, in modo da chiudere per sempre con lui definitivamente.
Ammetto che fu dannatamente difficile. Adoperò Exodia Necross, una versione paranormale dell’originale Exodia, la carta con cui Yugi mi sconfisse la prima volta. Ma alla fine con astuzia e strategia riuscì a vincere.
Gozaburo provò anche a imbrogliare rubando il mio corpo per fuggire dal mondo virtuale dentro cui si era intrappolato da solo dopo che lo avevo privato della società. Ma alla fine tutti riuscimmo a fuggire da quel mondo, ed io mi sbarazzai per sempre di lui.
Il mondo digitale era stato distrutto, e questo stava ad indicare che ormai era finita. Lui era morto e non sarebbe mai più tornato. Mi ero sbarazzato del mio patrigno definitivamente, i fantasmi del mio passato erano stati dissipati.
Adesso rimaneva solamente una cosa da fare.
Conquistare le carte delle Divinità Egizie e vincere il Torneo!

Yugi, te lo ripeto…

Ed invece eccomi qui.
Tutti i progetti che avevo, tutti i piani che avevo ideato, dissolti nel nulla come polvere al vento. E dire che era partito tutto bene, tutto era andato come avevo previsto.
Avevamo svolto un duello per determinare le coppie che si sarebbero affrontate in Semifinale, ed io ero capitato contro Yugi esattamente come volevo. Per battere il Rah di Marik dovevo avere entrambe le altre Divinità Egizie, quindi dovevo prendermi Slyfer.
Marik poi superò le Semifinali sconfiggendo Wheeler. Non che avessi dubbi al riguardo, quello una mezza calzetta era ed una mezza calzetta sarebbe rimasto per sempre.
Alla fine, toccò a me. Il momento della tanto agognata rivincita contro Yugi era arrivata, e non intendevo lasciarmela scappare. Questo era il mio Torneo e non potevo perdere, sarebbe stata un’umiliazione troppo grande.
Eppure il duello era partito bene. Avevamo evocato le nostre Divinità Egizie subito, ed avevano finito per distruggersi a vicenda. Ebbi un’altra visione dell’antichità in quell’occasione, ma sicuramente era solo un’illusione e null’altro.
Niente è reale, se non il mio desiderio di rivalsa contro Yugi, e grazie ai Draghi Bianchi Occhi Blu ed al Drago Finale Occhi Blu questo sarebbe stato possibile.
Eppure, non so come, ma Yugi evocò il Drago Nero Occhi Rossi di Wheeler e, successivamente, unì il Cavaliere delle Lame ed il Mago Nero per creare un nuovo mostro.
E quest’ultimo, ora, sta per tirare il colpo di grazia.
Io, Seto Kaiba, il numero uno a livello nazionale, sto per perdere di nuovo contro Yugi. No, non è possibile, non può succedere di nuovo.
Non ora che sono ad un passo dalla vittoria.
Ho scalato le gerarchie con le unghie e con i denti per dare a me ed a mio fratello la vita che meritavamo. Abbiamo affrontato i nemici della Kaiba Corporation ed i fantasmi del passato, e ne siamo usciti più forti di prima
Sono vicino al raggiungimento dei miei piani. E lui non me li porterà mai via.
So che è finita. So che ormai non ho più speranze di vittoria. So che Yugi mi ha praticamente sconfitto. Ma non voglio comunque accettarlo.
Non POSSO accettarlo!!

Yugi, te lo ripeto. Nessuno può battermi nel mio Torneo!!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
A differenza di Dartz, con Seto Kaiba c’era davvero tantissimo di cui parlare a livello di trama, e difatti ho fatto abbastanza fatica a riuscire a condensare tutto ciò che gli è capitato nella vita all’interno di un’unica One Shot.
Anche se il punto d’arrivo era la sconfitta con Yugi al Torneo della Città dei Duelli, prima di esso c’era davvero molto di cui parlare, e la One Shot ha finito per essere anche più lunga della precedente, ma spero comunque di aver fatto un buon lavoro :).
Ho cercato di sottolineare tutte le sensazioni che ha provato il personaggio durante i vari momenti della sua vita, prendendo sempre in considerazione l’anime perché ho preferito omaggiare quello dato che vi sono più legato rispetto al manga, e spero che il risultato finale vi abbia soddisfatto alla fine :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo martedì 01 Dicembre, tra cinque giorni, per la terza ed ultima One Shot dedicata alla prima serie animata di “Yu-Gi-Oh”!! ;)
   
 
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