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Autore: FrancyF    28/11/2020    0 recensioni
Zac Efron sta passando un periodo complicato e vuole solo prendersi del tempo per stare da solo con sè stesso. Vanessa Hudgens, invece, vuole solo stare vicino al suo fidanzato, e sperare che la felicità tanto conquistata a fatica non la lasci mai. Ma il destino ha altri piani per loro, e presto i fili rossi dei due giovani finiranno nuovamente per ingarbugliarsi e li legheranno come mai prima d’ora.
Secondo la tradizione orientale ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha inoltre la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi.
“Fate is pulling you miles away and out of reach from me. But you're here in my heart, so who can stop me if I decide that you're my destiny?” - “Rewrite the stars” The Greatest Showman
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Vanessa Hudgens, Zac Efron
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci ad uno dei capitoli più decisi della ff! Zac e V finalmente si incontrano! Cosa ne pensate? Ci vediamo sabato prossimo! PS da oggi sto traducendo la mia ff (con l'aiuto di una mia amica) e la sto postando su Wattpad anche in inglese. :)
- Fran 

 
“It feels so right to be here with you (oh)
And now looking in your eyes
I feel in my heart (feel in my heart)”
- “The Start Of Something New” High School Musical 

Il giorno dopo l’imboscata da parte della sua amica Ashley, Zac uscì di buon mattino e si diresse a casa dell’amica. Doveva rimediare a tutto il casino che aveva combinato: Ashley e Chris erano stati fin troppo buoni nei suoi confronti, ma i media parlavano e Zac non poteva dargli torto questa volta. Si era comportato come un egoista schifoso non presentandosi al matrimonio di Ashley. E adesso doveva rimediare in qualche modo. Da quando Ashley era tornata a casa un’idea aveva iniziato a frullargli per la testa e l’uomo aveva passato tutto il pomeriggio precedente a fare compere. Per lui niente era meglio che un buon pranzo in famiglia e Chris e Ashley erano come fratelli, quindi parte della famiglia. Aveva esitato nel chiamare anche Dylan perché voleva che fossero solamente loro tre. Voleva scusarsi per bene. Si era maledetto un sacco di volte dal giorno del matrimonio e per di più il dvd che le aveva consegnato l’amica era rimasto ancora nella custodia: non aveva avuto il coraggio di guardarlo. Non poteva sopportare la vista della sua ex e del suo nuovo fidanzato stretti assieme. Non poteva farlo e basta. D'altronde non erano anni che evitava di proposito di rispondere alle insistenze domande dei presentatori sulla sua passata relazione? Che usava patetiche scuse per mancare ad un evento al quale erano presenti anche Austin e Vanessa? No, aveva anche rinunciato a vedere quanto erano felici Chris e Ashley il giorno del loro matrimonio. Si stava comportando da pazzo, almeno secondo suo fratello minore Dylan, ma Zac sentiva di non potere fare altrimenti.
Ora doveva solo rimediare all’ennesima sua “dimenticanza”.
-Ehi!- entrò direttamente dalla porta di casa, senza neanche bussare. Maui gli venne subito incontro e l’uomo si sedette a terra per accarezzarlo. Adorava i cani.
-Ehi piccoletto!- baciò il cagnolino e sorrise alla bionda che lo accolse all’ingresso.
-Ehi! Sei finalmente uscito dal tuo buco allora Mr. Efron!-.
-Ah finiscila!- la abbracciò stretta.
-Vedo che sei carico…-
-Borse della spesa- Zac alzò le spalle con non calanche e sorrise –chef Zac vi preparerà il sushi migliore di questo mondo! Garantito!-
-Ho mai rifiutato un tuo pranzo Zacchy?-
-E’ il mio modo per dirvi mi dispiace- arrossì lui.
-Beh lo accettiamo volentieri!- si intromise Chris –porto le borse in cucina e ti tiro fuori i coltelli da chef! La cucina nuova non vede l’ora di essere usata-.
Era così bello stare lì con loro, pensò Zac. Senza doversi preoccupare dei paparazzi, degli scandali e della vita in generale. Provava per Ashley e Chris un affetto profondo e non li avrebbe mai ringraziati abbastanza per tutto quello che avevano fatto per lui, soprattutto negli ultimi anni. 
I due uomini avevano appena fatto in tempo a posare le borse sul bancone della cucina quando il campanello suonò nuovamente.  
Ashley sbuffò andando ad aprire.  Temeva che fosse qualche fotografo che aveva seguito Zac fin lì. Aprì la porta con aria scocciata, pronta per aggredire il povero malcapitato. Rimase pietrificata.
Austin e Vanessa era davanti a lei, sorridenti e si tenevano per mano.
-Ash… non mi abbracci?- Vanessa la strinse a sé e sorrise –ti abbiamo preso in un brutto momento… oh Cielo! Austin l’aveva detto che dovevamo chiamare prima di venire! Insomma ehi… tu e Chris vi siete appena sposati e…-
-No… no è… solo che… abbiamo ospiti- balbettò Ashley.
-Ti senti bene?-
-Oh beh stavo solamente facendo pranzo con… con…- l’ultima parola le rimase impigliata nelle corde vocali.
Non voleva mettere in imbarazzo Zac. Sapeva che lui non avrebbe voluto vedere la sua ex fidanzata e non voleva causare drammi inutili. Ma il tempismo della sua migliore amica era stato perfetto. Di certo non li avrebbe uccisi un rapido saluto! No, stava fantasticando. Ashley si maledì e fece rapidamente sfumare quella bizzarra idea dal suo cervello.
La voce di suo marito le giunse come un eco lontano.
-Ehi amore… Zac chiede se abbiamo della salsa wasabi… io non ho idea di come si faccia eh… oh ehi Ness!- Chris sorrise all’amica –ciao Austin… come stai bello?-.
-Non c’è male grazie- rispose il biondo con un sorriso asciutto, dando il cinque all’uomo.
-Zac… Zac è qui?- chiese Vanessa tutto ad un tratto. Probabilmente aveva capito male. Il suo ex non poteva essere lì, dato che faceva di tutto per starle lontano da quattro anni a questa parte.
Silenzio.
-Oh… ehm… certo..- Chris si beccò una gomitata da parte della moglie –insomma… stiamo… sta… sta cucinando-.
-Chris…-
-Cosa?-
-Zac… il tuo ex?- Austin aggrottò le sopraciglia.
-Non hai mai incontrato Zac?-
-Christopher!- Ashley avrebbe voluto sotterrarsi –perché mai avrebbe dovuto incontrarlo?-
-Perché è il tuo migliore amico e… e perché viene sempre qui a farci da mangiare. E perché loro sono stati assieme cinque anni-.
Respira Ashley, respira. Ricordati che è illegale uccidere tuo marito dopo appena dieci giorni dal vostro matrimonio.
 -Dì a Zac che il wasabi è nell’armadietto in alto a destra, sopra il forno- rispose a denti stretti.
Austin e Vanessa erano ancora in piedi sulla soglia.
-Beh… che fate lì impalati!- la voce allegra di Chris riecheggiò per tutto il corridoio –di certo non guasterà avere due piatti in più a questo tavolo!-.
Austin strinse la mano alla fidanzata ed entrambi seguirono Ashley e Chris lungo il corridoio. Per qualche strano ragione Vanessa sentì un brivido lungo la schiena. Stava per rivedere il suo ex dopo quasi cinque anni, quattro dei quali li avevano passati ad ignorarsi come se la loro relazione non fosse mai esistita. Perché erano arrivati a quel punto? Non si erano ripromessi di stare sempre assieme? Non si erano sempre detti che sarebbero comunque rimasti amici?
Il suo cuore mancò un battito.
Lui era lì. Il primo uomo del quale lei era stata innamorata era davanti a lei. Era di spalle ed indossava solamente dei jeans e una tshirt azzurra con uno straccio in vita come grembiule. Era cresciuto ancora di qualche centimetro e avevano messo più muscoli. Ai suoi piedi sedeva attento il cane di Ashley e Chris, Maui.
-Vedi Maui il segreto per fare un ottimo sushi sta nella salsa…-
-Zac…- Ashley era praticamente senza voce. Stava sudando freddo. Cosa avrebbe voluto dirgli? Ehi Zac, lo so’ che odi guardare al passato e che detesti quando qualcuno anche solo accenna alla tua vita sentimentale, ma la tua ex, nonché l’unica donna del quale tu sia mai stato innamorato è qui. Che ne dici di sotterrare i vecchi rancori e confessarle i tuoi sentimenti nascosti? Oh, ehi… quel genio di mio marito ha anche invitato il suo fidanzato ufficiale Austin! Che ne dici di preparare il pranzo anche per loro?
Era così demenziale come discorso che poteva anche funzionare.
-Si, ho trovato il wasabi, grazie Ash…-
-Zac…-
-Ho detto che l’ho trovato, grazie. Sto arrotolando l’oshizushi-
-Zachary!-
-Che c’è?- chiese Zac, quasi seccato.
La mascella quasi gli cadde a per terra e i suoi profondi occhi blu si spalancarono.
Vanessa.
Una marea di ricordi gli invasero il cervello in una frazione di secondo.
 
-Ehi, sono Zac. Ti ricordi di me?-.
Vanessa fece un timido sorriso al ragazzo che si era appena trovata di fronte: doveva avere più o meno la sua età. Era esile, non tanto alto; con un ciuffo di capelli castano chiaro pettinati in modo ordinato e due profondi occhi più blu dell’oceano. Indossava una maglietta a righe blu e grigie appena stirata e un paio di jeans che sembravano essere stati comprati apposta per l’occasione. Mentre si presentava un lieve rossore gli colorò le guancie e fece passare la lingua tra i denti davanti, rivelando un piccolo spazio tra i due incisivi.
La ragazza fece mente locale per ricordare dove effettivamente l’aveva visto, ma nella sua mente ci fù il vuoto. Era troppo nervosa per il provino.
Gli strinse la mano, scuotendo la testa senza rispondere.
Lui sembrò esserci rimasto male, ma un secondo dopo gli stava sorridendo in maniera amichevole.
-Sono Zac- ripetè –ti ho visto alla premiere di “Thunderbird” la scorsa estate. Ti ho salutato ma…-
Zac stava letteralmente balbettando ed era arrossito ancora di più. Evidentemente Vanessa non era l’unica ad essere nervosa per quel provino, perciò decide di prendere il coraggio a due mani e rispondergli.
-Scusa se non mi ricordo di te- disse sinceramente.
Si guardarono per quella che parve un’eternità. Vanessa si trovò a sorridere a quel ragazzo sconosciuto.
-Ti va di provare la scena assieme?-gli chiese, porgendole i fogli con il copione. Lei accettò e gli sfiorò la mano, sentendo un brivido lungo tutta la schiena.
Gli occhi blu di Zac la penetrarono e lui gli sorrise, rassicurante. “Allora è questo” si disse lui “è questo quello che intendono quando parlano di amore a prima vista”.
 
Quei dannati occhi. Zac poteva benissimo capire cosa provasse la ragazza in quel momento, solo guardandola negli occhi per mezzo secondo: la sfumatura leggera color nocciola scomparve nell’esatto momento in cui gli occhi della ragazza incrociarono quelli di Zac, per lasciare presto posto ad un nero profondo. Era preoccupata. Non spaventata, ma tesa. 
In quale universo parallelo si trovava? Se quello era uno scherzo o una trovata di Ashley… beh, di sicuro Zac glie l’avrebbe fatta pagare cara. Cercò di darsi un contegno, pulendosi le mani nel grembiule, ma i suoi occhi erano come ipnotizzati dalla sua ex fidanzata. Era sicuro che fosse una specie di strega, o robe simili perché erano passati quattro anni dalla loro rottura e lei non era cambiata affatto.  Era sempre bella da mozzare il fiato, aveva i capelli ancora più lunghi e sinuosi rispetto a qualche anno fa e profondi occhi scuri come la pece. Sembrava che avesse vent’anni in eterno. Stretto a lei c’era Austin.
Alto biondo e bellissimo e con uno sguardo decisamente seccato. Era più alto di quanto Zac ricordava e non sembrava affatto contento di vederlo.
Nella stanza era sceso il gelo.
-Beh…- borbottò Ashley –forse… forse abbiamo altri due ospiti, sai Zac?-.
-Che? Cosa?-
 L’uomo fece uno sforzo enorme per riconnettere qualche pensiero e borbottare qualche parola di senso compiuto –li hai invitati a pranzo?-
-No!- si affrettò a ribadire Vanessa e Zac provò una piacevole sensazione alla bocca dello stomaco. Erano secoli che non sentiva la voce della ragazza. Tantomeno erano secoli che lei gli rivolgeva anche sola mezza parola.
-Voglio dire non è stato intenzionale- disse Vanessa mordendosi il labbro inferiore. Forse non era troppo tardi per balbettare una scusa e andarsene nel più breve tempo possibile. Doveva solo trovare una scusa plausibile. Ecco… la madre di Austin! No, non se lo sarebbe mai perdonato. Prima che potesse aggiungere anche solo una parola di scuse, il suo fidanzato la precedette, porgendo la mano a Zac.
-Ehi… mi… mi fa piacere conoscerti Zac. Ho sentito molto parlare di te-.
Non c’era alcuna traccia di risentimento, gelosia o indecisione nella voce del ragazzo e Zac sentì di detestarlo ancora di più per quello.
Nel senso che Van ti ha parlato di me? Bugiardo.
-Si, certo- strinse forte la mano di Austin.
Aveva anche lui una presa stretta. Era un appassionato di palestra pure lui. Istintivamente nella sua mente si formò la malsana idea di una rissa. Chi avrebbe mai vinto? Lui o Austin?  Ma cosa diavolo gli passava per la testa? Lui era sempre stato un pacifista!
-Eravamo passati per salutare i due novelli sposi –continuò Austin – non immaginavamo che avessero già ospiti-
-Sono lo chef- sorrise Zac e tutti risero. La tensione sembrò svanire di colpo.
-Zac viene da noi e cuciniamo assieme almeno una volta a settimana- spiegò Ashley al biondo –almeno da…da sempre. Da quando eravamo ragazzini-.  
-Già…- Vanessa ricordava fin troppo bene i tanti momenti che lei e Zac avevano speso assieme ad Ashley.
-Ehi, non me ne hai mai parlato prima d’ora!- replicò Austin –beh… che posso fare?-.
Zac trasalì: quella sì che era una sorpresa!
-Puoi tagliare quel trancio di salmone se vuoi…-.
 
Vanessa Hudgens non riusciva a credere ai suoi occhi: il suo attuale fidanzato stava tagliando tranci di salmone e stava aiutando il suo ex, nonché storico, fidanzato a fare dell’ottimo sushi fatto in casa per il pranzo della domenica.
Cavolo, era così vero ma talmente surreale che la mora avrebbe voluto darsi un pizzicotto per assicurasi che fosse tutto reale!
-Signore… ecco a voi- Chris porse a lei ed a Ashley due calici di vino rosso.
-Amore, siete sicuri di non volere una mano?- Ashley lo ringraziò, baciandolo a fior di labbra
-Tranquille. Noi maschietti abbiamo tutto sotto controllo- lui le fece l’occhiolino e le donne risero.
-Vuoi dire che Zac ha tutto sotto controllo. Dio, tu daresti fuoco alla cucina senza la sua guida… e state facendo del semplice pesce crudo-
-Ah… oggi vi sorprenderemo. Vedrai!-.
-Cavoli… non riesco a crederci- Vanessa nascose un sorriso, mentre osservava Chris rientrare in casa.
La cucina dava proprio sulla veranda del giardino sul retro, così le due donne potevano chiaramente vedere tutto quello che succedeva. Zac stava completando i rotoli di sushi, mentre Austin tagliava delle verdure e Chris versava il wasabi in una ciotola. Maui il cagnolino uggiolava a piedi dei tre uomini, mendicando qualche briciola. Sembrava che tutti andassero d’amore e d’accordo.
-Cosa pensavi? Che si sarebbero saltati al collo l’un l’altro? Ness! Sono entrambi bravi ragazzi, lo sai questo-
-Si… beh… è che non saremo passati se tu ci avessi detto che lui era qui. Non voglio complicargli ulteriormente la vita. Non voglio che pensi che l’ho fatto di proposito-
-Fatto cosa scusa?-
-Fargli conoscere Austin. Lo sai che Zac… che Zac è geloso-
-Ti prego! Zac era geloso persino di me! Agli inizi odiava Christopher, ti ricordi? Ness… avevate diciott’anni. Siete cresciuti adesso e siete in grado di stare nella stessa stanza senza uccidervi a vicenda-
-Ne avevamo ventitre di anni. E si… penso di si. Forse mi sono fatta troppi problemi. Ma è stato difficile anche per me non sentirlo più. Gli voglio ancora molto bene.-
-Forse è meglio che questo non glie lo dici- Ashley bevve un lungo sorso di vino.
Non voleva che Zac si facesse delle false illusioni. Non faceva altro che ripetergli da anni che doveva andare avanti e trovarsi un’altra donna, iniziare una relazione seria.
-Avete passato entrambi un anno difficile, tu e Zac intendo. Sai le cose non sono andate bene neanche a lui dopo la vostra rottura-
-Ash… so cosa stai cercando di fare-
-Non sto cercando di fare niente!-
-Si invece- Vanessa scosse la testa -lo so’ che lo adori! Ma non mi farai provare pena per lui-
-Sto solo dicendo che hai sempre temporeggiato. Hai sempre pensato che non fosse giusto frequentarlo, forse avevi ragione per i primi mesi, ma ora guarda! Lui e Austin stanno praticamene diventando amici sotto i tuoi occhi!-.
Vanessa bevve un altro sorso di vino. Era delizioso.
Forse la sua migliore amica aveva ragione, come sempre del resto. Si rivolgeva sempre a lei quando era in cerca di consigli e, fino ad allora, Ashley non aveva mia sbagliato. Ne con Zac ne con Austin. E forse, la bruna, doveva ammetterlo. Forse Ashley aveva ragione anche questa volta.
 
Venti minuti dopo tutti e cinque erano seduti al grande tavolo di legno di casa French. Sushi, salse e piatti imbastivano la tavola e per i primi minuti regnò il silenzio: tutti sembravano troppo occupati a mangiare.
-Allora?- Chris ruppe il silenzio, sorridendo alla moglie. Istintivamente le loro mani si intrecciarono.
-Allora cosa?-
-Non prendermi in giro tesoro. Allora? Come è il sushi? Tu e Nessa non avevate la benché minima fiducia in noi!-
Ashley roteò gli occhi in segno di finta superiorità.
-Non è che non avevo fiducia in voi, ma in te amore. E comunque è delizioso, salsa e sushi compresi. Mi hai sorpreso, ok?-.
Il petto di Chris si gonfiò di orgoglio e fece l’occhiolino ai due uomini, seduti dall’altro capo del tavolo.
Zac gli battè il cinque e sorrise. Quanto meno Chris e le sue battute gli offrivano una distrazione dalla vista di Austin e Vanessa. Odiava averli seduti di fronte. Era certo che l’avessero fatto di proposito così da costringerlo a vedere tutte le loro moine. Un braccio di Austin era saldamente ancorato dietro la schiena della ragazza, lei gli passava spesso le mani nei capelli, come faceva con Zac e sorrideva sempre. Sembravano così felici. Una morsa di gelosia gli attanagliò lo stomaco. Di colpo abbandonò il suo sushi.  Doveva dimostrale che anche per lui le cose andavano alla grande, anche se era una bugia. Doveva inventarsi qualcosa da dire.
-Come sta Stella Bella?- istintivamente si formò un sorriso enorme sul volto del ragazzo e i suoi penetranti occhi blu incontrarono quelli scuri della sua ex. Zac era profondamente legato alla famiglia della sua ex. Voleva ancora a tutti molto bene, anche e avevano tagliato i ponti subito dopo la loro rottura agli inizi del 2011. Era la prima volta che la guardava in faccia per più di tre secondi da quella mattina. Quei dannati occhi. Vanessa fissò lo sguardo sul grande piatto di sushi posto in centro al tavolo.
-Bene- rispose frettolosamente. Non voleva essere scortese, tantomeno usare un tono offensivo, ma lo fece intenzionalmente. In qualche modo essere lì, seduta a pranzo con il suo fidanzato e Zac la irritava. All’inizio avevano provato ad essere amici e per qualche mese ci erano anche riusciti. Poi, improvvisamente, quando lei si era messa con Austin, Zac era scomparso di colpo. Inventava patetiche scuse per evitarla, per non incontrarla. E adesso? Quel tempismo dopo anni le sembrava troppo strano.
No, dentro di lei la ragazza era convinta che, in qualche modo, Zac l’avesse fatto apposta. Che avesse architettato tutta quella messa in scena di propositivo. Parecchio ipocrita.
-Cosa fa adesso? Mi ricordo che era…è- si corresse lui –è una ragazzina davvero in gamba-
-Non è più una ragazzina ormai. Ha diciannove anni- si intromise Austin – ed è una stupenda ragazza-.
Zac rivolse ad entrambi un sorriso forzato. Lo stavano mettendo a disagio, era chiaro, ma lui non poteva biasimarli. Gettò uno sguardo ad Ashley e a Chris che li guardavano attoniti.
Zac diede un calcetto ad Ashley sotto il tavolo e lei si animò.
-Allora avete visto il filmino che ha montato mio padre al matrimonio? Bello vero?-
-No- risposero contemporaneamente Zac e Vanessa.
-Voglio dire che non ho ancora avuto tempo- continuarono entrambi, pentendosene subito dopo di avere aperto bocca.
Wow! Questo sì che è strano. Dopo anni ci completiamo ancora le frasi a vicenda, ghignò Zac. La cosa lo divertiva alquanto.
-Ma mamma,voglio dire Gina ha incorniciato la foto- sorrise Austin –mia madre l’avrebbe adorata Ash-
-Come stanno Gina e il signor Hdgens?- chiese Zac. Non voleva risultare presuntuoso o ficcanaso, era realmente interessato a come stessero le persone care a vanessa. Fino a qualche anno fa erano pratilmente la sua seconda famiglia.
-Mamme papà stanno bene Zac. Papà è in pensione ora e ci sta facendo impazzire, sai che non riesce a stare mai fermo. Stella sta benissimo, guida adesso e ha avuto il suo primo ragazzo. Cielo, non farmi aggiungere altro-.
Zac le sorrise dolcemente. Effettivamente andare a pranzare a casa di Ashley non era stata un’idea così malvagia dopotutto.
   
 
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