Videogiochi > Final Fantasy X
Ricorda la storia  |      
Autore: Daisy Potter    15/05/2005    1 recensioni
Era solo un sogno ... tutto è scomparso ... o forse no?
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Just a dream

Lo spettacolo che si manifestava sotto il suo sguardo per metà di cristallo e per metà smeraldino era fantastico. La superficie dell’acqua del Fluvilunio brillava di una luce violetta, proveniente dalle migliaia di Lunioli, e che si univa alle sfumature del cielo al tramonto rendendo l’atmosfera fatata. Yuna era lì, seduta sull’erba fresca sulla riva nord del fiume. Era proprio in quel punto che quasi un anno prima aveva conosciuto Rikku, la piccola e sempre allegra Albhed che era diventata la sua migliore amica. Era lei che le era rimasta accanto quando lui era scomparso. Già, lui … il Sole che aveva illuminato il suo cammino di Invocatrice, il guardiano che l’aveva protetta in ogni momento, il sogno che aveva riempito il suo cuore … e che era svanito sotto i suoi occhi pieni di lacrime pochi mesi prima. Nella sua mente la ragazza sapeva che era inutile vivere nel suo ricordo, ma il suo cuore non lo accettava. Sentiva che non poteva averla abbandonata. Dopotutto, gliel’aveva promesso lui stesso: sarebbero stati insieme per sempre. Sembrava ieri quando, immersa fino alla vita nell’acqua della Fonte delle Sfere, mentre le piante attorno a lei luccicavano magicamente come le sue lacrime, lui si era fatto avanti lentamente. Le sembrava di sentire ancora il suo tocco sulla spalla, e di provare ancora quella piacevole sensazione, come di spiegare le sue candide ali d’angelo e spiccare il volo, che l’aveva raggiunta quando le loro labbra si erano incontrate … Insieme, abbracciati, uniti da quel magico bacio erano scivolati sott’acqua e avevano continuato a volteggiare così, avvolti in una barriera trasparente che li proteggeva dal resto del mondo, mentre le loro dita si intrecciavano …

Una lacrima scese sul viso di Yuna mentre i Lunioli fluttuavano attorno a lei, ma non fece nulla per scacciarla. Ormai il destino di Spira non dipendeva più da lei, non doveva più far credere di essere una donna forte, non doveva più mostrare quel sorriso falso. Finalmente poteva abbandonarsi ai suoi sentimenti, manifestare tutto ciò che provava. E così fece. Per l’ennesima volta dalla fine del suo pellegrinaggio si lasciò andare ad un pianto silenzioso. Si distese tra i ciuffi d’erba che un leggero vento faceva muovere. Rimase per un po’ a contemplare il cielo che si stava facendo sempre più scuro e si riempiva di stelle, mentre lacrime calde continuavano a scenderle dagli occhi. Poi, improvvisamente, udì un fischio lontano. Si alzò immediatamente su un gomito, mentre un altro fischio risuonava questa volta più vicino. Aveva la vista offuscata dal pianto, ma vide comunque una figura a qualche metro da lei. Era senza dubbio un ragazzo; lo vide portarsi due dita alla bocca e per la terza volta sentì quel fischio che le era tanto familiare. Si alzò in piedi e si asciugò in fretta le lacrime. Ciò che riuscì finalmente a distinguere le fece provare una gioia immensa, indescrivibile, che le fece esplodere il cuore in un grido di felicità e di sorpresa: lì, a pochi metri da lei, c’era la persona che cercava, che aveva sempre voluto avere accanto. Riconobbe subito i suoi capelli biondi e scompigliati, gli occhi limpidi come l’acqua del fiume, la bocca perfetta, che aveva tanto sognato di poter baciare ancora. Tidus. Era proprio lui, e la guardava con aria serena. Stettero per un poco immobili, parlandosi attraverso lo sguardo, percependo le emozioni l’uno dell’altra. Poi Yuna non resistette più e iniziò a correre verso il ragazzo. Mentre gli si avvicinava le tornò improvvisamente alla memoria l’ultima volta che aveva voluto abbracciarlo, come in quel momento: non era riuscita a stringerlo a sé, gli era semplicemente passata attraverso … Si chiese se sarebbe successo anche quella volta, ma non si fermò. L’unico suo desiderio era quello di potersi trovare di nuovo stretta a lui, protetta dalle sue braccia … poter sentire ancora il suo cuore battere per lei … E così continuò a correre, e quando finalmente gli fu vicina si gettò su di lui sussurrando il suo nome. E come aveva sperato, sentì le braccia di Tidus accoglierla, stringersi attorno alla sua vita e sollevarla, facendola volteggiare assieme a lui, per poi finire entrambi a terra. Non riusciva a crederci: erano di nuovo insieme!

“Tidus! Finalmente sei tornato, sei di nuovo con me! Perché sei scomparso? Come sei tornato? Dov’eri? Oh, sono così contenta! Ti ho pensato giorno e notte, per mesi non ti ho mai dimenticato. Ti amo! Io …”

Ma Tidus le posò un dito sulle labbra, dolcemente, interrompendo quella raffica di parole. La baciò sulla fronte, poi finalmente le parlò: “Ora sono qui, non pensare ad altro. Dai, andiamo a fare un giro!”. La aiutò ad alzarsi e tenendosi per mano passeggiarono per un po’ sulla riva del Fluvilunio. Yuna si piegò sull’acqua fingendo di voler osservare qualcosa e schizzò scherzosamente il ragazzo; ingaggiarono una tenera lotta, poi, rinfrescati da tante piccole gocce d’acqua e felici per essersi ritrovati si sedettero ad osservare l’atmosfera offerta dai Lunioli. Sembrava rispecchiare i loro sentimenti. Tutto era calmo e brillava maestosamente scaldando i loro cuori. Yuna posò la testa contro il petto di Tidus chiudendo gli occhi. Stette così per un attimo, appoggiata a lui, ma qualcosa la spaventò. D’un tratto si girò verso il ragazzo, con gli occhi impauriti: “Tidus! Non … non sento battere il tuo cuore!”

Dal volto del giovane scomparve per un attimo il sorriso, ma subito riaffiorò sulle sue labbra:

“Be’, dopotutto sono solo un sogno”.

A quell’affermazione gli occhi della ragazza si riempirono ancora una volta di lacrime. Non poteva essere vero! Aveva finalmente ritrovato il ragazzo che aveva sempre amato e scopriva ancora una volta che non sarebbe rimasto per sempre con lei. Non voleva accettarlo!

Poi sentì le mani di Tidus stringersi delicatamente sulle sue guance e alzarle il viso, mentre asciugavano le sue lacrime: “Non piangere. È il mio destino, io vivo solo nei sogni. Ma almeno qui possiamo incontrarci. Non devi pensare che non mi vedrai più: te l’avevo promesso, staremo insieme per sempre!”. E si chinò sulla sua bocca baciandola. Yuna chiuse gli occhi, ma quando li riaprì era da sola, sdraiata nell’erba. Non c’erano più le braccia di Tidus a stringerla, non c’era più il suo bacio a riscaldarla, non c’erano più i suoi occhi a confortarla … ma sentiva al sua presenza in fondo al cuore, e le lacrime erano scomparse. Aveva capito che non l’aveva abbandonata: quando avesse potuto, sarebbe corso da lei. Semplicemente, l’avrebbe fatto in un sogno, dove tutto è più bello.

Continua a correre, sogno. Supera la tua fine e diventa realtà …

THE END

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy X / Vai alla pagina dell'autore: Daisy Potter