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Autore: lmpaoli94    29/11/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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La distruzione si perdeva a vista d’occhio in quel luogo in cui una volta sorgevano le lande verdi irlandesi.
La battaglia infuriava sempre di più mentre la speranza di un nuovo giorno per una pace era molto più lontana di quello che si poteva credere.
Ma gli uomini valorosi da ambedue le parti continuavano a cadere come mosche e non ci sarebbe voluto molto per porre fine a quel supplizio.
La famiglia Grey contro i capitani principali delle armate dei ribelli.
John Flynn, per quanto si divertiva a godersi lo spettacolo, era rimasto in fondo alle fila a godersi la scena con ghigno sopraffatto.
Ma sua moglie Rhian non gli avrebbe lasciato la tranquillità che lo rendeva calmo e paziente.
< Cosa fate, John? Non andate a combattere? >
< Perché sporcarsi le mani quando qualcuno può farlo benissimo al tuo posto? Welch e Barney se la stanno cavando egregiamente, per non parlare di tutti gli altri ribelli. Davvero credono in un’Irlanda libera? Mi fanno solo ridere. >
< Ho capito le vostre intenzioni: volete trasformare questa nazione in una dittatura dove sarete voi a prendere ogni decisione del popolo, gettando la povera gente in una carestia senza limiti. >
< Quello che io do posso riprendermelo in ogni momento, Rhian. E non vi preoccupate per le sorti dei popolani: anche loro avranno la loro fetta di vittoria. Sempre che riusciamo a sconfiggere i Grey. >
Rhian non si era mai resa conto come suo marito potesse essere così infimo e insulso.
< Ancora non riesco a capire come ho fatto a sposare un uomo indegno come voi. >
< Non lo so, mogliettina mia. Abbiamo fatto la solita scelta… Ed io quel giorno ero molto felice. Il giorno del nostro matrimonio, naturalmente. Credevo che mi avreste cambiato in meglio, ma sono rimasto sempre il solito cinico con voglia di supremazia. >
< Il potere non fa altro che accecarvi dall’odio. E questo non è un bene per voi. >
< Allora ditemi voi qual è la cosa migliore per me? Vi dovevate limitare a formare una famiglia dandomi degli eredi, cosa che non fate da ormai molti anni. Perché dovrei avere fiducia in voi? >
< E pensate bene di tradirmi con altre donne solo per questo motivo? >
< E’ il motivo principale su cui si basa l’aristocrazia mondiale: gli eredi. Credete che non mi sarebbe piaciuto crescere ed accudire un figlio tutto mio? I miei sogni di diventare padre mi avrebbero cambiato! >
< Non è vero! Sareste stato sempre il solito anarchico ribelle che non si sarebbe fermato dinanzi a niente. È impossibile cambiare il vostro carattere. >
< E voi cosa ne volete sapere?! >
< John Flynn, vi conosco più io di tutti i vostri soldati. Non cercate di dire tutt’altro. >
< Non m’interessa cosa pensate di me… Non più, ormai. Quando tutto questo sarà finito, ridisegnerò il mio futuro. Con o senza di voi. >
< Allora fatelo immediatamente perché io non rimarrò qui a sentire le vostre ingiurie. >
< E dove credete di andare? Siamo nel bel mezzo di una guerra se non avete visto. >
< Me ne torno a sud. A Cashel. Lì attenderò il vostro ritorno… Sempre che riusciate a tornare. >
< No, Rhian. Non vi darò il mio castello per i vostri scopi. Voi rimarrete qui accanto a me fino alla morte. >
Minacciandola con un pugnale, John Flynn sarebbe stato pronto ad ucciderla se non fosse arrivato un soldato ad interromperlo.
< Capitano, abbiamo bisogno di altri rinforzi. I nostri uomini stanno soffrendo. >
< Barney e Welch? Di loro cosa mi dici? >
< Abbiamo perso le loro tracce da molto tempo ormai, Signore. >
Convinto dalle parole dell’umile soldato, John scaraventò sua moglie verso la brandina con tale vigore che per poco non sbatté la testa per terra. >
< Riprenderemo il nostro discorso più avanti, Rhian. >
Volendo a tutti costi dirgli addio in quella battaglia dei ribelli, Rhian si limitò a piangere come un a disperata nel pensare al suo futuro in cui non vedeva altro che oscurità.
 
 
Theo Grey si destreggiava contro i ribelli con facilità fulminante che quasi non riusciva a riconoscersi.
Ma la sua vera sfida non era contro i poveri contadini, ma con il Capo delle armate ribelli che piombò addosso contro di lui facendolo precipitare da cavallo.
< Ottima mossa > fece Theo massaggiandogli la schiena < Ma non è così che mi farete fuori. >
Combattendo ad armi pari contro il vecchio Conte, anche Barney decise di combattere senza il suo cavallo.
< Adesso sarà un vero piacere sconfiggervi, Conte. >
< Dovrete prima riuscire a colpirmi. >
Sguainando la sua spada, Theo Grey cercava di colpire i punti vitali del suo aggressore mentre quest’ultimo non faceva altro che indietreggiare tra i corpi morti dei combattenti.
< Non riuscirete mai a farmi stancare. Ho la pelle più dura di quello che credete. >
< Anche se siete un vecchio, combattete meglio di un soldato preparato. >
< Ho molto esperienza di voi, ragazzo mio. Infatti non credo che riuscirete nell’impresa di sconfiggermi. >
Ma appena Theo Grey non abbassò la guardia per proteggere il suo stomaco, Barney riuscì a colpirlo gravemente.
Il povero vecchio non poteva contare sull’aiuto dei suoi figli, troppo impegnati a difendere il portone del castello.
< Siete stato davvero bravo. Credo che morirò in maniera abbastanza degna. Ho trovato un avversario molto forte sul mio cammino… Come vi chiamate? >
< Barney, Signore. >
< Barney… Voi sì che sareste stato molto più abile del Generale Taylor se foste stato tra le nostre fila… Un vero peccato. >
< Adesso basta discutere. È l’ora di finirla. >
Disarmando il vecchio Theo Grey, quest’ultimo non poté contare sulla minima resistenza, venendo trafitto al cuore con un colpo molto secco mentre il sangue si riversò sul prato.
< E’ stato un onore combattere con voi, Conte Grey > mormorò Barney prima di tornare a combattere.
 
 
Carrick Grey prese con sé una decina di arcieri per attaccare le ultime file dei ribelli che stavano nascosti in attesa di colpi a sorpresa.
< Scoccate! Ora! >
Anche se le mosse potevano essere azzardate, riuscirono lo stesso un buon effetto.
< Signor Conte, sarebbe meglio pensare al versante nord. Vostro figlio sta avendo qualche difficoltà nel combattere i suoi nemici. >
< Sì. Andiamo subito. >
Ma Carrick fu fermato da un plotone di venti uomini che gli si piazzarono dinanzi al suo cammino.
La guida di quel gruppo di ribelli non era altro che Welch, l’ultimo capitano ribelle.
< Signor Grey, felice di potervi sfidare apertamente. Forse non avete sentito parlare di me: il mio nome è Welch. >
< Certo che ho sentito parlare di voi, Signor Welch: la migliore spia di tutta l’Irlanda. Siete stato voi ad uccidere quel traditore di Taylor, vero? >
< Vedo che mi sono fatto una buona fama. >
< Doveva essere mio quel compito. Ma va bene così… In fondo ha avuto quello che si merita. >
< Già. Ma la mia voglia di combattere non si placherà nemmeno adesso. La stirpe dei Grey verrà definitivamente spezzata. >
< Sarà molto difficile visto che io, mio padre e mio figlio continuiamo a combattere fino all’ultimo sangue. >

< Rendiamo la cosa più interessante: vediamo chi tra noi due riuscirà a vincere. >
< Non potevate dire parole più giuste. >
Gettando via il suo elmo che gli ricopriva la faccia, il primo ad attaccare fu Carrick con l’energia di un assalitore.
Fissando gli occhi attoniti di Welch, Carrick capì che non aveva così tanta voglia di vincere.
< Credevo che sareste stati in due… Insomma, le spie famose erano… >
< Il mio compagno Ros è stato ucciso da due ribelli che si sono aggregati alle vostre fila. Sarà anche in suo onore se quest’oggi riuscirò a sconfiggervi. >
< Prima però dovrete attaccarmi. >
Purtroppo per Carrick, le difese di Welch non riuscirono a sortire nessuna debolezza, contrattaccando subito dopo.
Pensando di essere in vantaggio, Carrick dovette subito ricredersi.
< Voi cosa state qui a guardare? > tuonò Welch contro i suoi soldati < Non ho bisogno del pubblico. Ce la faccio benissimo da solo… Andate verso il Castello. Non mi ci vorrà molto nell’uccidere quest’uomo. >
< Ma Signore… >
< Andate! >
Welch non era mai stato così arrabbiato e vederlo quasi fuori di sé lasciò interdetto Carrick.
L’adrenalina stava facendo il suo corso nel suo corpo e Carrick doveva stare molto attento.
Mentre la spia continuava a colpirlo a ripetizione, solo ferendogli le gambe poteva avere qualche possibilità per fermarlo.
Ma incredibilmente, Welch aveva alcune ferite all’altezza dei ginocchi molto gravi.
< No! non adesso… >
< Che cosa vi succede, Welch? >
< Queste vecchie ferite… si sono riaperte > replicò dolorante l’uomo inginocchiandosi a terra.
In quel momento, Carrick avrebbe potuto dargli il colpo di grazie, ma al Conte non piaceva vincere in quel modo.
< Welch, ce la fate a combattere? >
< Ho paura che questa sia la mia fine, Conte Grey… La ferita mi è andata in cancrena e il sangue marcio sta attaccando le mie vene… Finite questo supplizio. Uccidetemi. >
< Ma Welch, io non voglio… >
< Fatelo! Così eviterete che io possa soffrire ancora. >
S’eppur riluttante, alla fine Welch acconsentì al suo desiderio di morte tagliandogli la gola.
Quello che poteva essere un bel duello, si era trasformato in un’esecuzione.
< Conte Grey, avete vinto per volontà del vostro avversario. Non credete che questa vittoria sia ingiusta. >
< Lo so… Ma non volevo che quest’uomo potesse soffrire così tanto. >
< La pietà è per i deboli, Conte… Ma adesso è vostro figlio ad a avere bisogno di voi. >
< Sì… Andiamo. >
 
 
Mentre le tre donne continuavano a muoversi verso sud, solo la Contessa Grey riuscì a capire dove si potevano trovare.
< Siamo poco lontano dal castello di Limerick. Non dovrebbe mancare molto per Cahir. >
< Sono sfinita > fece Mia < Dobbiamo riposarci. >
< Non c’è tempo, figlia mia. Qui siamo un bersaglio troppo vulnerabile per i nostri nemici. >
< Ma io non vedo nessuno nelle vicinanze. >
< Potrebbero attaccarci a sorpresa > replicò Gia < Tua madre ha ragione. >
< Ci ripareremo nell’abitazione più vicina, ma non qui. >
Ma appena le tre donne decisero di ricominciare a marciare, un gruppo di uomini li circondò prendendole in ostaggio.
< La vostra furia finisce qui, signore. >
   
 
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