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Autore: Ms_Hellion    02/12/2020    1 recensioni
Izaya ha trascorso la sua vita proteggendo un complicato segreto, frutto di un passato tormentato che ha lasciato segni tanto sul suo corpo quanto sulla sua psiche: il famigerato informatore di Shinjuku soffre di un disturbo dissociativo dell'identità.
Quando però il suo segreto viene minacciato sia da un individuo misterioso che da un ben noto rivale, Izaya è costretto a rivalutare di chi fidarsi e ad affrontare i demoni del suo passato.
Genere: Hurt/Comfort, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Izaya Orihara, Shizuo Heiwajima | Coppie: Izaya/Shizuo
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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7.


 

 

- Izaya è entrato in chat -

 

Psyche: Yay, è arrivato Izaya-san~()

 

Kanra: Ciao.

 

Izetsuki: yo.

 

Sakuraya: Buongiorno, Izaya-kun. Come ti senti oggi?

 

Izaya: Siete tutti qui. Molto bene.

 

Izaya: Abbiamo delle questioni di cui discutere

 

Izaya: A questo punto dovreste essere tutti a conoscenza del problema che ci troviamo tra le mani

 

Psyche: Ti riferisci allo STALKER??? (°°) !

 

Izaya: No, a Shizu-chan…

 

Izaya: Tu che cosa credi?!

 

Sakuraya: Mentre dormivi, ho aggiornato gli altri riguardo alle ultime notizie. Quanto è accaduto a Imamura-sensei è terribile. Posso solo sperare che, da qualche parte, sia ancora vivo e che venga presto ritrovato.

 

Psyche: A me il dottore non piaceva, aveva delle sopracciglia buffe :P

 

Kanra: Psyche!!!

 

Psyche: Kanra-san!!!

 

Psyche: Sì? (*^_^*)

 

Kanra: Santi numi, io ci rinuncio…

 

Kanra: Piuttosto, Izaya ha ragione. L’Anonimo è una minaccia.

 

Kanra: Se dietro alla scomparsa di Imamura c’è realmente lui, significa che questo individuo non si fa scrupoli a commettere crimini… o se non altro, è sufficientemente interessato a noi da mettere da parte questioni etiche. Inoltre, se ha minacciato Imamura e il dottore ha parlato, a questo punto potrebbe sapere praticamente tutto sul nostro conto.

 

Izetsuki: feccia. soltanto un codardo se la prenderebbe con un uomo innocente. non vedo l’ora di strappare la gola a quel topo di fogna e fare il bagno nel suo sangue.

 

Psyche: KYAAAAA CHE PAURA!!! (><)

 

Sakuraya: Riassunto eccellente, Kanra-san. Izetsuki-san, il tuo entusiasmo è ammirevole, tuttavia prego che non sia necessario ricorrere a tale violenza.

 

Izaya: Oh Sakuraya-san, ciò dipende interamente dall’Anonimo e da cosa ha intenzione di fare con il nostro segreto! Ma, personalmente? Non scarterei a priori l’idea di Izetsuki

 

Kanra: Prima di pianificare che cosa gli faremo dopo averlo trovato, cerchiamo di focalizzarci sul trovarlo, okay?

 

Izaya: Proverò a indagare sulla scomparsa di Imamura, è possibile che ci conduca fino all’Anonimo

 

Kanra: Non nutri molte speranze, vero?

 

Izaya: Questo individuo non è così stupido da lasciare tracce, altrimenti persino la polizia sarebbe già riuscita a rintracciarlo

 

Sakuraya: Mi chiedo quali possano essere le sue motivazioni. Non ha cercato di ricattarci o minacciarci – non esplicitamente, almeno.

 

Psyche: E se ci volesse far abbassare guardia per poi attaccarci alle spalle??!

 

Izaya: Ci sono molti modi in cui potrebbe danneggiarci con le informazioni in suo possesso. Ho la sensazione che scopriremo presto quale di questi sia più di gradimento al nostro amico

 

- R$1p3)y8n%f$ è entrato in chat –

 

Psyche: ( ºΔº )

 

Psyche: !!!!!!!!!!

 

Izaya: Di nuovo lui!

 

Kanra: Forse questa volta riusciremo a comunicare.

 

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Kanra: Ciao. Sai dove ti trovi?

 

Kanra: Fai parte di un sistema di personalità multiple. Sei quello che viene definito un “alter”. Anche noi siamo come te, e ci assicureremo di tenerti al sicuro. Sarai in grado di condurre una buona vita, lo prometto.

 

Kanra: Puoi sentirmi?

 

R$1p3)y8n%f$: 1 3 8 1 3 8

 

Izaya: Dicevi, Kanra-chan?

 

Kanra: Come non detto…

 

Izetsuki: oi! non ignorarci!

 

Sakuraya: Non credo ci stia ignorando, Izetsuki-san. Credo che questo sia l’unico modo in cui è in grado di comunicare con noi.

 

R$1p3)y8n%f$: 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8

 

Psyche: Be’, io non voglio comunicare con lui

 

Psyche: È inquietante! È ancora più inquietante dello stalker!!

 

Izaya: A voi non ricorda nulla?

 

Sakuraya: Sì, mi ricorda una creatura vulnerabile e spaventata, che attacca per difendersi.

 

Izetsuki: un nemico da abbattere.

 

Psyche: No, no, ma che dite?? È senza dubbio un fantasma! Sta praticamente infestando la chat!

 

Izetsuki: un fantasma? ha! deve ancora venire il giorno in cui un fantasma riuscirà a possedere questo corpo senza che il sottoscritto se ne accorga.

 

Izaya: Apprezzo l’entusiasmo, ma non è quello che intendevo

 

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Kanra: Più che un fantasma, è come un virus informatico…

 

Izaya: Precisamente

 

Izaya: Se non altro, il suo pattern di comportamento somiglia sotto molti aspetti a quello di un virus. Alquanto affascinante, voi non credete?

 

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Psyche: Un virus stupido che conosce solo tre cifre

 

Psyche: Ne, virus-san, lo sai che esistono tantissimi numeri? Non ci sono solo 1, 3 e 8, stupido! (+)

 

Psyche: Ne, ne, è il virus 1 3 8-san~!

 

Psyche: Tee hee!

 

R$1p3)y8n%f$: …

 

Virus-138: 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8

 

Izaya: Lo vedo solo io o ha appena cambiato username?

 

Izetsuki: lo vedo anch’io.

 

Psyche: EEEEEH?!? NON CI CREDO!

 

Kanra: Questa è una novità.

 

Izaya: Sembra che il tuo suggerimento gli sia piaciuto, Psyche

 

Izaya: Almeno uno di noi non ti trova del tutto inutile, non è meraviglioso~?

 

Psyche: Izaya-san, questa era cattiva (T▽T)

 

Psyche: Grazie per avere riconosciuto il mio valore, Virus-138-sama <(*_ _)> hai la mia gratitudine

 

Virus-138: 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8

 

Virus-138: 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8

 

Izaya: Tsk, ci risiamo…

 

Virus-138: 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8

 

Virus-138: 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8 1 3 8

 

- Sakuraya è uscito dalla chat -

 

-Izetsuki è uscito dalla chat -

 

- Psyche è uscito dalla chat -

 

- Kanra è uscita dalla chat -

 

-Izaya è uscito dalla chat -


 

. . .


 

Shizuo allungò il braccio per premere il citofono, soltanto per bloccarsi con il dito a pochi centimetri dal pulsante. Esitò. Nonostante fosse arrivato fin lì, di colpo quanto stava per fare appariva come una pessima, pessima idea.

Quella mattina si era svegliato tardi e di ottimo umore, tanto per cambiare, con la prospettiva di un riposante, rilassante weekend davanti a sé, di cui intendeva godersi ogni attimo di pace. I suoi pensieri erano ancora piacevolmente ingarbugliati dal sonno quando il suo cellulare aveva emesso uno squillo. Era bastato uno sguardo allo schermo perché il suo buonumore andasse incontro a una prematura fine.

 

[Da: Celty, 10:24

Buongiorno, Shizuo! Spero di non averti svegliato.

Ho chiesto a Shinra di Izaya, ma non ha voluto dirmi niente. Ha detto che non aveva il diritto di parlarne senza il permesso di Izaya. Penso che qualsiasi cosa sia accaduta alle superiori fosse piuttosto seria… Se vuoi saperne di più, forse potresti chiedere direttamente a Izaya?]

 

Era incredibile come la pulce non avesse nemmeno bisogno di essere fisicamente presente per rovinargli la giornata senza speranza di redenzione. Bastava che si infiltrasse nei suoi pensieri e – bam! Addio, giorno di pace. Bentornato, tumulto di emozioni.

Shizuo si era rifiutato categoricamente di andare a parlare con la pulce. I problemi di Izaya non erano affari suoi, e, sebbene il messaggio di Celty fosse preoccupante, il biondo aveva riflettuto che, se Izaya fosse mai diventato troppo instabile o pericoloso, sarebbe bastato prenderlo a calci nel didietro. Di conseguenza risultava superfluo sottoporsi volontariamente alla presenza della pulce.

Proprio così. Perciò…

Cosa diavolo sto facendo qui?!

Shizuo scrutò la porta di legno scuro davanti a sé come se gli avesse fatto un torto personale – ed essendo la porta di casa di Izaya, non era troppo lontano alla verità.

Considerò l’idea di voltarsi e andarsene. Nessuno lo costringeva ad avere a che fare con quel pidocchio. Maledizione, la pulce stessa avrebbe preferito pugnalarlo piuttosto che parlare con lui! E poi, che cosa avevano da dirsi? Se pure la pulce avesse ammesso i suoi problemi – ed era un gigantesco “se” – Shizuo non avrebbe potuto fare niente, a parte prenderlo a calci per instillargli un po’ di buon senso, ma quello lo poteva fare anche senza essersi preso il disturbo di parlare con la pulce.

Eppure… eccolo lì, separato dalla pulce soltanto da un pannello di legno.

Produsse un suono di frustrazione.

Perché gli importava?

Perché?

Non mi importa, negò Shizuo con decisione. Il pidocchio può crepare per quel che mi interessa!

Però…

Izaya gli aveva salvato la vita, no?

Digrignò i denti, frustrato. Sollevò il braccio con decisione, stavolta determinato a premere il citofono e farla finita, ma si paralizzò come dall’altro lato della porta risuonò un tonfo, seguito da una specie di lamento.

Sembrava un gemito di dolore.

Senza pensare, spalancò la porta con un calcio.

Marciò all’interno dell’appartamento – quel posto era enorme, quanto era ricca la dannata pulce? – e fu confuso nel trovarlo apparentemente vuoto. Eppure era convinto di avere udito qualcosa…

Un gemito attrasse la sua attenzione verso sinistra, consentendogli finalmente di individuare la pulce.

Shizuo aggrottò le sopracciglia.

Che diavolo sta facendo?

Izaya era per terra, rannicchiato davanti al divano da cui doveva essere caduto, e si teneva la testa tra le mani, gli occhi strizzati in un’espressione di dolore. Shizuo si chiese se l’idiota avesse picchiato la testa mentre cadeva, o qualcosa del genere.

L’informatore non lo stava guardando. Infatti, nonostante il frastuono che il biondo aveva causato nel forzare la porta ad aprirsi, sembrava del tutto inconsapevole della sua presenza.

“Dannato… bastardo…”, sibilò Izaya, piegato su se stesso. “È anche la mia testa… come ti permetti di… di buttarmi fuori dalla mia testa…”

Shizuo rimase paralizzato sul posto mentre una consapevolezza si fece strada dentro di lui, come un verme gelido che strisciava lungo la sua schiena.

Izaya non si stava rivolgendo a lui.

Con chi sta parlando? Non c’è nessun altro qui! E poi, cosa accidenti sta dicendo? In che senso è stato buttato fuori dalla sua testa?

La pulce lo stava facendo di nuovo, realizzò con un brivido. Proprio come nel vicolo…

“Izaya”, chiamò con tono esitante.

Izaya spalancò gli occhi. Il dolore sul suo volto fu rimpiazzato da puro orrore come si accorse della presenza del biondo. Si alzò a sedere di scatto, e il movimento rapido lo fece sussultare e stringere le labbra in una smorfia.

“Che cosa ci fai qui, protozoo? Cos’è successo oggi che non ti è piaciuto, e di cui hai deciso di appiopparmi la colpa? Cos’è, il tempo non è di tuo gradimento?”, lo schernì la pulce, tuttavia l’effetto fu sminuito dal modo in cui le sue gambe vacillarono quando si rimise in piedi.

“Che cosa ti è successo?”, chiese Shizuo, incapace di frenare la domanda. Izaya inarcò un sopracciglio a questo suo inaspettato interesse, e Shizuo si affrettò a precisare: “Hai un aspetto di merda. Voglio solo sapere se stai per morire, così in caso posso iniziare a preparare i fuochi d’artificio.”

Izaya rise, per poi sussultare e massaggiarsi le tempie. “Spiacente Shizu-chan, non ho in programma di tirare le cuoia così presto. Prima devo farti fuori, almeno. Non posso certo lasciare i miei poveri umani con un mostro come te.”

Shizuo sollevò le sopracciglia, incredulo. “Parole grosse per l’imbecille che ha salvato la vita al suo nemico giurato”, sbottò.

Izaya rimase a bocca aperta per un istante. Quando si riprese, la sua espressione di tinse di gelida ostilità. “Tu…” Assottigliò gli occhi. “Non so a cosa tu ti stia riferendo”, sibilò.

Il biondo contrasse i pugni in uno spasmo di irritazione. “Ah sì? Allora proviamo con qualcos’altro”, ribatté. “Dimmi con chi stavi parlando quando sono entrato. Dimmi chi è il ‘bastardo’ che ti ha ‘sbattuto fuori dalla tua testa’, o quello che è. E già che ci sei, spiegami anche con chi stavi parlando l’altro ieri in quel vicolo.”

La maschera del corvino si sgretolò per un istante, soltanto un istante, appena il tempo di un battito di ciglia in cui Shizuo vide terrore lampeggiare sui tratti fini della pulce – per poi svanire come Izaya ricostruì una facciata di sprezzante indifferenza.

Ma era troppo tardi. Shizuo aveva già visto.

Izaya roteò gli occhi. “Sai, Shizu-chan, a volte alle persone piace parlare tra sé. Ma dimenticavo che tu hai giusto abbastanza cellule nervose per comunicare con gli altri, forse parlare con te stesso è troppo complicato per un lissencefalo sottosviluppato come te. Non che avresti delle conversazioni interessanti, in ogni caso. Probabilmente tu e te stesso finireste per scambiarvi versi come due anima-”

Un tavolino di cristallo sfrecciò a un soffio dalla sua testa e si schiantò contro il muro, esplodendo in mille pezzi.

“CHIUDI IL BECCO!”, latrò Shizuo.

Dio, odiava la pulce.

Lo odiava, lo odiava, lo odiava!

Odiava il fatto che dicesse sempre cose senza senso!

Odiava che fosse un dannato bugiardo e un assoluto codardo!

Odiava come gli faceva perdere il controllo!

“Smettila di farmi incazzare, arrogante bastardo! ‘Alle persone piace parlare tra sé’, come no. Falla finita con le tue stronzate. C’è seriamente qualcosa che non va nella tua fottuta testa! E non è un modo di dire! Io lo so, okay?!”

Gli occhi della pulce si dilatarono dallo shock, per poi stringersi per la rabbia. “Fuori”, sibilò.

Shizuo lo ignorò. “È così dalle superiori, vero? Tu sei-”

“FUORI!”, urlò Izaya, facendolo ammutolire.

Il biondo non aveva mai visto Izaya così furioso. Anche nel bel mezzo del combattimento più feroce, la pulce indossava sempre quel suo ghigno arrogante, quel ghigno che diceva “sta andando tutto secondo i miei piani e mi sto divertendo un mondo a farti impazzire”. Ora non c’era la minima traccia di divertimento sul suo volto.

Shizuo si scoprì a esitare. “Pulce-”

“Fuori.”

Shizuo scoprì i denti in un ringhio, ma obbedì, e si sbatté la porta alle spalle.


 

. . .


 

Shizu-chan si sbatté la porta alle spalle, e Izaya rilasciò un sospiro che non sapeva di stare trattenendo. Si lasciò cadere sul divano, sentendosi prosciugato come la scarica di panico ed ira svanì.

Prima l’Anonimo e adesso Shizu-chan. Sta diventando ridicolo.

Ripensò alle parole del biondo.

C’è seriamente qualcosa che non va nella tua fottuta testa! E non è un modo di dire!”

Il protozoo aveva chiaramente intuito qualcosa, e la colpa era soltanto di Izaya per essere stato incauto. Con un po’ di fortuna, a Shizu-chan mancavano le prove per supportare i suoi sospetti, e senza prove, forse con il tempo se ne sarebbe dimenticato, così cancellando l’errore dell’informatore.

Fortuna… Izaya sembrava esserne a corto, ultimamente.

Anche se è stato un mio errore, quel Neanderthal non avrebbe dovuto essere in grado di fare due più due. E poi, come faceva a sapere delle superiori?

Si massaggiò la radice del naso nel tentativo di placare il mal di testa scatenato da Virus-138, come aveva apparentemente deciso di farsi chiamare il loro nuovo amico, e che l’incontro con Shizu-chan aveva solo peggiorato.

All’interno della stanza risuonò uno squillo soffocato. Izaya si alzò con un sospiro e andò a recuperare il cellulare dal cassetto della scrivania.

[Shinra], lo informò il display. Izaya grugnì internamente.

“Ho da fare, Shinra. Meglio che sia importante”, disse dopo avere accettato la chiamata.

Orihara-kun~! Non crederai mai a cosa mi è appena successo. Ho regalato a Celty delle rose e lei ha detto che avevano un profumo buonissimo – un profumo buonissimo, capisci? Non solo un buon profumo, o un profumo abbastanza buono, o-

“Sto per chiudere la chiamata”, affermò piattamente Izaya, e fece per premere il dito sullo schermo.

Aspetta, Orihara-kun! È importante!

“So che proprio non ti entra in testa, mio ottuso amico, ma non tutti ritengono importante conoscere ogni singolo dettaglio della tua ossessione con quel mostro senza testa.”

Il ‘mostro senza testa’ ha un nome! Si chiama Celty ed è l’unica cosa importante nell’interno universo! Però ti ho telefonato per un’altra ragione.

“Oya?”, fece Izaya, genuinamente sorpreso. “E quale mai potrebbe essere?” Lui e Shinra non erano il tipo di amici che si sarebbero fatti uno squillo per il piacere di sentirsi.

Ehm… vediamo…” Shinra ridacchiò nervosamente. “Scusami, Orihara-kun, mi sono messo a parlare della mia adorata e mi sono distratto!

Izaya roteò gli occhi.

Cos’era…? Mmh… Ah, sì! Shizuo-kun sta chiedendo in giro di te. In particolare ha sviluppato un improvviso interesse per la tua salute mentale. Credo che Celty gli abbia consigliato di chiedere a te direttamente, perciò potresti trovartelo alla porta prima o poi!

Ma non mi dire, pensò Izaya, sardonico. “E tu come lo sai?”, chiese invece.

Oh, è soltanto perché Shizuo-kun ha parlato con Celty ieri sera. Ti sembra giusto? La mia Celty avrebbe dovuto trascorrere la serata con me e invece-

“Shinra”, scandì l’informatore.

Sì? Oh! Haha, scusa, Orihara-kun. A quanto pare Shizuo-kun ti ha visto agire in modo insolito, poi Kadota gli ha raccontato quello che io gli avevo raccontato su di te alla Raijin…

Ed ecco spiegato perché Shizuo sapeva delle superiori, realizzò l’informatore.

Shinra, sei un idiota…

“…e quindi Celty è venuta a chiedermi di te.

Izaya si sentì gelare. “Cosa le hai detto? Shinra, io ti giuro, se tu-”

Niente! Ci credi, Orihara-kun? Sono stato costretto a rifiutare di rispondere alle domande della mia amata, e tutto per il rispetto di una cosuccia insignificante come il segreto professionale! È assurdo! Quale valore ha la privacy, paragonata al vero amore?

“Più o meno lo stesso valore della tua vita”, disse Izaya tra i denti.

Il dottore fece una risatina. “Sei orribile come sempre, Orihara-kun. Salutami le parti più simpatiche di te, okay~?

Shinra chiuse la telefonata.

Izaya sospirò, chiedendosi cosa avesse fatto di male per meritarsi un tale idiota come amico. D’altro canto, se non fosse stato un idiota, dubitava che il dottore avrebbe mai cercato la sua amicizia.

L’informatore fece per infilare il cellulare in tasca, poi però esitò. Invece aprì la rubrica e selezionò un contatto.

[Anonimo].

Il suo dito aleggiò sopra il pulsante di chiamata. Si morse il labbro, valutando se fosse il caso di premere quel pulsante.

Se anche lo avesse premuto, l’individuo dall’altro capo della linea avrebbe risposto?

Non adesso, decise alla fine. Per ora ho un lavoro da portare a termine.

Orihara Izaya possedeva di certo molti difetti, lui stesso avrebbe probabilmente potuto elencarne la maggior parte, e tuttavia la negligenza non era uno di essi. Izaya non avrebbe mai tralasciato intenzionalmente il suo lavoro, specialmente quando era così interessante.

L’informatore indossò la sua giacca preferita e si preparò a uscire. Non poteva permettersi di essere in ritardo, si disse con un piccolo ghigno: c’era una conigliera in arrivo al porto.




 

   
 
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