Libri > Cinquanta sfumature di...
Segui la storia  |       
Autore: Dauntless_99    06/12/2020    5 recensioni
Christian Grey il più giovane miliardario di tutti tempi non ha sempre avuto la vita facile. In alcune fasi della sua giovane vita ha imboccato delle strade che si sono rivelate essere sbagliate. Mi sono sempre chiesta: che cosa sarebbe successo se accanto a lui ci fosse stata una delle persone più importanti della sua vita? Una persona talmente speciale che solo lei conosce i segreti più oscuri di Grey (prima di Ana) e che gli è stato e gli sarà accanto per sempre.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
Buona sera cari lettori,
prima di lasciarvi alla lettura del capitolo ci tenevo a chiedervi scusa per questo enorme ritardo.
Tra esami, didatti online e carenze di idee ho abbandonato la storia per un po’.
Come ho sempre detto è mia intenzione portarla a termine e quindi eccomi di ritorno.
 
 
Christian POV
 
Martedì sera
 
Ho il cervello che mi sta scoppiando! Sono le sei di sera e dovrei essere a casa a quest’ora, ma ho degli affari importanti da sbrigare. Lo scorso venerdì sono andato a New York ed al mio ritorno ho scoperto che Ana era uscita con Kate. Jack è riuscito ad entrare nell’attico e a farmi prendere un colpo. Quella donna non fa mai quello che le dico, ma forse sta volta ha fatto bene ad uscire. Ripenso alle parole che mi ha detto e mi ricordo di Aspen! Forse questo weekend potremmo andare tutti ad Aspen o quasi. Mi piacerebbe fare una sorpresa ad Ana quindi domani mattina la prima cosa che farò sarà chiedere aiuto a mia sorella, il genio delle sorprese. Sono indeciso se invitare anche Tiff, insomma è la mia migliore amica, ma non ha un buon rapporto con Kate e non vorrei che scoppiasse una faida in un weekend che dovrebbe essere di puro divertimento.
 
Mi dirigo verso l’ufficio di Tiffany sicuro di trovarla ancora a lavorare su dei documenti importantissimi. Da quando ha iniziato a lavorare per me si è dedicata anche a casi di maltrattamento minorile e violenza domestica. Sono dei casi a cui tiene molto e sono contento che si dedichi a qualcos’altro oltre a questa azienda. Mi ricordo la prima volta che mi chiese il permesso. Anche se ho i miei legali personali, Tiffany è rimasta molto legata allo studio dove lavora sua madre ed è proprio qui che durante il suo primo anno si è scontrata con un caso di violenza domestica. Si è subito interessata al caso, messo anima e corpo, ma quando perse la causa ne rimase distrutta, ma nonostante tutto non si arrese e inizio a lottare. Chiunque le chiedesse aiuto lei non diceva mai di no ed è proprio così che si è fatta strada da sola. Qualche volta ha collaborato con mio padre, mentre altre volte si sono scontrati, ma ogni volta era una sua sfida personale. Ed è per questo motivo che quando mi chiese il permesso circa un anno fa di tornare su quei casi non glielo negai, perché sapevo quanto era importanti per lei e che non mi avrebbe mai abbandonato in caso di difficoltà.
La guardo ora tutta concentrata su dei fogli e mi dispiace disturbarla. Negli ultimi mesi è cambiata, è più triste e malinconica del solito. Ho provato in tutti i modi a farla sorridere di nuovo e nemmeno Mia sembra esserci riuscita. Solo la presenza di Elliot sembra rasserenala un po’. A volte mi chiedo perché quei due non sono ancora sposati! È chiaro a tutti che si piacciono tranne a loro! Mamma e nonna hanno scommesso su chi dei due cederà prima e si confesserà all’altro, mentre nonno Theo ogni volta che vede Elliot cerca sempre di metterlo a suo agio quando è tra quelle due.
“Christian che ci fai ancora in ufficio?”
“Potrei chiedere la stessa cosa a te” rispondo mentre prendo una sedia e mi siedo davanti a lei.
“Voglio chiederti una cosa importante” continuo “questo weekend vorrei andare ad Aspen con Ana e vorrei invitare Elliot, Mia, Kate perfino quel Josè e mi farebbe piacere se venissi anche tu. So che tra te e Kate non scorre buon sangue, ma magari ti distrai un po’”
“Non posso, mi dispiace Chris. Vorrei tanto venire, ma non posso.”
“Mi vuoi dire cosa ti sta succedendo?” le chiesi molto preoccupato. Vorrei che mi raccontasse quelle che sta passando, non vorrei finire come quella volta al college che si era messa in guai seri.
“Niente” mi risponde, ma noto che qualcosa la turba.
“Parlami ti prego.”
Ti supplico! Dov’è la ragazza che ho conosciuto dieci anni fa piena di vita?
“Non lo sopporto!” È già qualcosa.
“Cosa non sopporti?” voglio che si apra con me. Sono settimane che è sotto stress, prima il lavoro e ora sospetto che c’è qualcosa che non va nella sua vita privata.
“Loro, il loro rapporto, lei.”
Allora ci aveva visto giusto Mia!
Me ne aveva accennato qualcosa prima del matrimonio, ma a quel tempo ero troppo impegnato per accorgermi. Che stupido che sono stato!
“Da quando sei gelosa?” domando incuriosito di scoprire questo suo lato nascosto.
“Da quando sono tornata dalla vacanza e gli ho visti insieme. All’inizio pensavo che fosse tutto nella mia testa, ma poi il fatto di non pranzare più insieme come prima, di vederlo felice con un’altra mi ha spezzato il cuore.”
“Ora sono un po’ confuso” ammetto “da quando ti interessa con chi esce?”
“Da quando lo vedo felice con lei. Non ha mai avuto rapporti duraturi e forse è per questo che dentro di me mi dicevo ‘è tutto ok, domani ti sveglierai e lei sarà solo una delle tante’, ma ora non lo so. Ho tanta confusione dentro me stessa. Vedo il mio mondo crollarmi a dosso e non so più che fare. L’amore è così difficile, complicato allo stesso tempo. Ho paura che forse è quella giusta! Tu ti sei sposato, Mia è andata a Parigi, mio fratello è in giro per il mondo. Mi rimaneva solo Elliot ed ora non so se è più così.”
Mi alzo e mi avvicino a lei; è sul punto di piangere. Non l’ho mai vista in queste condizioni per amore e vorrei tanto aiutarla, ma questo mondo è nuovo anche per me. Posso solo proporle di affrontarlo insieme come abbiamo sempre fatto in tutto e vedere cosa succederà.
“Mi piange il cuore vederti così, ma sai bene che vorrei aiutarti. Solo che non posso. E sai anche che solo perché adesso c’è Ana non vuol dire che ti ho abbandonato.”
“Lo so. È una questione che devo affrontare da sola, ma vorrei chiederti se per te va bene che veda il dottor Flynn. Il mio psicologo non capisce niente!”
Psicologo? Da quanto è che va da uno psicologo?
“Certo che sì. L’unico consiglio che mi sento di darti è di seguire il tuo cuore. Non vorrei mai vederti triste per una cosa che rimpiangerai.”
“Grazie”
“Per cosa?” le chiedo.
“Per tutto, per esserci sempre stato. Ti voglio bene.”
“Ti voglio bene anch’io Tiff. Ora mi vuoi raccontare da quanto è che vai da uno psicologo.”
E si apre come non ha mai fatto prima d’ora. Rimango scioccato e sconvolto da quello che mi racconta sono quasi arrabbiato per non avermi detto prima queste cose, ma capisco che non c’è mai stato il momento giusto per dirmele.
“Mi dispiace non averti detto nulla in questi anni.”
Continua a piangere
“Ehi è tutto okey. Si risolverà tutto.”
L’abbraccio e spero che riesca a trovare la felicità che spera.
 
Mercoledì
 
Elliot POV
 
Ieri ho incontrato Tiffany per vedere le ultime rifiniture prima di consegnarle le chiavi di casa prossima settimana. Ormai mancano solo i mobili per la camera da letto e dello studio, per il resto è completata. Mi ha sgridato perché ho cambiato il colore dei mobili della cucina, ma alla fine sono riuscita a farla ragionare. Ha preso una bella casa fuori città nello stesso quartiere dove vivono i miei e a pochi minuti di macchina dai suoi. La casa ha un salotto, una sala da pranzo e cucina open space, una sala cinema nel seminterrato insieme a una palestra e alla lavanderia. Una piscina coperta, mentre al piano superiore c’è un piccolo studio, tre camere da letto di cui una matrimoniale mentre una è stata trasformata in cabina armadio e bagno in camera con vasca idromassaggio. C’è anche una piccola mansarda con bagno anesso e un giardino enorme. È la tipica casa che puoi trovare in questo quartiere anche se dovrei definirla una villa.
Mi sto dirigendo verso il ristorante scelto da Mia per il pranzo, da quando è tornata da Parigi non fa altro che tartassarmi e alla fine ho dovuto cedere.
“Sei in ritardo fratellone!” Si è vero ci ho impiegato un po’ più del dovuto, ma che ci posso fare se siamo in ora di punta e c’è il mondo per strada!
“Allora devi raccontarmi assolutamente tuttooooooo”
Ci risiamo! Per un po’ sono riuscito ad evitare Mia e le sue insistenti domande su Kate. Un po’ grazie ad Ana e al fatto che mio fratello si è finalmente sposato. Qualche volta mio nonno è riuscito a strapparmi dalle grinfie di mia nonna e mia sorella. Quel l’uomo lo dovranno fare santo! Penso che sia l’unico a riuscire a tenere testa alle donne di questa famiglia, perfino mio padre è passato al lato oscuro.
“Che vuoi sapere?” le domando dopo aver ordinato.
“Be’ tutto. Fino all’altro giorno sbavavi per Tiffany ora per Kate. Mi sembra di rivedere la storia Già e Elliot.”
“Non credo che sia la stessa cosa.” Ribatto.
“Davvero? Quindi sabato non l’hai invitata a vedere la partita di baseball?”
Cosa? E lei come sta dei nostri sabati pomeriggio?
“Oh andiamo, non fare la faccia sorpresa. Ho sgamato Tiffany quando le ho chiesto perché non mi aveva risposto sabato pomeriggio. Ho dovuto fare un piccolo collegamento.”
“Mia tua sei matta.”
“No! Voglio solo avere Tiffany come cognata. In questo periodo è molto giù. Christian ha cercato di sollevarle il morale, ma invano. Ha chiamato me disperato e nemmeno io ho potuto fare qualcosa. Voglio solo sapere se pensi che Kate sia quella giusta.”
Allora non sono solo io ad essermi accorto del suo stato d’animo.
“Fratellone pensi di aver trovato la donna giusta?”
“Io…non lo so Mia. Sono così confuso”
“Allora vedi di schiarirti le idee, perché se fossi in te saprei già chi potrebbe essere la scelta giusta.”
Veniamo interrotti da una chiamata di Christian che ci avverte che questo weekend vorrebbe andare insieme a tutti ad Aspen.
“Si che bello si va ad Aspen, non vedo l’ora! Elliot pensa a cosa ti ho detto.”
“Te lo prometto sorellina, ma tu non immischiarti più nella mia vita sentimentale.”
L’abbraccio ringraziando chiunque ci sia la su per avermi mandato una sorella impicciona, ma saggia come lei.
 
Christian POV
 
Venerdì a mezzogiorno stacco dal lavoro e vado a salutare Tiffany prima di andare a prendere Ana a lavoro.
“Allora ci vediamo lunedì Avvocatessa”
“Certo e divertiti questo weekend o e saluta Ana da parte mia”
“Certo”
 
Fra tutta la famiglia quella più entusiasta a venire qui ogni inverno e senza dubbio mia sorella. Adora la neve anche se detesta sciare, infatti si piazza sempre fuori nella vasca idromassaggio riempita di acqua bollente a godersi il panorama. Visto che comunque oggi è stata una giornata abbastanza impegnativa decidiamo di passare la serata a casa. Elliot ha già programmato la mattinata per domani mattina, ma con la scusa che ho del lavoro da finire non ci sarò, per mia fortuna. So già che se ci fossi andato tornerei a casa con le gambe che non mi reggerebbero più, mi sorprende però che Mia abbia deciso di andare lo stesso rinunciando alla vasca idromassaggio.
“Chris come mai non c’è Tiffany?” mi chiede Ana mentre si infila sotto le coperte accanto a me.
Appoggio il libro che stavo leggendo e le rispondo:
“Le ho chiesto di venire, ma ha rifiutato. Mi ha però detto di salutarti.”
“Peccato avrei voluto che ci fosse anche lei. L’ultima volta che siamo uscite insieme a fare shopping con Mia ci siamo divertite tanto. Avrei voluto che ci fosse anche lei, così magari avrebbe conosciuto Josè” mi fa l’occhiolino e capisco il motivo di questa sua affermazione. Peccato che nel cuore della mia amica c’è un altro uomo!
“Be’ quando torniamo a Seattle potrete divertirvi di nuovo a spendere ventimila dollari in un pomeriggio.” Dico scherzando ricordandomi il momento in cui ricevetti la notifica della banca. Sicuramente opera di Mia visto che conoscendo Ana e Tiffany non avrebbero mai speso una cifra simile in un pomeriggio.
“Prenditela con tua sorella! Sono contenta di essere qui insieme agli altri. Grazie”
“Prego e ora a dormire visto che domani vi aspetta una camminata con i fiocchi.”
“Tu non vieni?” mi domanda prima di addormentarsi.
Non ho il tempo di rispondere che già dorme come un angioletto, spengo la luce e mi metto a dormire anch’io anche se per la prima volta dopo tanto tempo non riesco a prendere sonno.
 
La mattina seguente mi sveglio tutto indolenzito e ad un orario assurdo: sono le dieci del mattino.
 
Buongiorno addormentato.
Ti ho lasciato la colazione giù in cucina al caldo.
La tua preferita 😉
Buon lavoro
Miss Grey
 
Ripiego il bigliettino e mi dirigo in cucina dove trovo pancakes con lo sciroppo d’acero fatti in casa e ancora caldi, il mio amato caffè e il succo all’arancia.
“Buongiorno signor Grey” mi interrompe Taylor entrando in cucina con una cartella in mano.
“I documenti che mi ha chiesto, per ora non sappiamo altro ma la signorina Tiffany mi ha informato che Welch se ne sta ancora occupando.”
“Grazie Taylor.”
“Signore”
Apro la cartellina e le uniche cose che trovo riguardo a Jack sono che anche lui è di Detroit ed è stato in molte case famiglia, ma del perché mi ha preso di mira nessuna traccia. Ho molti nemici là fuori ne sono consapevole, ma mai nessuno ha tentato di mandare in fiamme la mia azienda e di avvicinarsi a me o a uno della mia famiglia. Forse ce l’avrà con me perché l’ho licenziato, ma allora perché non tentare una causa?
Spero di trovare una risposta prima che qualcuno ci lasci le penne.
 
Sento gli altri rientrare e fra tutti spicca la voce di Mia. Ovviamente!
“Allora Mr Grey piaciuta la sorpresa?”
“Sì, grazie Ana”
“Tutto okey? Sembri strano”
“Sì non ho dormito molto bene ed inoltre sono tutto indolenzito.”
“Allora prima di uscire questo pomeriggio le farò un bel massaggio”
Donna dai mille talenti penso! Sono proprio fortunato!
 
Ana, Mia e Kate sono andate a fare shopping mentre io sono rimasto a casa dopo il magnifico massaggiato fattomi da mia moglie. Sono come nuovo! Elliot è uscito prima di tutti dicendo di dover fare delle commissioni in città.
Nel tardo pomeriggio decido di prendermi un attimo di pausa. Dirigendomi verso la cucina noto un Elliot abbastanza pensiero seduto fuori su uno degli sdrai vicino alla piscina.
Deve avermi sentito arrivare perché subito mi chiede:
“Sai hai tanto voluto una casa qui ad Aspen, ma non ho mai capito perché non ci vieni mai”
“Non lo so, forse aspettavo di avere la persona giusta accanto a me.” Rispondo.
Qualche anno fa ho voluto prendere la casa qui ad Aspen, ma ci sono venuto raramente. Di solito lascio che i miei oppure i nonni vengano qui e si rilassino.
“Ti vedo pensieroso fratello”
“Sto riflettendo”
“Devo preoccuparmi?” domando sapendo che Elliot ed i pensieri non vanno molto d’accordo.
“Non lo so, ti posso fare una domanda?”
“Dimmi.”
“Come hai capito che Ana era quella giusta?” questa domanda non me l’aspettavo, specialmente da parte di mio fratello. Quando si tratta di ragazze noi siamo i poli opposti; lui è sempre stato il don Giovanni di famiglia mentre io ero quello che passavo per gay.
“Non lo so. Lo sentivo dentro; con Ana sto bene, ma non posso descriverti come l’ho capito. Perché me lo chiedi?”
“Se ti dicessi cosa stavo per fare oggi nel primo pomeriggio non ci crederai mai.”
Lo invito a continuare con lo sguardo.
“Sai che mi piace Kate e molto. Oggi sono sceso in città e sono passato davanti ad una gioielleria ed ho deciso di entrare. Non so come sono finito a guardare degli anni di fidanzamento e mi sono messo a riflettere. Sai fino ad oggi pensavo che Kate fosse quella giusta, ma poi ho visto un anello bellissimo e la cosa buffa è che non ho pensato a Kate, ma mi sono chiesto ‘chissà se a Tiffany le piacerà’. Capisci ho pensato a Tiffany non alla mia ragazza. Non so perché, ma è da giorni che penso a lei. Sabato scorso è scoppiata a piangere dal nulla e non sapevo che fare.”
Ho sempre saputo che Elliot avesse un debole per lei, ma non immaginavo così.
“E che intenzioni hai adesso?”
“Non lo so fratello, pensavo che tu mi potessi aiutare.”
“Io!? Sinceramente non vi capisco.”
“Vi?”
“Sì tu e Tiffany. Non dovrei dirtelo, ma prima di partire le ho parlato e c’era una cosa che la turbava. All’inizio non ci ha dato peso, ma quando tu sei tornato dalle Barbados è come se fosse impazzita.”
“Mi stai dicendo che lei…”
“Sì penso che abbia una cotta per te e che ce l’abbia sempre avuta. Non so perché non te lo abbia mai detto o perché in passato ti abbia rifiutato, ma qualcosa in lei sta cambiando. Ti prego non dirle che te l’ho detto.”
“Wow! Ora mi metti ancora più in crisi.”
“Io non posso fare niente, ve la dovete vedere fra voi, ma per favore non illuderla.” ‘Lo spero ’ penso dentro di me.
“Non lo farò. Sai questo è buffo. Mia mi ha detto la stessa cosa martedì a pranzo.”
“Perché nostra sorella sa sempre tutto”
 
Quando siamo a letto la curiosità di Ana prende il sopravvento:
“Cos’ha Elliot? È da oggi pomeriggio che è strano.”
“Non lo so” mento.
“Sei un pessimo bugiardo. Almeno mi puoi dirmi se centra qualcosa Kate?”
“Sì e no. È complicato.”
“Va bene, ma se farà del male a Kate se la dovrà vedere con me.”
“Allora è un bene che non sono nei suoi panni.”
“Chris, oggi Kate mi ha chiesto se prenderò le sue difese. Le ho risposto che non so. Ci tengo a lei e so che tu tieni a Tiffany, ma ho paura che questa storia ci metterà in mezzo e so che avevamo promesso di rimanere neutrali, ma…”
“Kate non mi piace e lo sai. Come non mi piace Josè anche se forse domani mattina visto che dovrò passare un’intera mattinata con lui ed Elliot a pesca mi ricrederò.”
“Vorrei che lo facessi anche con Kate.”
“No, ho passato già abbastanza tempo con lei e so che non mi piace. Il suo atteggiamento e il suo modo di fare non mi vanno a genio e non cambierò idea su questo. Se vuoi esserle amica non te lo impedirò, ma se in qualche modo dovesse fare del male a Tiffany non glielo perdonerò. Ho già rischiato di perderla una volta e non voglio riprovare quella sensazione. Quello che succederà se la dovranno vedere loro”
“Chiaro. Posso chiederti un’ultima cosa?”
“Dimmi…”
“Kate mi ha detto che prima di uscire dall’ufficio di Tiffany lei le ha detto che è solo una delle tante. Cosa voleva dire?”
“Elliot è sempre stato il Don Giovanni di casa Grey, tutti lo sanno compresa Tiffany. Forse è per questo che lei non ha mai accettato le sue avance e credo che il suo intento fosse quello di mettere in guardia kate. Se Elliot dovesse scegliere una persona diversa da Kate o Tiffany quella che ci rimarrebbe più male penso che sia Kate. Detto ciò non dirlo a Kate se Tiffany le ha detto così forse in fondo in fondo voleva porgerle una sorta di trattato di pace e se Kate non l’ha ancora capito forse non è la persona che tu credi che sia.”
“Forse…sai ho intenzione di chiedere a Tiffany un consiglio.”
“Su cosa?”
“Una sorpresa per te”
“Non ne vuoi parlare.” Domando sperando di ottenere qualche piccola informazione.
“No. È una sorpresa! Buonanotte Mr Paranoico Grey”
“ Buonanotte Miss Grey.”
 
Sulla strada del rientro A casa ricevo uno strano messaggio da Tiff:
 
Cosa hai detto ad Elliot?
Nulla. Cosa succede?
Mi ha chiesto di incontrami domani a pranzo al solito posto e sai bene che non me lo chiede da quando Kate glielo ha impedito a meno che non fosse per questioni di lavoro.
 
“Andiamo?” mi interrompe Ana, ma la vedo un po’ più pallida del solito.
“Sì andiamo, ma stai bene?” domando preoccupato.
“Sì, sono solo un po’ stanca. Questo weekend è stato molto intenso.”
 
Angolo della scrittrice:
Buona sera cari lettori,
ecco il capitolo riguardo alla piccola gita ad Aspen.
Ho cercato di riassumere ed ho modificato gli eventi riportati nel libro perché mi sto rendendo conto che più vado in avanti e più il mio cervello elabora eventi alternativi.
Come avrete appena letto ho deciso di non far venire anche Tiffany per i non buoni rapporti che ci sono fra lei, Kate.
Un paio di capitoli fa una di voi mi chiese se c’era del tenero tra Tiffany ed Elliot ed io a quel tempo non sapevo ancora come sarebbe andata a finire, o meglio, avevo pensato a un finale diverso. Riflettendoci su ho deciso di cambiare idea e di sviluppare meglio anche il loro rapporto. Questo improvviso cambiamento di rotta è dovuto al fatto che a me Kate non mi è mai piaciuta molto come persona; si impicciava sempre negli affari di Christian ed Ana anche se aveva tutte le sue buone intenzioni. Nonostante ciò però ho voluto in questo capitolo mettere dei dubbi ad Elliot e chissà chi sceglierà.
Scrivetemelo nei commenti e come sempre fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto.
A presto,
Dauntless_99
 
P.S. Prossimo capitolo in scrittura
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cinquanta sfumature di... / Vai alla pagina dell'autore: Dauntless_99