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Autore: Alibanana97    07/12/2020    0 recensioni
Crossover scritto a quattro mani con claudd97.
Immaginate se i personaggi di Glee facessero parte del mondo magico: all'improvviso, si ritrovano a doversi trasferire per un intero anno ad Hogwarts, dove conoscono i personaggi di Harry Potter. Cosa succederà? Quali amori nasceranno?
Dal testo: "Gli studenti, a partire dal quinto anno, verranno divisi nei vari gruppi dei laboratori e saranno mandati in varie scuole da ogni parte del mondo. [...] Precisamente, voi verrete accompagnati alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quel sabato pomeriggio, dopo le lezioni, tutti erano in fermento per il ballo imminente e si stavano preparando nelle proprie camere. Nel dormitorio dei Tassorosso, Jeff continuava a camminare da una parte all’altra della stanza, cercando di aiutare i suoi amici a prepararsi, al contrario Thad non era così entusiasta per la serata: dopo aver parlato con Sebastian, era andato subito a invitare Terry Steeval al ballo, che aveva accettato di buon grado, per la gioia di Jeff e Nick; nonostante questo, non era convinto che lo avrebbe aiutato a distrarsi. Quando Jeff vide Thad ancora intento a mettersi la camicia, si avvicinò a lui. “Thad non sei ancora pronto?! E non fare quella faccia, sarà una bellissima serata! Devi solo pensare a divertirti e a lasciarti andare con Terry!” esclamò guardandolo sorridendo. Thad gli sorrise leggermente di rimando. “Va bene, ci proverò, ma non prometto nulla. Inoltre sono solo un po’ agitato perché non lo conosco bene” “Tranquillo, vedrai che andrà tutto bene” gli rispose Jeff sorridendogli di più. Intanto, sempre nello stesso dormitorio, Trent stava parlando con Blaine. “Sono contento che hai deciso di andare al ballo con Zacharias, sicuramente ti divertirai. Vedo che comunque passate tanto tempo insieme ultimamente” esordì Blaine sorridendo all’amico mentre finiva di mettersi la giacca. “Sì, mi trovo bene con lui, anche se non è come con Hunter. Sotto alcuni aspetti è molto meglio, però le emozioni che sento sono diverse: lo vedo più come un amico che come qualcosa in più e lui lo sa, quindi abbiamo deciso di andare insieme al ballo ma solo in amicizia” mormorò Trent in risposta. “Sono contento che comunque tu stia provando a rimetterti in gioco, vedrai che sarà una serata piacevole” concluse Blaine.


Quella sera, la Sala Grande era disposta con dei piccoli tavoli, ai quali si poteva mangiare con compagni anche di casate diverse, e una grande pista da ballo oltre che con un palco per far cantare e suonare chi volesse. Quando Silente finì di parlare, Harry fece un breve discorso sulla guerra passata dell’anno prima, poi si diede inizio alla cerimonia. Dopo aver mangiato, alcuni dei ragazzi andarono subito a ballare in pista, come Nick e Jeff, Kurt e Blaine, Neville e Luna. Poco dopo si aggiunsero anche Terry e Thad, che era stato trascinato in pista dal compagno entusiasta. Sebastian, che era venuto da solo con Hunter, appena li vide dal tavolo nel quale era seduto, strinse i pugni. “So che Harwood è venuto qui con quello solo per ripicca verso di me, ma perché sta ballando insieme a lui così vicino?” borbottò a Hunter, prendendo un lungo sorso del suo drink nervosamente. Hunter fece spallucce, era troppo concentrato a guardare Trent che parlava con Zacharias qualche tavolo più in là del loro.


Nel frattempo, in un tavolo vicino, Harry era seduto con Draco a osservare i ragazzi che ballavano. Il Grifondoro era particolarmente silenzioso quella sera, nonostante fosse contento di essere lì con il Serpeverde. Draco, dal canto suo, continuava a guardarlo, senza sapere bene come parlargli: sapeva che qualcosa lo turbava perché quel giorno ricordava la battaglia avvenuta l’anno precedente, ma non sapeva bene cosa fosse e come aiutarlo. Il Serpeverde, deciso comunque a scoprire cosa avesse l’altro, stette per parlargli, quando Harry lo precedette. “Scusa se stasera sono un po’ sulle mie, ma oggi è un giorno particolare…” sussurrò girandosi a guardarlo. Draco annuì. “Se vuoi possiamo fare un giro e stare tranquilli lontani dalla confusione” gli propose. Harry sorrise e accettò la sua proposta, così i due si alzarono e andarono a passeggiare nel cortile. “È una serata davvero bella, sembrano tutti così felici a festeggiare l’anniversario della fine della battaglia… Però mi sembra di non riuscire a godermi la serata” disse Harry mentre camminavano. “Ti capisco, anche per me è stato un periodo difficile da quando è finito tutto. Per colpa di quella guerra, non posso più vedere mio padre e a volte penso a come sarebbero andate le cose se la mia famiglia avesse fatto scelte diverse. Tu sicuramente però hai vissuto la guerra più di chiunque altro, quindi immagino che sia ancora più difficile per te ricordarla” intervenne Draco. “Mi dispiace che tu abbia “perso” tuo padre, anche io quella notte ho perso la persona che più si avvicinava a un padre per me e spesso mi manca” spiegò Harry. “Non ho mai conosciuto Sirius, ma immagino che avrebbe voluto vederti felice. Quindi secondo me dovresti solo goderti la festa, lasciando da parte i brutti pensieri, ricordando solo quelli belli e creandone di nuovi più piacevoli” Harry sorrise, sentendolo. “Sì, conoscendo Sirius mi avrebbe detto di godermi il momento… Grazie Draco” sussurrò per poi baciarlo. “…Ora dobbiamo stare qua tutta la sera o mi inviti finalmente a ballare?” chiese poi il Serpeverde, staccandosi dal bacio. Il Grifondoro rise, per poi tornare dentro con lui.


Intanto, nella sala da ballo, Sebastian non riusciva a godersi la serata, perché gli occhi continuavano a cadergli su Thad e Terry, che avevano continuato a ballare insieme, così, senza neanche rendersene conto, aveva continuato a bere e iniziava ad essere poco lucido. Hunter, che comunque gli era rimasto vicino perché anche lui era giù di morale a causa della vista di Trent con Zacharias, stava notando come l’amico avesse alzato un po’ troppo il gomito, così decise di fermarlo e gli rubò l’ennesimo drink che l’altro aveva in mano. “Ehi! Quello è il mio drink, ne ho bisogno, non vedi come ballano appicciati quei due!” esclamò Sebastian, riferendosi a Thad e Terry. “Sì, ma non ti sembra di star esagerando con l’alcool? Poi rischi di fare stupidate” replicò Hunter. Sebastian sospirò e lasciò perdere. Mentre si girava per posare il drink sul tavolo, Hunter notò Trent e Zacharias che parlavano estremamente vicini, così senza pensarci, bevve il drink che aveva appena rubato a Sebastian tutto d’un fiato: forse bere non era una cattiva idea in quel momento. Sebastian lo guardò male. “Ma non stavamo esagerando?” gli domandò titubante. “Tu stai esagerando, io non ho ancora iniziato!” rispose l’altro.


Mentre stava seduto a parlare con Trent, Zacharias si accorse di come Hunter li stesse guardando. Lui sapeva che Trent era interessato a qualcun altro, ma non gli aveva mai voluto dire chi fosse. “Scusa Trent, non vorrei essere invadente, ma quel ragazzo ci sta fissando da un po’” sussurrò. Trent, sentendolo, si girò verso dove gli stava indicando, poi, vedendo che si riferiva a Hunter, si rigirò immediatamente imbarazzato. “È lui il ragazzo che ti interessa, vero?” continuò Zacharias. “Sì, ma non credo possa esserci molto tra di noi, lui non è abbastanza preso da me” affermò Trent sospirando. “Da come ti sta guardando, direi che ti sbagli. Se stringe ancora un po’ la presa sul bicchiere che ha in mano mentre ci guarda, lo spacca” “Non credo, starà pensando ad altro…” “Vediamo se mi avvicino ancora un po’ a te cosa fa…” disse Zacharias, ridendo, avvicinandosi sempre di più a Trent, per poi prenderlo per mano. Trent, rimase spiazzato da quel gesto. “Cosa stai facendo?” “Aspetta e vedrai” mormorò Zacharias, per poi dargli un bacio sulla guancia, molto vicino alle labbra. In quel frangente di tempo, Hunter, che li stava sempre osservando, notò la scena, così, preso da un moto di gelosia, si alzò di scatto e d’istinto si diresse verso di loro. Zacharias, vedendolo, sorrise e fece l’occhiolino a Trent, che non capì subito, ma che poco dopo si sentì strattonare da Hunter lontano dall’altro Tassorosso. “Stagli lontano” borbottò il Serpeverde, per poi trascinare Trent dall’altra parte della Sala.


Sebastian, poiché Hunter l’aveva lasciato da solo, aveva continuato a bere sempre di più e ora era decisamente ubriaco. I suoi occhi insistevano a guardare Thad, che era seduto al tavolo con Terry e Zacharias, dopo che quest’ultimo era rimasto da solo senza Trent. Ad un certo punto, Zacharias si alzò in piedi. “Io vado a ballare, volete venire?” domandò ai due ragazzi. Thad scosse la testa, mentre Terry annuì. “Thad, ti dispiace se vado con lui?” “No tranquillo, vai pure, divertiti” rispose Thad tranquillamente, così Terry e Zacharias andarono in mezzo alla pista a ballare. Effettivamente, Terry e Thad si erano trovati bene l’uno con l’altro, ma avevano capito che non poteva esserci nulla tra di loro. Sebastian, notando che Thad era rimasto da solo al tavolo, si alzò barcollando e andò verso di lui. “Thad” lo chiamò mettendosi in piedi di fronte a lui. “Lasciami in pace Sebastian, non ho voglia di parlarti. Non rovinarmi la serata” replicò Thad in modo secco. “Aspetta Thaddy… So che sono stato uno stronzo, ma voglio solo parlarti” continuò Sebastian, biascicando le parole e barcollando leggermente. Thad, a quel punto, si rese conto che Sebastian non era affatto lucido, così sospirò. “Sebastian sei ubriaco… Non riesci nemmeno a reggerti in piedi, dovresti andare a letto” “Vieni con me…” sussurrò il Serpeverde in risposta guardandolo un po’ confuso. “Non mi sembra il caso Sebastian” mormorò Thad, evitando il suo sguardo. Sebastian cercò di replicare, avvicinandosi a lui, ma perse l’equilibrio. Thad, vedendolo cadere, gli prese la mano, tirandolo sù. “Ti prego Thad…” sussurrò Sebastian, tenendogli la mano. Il Tassorosso lo guardò: Sebastian era davvero messo male e probabilmente non sarebbe neanche uscito dalla Sala Grande se fosse andato da solo. Così sospirò. “Va bene… Ma solo perché non ti reggi in piedi!” esclamò, per poi affiancarsi a lui, mettersi il suo braccio sulle spalle e aiutarlo a camminare, portandolo fuori dalla Sala Grande verso il dormitorio dei Serpeverde.


Intanto, Hunter stava trascinando Trent per la Sala, il più lontano possibile da Zacharias Smith, quando Trent, scocciato, si impuntò e si fermò. “Hunter, fermati! Che cosa ti è preso?” domandò, staccando il braccio dalla sua presa. Il Serpeverde si girò verso di lui. “Se non l’avessi notato, quello là ti stava per baciare!” replicò geloso. “E anche fosse? Magari volevo farmi baciare! Non avevi nessun diritto di trascinarmi via” rispose Trent guardandolo negli occhi. Hunter sgranò gli occhi per un attimo, poi si riprese. “Non è il tuo tipo, è un idiota quello lì e non ti merita” Trent, sentendolo sbuffò. “E chi mi merita? Tu? Che hai paura di farti vedere con me?!” replicò arrabbiato. Hunter abbassò lo sguardo. “So che non ti merito, ma voglio dimostrarti che posso migliorare” “Me l’hai detto troppe volte Hunter, ho smesso di crederti. …Ora se non hai più niente da dirmi, torno insieme agli altri” rispose secco il Tassorosso, facendo per andarsene. Hunter lo prese per un braccio, fermandolo, lo girò di nuovo verso di sé, avvicinandosi, e lo baciò.


In quel momento, poco lontano da loro, Nick e Jeff stavano ballando abbracciati. All’improvviso, mentre si girò, Jeff notò Hunter baciare un ragazzo, così si staccò da Nick. “Nick, ma da quando Hunter bacia i ragazzi?”. Nick alzò le spalle, poi seguì lo sguardo del proprio ragazzo su Hunter e vide che il Serpeverde stava baciando proprio Trent. “Aspetta, ma non è Trent quello?” domandò confuso. “Sì… Ma Trent non era venuto con Zacharias?” chiese stupito, per poi, a quel punto, cercare Zacharias con lo sguardo. “Ma cosa sta succedendo? Perché ora Zacharias sta ballando stretto a Terry Steeval?” esclamò appena lo vide. “Ma soprattutto: dove diavolo è finito Thad?!” Nick sospirò. “Dai, non ci pensare adesso. Tanto la prima cosa che farai domani sarà fargli l’interrogatorio” rispose per poi portarlo da un’altra parte della Sala per rimanere da solo con lui e farlo distrarre.


Appena Hunter si staccò dalle labbra di Trent, quest’ultimo lo guardò esterrefatto. “Cosa stai facendo?” “Mi è sembrato abbastanza ovvio: ti ho baciato” rispose Hunter sorridendogli. “Lo sai che ci potrebbe vedere chiunque, vero?” chiese Trent di rimando. “Volevo farlo e ho solo agito d’istinto” “Tu non agisci mai d’istinto Hunter. Probabilmente hai solo bevuto un po’ troppo e domani te ne pentirai” ribattè il Tassorosso, sospirando. “Ci penserò domani…” mormorò Hunter, per poi riavvicinarsi e tentare di baciarlo di nuovo, ma Trent si scostò. “Non posso… Mi hai già ferito tante volte, non voglio più illudermi che possa cambiare qualcosa” sussurrò affranto, per poi girarsi e andarsene prima che Hunter potesse fermarlo.


Nel frattempo, Thad era riuscito a portare Sebastian al suo dormitorio: nonostante fosse ubriaco, Sebastian si era ricordato della parola d’ordine della sua Sala Comune, così lui aveva potuto accompagnarlo fino in camera sua. “Grazie Thaddy, sei così gentile con me…” sussurrò Sebastian, lasciandosi andare seduto sul suo letto. “L’avrei fatto per chiunque Sebastian” replicò Thad, arrossendo leggermente per le sue parole. “Lo so, ma non ero sicuro che l’avresti fatto proprio per me… Mi mancano le tue attenzioni” mormorò il Serpeverde guardandolo. Thad distolse lo sguardo. “Sebastian, smettila, sei ubriaco. Non dire cose che non pensi” borbottò. “Sei così bello, Thaddy… Ti voglio così tanto…”. A quelle parole il Tassorosso divenne completamente rosso. “…Riguardo a quello sei stato piuttosto chiaro. So che ti interesso solo per quello. Per te sono solo uno dei tanti. Un giocattolino da usare quando ti annoi” disse sospirando. Sebastian scosse la testa. “No, non lo sai. Da quando siamo stati insieme, tu mi hai incasinato la testa. Vorrei sempre e solo te” ammise. “Non prendermi in giro. Se fosse così non mi avresti trattato in quel modo e non saresti andato con altri, sai benissimo che mi sei sempre piaciuto” replicò Thad. “Non mi è mai capitato prima… Volevo dimenticarti, ma quando provavo ad andare con qualcun altro, continuavo a pensare a te. Sei l’ultima persona con cui sono stato” confessò Sebastian, ammettendo finalmente di aver mentito sul fatto di essere andato con altre persone. A quella confessione, Thad sbarrò gli occhi: non si aspettava che Sebastian potesse aprirsi in quel modo. Questo però non cambiava le cose, il Serpeverde l’aveva comunque trattato male e se davvero fosse stato interessato a lui probabilmente si sarebbe comportato in modo diverso. “…Questo non giustifica il tuo comportamento, mi hai ferito più volte” rivelò. Sebastian, che ormai si era sdraiato nel letto ed era mezzo addormentato, aveva sentito debolmente le ultime parole dell’altro. “Lo so… Ma non mi è mai piaciuto così tanto qualcuno prima di te” mormorò per poi chiudere gli occhi. Thad, sentendolo, sospirò di nuovo. “…Se solo tu fossi così gentile e aperto anche di solito…” sussurrò, poi sentì dei passi dietro di sé, così si girò e vide Hunter, che era appena tornato dalla festa. “Che ci fai tu qui?” gli domandò l’altro Serpeverde. “Niente, ho solo riportato Sebastian. Me ne stavo andando” borbottò frettolosamente, per poi uscire e tornare al suo dormitorio. Hunter vedendolo uscire sorrise leggermente, poi si girò verso Sebastian che stava già dormendo. “Alla fine ubriacarti ha dato i suoi frutti” disse, per poi cambiarsi e mettersi anche lui a letto.
  
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