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Autore: Andrea Micky    08/12/2020    1 recensioni
Questa mia vecchia fan fiction, risalente all'estate 2015, si ricollega all'episodio "Il mistero di Villa Northwest", quando la Dippifica era una possibilità concreta.
GRAVITY FALLS and relative characters are copyright of DISNEY
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dipper Pines, Pacifica Northwest, Sorpresa, Stanford Pines, Stanley Pines
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un'ospite speciale
by Andrea Micky

Dopo il ritorno del fratello di Stan, le cose si erano normalizzate per la famiglia Pines.
Stan era riuscito a sistemare le cose coi federali ed era tornato a gestire il Regno del Mistero, mentre suo fratello Stan 2 (così lo aveva soprannominato Mabel) si era ritirato nel laboratorio sotterraneo per sistemare alcune “faccende di famiglia”.
Ma il cambiamento più sconvolgente per Dipper doveva ancora arrivare.

La famiglia Pines ,escluso Stan 2, era seduta a tavola e aveva appena concluso la cena.
“Ottima cena, prozio Stan” si congratulò Mabel.
“Grazie! Adesso però dobbiamo decidere chi getterà via la spazzatura” disse Stan, sigillando il sacco dei rifiuti.
“É il mio turno” si offrì Dipper.

Dipper aveva appena gettato il sacco dell'immondizia nel bidone quando una voce alle sue spalle disse tristemente “Ciao Dipper”.
Stupefatto il ragazzino si voltò, ritrovandosi faccia a faccia con Pacifica Northwest, munita di una grossa valigia.
“Pacifica! Cosa ci fai qui?” domandò sorpreso il giovane Pines.
“Oh Dipper, dopo essermi ribellata ai miei genitori aprendo i cancelli di Villa Northwest a tutti, mi hanno cacciata di casa” spiegò Pacifica singhiozzando.
“Ma é terribile. Ed ora dove andrai?” le domandò Dipper.
Timidamente, la ragazzina replicò “Non ho altri posti dove andare. E così, avevo pensato di chiederti se...”.
“Non aggiungere altro: puoi restare da noi quanto vuoi” l'interruppe Dipper.
“Davvero? Grazie mille” gioì Pacifica, abbracciandolo.
Il ragazzo rimase sorpreso per alcuni secondi, ma poi ricambiò quel gesto abbracciando a sua volta Pacifica...nei cui occhi brillò (letteralmente) una strana luce.

Per sdebitarsi dell'ospitalità, Pacifica promise che avrebbe svolto qualche lavoretto di casa; e la mattina dopo era al suo posto di lavoro, munita di scopettone e secchio dell'acqua.
“Ma come si usa questo coso?” domandò Pacifica, rimirando lo scopettone.
“Ti faccio vedere io” si offrì Dipper che ,dopo aver pulito una piccola porzione di pavimento, restituì l'utensile a Pacifica.
“Grazie!” disse, lei arrossendo un poco perché Dipper le aveva sfiorato le dita.
Anche Dipper arrossì un poco, ma si limitò a rispondere “Non c'é di che”.

Nei giorni seguenti, Pacifica fece del suo meglio per svolgere i lavori che le venivano affidati e se qualche volta incontrava qualche difficoltà, poteva sempre contare sull'aiuto di Dipper.
SEQUENZA DI MONTAGGIO: Pacifica cerca di sollevare un pesate sacco e Dipper l'aiuta; Pacifica sta pulendo un finestra e Dipper le riempie il secchio quasi vuoto; Pacifica raccatta i rifiuti lasciati dai turisti e Dipper le da una mano.
La complicità fra i 2 non era sfuggita agli altri lavoratori del Regno del Mistero, che non mancarono di fare qualche commento malizioso.
La più coinvolta nella situazione fu Wendy, che pensò “Alla fine la sua cotta per me gli é passata”.

La porta del laboratorio sotterraneo si aprì e comparve Stan, con in mano il vassoio della cena del fratello.
“Ti vedo particolarmente soddisfatto” commentò Stan 2, sollevando lo sguardo dall'oggetto che stava costruendo.
“Si tratta di Dipper: ha una nuova e ricca quasi fidanzata” spiegò Stan, con una certa soddisfazione.
“Ti consiglio di stare attento a quella ragazzina bionda. L'ho tenuta d'occhio con le telecamere di sorveglianza e in lei c'é qualcosa che non mi convince” ribatté Stan 2, rimettendosi ad armeggiare sulla sua nuova invenzione.
“Forse stavolta ti preoccupi per niente” disse Stan, posando il vassoio ed andandosene.
Stan 2 non replicò, limitandosi a pensare “Spero di fare in tempo, perché se ho ragione  presto saremo tutti in pericolo” .

La giornata di lavoro si era conclusa e Dipper stava finendo di mettere a posto alcuni gadget per turisti, quando Pacifica gli chiese “Dipper, posso parlarti un momento?”.
“Ma certo” disse lui.
Timidamente, Pacifica disse “Ecco....tu sei stato molto gentile con me. E volevo ricambiare la tua gentilezza con un'uscita....noi 2 soli”.
Quell'offerta sbalordì molto Dipper che rispose “Beh, io...accetto volentieri il tuo invito”.
“Grandioso! Lasciamo qualche minuto per prepararmi, poi andremo in un posto meraviglioso” promise Pacifica.
Mentre la ragazzina si allontanava, Dipper la fissò ed un piccolo sorriso gli illuminò il volto.
“Oh-oh! Il tuo primo appuntamento” lo stuzzicò Mabel, sbucandogli da dietro le spalle.
“Non esagerare: quella di stasera sarà una semplice uscita fra amici” obbiettò infastidito Dipper.
“Come no” ridacchiò maliziosamente Mabel.

Pacifica stava pettinandosi i capelli, quando Mabel le chiese “Ti serve aiuto?”.
“No grazie, ho quasi fatto” rispose Pacifica, riponendo la spazzola e cercando di prendere una salvietta.
Mabel si voltò per alcuni istanti e sentì Pacifica brontolare “Ugh, e questo che ci fa qui?”.
Mabel si voltò e notando l'oggetto responsabile di quella reazione spiegò “Ah, quella é una marionetta che avevo costruito per uno spettacolo che non é andato bene”.
“Scusa la mia reazione, ma le marionette risvegliano in me brutti ricordi” spiegò Pacifica, alzandosi.
“Non preoccuparti. E buona fortuna per il tuo appuntamento con mio fratello” le augurò Mabel.
“Davvero non ti disturba il fatto che esca con lui?” domandò Pacifica.
“Una volta la cosa mi avrebbe infastidito, ma ora che sei cambiata mi fa piacere” ammise Mabel.
“Grazie! Sei una vera amica” disse Pacifica, prima di andarsene.
Mabel annuì soddisfatta, ma in quella una voce femminile alle sue spalle disse “Mabel, aiutami”; stupefatta, la giovane Pines si voltò e vide la sua marionetta fluttuare in aria.

Una volta soli, Pacifica condusse Dipper al promontorio di Gravity Falls.
“Eccoci arrivati” annunciò Pacifica.
“Wow, che bel panorama” ammise Dipper, estasiato.
Pacifica si sedette su una roccia vicina al bordo del dirupo e fece cenno a Dipper di accomodarsi di fianco a lei.
Il ragazzo non si fece pregare, ed una volta seduto vicino a Pacifica lei gli disse “Sai Dipper, ho conosciuto tanti ragazzi in vita mia. Ma erano tutti dei ruffiani, interessati più al mio nome anziché a chi ero veramente. Ma tu sei diverso da loro”.
“Ah si? E perché?” domando Dipper, sudando.
“Perché tu ti sei interessato a chi ero veramente e fin da subito mi hai detto ciò che pensavi davvero pur di aiutare tua sorella” spiegò Pacifica.
E senza aggiungere altro, Pacifica baciò Dipper sulle labbra; e colto di sorpresa, il ragazzo non si rese conto che la giovane Northwest stava allungando un braccio verso il Volume 3, che Dipper portava sempre con sé nel suo gilet...

“Dipper, sta attento!” gridò allora la voce di Mabel.
Stupefatto, Dipper si riscosse dal suo torpore e vide il prozio Stan e Mabel arrivare a tutta velocità sulla golf car.
“Ma che succede?” domandò sorpreso Dipper.
“Quella..cioé lui non é chi dice di essere” cercò di spiegare concitatamente Mabel.
Solo allora Dipper notò che la sorella aveva in mano la sua vecchia marionetta, che si mise a fluttuare in aria dicendo “É vero Dipper: quella non sono io”.
Stupefatto, Dipper riconobbe che la marionetta aveva parlato con la voce di Pacifica e rifletté “Ma se tu sei la vera Pacifica, allora lei é...”.
“Speravo che la recita durasse un po' di più” brontolò “Pacifica” mentre i suoi occhi diventavano gialli e le sue pupille si allungavano.
“Tu sei Bill” esclamo Dipper, pronto ad avventarsi su di lui.
Ma posizionandosi sul ciglio del dirupo, Bill/Pacifica disse beffardo “Io non lo farei, o il corpo della tua amica si sfracellerà di sotto”.

“Perché hai fatto tutto questo?” domandò Mabel.
Ghignando, Bill spiegò “É  semplice: dovevo distruggere il volume 3 per fermare le indagini di tuo fratello, che ho sempre tenuto d'occhio. Così ho notato che fra lui e la figlia dei Northwest si stava formando una certa intesa, che ho pensato di sfruttare a mio vantaggio: grazie ad una serie di accordi di poco conto, mi sono procurato un corpo umano con cui presentarmi ai Northwest,  proponendo loro un vantaggioso affare. Sfortunatamente, non precisai che fra le mie clausole c'erano la loro figlia ed il congelamento in caso di un loro disaccordo”.
“Sei un vigliacco: ridai subito a Pacifica il suo corpo e libera la sua famiglia” ordinò Dipper.
“Oh certo, ma tu dovrai darmi in cambio il tuo libro” ribatté Bill.
“Non farlo, Dipper” intervenne il prozio Stan.
“Non sei in condizione di dare ordini, Stan. Avresti dovuto prepararti meglio prima di venire qui” commentò Bill.
A quelle parole, Stan sorrise chiedendo “E chi ti dice che non l'abbia fatto?”.
Nello stesso istante, da dietro una roccia sbucò Stan 2 armato di uno strano fucile, con cui sparò un raggiò di luce verso Bill/Pacifica; come risultato, Bill venne separato dal corpo di Pacifica, in cui la forma spettrale della ragazza rientrò subito.
“Ti avevo riconosciuto quasi subito, Bill. E così, ho preparato quest'arma per fermarti” spiegò Stan 2, prendendo la mira.
Il demoniaco triangolo ribatté “Ottimo lavoro vecchio mio, ma non é ancora finita”.
E senza aggiungere altro, Bill si raggomitolò su se stesso e svanì nel nulla.

Rientrata nel suo corpo, Pacifica si ritrovò sbilanciata e rischiò di cadere, ma per fortuna Dipper le corse vicino e la prese in tempo.
“Grazie” disse lei, arrossendo.
“Prego. Adesso che Bill é sconfitto, potrai tornare a casa” disse Dipper.
“Ma i miei sono stati congelati da Bill per evitare intromissioni nel suo piano” ricordò Pacifica.
“Con la sconfitta di Bill sono tornati normali, quindi non preoccuparti per loro” la rassicurò Stan 2.

La golf car  si fermò davanti al cancello di Villa Northwest.
“Grazie per il passaggio” disse Pacifica scendendo.
“Ti porto io la valigia” si offrì Dipper, seguendola.
I 2 camminarono fino all'entrata della Villa, dove Pacifica disse “Ah Dipper, riguardo a quello che é successo in questi giorni....”.
“Fingiamo che non sia accaduto nulla. E quando sarà il momento...” l'interruppe Dipper.
“Già” concordò lei.

Mentre i Pines rincasavano, Dipper chiese “Ehi prozio Stan 2, non ce lo hai ancora detto, ma come mai conosci Bill?”.
Cupamente, Stan 2 spiegò “Quando usammo per la prima volta il portale, ci ritrovammo in una dimensione onirica comandata da Bill. E quel demone vide nel nostro portale il mezzo per fondere mondo reale ed irreale fra loro, diventando così una vera e propria divinità”.
“Ma noi glielo impediremo” promise Dipper.

Tornato nella sua dimensione, Bill fece apparire un trono su cui sedersi e disse “La famiglia Pines si sta rivelando una vera spina nel fianco. Ma nulla m'impedirà di realizzare il mio piano”.
E mentre pronunciava queste parole, Bill materializzò davanti a sé 2 globi che fuse fra loro; e il piccolo triangolo contenuto in uno dei 2 divenne gigantesco.

FINE

Grazie all'impianto di sicurezza della villa, i coniugi Northwest seguirono tutta la conversazione fra Dipper e Pacifica.
“Nostra figlia si sta innamorando di un plebeo. Cosa abbiamo sbagliato con lei?” domandò il signor Northwest, mettendosi le mani nei capelli.
“Stai calmo caro: é una semplice fase passeggera” lo tranquillizzò la consorte...prima di scolarsi a collo un'intera bottiglia di whisky.

   
 
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