Film > The Big Four
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Autore: Spirit734    10/12/2020    1 recensioni
[FIC IN REVISIONE]
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Jack Frost viene spedito per errore nel passato, causando un inverno perenne. Lungo il sentiero Merida fa conoscenza di Hiccup e Sdentato, atterrati nel suo territorio in seguito ad una brutta tempesta di neve, Rapunzel riceve la "spiacevole" visita di una famosa intagliatrice e chiedendole aiuto per vivere una bella avventura, la strega la spedisce da una sua vecchia conoscenza dai capelli rossi.
Ma un nuovo e potente nemico minaccia di distruggere il clan Dumbrock, riusciranno i quattro ragazzi a collaborare e fermarlo prima che sia troppo tardi?
Spero di avervi incuriositi!
Genere: Azione, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Sorpresa
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 33:
 

Tempo di cambiamenti: parte 2



 
 




Merida guidò il cavallo verso la foresta, ripercorrendo le stesse vie che fece con i suoi amici ed inaspettatamente si sentì meglio, quasi come se fosse sulla strada giusta, non si sentì triste, ripercorrendo quei sentieri le affiorarono i ricordi ma fu una sensazione completamente diversa, si sentì bene, libera e felice.
Alla fine chiese ad Angus di fermarsi, gli diede una veloce carezza prima di scendere e camminò, questa volta non ci furono i fuochi fatui a guidarla, semplicemente ci arrivò col solo istinto, come se una parte di lei conoscesse quel percorso.
Una volta spostato un cespuglio si trovò davanti la casa della strega, probabilmente sarebbe dovuta tornare indietro, perfino Angus nitrì agitato, quasi come se volesse avvertirla di non avvicinarsi, visti i precedenti dell'anno scorso, ma nella mente di Merida frugava un'idea e per quanto cercasse di allontanarsi, sentiva che doveva restare.
Doveva parlare con la strega.
A passi lenti si avviò verso la porta e appena sfiorò il pomello avvertì un bruciore tremendo che le attraversò tutto il corpo, tolse di getto la mano per controllarsela e sperare non si fosse bruciata, ma quando la esaminò non vide nessuna ferita.
"Strano..." Pensò tra sé, vide poco più in la Angus che si agitò, richiamandola, Merida gli fece cenno di calmarsi e, fissando ancora la maniglia, rimise la mano per aprire la porta, avvertì nuovamente quel bruciore ma questa volta non si ritirò, aprì di getto la porta e con un balzo entrò in casa. La porta si chiuse di scatto e una volta aperto gli occhi, vide davanti a lei un'enorme stanza piena zeppa di oggetti intagliati a mano, libri, pentoloni.
Insomma, il perfetto covo di una strega.
Si guardò attorno con curiosità, guardando con attenzione i vari libri sugli scaffali e dando una veloce occhiata al pentolone al centro della stanza.
"M_Ma cosa?!" 
Si voltò e vide la strega con gli occhi sgranati e la bocca aperta "Come diamine hai fatto ad entrare?!"
Merida la guardò confusa "Ho semplicemente aperto la porta"
"No no no no" Si avvicinò a lei "Impossibile cara. Ho messo un sigillo apposta per non farmi vedere, oggi il negozio è chiuso!"
Il corvo volò nella stanza ed atterrò sulla folta chioma della rossa "Forse hai sbagliato di nuovo incantesimo! Dovresti scriverteli da qualche parte una buona volta!"
La donna sbuffò, facendogli cenno di zittirsi.
Merida nel frattempo cercò di scrollarsi di dosso il corvo e portò nuovamente l'attenzione sulla strega "Io...Non so come sia finita qui. Sentivo che dovevo parlarti e..." Si fermò "Ti ho trovata!" Disse semplicemente.
"Molto strano" La donna la guardò sospettosa, finché sembrò venirle in mente un'idea "Oh beh! Immagino tu sia qui per saldare il conto della tua amichetta"
"Ehm..." Merida scosse il capo ed indietreggiò "In questo momento non ho portato nulla"
La strega borbottò qualcosa e il corvo prese parola, zampettando sulle sue spalle "Te lo dicevo io che dovevamo farci pagare in anticipo. Non mi dai mai retta!"
"Zitto tu" Con un veloce gesto con le mani fece chiudere di scatto il becco all'animale, impedendogli di parlare. Merida la fissò meravigliata.
"Allora puoi anche andartene. Il negozio è chiuso" Diede una veloce occhiata al pentolone, prendendo in mano un vecchio libro "Ho molte cose da fare, incantesimi da preparare" Con un gesto della mano aprì di scatto la porta d'ingresso e le fece cenno di uscire.
Inizialmente Merida fece qualche passo per allontanarsi, ma osservando con più attenzione attorno a sé, le venne in mente un'idea forse perfino troppo folle per lei. Ma voleva provarci.
Si voltò nuovamente verso la donna "Insegnami"
Silenzio.
Sia la strega che il corvo osservarono sconvolti la ragazzina.
"Co...Come hai detto?" Boccheggiò l'altra, mentre il corvo tentò invano di aprire finalmente il becco.
"Intendo proprio quello che pensi" Disse convinta la rossa "Insegnami la magia"
La strega continuò a fissarla sconvolta, mentre con un altro schiocco di dita liberò dall'incantesimo il povero corvo.
"E' pazza!" Urlò l'animale, balzando come un forsennato sulla testa della vecchia "La ragazza è completamente impazzita!"
Merida sembrò quasi infastidita "Perché?"
"Questa volta non ti do torto" Rispose l'altra, ignorandola "Non ho bisogno di personale, riesco a malapena a pagare te!"
"Tu non mi paghi affatto!" Gracchiò il pennuto, sbattendo violentemente le ali.
"Ascoltatemi!" Urlò l'altra, attirando finalmente l'attenzione su di lei "Perché non puoi insegnarmi? E' forse una questione di nascita? O devo superare qualche prova?"
La strega si mise a ridere "Assolutamente no!" Detto ciò si allontanò in un'altra stanza per poter sistemare sugli scaffali altre statuette in legno. Merida la seguì senza esitazioni "Diventare una strega non è facile, ci sono dei vincoli da rispettare e soprattutto" Si voltò verso di lei "Non potrai avere una vita come una comune mortale"
Merida inarcò le sopracciglia "M_mortale?" La fissò "Quanti anni hai?"
"Venticinque!" Rispose con un sorriso a trentadue denti
Ma l'altra la osservò dubbiosa "Quanti anni hai...Veramente?"
A quel punto il sorrisone della strega scomparve "Non prenderti troppa confidenza" Detto ciò le fece cenno di andarsene, muovendo con la magia la scopa per farla allontanare "Torna al tuo castello, e di a quei stupidi fuochi fatui di non spedirti più a casa mia per queste sciocche richieste!"
"Ma non sono stati i fuochi fatui a condurmi qui!" Esclamò Merida, cercando di bloccare la scopa prima che la buttasse fuori "Sono arrivata da sola!"
Sentendo quelle parole la strega fermò l'oggetto, poi con un'incantesimo non verbale fece volare velocemente la ragazza verso di lei "Sei...Arrivata da sola?"
Merida annuì.
"Hai trovato questo posto senza l'aiuto di nessuno?" Domandò perplessa
"E' un problema?" Domandò preoccupata "Anche l'ultima volta l'ho trovato da sola"
L'altra si illuminò "Ah giusto.." guardandola poi severamente "A proposito, ti aggiungo al debito la completa ristrutturazione della casa"
"Potrei ripagartela lavorando per te" Disse Merida con un leggero sorrisetto
La strega ci pensò su, finché il corvo iniziò a volare attorno a loro "Non ci starai seriamente pensando? Non è ancora pronta!"
"Non avrebbe trovato la mia casa se non fosse legata alla magia" borbottò 
"Sei troppo vecchia per un'apprendista" Gracchiò l'animale "Ricordi l'ultima volta?"
"Ti prego!" Esclamò la rossa "Voglio imparare a fare gli incantesimi! Voglio poter proteggere le persone che amo, io.."
"Mi pare che tu sia molto brava con l'arco" Ammise la donna, dando una veloce occhiata alla faretra.
"Solo l'arco non mi avrebbe salvato da quei draghi" Si difese Merida "E poi.." Si fermò, guardandosi attorno "Potrei essere una brava assistente. Ti potrei stupire"
"Oh mia cara" Ridacchiò "Lo hai già fatto chiedendomi di essere la mia apprendista. La magia non è un gioco" Prese dallo scaffale una statuetta in legno con le sembianze di una donna dal lungo mantello e due corna "Ho già avuto un'apprendista in passato, ma ahimè, fu corrotta dalla magia nera.."
La giovane osservò con attenzione quella figura "A me non accadrà'"
"Tzè, come no!" Gettò la statua in un angolo e si allontanò "Non posso rischiare ragazza. La magia non è una passeggiata a cavallo, richiede costanza ed impegno" Si voltò verso di lei, sorridendole "Ed io sono molo severa!"
"Sono abituata" Esclamò convinta, ricordandosi gli insegnamenti di sua madre "Potrei essere la migliore apprendista che tu abbia mai avuto! Non puoi saperlo!"
Il corvo volò sopra le due, rivolgendo il suo sguardo alla padrona "Forse potremo farle un periodo di prova"
La strega lo fissò stranita "Ora hai cambiato idea?"
"Potrebbe lavorare gratis" Continuò l'animale "Così avrai finalmente una dipendente e non dovremo sborsare un centesimo"
La vecchia si portò una mano sul mento, pensandoci per diversi secondi. Merida nel frattempo la guardò speranzosa.
"D'accordo" Disse a bassa voce, ma la ragazza riuscì a sentirla pienamente e non poté fare a meno di sorridere 
"Sul serio?"
"Potrei metterti alla prova" Disse pensierosa "Vedremo come va"
Merida quasi non stette nella pelle, ma la strega fermò la sua euforia prendendola per un braccio e facendola chinare verso di lei "Ma ti avverto. Se deciderai di prendere questa strada, non si torna più indietro. Il tuo destino cambierà completamente"
"E' quello che voglio" Esclamò seria "Questa può essere la strada giusta per me. L'ho avvertito dal momento che ho messo piede nella foresta" La donna sciolse la presa su di lei, permettendole di allontanarsi di un passo.
"Sento di star cambiando veramente io.." Si portò una mano al petto, lanciando un breve sguardo alla strega "Volevo delle risposte e sei riapparsa tu. Non può essere un caso."
"Oh mia cara. In tutti i miei lunghi anni, non ho mai fatto un incontro che sia casuale"" La strega si scambiò una breve occhiata col corvo "La magia si può insegnare, ma serve di base un gran cuore, il percorso sarà difficile.."
"Fafnir potrebbe tornare un giorno" Disse seria Merida "E se arrivasse un nemico ancora più pericoloso?"
"Potresti diventare abbastanza forte da proteggere chiunque tu voglia" Continuò "Anche io ho sentito il richiamo della magia da giovane, avrò avuto più o meno la tua età" Sospirò la strega "Mi sono sempre sentita diversa, e solo quando feci il mio primo incantesimo capì davvero a cosa fossi destinata" Si fermò.
"Se non lo desiderassi veramente, non mi avresti mai trovata. Tutto succede per una ragione" La guardò e sorrise "Non a caso ci siamo incontrate"
Merida la fissò e dopo pochi istanti, annuì sicura "Voglio provarci"
"Perfetto" Esclamò, spazzando via le fiammelle davanti a loro "Ci vediamo qui ogni mattina tranne il giovedì, ho il mio corso di ballo"
"Ci prova" Gracchiò il corvo "Ma non è molto portata"
La strega con un veloce incantesimo lanciò nuovamente un oggetto contro il povero animale per zittirlo. Merida dovette trattenere una risata e si voltò verso la donna, ringraziandola con lo sguardo.
"Dovrai lavorare molto" Ghignazzò "Non sarà il genere di lavoro adatto ad una principessa"
Merida alzò le spalle "Non sono mai stata una principessa come le altre"
Si scambiò un'occhiata con la strega, che non poté fare a meno di sorriderle compiaciuta "Oh, su questo sono convinta"



 
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"Che ne pensi?" Domandò speranzosa Rapunzel, voltando lo sguardo verso il piccolo amichetto sopra un tavolino.
Pascal osservò con attenzione il dipinto davanti a lui, inclinando la testa prima a sinistra e poi a destra, socchiuse i piccoli occhietti e si concentrò, squadrando in particolar modo i dettagli. Rapunzel rimase ferma a guardarlo con un sorriso stampato sul volto e cercando di trattenersi nel saltellare per l'euforia.
Alla fine il camaleonte annuì, pieno di ammirazione ed alzò la zampetta mimando un gesto di approvazione, il sorriso della ragazza si fece più largo e a quel punto non trattenne un breve saltello dalla gioia.
"Che bello!" Posò su un tavolo il pennello, la tavola di colori e si allontanò di qualche passo per osservare appieno il suo ultimo lavoro.
"Almeno abbiamo trovato un soggetto per questa parete" Sorrise all'amico, mentre alzò lo sguardo per osservare con orgoglio il dipinto "E in questo modo terrò questa avventura sempre con me"
Pascal la osservò sorridente ed insieme si unì a lei ad osservare il silenzio il lavoro.
Poche settimane dopo il suo ritorno, Rapunzel decise di occupare il tempo a disposizione dipingendo finalmente quella parete che da anni necessitava di un soggetto. Spesso pensava a loro, a come se la stessero passando Hiccup e Sdentato a Berk, a Jack fare qualche scherzetto qua e la e a Merida cavalcare per la foresta con Angus.
Pensò anche alla regina e al re, ad Astrid e a tutti gli altri vichinghi, ai tre fratellini di Merida, ai cuccioli di draghi Pescatori e alla loro mamma, ai Guardiani.
Li pensava spesso, con malinconia sì ma cercando comunque di non cadere nella tristezza, non sarebbe servito a nulla.
Era grata alla strega per quell'incantesimo e sebbene non ne avesse la certezza, sentiva che un giorno li avrebbe ritrovati.
Ma nel frattempo li teneva stretti nei suoi ricordi e nella parete di casa sua. Si dedicò molto a quel dipinto, cercando di ricordare ogni dettaglio, ogni lineamento delle persone con cui interagì.
E mentre osservò con nostalgia la parete, pensò che forse da quel giorno si sarebbe sentita meno sola tra quelle mura, pensando alla sua avventura e a quelle che le riserverà il futuro.
Perché ora aveva un nuovo sogno e sarebbe uscita prima o poi, per vedere anche quelle magnifiche luci e raccontare agli altri di quanto siano belle da vicino.
Avrebbe fatto tutte quelle cose, era solo una questione di tempo.


 
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"E poi ho congelato quel lucertolone dalla coda al muso. Non darà fastidio per molto tempo, il mio ghiaccio non si scioglie tanto facilmente"
"Wow!" Esclamò esterrefatto Jamie.
Una volta tornato al suo tempo, Jack lo andò immediatamente a trovare, anche se teoricamente avrebbe dovuto aspettare parecchi mesi prima di rivederlo, essendo ormai passato l'inverno da diversi giorni. Ma non riuscì a stare nella pelle, doveva assolutamente raccontare a qualcuno della sua avventura, qualcuno che esultasse con lui, che capisse il suo stato d'animo, e così pensò istintivamente al piccolo Jamie, da quando strinsero amicizia ogni tanto passava da lui a raccontargli qualche aneddoto buffo e si era sempre dimostrato un gran ascoltatore.
Come in quel caso.
Si trovarono nel giardino, prima dell'arrivo di Jack, Jamie stava sistemando un paio di giocattoli al loro posto, in modo che sua sorella non inciampasse una volta tornata a casa con sua madre, Jack si sedette sopra la staccionata e si mise a raccontare con enfasi tutta la sua strana avventura nel passato, senza tralasciare nulla.
Per Jamie fu come ascoltare la trama di un film, rimase così colpito che ad un certo puntò abbandonò i suoi lavori per dedicarsi completamente all'ascolto di quella storia.
"Ed ora eccomi qui!" Concluse Jack, prendendo successivamente un breve respiro. Aveva parlato un sacco, ma finalmente era riuscito a raccontare tutto quanto.
L'altro lo fissò ancora per qualche istante, poi sul suo volto si formò un enorme sorriso "E' incredibile Jack! Come avrei voluto esserci anche io!"
Il ragazzo inarcò un sopracciglio "Quale parte di "Draghi voraci" non hai compreso?"
"Hai detto bene, draghi! DRAGHI!" Disse sognante "Quanto avrei voluto vederne uno!"
Vedendolo così esaltato quasi gli venne da ridere, in quel momento gli ricordò tantissimo l'esuberante Rapunzel.
"La prossima volta che faccio un viaggio nel tempo ti avverto" Ironizzò lui
"Davvero lo rifarai?" Domandò speranzoso Jamie, il sorrisetto di Jack sparì un pochino "E' complicato"
Jamie lo fissò dubbioso "Perché? Non puoi fare avanti e indietro?"
"Tempo mi ucciderebbe" Esclamò lui "Metaforicamente parlando"
L'altro continuò a guardarlo, non comprendendo pienamente i suoi dubbi.
"Sono il Guardiano del divertimento in questo tempo, la non esisto ancora"
"Ma esisti per loro o sbaglio?" Disse semplicemente Jamie
Quelle parole lo fecero riflettere, lasciando tra loro un breve silenzio che venne spezzato solo dalle successive domande del ragazzino.
"Quindi non li rivedrai più?"
Jack si sporse per parlare ma per la prima volta non seppe cosa dire, la collana penzolò fuori dalla sua felpa e lui la afferrò di getto, gli diede un'occhiata e con un dito passò sull'incavo dei disegni.
Una parte di lui avrebbe voluto dare ragione a Jamie, in effetti cosa poteva impedirgli di tornare ogni tanto per una breve visita, non avrebbe trascurato il suo lavoro e avrebbe comunque rivisto tutti gli altri. O almeno alcuni di loro, l'ubicazione di Rapunzel rimaneva un mistero perfino da lei stessa.
Ma purtroppo non era sicuro se questo avrebbe causato altri guai temporali. 
Avrebbe parlato con Padre Tempo, forse c'era davvero una soluzione.
Tutti quei pensieri lo fecero completamente dimenticare della presenza di Jamie che, a differenza sua, non smise di guardarlo "...Jack?" Domandò preoccupato.
"Forse non hai tutti i torti" accennò un lieve sorrisetto e strinse tra le mani la collana "Ma rischierei parecchio"
"Questo non ti ha mai fermato" Disse sorridente l'amico.
Ad un tratto sentirono un paio di voci in lontananza, quando i due si voltarono, videro due ragazzine della stessa età di Jamie fargli un cenno con la mano per salutarlo.
"E' vero! Me l'ero dimenticato" Improvvisamente Jamie corse da una parte all'altra del giardino, tirando fuori un guanto dallo zaino "Dovevo vedermi con gli altri per una partita!"
"Adesso giochi anche a baseball?" Domandò divertito Jack 
Jamie arrossì appena mentre si sistemò il cappello "Un pochino. Sai, gioca anche Rosie e cosi.."
"Ah...Vuoi fare colpo" Ridacchiò l'altro.
Jamie arrossì ancora di più e alzò le spalle, fingendo che non gliene importasse "No è che sai...E' divertente!" Si fermò "Anche se devo ancora imparare a giocare"
Jack annuì divertito, puntando poi lo sguardo sulle sue ragazzine che nel frattempo si allontanarono per parlare "E quale sarebbe tra le due la famosa Rosie?"
Jamie si voltò di scatto e gli si avvicinò facendogli un lieve cenno col capo "E' quella con la maglia azzurra. Ma non farti vedere!"
"Non possono vedermi, non questi tuoi amici per lo meno" Disse Jack, completamente divertito dall'atteggiamento imbarazzato del suo amico, diede poi un veloce sguardo per cercare la ragazzina, come disse Jamie, indossava una maglia azzurro chiaro e un paio di jeans lunghi, aveva dei capelli rossi, coperti da un cappello simile a quello che aveva Jamie. Forse sarà stato il colore dei capelli o il suo atteggiamento, ma per un breve istante gli ricordò molto Merida, nonostante i suoi capelli fossero completamente lisci.
La vide chiacchierare amichevolmente con un'altra ragazzina dai lunghi capelli castano chiaro, un vestito rosa pallido e con in mano una macchina fotografica.
Istintivamente pensò a Rapunzel e alla sua passione per l'arte, una volta gli raccontò di aver dipinto quasi tutto l'interno della sua torre.
Alle due si unì un terzo elemento, questa volta un ragazzo dai capelli scuri, maglietta bianca e jeans, leggermente più alto rispetto a loro, teneva stretto tra le mani un guinzaglio ed improvvisamente un enorme cane scuro, probabilmente incrociato con un alano, balzò verso le due ragazzine, il ragazzo sembrò parecchio in difficoltà a tenerlo fermo, il cane continuò a girare attorno al gruppetto con euforia, scodinzolando come un matto e riempiendoli di feste.
"Zack, di al tuo orso di calmarsi!" Disse Rosie mentre cercò di levarsi di dosso la bava dell'animale.
"Diglielo tu, non mi ascolta!" Piagnucolò l'altro ragazzo
Lei portò le mani ai fianchi, sorridendo appena "Abbiamo una partita, perché te lo sei portato?"
"Voleva uscire" Disse semplicemente lui, mentre fece cenno al cagnolone di raggiungerlo per dargli un'affettuosa carezza sulla testa "Non voglio lasciarlo solo tutto il giorno. Rachel si è offerta di tenerlo durante gli allenamenti"
Rosie lanciò un'occhiata all'amica che sorrise impacciata "Perché gliele dai sempre vinte?"
"Per me non è un problema" Ammise Rachel "Devo solo fare un paio di foto, mi terrà compagnia"
La rossa alzò le spalle "Come vuoi"
Quel ragazzo ed il suo cane portarono immediatamente al ricordo di Hiccup e Sdentato
Jamie intanto continuò a guardarlo perplesso "Ti sei di nuovo incantato?"
Questa volta Jack si riprese subito e rivolse al ragazzino un sorrisetto "Una specie, non farci caso. Vai a divertirti"
"Sicuro?" Domandò stranito
Jack rise e si alzò in piedi sopra la staccionata "Tanto avevo da fare, devo andarmene prima che la Marmotta scopra che sono tornato a rovinargli la primavera!"
Jamie sgranò gli occhi "La M_marmotta?" ma successivamente i richiami di Rosie attirarono la sua attenzione.
"Ehi Jamie!" Urlò Rosie " Ci raggiungi?"
"Si arrivo!" mentre uscì fuori dal giardino di casa, diede un ultimo sguardo a Jack "Ci vediamo allora"
"Assolutamente" Si sorrisero e poi Jamie corse verso il suo gruppo di amici, venendo poi assalito dalle feste del cagnolone. Sarà stato il modo di comportarsi, o forse semplicemente nostalgia, ma quando Jack guardò quei ragazzi allontanarsi, per lui fu come rivedere nuovamente tutto il vecchio gruppo assieme.



 
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Una volta tornata al castello, Merida si affrettò a raggiungere sua madre, la prese per un braccio e la condusse bruscamente via, portandola nel fienile e controllando che non ci fosse nessun altro nei paraggi a parte i cavalli.
"Merida!" La regina la guardò perplessa "Che stai facendo?"
"Siediti" Si limitò a dire "Ne avrai bisogno"
Elinor si guardò attorno, tappandosi successivamente il naso per via della puzza di alcuni cavalli "Sarebbe stato più facile sedermi se fossimo andate al castello"
"Devo parlarti subito!" Disse frettolosamente Merida, camminando avanti ed indietro "Non credo ti piacerà, ma devo dirtelo"
"Oh cielo... "L'altra si lasciò andare in un ennesimo sospiro, preparandosi mentalmente ad un ennesimo battibecco "..Coraggio" 
Sentì gli occhi scuri della madre puntati su di lei e dopo un breve istante alla fine tirò fuori tutto "Ho incontrato ancora la strega e..." Si fermò qualche secondo, sentendo già la rabbia della madre venire a galla "Misonooffertadidiventaresuaapprendista"
Lo disse talmente veloce che temette di doverlo ripetere, ma dall'espressione di Elinor capì che non ce ne sarebbe stato bisogno.
La fissò per un lungo momento, attorno a loro si propagò uno strano silenzio, finché la voce flebile della regina non lo spezzò "Cosa...cos.." avanzò pericolosamente verso di lei e la afferrò per le spalle "Che cos'hai fatto?!" Le urlò "Vuoi farmi prendere un infarto?!"
"Avevo bisogno di risposte" Disse seria Merida "Potrei proteggervi, potrei proteggere tutti quanti se imparassi ad usare la magia, io.."
Elinor sembrò sconvolta "Non ti ho mai chiesto di prenderti queste responsabilità!" Si scostò da lei, camminando costantemente per l'agitazione "Rimani per mesi chiusa in casa, ti comporti in modo strano e poi appena esci per conto tuo decidi di andarti ad immischiare con la magia? Ancora?!" Le si avvicinò, preoccupata "Non ti è bastata l'ultima volta?!"
"E' diverso!" Si giustificò "Devi fidarti di me"
"Perché la magia?" Sospirò la madre, guardandola di sottecchi "Ti ha promesso qualcosa?"
Merida inarcò un sopracciglio "Cosa?"
"Ma certo!" Sbottò la regina, camminando avanti ed indietro per la stalla "La strega ti avrà promesso di spedire quel Frost qui! O...O di portare te da lui. O...Di liberare Rapunzel da quella torre ed tu..." Si massaggiò nervosamente la fronte, prendendo un lungo respiro per non esplodere dalla rabbia "Ti facevo più giudiziosa, Merida"
"N_Non è Jack! Ne per nessun altro!" Si affrettò a dire "Non ti è mai passato per la mente che potrei farlo per me? Potrebbe essere il mio destino"
"Non dire sciocchezze" Disse amaramente la madre "Non hai mai dato segni di...quel tipo" alzò le spalle, quasi incredula a quello che aveva appena detto "Fino all'anno scorso nemmeno pensavamo che la magia esistesse davvero! E'...E' ridicolo!" la guardò, puntandole il dito contro "E io non te lo permetterò! Non voglio rischiare di perderti di nuovo"
"Non puoi impedirmelo" Esclamò "Non potevo spiegartelo perché nemmeno io sapevo cosa fosse, ma sento di star facendo la cosa giusta"
Elinor scosse il capo, esausta di dover continuamente discutere.
Ma Merida non si arrese "Questa esperienza mi ha fatto aprire gli occhi. E' dall'anno scorso che ho contatti con la magia. Non è un caso se ho incontrato ancora la strega, da sola" Si fermò "Sono io che l'ho cercata, non mi hanno condotta i fuochi fatui, nessun altro. Io l'ho voluto" Le si avvicinò "io lo sentivo. E non per un capriccio, ma perché voglio intraprendere la mia strada"
Elinor si sentì quasi mancare ma per fortuna Angus le si avvicinò sorreggendola col muso. "Se è per il matrimonio.." Iniziò la donna, ma l'altra la fermò.
"Non si tratta del matrimonio, si tratta di tutto" Si indicò "Di me e di quello che voglio essere"
"Vuoi essere una strega?" Enfatizzò in particolare quell'ultima parola, quasi con disgusto.
Senza darle il tempo di rispondere le si avvicinò a passo svelto "Vuoi rinunciare a tutto quello che abbiamo fatto per te? Vuoi rinunciare a questa vita?"
Merida mantenne fermo il suo sguardo "Questa vita non mi rappresenta, mamma"
Si fermò.
"Non hai mai avuto la sensazione di essere fuori luogo? Forse a te non sarà mai successo, ma...Io mi sento come se non facessi parte di questo disegno" Istintivamente si guardò attorno, osservando le persone, i fratellini fare i dispetti ad una guardia, suo padre allenarsi con altri uomini "Le cose succedono per un motivo"
Abbassò successivamente il capo "Per quanto mi sforzi non mi vedo in un futuro sposata, a governare un regno, darti un erede" Sospirò "Io..."
"Vuoi scappare dalle tue responsabilità" Concluse amaramente Elinor.
"Voglio poter fare le mie scelte" Disse seria "Come hai detto tu" ma la sua espressione si rattristò "Vorrei poter pensare che un giorno cambierò idea e renderti orgogliosa di me.."
A quel punto lo sguardo di Elinor si ammorbidì leggermente.
"..Ma non succederà" Concluse Merida, alzando lo sguardo verso di lei. 
Poi attese, in silenzio.
Rimasero diversi minuti in quello stato, Merida aspettò che fosse sua madre a riprendere a parlare, lei ormai disse tutto quello che sentiva da tempo.
Sperava continuasse ad accettarla nonostante le sue decisioni, ma sapeva anche che così facendo avrebbe rischiato di perderla. Lei non avrebbe voluto, ma nonostante quella possibilità volle comunque tentare di parlarle.
Sperava di non perderla davvero.
Alla fine, dopo un tempo che sembrò interminabile per lei, Elinor schiuse le labbra per parlare.
"Sei...Sei proprio sicura?"
Quella domanda la stupì, si sarebbe aspettata un altra sgridata, ma dalle espressioni che ebbero entrambe sul volto, sembrarono ormai stufe di litigare. 
"Una strega.." Sospirò, ancora scioccata.
"Apprendista" La corresse Merida, toccandosi nervosamente il braccio "Non trascurerò il resto, te lo prometto"
Elinor tirò un ennesimo sospiro, passandosi una mano sulla fronte "Almeno sono sollevata che tu me l'abbia detto"
"Avevamo chiarito niente più bugie" cercò di forzare un sorriso e si avvicinò a lei, portandole una mano sulla spalla "Non voglio perderti mamma" La guardò "Ma non voglio vivere nella menzogna" 
Vide Elinor continuò a guardare in basso.
"Non sta parlando la Merida impulsiva che ti ha trasformata in un orso" Continuò lei "Lasciami provare"
La regina a quel punto alzò lo sguardo verso di lei, e senza darle altro tempo la abbracciò, senza più indugi. Quel gesto lasciò la giovane talmente basita che si dimenticò di rispondere alla stretta.
"Merida, tu...Non mi hai delusa" Sussurrò, accarezzandole dolcemente i capelli "Mi preoccupi. Da morire" La allontanò di poco per poterla nuovamente guardarla negli occhi "Ma non ti perderò per questo, sei sempre mia figlia" 
Si sorrisero.
"E sei sempre stata particolare" Questo fece ridere maggiormente la ragazza e questa volta fu lei a gettarsi tra le sue braccia.
"Non sarà facile per me abituarmi, lo sai" Le sussurrò la madre "Ma teniamocelo tra noi, almeno per il momento. Tuo padre deve ancora riprendersi per la questione del ragazzo"
Merida arrossì lievemente, per poi annuire.
"Ora ti prego, pensiamo ai Lord" Sospirò la madre "Ho idea che con loro sarà più difficile da spiegare"
"Ci proveremo" La rassicurò la figlia.


 
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Ultimamente Hiccup prese l'abitudine di allontanarsi dal villaggio verso sera, non aveva intenzione di ignorare gli altri, ma sentiva di voler stare per conto proprio almeno in quei brevi momenti. Si sedeva su una piccola sporgenza sopra il villaggio, accompagnato come sempre dal fedele Sdentato.
"Chissà.." Disse pensieroso, la furia buia lo fissò curioso e lui gli rivolse un sorrisetto "Stavo pensando ad alta voce, nulla di grave"
"Meno male allora" La voce della sua ragazza attirò l'attenzione di entrambi.
"Astrid! Che ci fai qui?" Domandò frettolosamente.
"Potrei chiederti la stessa cosa" Rispose l'altra, incrociando le braccia e rivolgendogli un mezzo sorriso "E' qui che vieni quando ti allontani dal villaggio?"
Lui si portò una mano dietro alla nuca "Ogni tanto mi piace stare da solo" Ma lo sbuffo del drago gli fece subito correggere la frase "Intendevo, con Sdentato"
Astrid lo fissò qualche minuto, finché Hiccup le fece cenno di sedersi vicino a lui e, seppur inizialmente un po' titubante, alla fine lo raggiunse.
Rimasero in silenzio per diversi secondi, osservando il panorama di fronte a loro, vedendo poi il ragazzo guardare con serenità il cielo, Astrid inarcò un sopracciglio e prese parola "Sul serio Hiccup. Che ti sta succedendo?"
Lui si limitò a rivolgerle uno sguardo confuso "Nulla"
"Sei strano" Insistette.
"Non avevi detto che sono sempre strano?" Scherzò lui 
"Intendo, più strano del solito" Astrid lo guardò negli occhi "Tutti lo hanno notato, perfino i gemelli"
A quel punto il sorrisetto di Hiccup si spense un poco "Non immaginavo di creare tutto questo trambusto"
"E' per la separazione?" Domandò curiosa.
Hiccup ci pensò qualche istante, per poi stringersi le spalle ed alzare nuovamente gli occhi al cielo "Ogni tanto ci penso, tutto qui"
Sdentato ruggì ed Hiccup non poté fare a meno di guardarlo "Anche a te mancano?" Gli diede una carezza e portò nuovamente lo sguardo verso l'orizzonte "Forse dovremo andare a trovare Merida uno di questi giorni.."
"Immaginavo lo avresti detto" Le sorrise Astrid.
"Sai, qui ci siamo noi, i draghi.." Sospirò Hiccup "Merida non mi ha detto di avere altro amici ma...Posso immaginare sia cosi"
Ed era vero, per tutto il tempo che rimase al castello non le aveva mai sentito parlare di altre persone, nonostante fosse una principessa non sembrava circondata da amici ma semplicemente da sudditi. Questo spiegava il perché aveva preso così male la partenza di tutti loro.
In quei giorni avrebbe parlato con suo padre e l'avrebbe portata a Berk, voleva che si sentisse a suo agio, farle vedere il suo mondo e farle apprezzare i draghi. Era sicuro che si sarebbe divertita.
"Ancora pensieroso?" Scherzò Astrid.
A quel punto Hiccup voltò  il capo "Lo trovi esagerato?"
Lei fece le spallucce e sorrise debolmente "Non spetta a me dirlo. Ma erano tuoi amici"
"Anche tuoi" Aggiunse lui divertito "Non dimenticarti Rapunzel"
La vichinga alzò gli occhi al cielo, lasciandosi sfuggire una lieve risatina "Non credo la scorderò tanto presto"
Anche Hiccup rise ma poco dopo tornò nuovamente pensieroso "Sai, Rapunzel ha vissuto tutta la vita rinchiusa in una torre, sua madre non le permette di uscire e..." Si fermò, guardando sospettoso un punto fisso davanti a sé "..Non lo so, questa cosa non mi convince"
Astrid lo ascoltò attentamente, sentì anche lei quella storia e come lui l'eccessiva proiettività della madre le risultò parecchio strana "Forse vuole davvero proteggerla" ma non sembrò nemmeno convinta lei di quelle parole.
Hiccup la guardò, tirando un lungo sospiro "Se ami una persona, non la tieni prigioniera, non togli la libertà" Istintivamente voltò lo sguardo verso la furia buia e gli diede una leggera carezza, venendo poi attirato dalla protesi della sua coda  "Io non lo farei mai" Il suo volto si fece improvvisamente serio e fissò nuovamente il drago "Ed è per questo che mi impegnerò per ridarti la piena libertà del volo, Sdentato"
L'amico lo guardò con i suoi enormi occhioni, chinando la testa leggermente di lato e rivolgendogli uno sguardo pieno di affetto.
Astrid osservò la scena in silenzio, stupita ma al tempo stesso fiera di quelle parole, Hiccup avrebbe ridato al suo migliore amico la capacità di volare da solo, rischiando anche che questo portasse ad una separazione. 
Ma aveva ragione.
Probabilmente la madre di Rapunzel aveva ben altri piani per la ragazza, ed anche lei in cuor suo sperò che prima o poi sarebbe scappata da quella prigione.
"Le vicende di Merida e Jack mi hanno incuriosito" Continuò a dire Hiccup, mentre diede un'altra carezza veloce al drago "Riesci ancora a crederci che viene dal futuro? E chissà quanti posti sono ancora inesplorati, quanti draghi sconosciuti e quanti popoli ci sono" portò nuovamente lo sguardo in lontananza, beandosi anche del venticello che si fece presente col calare della sera "Chissà cosa ci siamo persi. Voglio esplorare ogni posto possibile"
Sdentato ruggì energico e questo attirò nuovamente l'attenzione dei due.
"Anche tu non vedi l'ora?" Domandò divertito Hiccup.
In risposta l'animale ruggì una seconda volta, facendo ridere sia lui che Astrid.
"E' un bel piano. Io e Tempestosa ti seguiremo" Gli sorrise Astrid, lanciandogli poi una frecciatina "A meno che tu non voglia girare da solo"
Hiccup si scambiò un'occhiata con la furia buia, per poi rivolgere alla ragazza un dolce sorriso "Direi che possiamo fare un'eccezione"



 
******************





Quel giorno tutti e tre i Lord giunsero al castello, vedendolo in quelle condizioni e sentendo i vari commenti dei popolani, Elinor e Fergus dovettero raccontare in breve dell'attacco di Fafnir e di come Hiccup e gli altri diedero un grande aiuto al clan, salvandoli da morte certa.
In fondo sarebbe stato difficile tenere la notizia per sé, il popolo ancora ne parlava terrorizzato.
La regina cercò di essere più chiara possibile, aiutata anche dai commenti di alcuni popolani che si affrettarono a dare loro ragione e confermare tutto quanto. Si limitarono comunque a quella storia, tralasciando la presenza di Jack e Rapunzel, uno shock era più che sufficiente, ci sarebbe voluto del tempo per comprendere tutto.
Ma i Lord ovviamente non li credettero, si scambiarono un'occhiata confusa e un paio risero pensando fosse uno scherzo, tranne Lord Dingwal.
"Ci state prendendo in giro?"
"Certo che no" Disse Elinor, Merida annuì per confermare e fece un passo in avanti "E' la verità, so che sembra assurdo! Ma.."
"E' assurdo!" Protestò il Lord, seguito dalle parole di Macintosh "Forse tutto quel freddo deve avervi dato alla testa" successivamente diede un colpetto al braccio al figlio "Draghi...Questa poi!"
In breve tempo molti degli ospiti iniziarono a ridere di gusto, altri invece sembrarono piuttosto irritati, in particolare Lord Dingwal e i suoi uomini.
"Vi assicuriamo che è la verità" Continuò ferma la regina
Lord MacGuffin prese parola, facendo da vece per gli altri "Con tutto il rispetto, vi aspettate che crediamo davvero a questa storia?" puntò dunque lo sguardo sul re "Fergus, dovresti dire qualcosa alla tua regina"
L'uomo fece per apri bocca ma Elinor si apprestò a rispondere "Si dia il caso che posso difendermi da sola"
"Perché non volete crederci?" Disse Merida "Qui tutti hanno assistito alla battaglia, chiedete ad ognuno di loro, vi risponderanno la stessa cosa!"
Ancora una volta i tre Lord si scambiarono un'occhiata incredula tra loro e con i figli accanto, non credendo ancora alle parole delle due.
"L'anno scorso avete assistito alla trasformazione della regina in un orso!" Continuò la rossa "Perché questo deve essere diverso?"
"Vi assicuro che c'erano davvero i draghi" Fergus allargò le braccia per enfatizzare per bene le parole "Enormi! Ci avrebbero divorati!" Sembrò così coinvolto che fece quasi indietreggiare il figlio di Lord Macintosh.
"Certo" Disse sarcasticamente il Macguffin  "E siete sopravvissuti perché.."
"Dei ragazzini in groppa ad altri draghi ci hanno aiutato!"
"Ragazzini" Ripeté lui, dietro altri continuarono a ridacchiare, figlio compreso.
Stufo di sentirsi deriso Fergus non si trattenne oltre e disse più del dovuto "E dei Guardiani!"
I presenti sobbalzarono "Dei cosa?"
"Fergus!" La moglie si fece avanti per zittirlo, e vedendo poi gli sguardi ancora più confusi dei Lord cercò di rimediare alla situazione "Quello che stiamo cercando di dire è che, se non fosse stato per quei ragazzi, il Clan non sarebbe sopravvissuto" fece una breve pausa "La situazione è stata atroce e posso immaginare la vostra incredulità, io stessa non ci avrei creduto se non l'avessi visto con i miei occhi"
"E dove sarebbero ora questi ragazzini?" Domandò seccato Lord MacGuffin
"Sono tornati al loro villaggio" Rispose Elinor
L'uomo diede un leggero sospiro "Senza vederne uno la vedo difficil.."
"Ma vuoi scherzare?" Sbottò subito Lord Dingwall "Davvero credi a queste sciocchezze?!"
L'altro si limitò a dare una veloce occhiata al castello e successivamente ad Elinor "Se tutti dicono cosi, forse.."
"Forse un accidenti!" Lo fermò Dingwall "Non ti facevo così credulone!"
L'altro lo fulminò immediatamente con lo sguardo "Bada a come parli!"
Anche Lord Machintosh si intromise al discorso "Non riesco a crederci di aver scomodato i miei uomini per questa pagliacciata"
"Tu?" Domandò seccato Dingwall "E io che dovrei dire!"
In breve tempo tutti e tre Lord iniziarono a litigare tra loro, seguiti a ruota dai figli e i vari membri dei clan, Elinor cercò di tranquillizzarli ma la situazione sembrò peggiorare di minuti in minuto.
Merida rimase a fissarli con aria rassegnata.
Se lo sentiva che sarebbe stato impossibile convincere i Lord della loro storia, di sicuro non senza una prova, avrebbe dovuto pensare qualcosa alla svelta o sarebbe scoppiata un ulteriore rissa, da non escludere un probabile conflitto visto il loro temperamento.
Ma purtroppo non aveva idee, non sul momento per lo meno.
Si allontanò di qualche passo e diede un veloce sguardo al mare, sarebbe stato tutto più facile con la presenza di Hiccup e gli altri. In quell'istante si rese conto dell'arrivo di alcune sagome farsi sempre più vicine, Merida assottigliò gli occhi per cercare di intravedere meglio, in un primo momento sperò fossero Hiccup e Sdentato, ma quelle figure sembrarono più piccole e soprattutto numerose.
Una volta giunte più vicine non le fu difficile riconoscerli.
Merida si sorprese ma immediatamente corse verso di loro, allargando le braccia e lasciandosi sommergere dalla furia di quei tre pestiferi cuccioli di draghi.
"Ragazzi! Cosa ci fate qui?" Disse tra una risata e l'altra, l'atterraggio purtroppo le fece perdere l'equilibrio e cadde col sedere a terra, mentre i draghetti continuarono a farle le feste, giocando coi suoi capelli e dandole affettuose leccate sul viso.
"Siete venuti per una visita veloce o per restare?"
In risposta Sophie le saltò nuovamente addosso, emettendo un dolce ruggito.
Quei versi attirarono immediatamente tutti i presenti, rimanendo completamente scioccati alla vista di quei tre draghi in miniatura.
"Non...Non ci credo" Balbettò Lord Dingwall "Quelli sono...sono..."
"Draghi" Concluse sorridente Merida mentre si alzò da terra, tenendo in braccio la piccola Sophie, i tre gemellini comparvero da dietro Fergus, forse li videro anche loro in lontananza e corsero verso gli altri due cuccioli.
"Ho idea che si siano abituati a questo posto" Ridacchiò la rossa.
Prima che gli altri Lord potessero dire qualcosa, Sally si unì al gruppo, sbattendo forte le sue quattro ali ed atterrando con grazia accanto ai suoi cuccioli, Merida le diede una veloce carezza sul muso, voltandosi poi verso i Capi Clan "Ora non avete scuse. Dovete crederci" 
Lord Mchintos schiuse la bocca per parlare ma venne prontamente anticipato da MacGuffin "Non riesco a credere ai miei occhi! Adesso sbucano anche i draghi!"
"Ci sono sempre stati, solo non qui" Rispose Merida, mentre Sophie le saltò allegramente in testa "Anche loro ci hanno aiutato"
Indicò dunque gli altri due che nel frattempo si misero a giocare con i tre gemelli, Hamish preso dall'euforia scivolò a terra e Sally afferrò dolcemente il suo vestito con i denti e lo aiutò a rialzarsi, lanciando poi qualche breve occhiata ai suoi cuccioli. Merida li indicò allegra "Visto? Loro non ci farebbero mai del male"
I Lord rimasero a fissare quella strana scena per diversi minuti, alcuni con gli occhi sgranati e le bocche spalancate, altri indietreggiarono intimoriti dalla grandezza di Sally, altri semplicemente immobili. Si propagò il silenzio per diversi secondi, succesisvamente Lord MacGuffin prese parola per tutti "Sarei curioso di ascoltare l'intera storia"
Elinor trattenne una leggera risata e fece cenno ai presenti di proseguire "Certo, vi racconteremo tutto" Si voltò dunque verso la figlia "Tieni d'occhio i tuoi fratelli"
Mentre si allontanarono, Merida mormorò ai gemelli di fare attenzione ed avanzò verso i figli dei Lord, presentando i draghi e cercando di essere gentile. Inizialmente i tre non sembrarono molto favorevoli, ma vedendo la ragazza così a suo agio alla fine si fecero coraggio e Sophie saltellò allegra verso di loro, seguita dai suoi fratelli.
Merida si sciolse un po' e parlò di loro, come li aiutarono nella battaglia di Fafnir e rise quando Strazio prese scherzosamente di mira Macintosh o quando Sally soffiò sui capelli di Dingwall, spettinandolo del tutto.
In fondo doveva semplicemente buttarsi, forse su quello sua madre aveva ragione, senza la pressione e l'obbligo del matrimonio, magari sarebbero davvero potuti diventare amici.








ANGOLO AUTRICE:

Eccomi con la seconda parte! Purtroppo ho dovuto allungare di più il pezzo di Merida rispetto agli altri, visto il suo "cambiamento".
La cosa è stata un po' inaspettata, ero indecisa ma in effetti mi sarebbe piaciuto vedere Merida prendere lezioni di incantesimi, per lo meno questo potrebbe dare un futuro anche per lei e Jack, o almeno nella mia mente le streghe invecchiano tantissimo (per alcuni sono anche immortali), quindi insomma...Ho trovato un'escamotage.
Ho voluto anche aggiungere un piccolo crossover con Malefica, mi era sembrata un'idea carina dato che entrambe hanno un corvo, ho pensato di fare in modo che questa strega avesse addestrato proprio Malefica in passato!
Mi spiace solo per Rapunzel, come avevo già scritto, detesto l'idea di doverla lasciare ancora a Gothel, ma le tocca almeno per un altro anno. Poverina.
Con Hiccup mi sono voluta collegare un po' al sequel e ho pensato che magari questa esperienza poteva spronarlo ancora di più a viaggiare, collegandolo appunto al secondo film. Stessa cosa anche con la coda di Sdentato, visto che più avanti potrà liberamente volare da solo.
Per Jack ho voluto lasciarlo più nostalgico, mi piaceva l'idea che rivedeva tutto il gruppetto in un "nuovo team" capitanati da Jamie.
Eeeee....Molto probabilmente, il prossimo capitolo sarà definitivamente l'ultimo.
Vedo se mi toccherà dividerlo ma spero di no, spezzerebbe un po' l'atmosfera. In alternativa aspettatevi un capitolo bello corposo.


 
 
  
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