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Autore: Padme_90    10/12/2020    1 recensioni
Fui Laurë o Saiyajin, nella lingua corrente "La notte d'oro dei Saiyan", festività celebrata nel solstizio d'inverno per vincere le tenebre della notte più lunga e buia dell'anno anche sul Pianeta Vegeta.
Tratto dal testo:
“ Vegeta?”
“ Papà, che ti prende?”
Chiesero Bulma e Trunks, ma il principe non rispose e ritornò in se quando Bra gli tiró la stoffa dei pantaloni.
Qualche oscuro motivo lo rendeva piú vulnerabile se si trattava di sua figlia, quindi si sentì immediatamente in colpa nello scorgere una preoccupazione in quegli occhi turchesi e belli da levare il fiato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Re Vegeta, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELL’AUTRICE: guardando lo scintillio delle luci del mio albero di Natale, la mente ha iniziato a volare verso quei missing moments che oramai molti di voi sanno essere molto apprezzati dalla sottoscritta.
L’odore del mio camino ha contribuito e quattro chiacchiere con la mia socia Misatona ( che ringrazio profondamente per un paio di idee che mi ha dato e per la magnifica fanart della famiglia reale, che potrete trovare nel formato originale al seguente link https://twitter.com/acupofmich/status/1334046972626530304?s=20) hanno fatto il resto per tirare fuori questa one shot natalizia.
Volevo farvi giusto un paio di appunti:
  • Nel mio immaginario la famiglia reale è composta da Vegeta III, Vegeta, Tarble e alcuni OC: Padme, la ben nota regina saiyan dagli occhi verdi, e Celery e Fen, le gemelline sorelline minori dei due principi.
  • Ho pensato che i Saiyan parlassero una lingua loro e mi sono rifatta all’elfico del Signore degli Anelli. Lo stesso titolo della one shot è in elfico, come alcune parti dei dialoghi che ho prontamente tradotte. Non escludo di aver commesso qualche errore e mi scuso in anticipo.
  • Le parti in corsivo sono ricordi
Non voglio dilungarmi con le note e augurarvi buona lettua.
Per qualsiasi dubbio,critica o elogio, sarò felice di leggervi, purchè lo facciate sempre con il dovuto rispetto.
Padme <3
 
“ Verde e rosso è l’agrifoglio,
Fa-la-la-la-la-la-la-la-la!”
Canticchiava la signora Panchy Brief, ancor più allegra durante le festività natalizie, tutta un fermento tra palline colorate, lucine e addobbi; umore festoso condiviso da tutti i membri della sua famiglia, tutti tranne uno, che se ne stava come al solito silenzioso in un angolo.
“ Bulma pasticcino, perchè Vegeta non ci aiuta a fare l’albero di Natale?”
“ Cosa vuoi che ti dica, lo sai com’è” sospirò rassegnata a causa del solito umore burbero di suo marito e guardò la piccola Bra rivolgendole un sorriso “ ti piace questo vestitino nuovo amore? Sei stupenda!”
“ Si mamma, è bellissimo!”
“ Nonna, dove metto questa?” chiese Trunks mostrando una magnifica decorazione a forma di renna.
“ Vieni tesoro, qui c’è un po' di spazio” indicò un ramo vuoto al nipote, senza mancare uno dei suoi imbarazzanti abbracci.
Nello scorgere sul viso del primogenito il medesimo sguardo arcigno di Vegeta, Bulma sorrise compiacendosi di quanto padre e figlio fossero più simili di quanto sembrasse, nonostante Trunks avesse davvero pochi dei tratti distintivi dei Saiyan.
“ Direi che possiamo accenderlo!” Esordì il signor Brief, pronto a compiacersi del magnifico lavoro che lui ed il resto della famiglia avevano fatto.
Azionò il pulsante di accensione e per un istante le luci brillarono di una luce meravigliosa, così intensa che purtroppo causò un cortocircuito.
L’intero edificio della Capsule Corporation rimase al buio e la cosa non turbò nessuno più del dovuto, anche se, proprio colui che doveva essere il più temerario di tutti, si immobilizzò, sudò freddo e fece fiammeggiare l’aura per fuggire alle tenebre.
Il suo volto non era rilassato ma teso, lo sguardo vigile, e persino qualche goccia di sudore gli cadde lungo le tempie.
 
“ Amme! (Madre)” urlò un bambino dalla testa a fiamma dopo aver riaperto gli occhi nelle tenebre della sua camera e si guardò intorno mordicchiando la coperta del letto.
“ Vegeta, cosa c’è?” la regina si inginocchiò immediatamente al capezzale di suo figlio e gli illuminò il volto con la fiammella di un ki che aveva generato. La utilizzò per ravvivare il fuoco dei bracieri dorati sparsi nella stanza e si strinse nella sua veste guardando dalla finestra la neve candida che continuava a cadere.
“ Il buio…” singhiozzò il principino nel tentativo di tirare le lacrime su col naso, ma subito si vergognò della sua debolezza e smise di parlare.
“ Tutti noi abbiamo paura del buio lo sai, soprattutto nelle lunghe notti del solstizio d’inverno, ma dobbiamo ricordarci di tenere sempre le luci accese nell’oscurità delle tenebre”
“ Non raccontarlo a mio padre!” Vegeta la supplicò abbassando lo sguardo, ma Padme non era fredda ed aggressiva come la maggior parte delle madri saiyan, piuttosto era dolce ed attaccata ai figli, infatti zittì subito il suo cucciolo prendendolo tra le braccia.
“ E tu non raccontargli che ho permesso a te, Tarble e alla tue sorelline di dormire nel mio letto. Io sono una regina, eppure ho paura come te della lunga notte invernale!”
 
“ Vegeta?”
“ Papà, che ti prende?”
Chiesero Bulma e Trunks, ma il principe non rispose e ritornò in se quando Bra gli tiró la stoffa dei pantaloni.
Qualche oscuro motivo lo rendeva piú vulnerabile se si trattava di sua figlia, quindi si sentì immediatamente in colpa nello scorgere una preoccupazione in quegli occhi turchesi e belli da levare il fiato.
Vegeta non ricordava un legame cosí forte con il padre, ma spesso gli ritornava alla mente il modo in cui il re dei saiyan guardava le sue sorelline piú piccole, lo stesso sguardo premuroso e mai arcigno che anche lui aveva con Bra.
Che i padri della sua razza avessero un legame speciale con le figlie e viceversa le madri con i figli? Non seppe rispondersi, perché il suo popolo era scomparso molto prima che egli ne imparasse tutte le usanze e le abitudini, perciò accantonò quei pensieri e si inginocchiò per rassicurare con una timida carezza la piccola di casa Brief.
 
***
La vicenda del cortocircuito si risolse in un battito di ciglia e ben presto tutti, stregati dalla magia di quell'atmosfera natalizia e dalle decorazioni sfarzose, si dimenticarono  dell'anomalo comportamento di Vegeta, tuttavia ancora pensieroso e con l'umore piú indecifrabile del solito.
Attese che la famiglia andasse a dormire e nel cuore della notte scese nel buio salone della Capsule Corporation, illuminato dall'albero di Natale e dalla fioca fiamma del camino che si stava oramai spegnendo.
Istintivamente corse verso il mobile che conteneva la legna e ne gettó qualche pezzo nel fuoco ravvivandolo poi con l'attizzatoio.
Osservò in silenzio le lingue fiammeggianti che danzavano creando un gioco di luci ed ombre meravigliosi; chiuse gli occhi ed annusó beato la resina bruciata.
Quell'odore cosí tipico dell'inverno lo metteva sempre di buon umore, e se Bulma puntualmente si lamentava della puzza di fumo sui vestiti, al contrario per lui era un modo per sentirsi davvero in pace con se stesso ed il mondo.
” Papá..." la sottile voce di Bra, coperta da un buffo pigiamino con le renne, lo distolse dai suoi pensieri e si girò verso di lei guardandola dolcemente.
" Perché sei sveglia a quest'ora?" Le chiese invitandola a sedersi accanto a lui sul tappeto avanti al camino.
" Avevo voglia di latte e biscotti, ti vanno?"
" Il principe dei saiyan non beve latte né mangia biscotti, ragazzina!"
" Si lo so, il principe dei saiyan non fa tante cose" gli sorrise disarmandolo e gli si accucció al petto lasciando che il calore del camino le arrossasse le guance paffute " perché ti sei spaventato oggi? Hai paura del buio?"
" Beh..." poteva mentirle, ma lei lo avrebbe messo al tappeto come al solito, nemmeno si trattasse del piú temibile degli avversari incontrati sul campo di battaglia.
" Io ho paura del buio papà, soprattutto d'inverno, anche se sono una saiyan e non dovrei..."
" É normale per noi, lo sai? Il buio delle notti invernali spaventa tutti i saiyan. Ne conoscevo una  che aveva paura come te, eppure era la donna piú coraggiosa del pianeta!"
" Davvero? Chi?"
" Tua nonna, ovvero mia madre"
 
" Tieni d'occhio il tuo fratellino e le tue sorelline mentre io ravvivo le fiamme nel camino e accendo altre candele"
Vegeta saltó come un grillo sul letto della madre e guardò, aggrottando le sopracciglia, Tarble beatamente addormentato con un dito in bocca, Celery e Fen, la gemelline venute al mondo poche settimane prima. Le piccine erano sveglie, sventolavano euforiche la codina e continuavano a guardare il fratello maggiore sorridendogli di tanto in tanto; due bimbe bellissima, alcune delle piú belle a cui il pianeta avesse dato i natali. Somigliavano incredibilmente alla madre, ma gli occhi di una erano neri e profondi come quelli del re, mentre quelli dell'altra azzurri come il cielo.
Vegeta le fece qualche linguaccia e tentò di spaventarle, ma piú lui si impegnava per farle piangere, piú loro continuavano a ridere e ad agitare le gambette grassocce.
" Ecco qui, il fuoco brillerá tutta la notte e le candele vinceranno le tenebre" disse dolcemente Padme mettendosi  a letto con i suoi figli. Allargó le braccia per stringerli e srotolò la grossa coda dalla vita per accarezzarli di tanto in tanto. Lasciò che il suono melodioso di una nenia nell'antica lingua saiyan cullasse i tre cuccioli ed ella stessa si assopì sentendo i quattro corpicini caldi dei figli attaccati al suo.
 
" Quindi la nonna teneva accesi il fuoco e le candele tutta la notte durante il solstizio d'inverno perché aveva paura del buio?" Chiese sempre piú curiosa Bra, tremendamente affascinata dai fugaci racconti che spesso il padre le faceva riguardo alle tradizioni del suo popolo.
" Non era l'unica ad avere paura delle tenebre. Tutti i saiyan odiano il buio e visto che nel solstizio d'inverno le notti sono  piú lunghe e scure, si usava tenere sempre accesi fuochi e candele"
" Come per noi, le luci sull'albero di Natale papà!" Sorrise eccitata ed indicò lo scintillio a intermittenza che si specchiava in quegli zaffiri che erano i suoi occhi.
" Forse si, ma i saiyan non festeggiavano il Natale, nè addobbavano case e alberi in modo volgare e vistoso"
" E non c'era Babbo Natale che ti portava i regali?"
 
La porta della camera da letto della regina si aprí silenziosamente e la grossa ombra di un uomo dalla testa a fiamma si delineò sulla parete. Scrolló dalla neve il pesante mantello orlato da una spessa pellicca e poggiò sul tappeto ai piedi del camino un sacco fatto di stoffa damascata intrecciata di fili dorati.
L'uomo si guardó intorno, si sedette silenzioso sulla poltrona difronte al letto e sorseggiò un calice di vino lisciandosi di tanto in tanto la peluria folta e castana che gli ricopriva il mento.
Osservó in silenzio la regina  betamente addormentata, tra le cui braccia, quattro cuccioli sonnecchiavano sereni.
" Sei giá tornato…” sussurrò lei aprendo lentamente gli occhi a causa del sentirsi osservata e sorrise a suo marito mettendosi  lentamente in piedi con la premura di non destare i piccoli.
" Non volevo svegliarti" le rispose con voce bassa e calma, quella di un uomo felice di essere ritornato finalmente al calore della sua famiglia dopo una spedizione.
" Scusami, ho lasciato i nostri figli a dormire con me. Non arrabbiarti ti prego"
" Non mi arrabbierò, non preoccuparti" le porse la mano e prese quella della moglie invitandola a sedersi sulle sue gambe; le spostò una ciocca dei lunghi capelli d'ebano dietro un orecchio e le annusó il collo stringendola a se.
" Vegeta, mi sei mancato…” gemette la regina, felice che il re fosse tornato sano e salvo da lei dopo l'ennesima missione rischiosa che Freezer gli aveva ordinato.
" Anche tu mi sei mancata e mi sono mancati persino quei quattro mostricciattoli che mi hanno privato del piacere di giacere stanotte con mia moglie. Vi ho portato qualcosa" il sovrano sollevó dal pavimento il sacco e ne rivelò  il contenuto.
" Per noi? Sono stupendi" le gemme verdi  che erano i begli occhi di Padme si fusero con le fiamme danzanti nel camino e con i preziosi rubini incastonati in uno scintillate monile d'oro.
" Questo è per te" prese il gioiello e lo infiló delicatamente al braccio della sua regina, compiacendosi di quanto la nivea pelle di Padme risaltasse ancora di piú adornata con un oggetto tanto prezioso.
" Quelli sono per Vegeta, Tarble, Celery e Fen?"
" Certo, quando cresceranno, potranno indossare lo stesso nostro bracciale e forse un giorno lo doneranno ai loro figli per illuminare le tenebre delle notti piú buie dell'anno. Maar Fui Laurë  Padme" (Buona Notte D'oro Padme)
" Maar Fui Laurë Vegeta"( Buona Notte D'oro Vegeta)
 
" Non c'era nessun vecchio grasso a portare giocattoli sul mio pianeta. Ogni capofamiglia faceva dono di oggetti luminosi, simbolo di luce nella notte del solstizio. Chi poteva, regalava gioielli d'oro, gli altri, qualunque cosa fosse luminosa. Ora  basta chiacchiere Bra, é venuto il momento di andare a dormire!"
 
***
Vegeta sentì un tonfo e saltò immediatamente giù dal letto.
Il rumore sembrava venire dal salotto e vi scese prudentemente per evitare di mettere in allarme il resto della famiglia.
Camminó lentamente e si spaventò  per la sua stessa ombra sulla parete adiacente all'albero, che tuttavia inizió a prendere una forma strana. La capigliatura a fiamma era la stessa, ma la corporatura si fece piú massiccia e addirittura gli sembrò di scorgere due ampi spallacci da cui cadeva un pesante mantello orlato di pelliccia.
Gli caddero le braccia lungo i fianchi e mosse pesantemente i piedi uno avanti all'altro a causa del timore e del cuore galoppante in petto.
" Atar! (Padre)" Urlò, e Bulma al suo fianco inizió a scuoterlo per svegliarlo.
" Ehi Vegeta!" Gli schiaffeggió una guancia e tirò un sospiro di sollievo quando il marito aprì gli occhi " hai avuto incubo?"
" Dove sono?"
" Nel tuo letto tesoro ed é la mattina di Natale"
" Mattina? Ma ero sceso di sotto e ho visto...niente lascia perdere"
" Buon Natale comunque!" Bulma gli diede un bacio a stampo e si strinse nella vestaglia, impaziente di andare a scartare i regali con bambini ed il resto della famiglia.
Vegeta rimase ancora un po' a letto e guardò il soffitto tenendo le braccia incrociate dietro la testa.
Aveva sognato?
Eppure gli era sembrata cosí vera l'ombra di suo padre, tanto che riprovò dopo anni dalla sua morte, quel reverenziale timore che aveva da bambino ogni volta che il re dei saiyan incrociava lo sguardo con il suo.
Si decise a raggiungere la famiglia nel salone della Capsule Corporation, rimanendo come al solito in disparte mentre tutti scartocciavano euforici pacchi e pacchetti.
Un sacchetto anomalo damascato e ricamato di fili d'oro, nascosto tra le carte ed i fiocchi sul pavimento, attirò la sua attenzione e si chinò a prenderlo rigirandoselo tra le dita.
Istintivamente lo avvicinò al naso percependo un odore che credeva di avere oramai dimenticato: la resina bruciata degli alberi del suo pianeta.
Decise di allontanarsi per evitare gli sguardi curiosi di tutti e uscí in giardino nostante il freddo pungente, fastidioso persino per lui.
Maar Fui Laurë Vegeta...
E udí una voce calda e profonda  nel vento che spazzava di qua e di lá i fiocchi di neve che avevano iniziato a cadere copiosi.
Dovette trattenere una la lacrima mentre tirava  fuori dal sacchetto il  contenuto e sospirò piú di una volta prima di avere il coraggio di guardare il bracciale d'oro incastonato di rubini che portava suo padre, e che aveva donato a lui e ai suoi fratelli l'ultimo Fui Laurë prima che Freezer distruggesse il loro pianeta.
 

 

Christmas Royal Family portrait-Credits @acupofmich on Twitter https://pbs.twimg.com/media/EjVg3oOXcAA7w63?format=jpg&name=large

 

   
 
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