Ma ormai era troppo tardi.

Arthit si sentiva uno scemo con un rosa in mano, gli amici lo spingevano verso il loro Nong che studiava da solo in una panchina.

Si ritrovò quasi addosso a lui e guardò male chi l'avesse spinto.

Bright e Tutah gli chiesero scusa e se n'è andarono lasciandolo solo.

Arthit prese coraggio e guardò il piccolo che ancora non alzava lo sguardo, ma sapeva che l'aveva visto...

"Kongpob" lo chiamò ed il piccolo lo guardò, non era il suo solito sguardo dolce... 

Quello dedicato solo a lui.

"Ecco... Tieni" disse diventando rosso, gli buttò praticamente la rosa addosso.

Kong la guardò confusa, cosa voleva dire?

" Perché questa rosa?" Chiese tenendola tra le mani curioso ed Arthit lo guardò male.

"È il mio scusa, per quello che è successo... Avantieri... A pranzo..." Spiegò ed allora lo vide il suo sguardo, si fece triste...

Kongpob capì, in realtà voleva solo dimenticare, anche perché non aveva fatto niente lui...

 

 

[ "P'Arthit stai bene?" Chiese Kong accarezzandogli dolcemente la testa, il grande annuì sorridendogli timido, gli piacevano quelle coccole, erano da soli, quindi poteva stare tranquillo.

Si lasciò anche abbracciare e baciare la testa ma qualcuno li fotografò.

Il giorno dopo Arthit si svegliò con la foto in giro tra i gruppi whatsapp e Facebook.

Non era niente di perverso, anzi... se non fosse che sto la foto c'era sempre scritto un messaggio.

"Il grande terribile capo hazer è la dolce mogliettina del Nong.

Possiamo confermare che era così solo in mancanza di qualcosa 😜

" 

E questo fece davvero arrabbiare ed imbarazzare il più grande.

Quando Kong si avvicinò a lui come se niente fosse, rimase perplesso, gli chiese se avesse visto e lui annuì e basta.

"P'Arthit sono solo invidiosi, non devi pensarci" disse ed anche gli altri concordarono con lui, persino i suoi amici sempre pronti a fare battute questa volta decisero di non esagerare, sia per il grande che soprattutto per il piccolo.

Notarono subito la distanza che mise tra di loro e purtroppo videro anche Kong l'avesse notato, ma fece finta di nulla supportandolo.

Quando però gli spostò una ciocca di capelli che gli cadeva sugli occhi, Arthit lo spostò in malo modo togliendogli subito la mano.

"Smettila!" Gridò sorprendendo tutti, i suoi amici sospirarono sapendo sarebbe successo.

Anche Kongpob lo sapeva, ma fece davvero male, soprattutto quando il suo ragazzo si alzò e si spostò pure per mettersi lontano da lui.

"Non starai esagerando Arthit?" Chiese Bright mettendola sul ridere per alleggerire la situazione.

Ma lui lo guardò male "non esagero nulla, sto studiando. Non voglio essere scocciato inutilmente. " Rispose acido rimettendosi sui libri, tutti si girarono verso Kong che finse un sorriso ed abbassò lo sguardo.

"Dobbiamo andare in classe, a presto Phi" disse Em muovendo il piccolo che ringraziò, se n'è andarono, non era vero che c'era una lezione ma doveva aiutare il suo amico.

Si salutarono e Kongpob tornò a casa sua.

Bright prese il libro di Arthit e lui lo guardò male, per poi accorgersi che tutti lo stavano guardando.

"Cosa volete?!" Chiese sbuffando.

"Ti conviene non tirare troppo la corda con il tuo Nong, pensa bene a quello che hai fatto." Rispose Noth guardandolo cercando di aiutarlo.

"Più che altro Kongpob è molto famoso sia con i maschi che con le ragazze, possono rubarlo se lui decide di stancarsi. " Rispose Bright peggiorando la situazione.

Arthit si alzò stufo e se n'è andò.

Sapeva di aver reagito male, ma anche Kong doveva capire.

Sapeva com'era, ed era lui il principale problema.

"Domani né riparleremo, meglio non farci vedere oggi, sicuramente lui se n'è andato anche per quello" 

Pensò Arthit.

Capì di aver fatto un casino quando il piccolo non lo scrisse più, rispondeva a monosillabi e l'aveva evitato tutto il giorno seguente.

Si ritrovò a chiedere aiuto ai suoi amici dopo due giorni, perché si, Kongpob rimaneva freddo ma gli parlava e gli sorrideva. ]

 

 

"Capisco" rispose guardandola, con tristezza però... 

Arthit lo notò e si sedette molto vicino a lui ed allora il piccolo lo guardò sorpreso.

"Perché mi guardi così?" Chiese il grande confuso da quello sguardo così sorpreso.

"Non hai paura che ci vedano?" Rispose allora il piccolo dolcemente, e questo fece dannatamente male al più grande.

Fu una coltellata.

"Kong. Lo sai perché l'ho fatto, solo ero nervoso, mi dispiace... So che ci sei rimasto male, me l'hanno detto subito." Spiegò Arthit poggiando la mano sul suo braccio, non capì perché il piccolo lo guardò davvero ferito questa volta.

"Va bene, ti perdono, scusa P'Arthit ma ora devo andare a lezione." Rispose alzando la mano per accarezzargli la testa ma arrivò solo alla sua spalla.

Odiava fingere, ma avrebbe dimenticato e sarebbe tornato tutto apposto.

Arthit lo guardò e si arrabbiò.

"Non sei stufo di mentirmi?! So benissimo che non hai nessuna lezione!" Disse il grande fermandolo, perché si, aveva studiato i suoi orari, e Kong stava mentendo.

Il piccolo lo guardò sorpreso, non voleva dirgli la verità.

Gli avrebbe fatto male, sia a lui che al suo compagno.

"Non mi rispondi eh?! Non eri tu che dicevi sempre che bisogna parlare? Perché non lo fai allora?!" Istigò ancora il più grande.

"Non mi è piaciuto quello che hai fatto quel giorno." Disse allora Kongpob ed il grande annuì.

"Ma so che non dovrei prendermela perché sei così. 

Puoi lasciare solo che mi passi P'Arthit? Voglio davvero dimenticare e continuare come sempre. " Chiese il piccolo con voce ferita, Arthit lo guardò scioccato.

Questo faceva davvero male, non solo lui si è comportato da stronzo, ma il piccolo sta dicendo anche che non è la prima volta... E lui lo sa.

È fatto così, ma non vuole fare del male a Kongpob.

È la persona più importante per lui, non vuole questo eppure lo sta facendo...

Continuando così davvero Kongpob lo lascerà...

"Non voglio farti del male..." Sussurrò devastato ed il piccolo se pur ancora ferito lo abbracciò forte, perché quello sguardo non gli piaceva.

Il suo Arthit non doveva averlo.

Il più grande ricambiò l'abbraccio stringendolo forte e chiedendogli ancora scusa, nascose la testa sulla sua spalla, se n'è fregò di essere all' università, il dolore di poterlo perdere era troppo forte.

"P'Arthit so che non vuoi farmi male... Solo-"

"Cosa posso fare per non ferirti? Io mi impegno, ma so che succederà perché io faccio pena in queste cose... Io ti amo e non voglio che stai così, non voglio che mi odi" incominció Arthit con qualche lacrima, teneva stretto il suo Nong e non si muoveva da lì.

Kongpob lo guardò sorpreso... Da quel giorno in terrazza... Lui non gli aveva più detto ti amo.

Il suo cuore incominciò a battere forte, quel dolore svanì e si lasciò andare ad un sorriso.

Baciò la testa di Arthit facendolo sussultare.

" P'Arthit anch'io ti amo, ti perdono, va bene... Però non essere così, ho bisogno che il mio sole stia bene per stare bene io, ok?" Chiese riuscendo ad allontarlo un po'solo per guardarlo negli occhi.

Il grande lo guardò cercando di capire se il piccolo dicesse la verità e non sembrava più avere del dolore...

"Non te andrai quindi?" Chiese cercando di riprendere una voce normale.

"Si, non voglio stare qua" rispose Kong sorridendogli e spostandogli una ciocca di capelli.

Arthit lo guardò confuso, perché se ne voleva andare?!

"Andiamo a mangiare nel nostro ristorante?" Chiese allora il piccolo ed il grande questa volta sorrise ed annuì.

Si avviarono verso il ristorante, Arthit guardò la mano di Kongpob...

Prese tutto il suo coraggio e la strinse con la sua.

Kong si girò e sorrise felice, perché il suo Phi si stava impegnando per lui.

Non lo guardava, ma lo stringeva.

Distoglieva lo sguardo ma arrossiva.

"Ahhh P'Arthit è così carino... Andiamo in stanza?" Chiese Kongpob al suo orecchio ed il grande lo sgridò subito, facendo ridere il piccolo.

"Kongpob!"